Spectrum ha scritto:
Veramente sei tu che stai ripetendo sto mantra dei media generalisti, tutto da verificare, peraltro
L'ho verificato io stesso leggendo articoli dove si parlava di "nativi digitali" e delle loro presunte capacità in informatica, e sentendo come parla la gente. Non sto scrivendo a sproposito, se no me ne stavo zitto e basta.
Qui c'è un piccolo esempio, riporto:
Un nativo è sicuramente qualcuno che conosce e gestisce perfettamente la tecnologia del suo tempo. I nativi digitali sanno sicuramente utilizzare al meglio i social media e sono sempre connessi alla Rete grazie all'esplosione delle app e del mobile. Ma conoscono anche i rudimenti della programmazione e sanno produrre i contenuti in totale autonomia
Qui dentro ci sono già due assunti che non sono veri, quelli che ho evidenziato in grassetto. Non è vero che i nativi digitali sanno
sicuramente utilizzare e gestire
perfettamente la tecnologia, la sanno usare si, ma molte volte non in modo ottimale.
E non è assolutamente vero che tutti conoscono i rudimenti della programmazione. Alcuni si, alcuni si spingono oltre e sono veramente bravi, ma la maggior parte no. Non che ci sia qualcosa di male in questo eh, per usare un PC od uno smartphone non devi essere programmatore, così come per usare un'auto non devi essere meccanico. Ma quel che dice quell'articolo semplicemente è falso, ed è proprio qui che verte il significato dei miei discorsi.
Anche sull'utilizzo
al meglio dei social media ci sarebbe da discutere, vista la disinvoltura con cui tanti riversano su Internet tutti i dettagli della propria vita privata, spesso mettendosi nei guai (ma questo è un errore che fanno anche persone più anziane).
Vuoi un altro esempio? Leggi
qui. Riporto:
Il neologismo è stato coniato per sottolineare le competenze digitali che questi giovani destreggiano con grande naturalezza tra cellulari, smartphone, computer ma dimostrano dimestichezza anche con la conoscenza della telematica e di Internet
Saper
usare Internet non significa
dimostrare dimestichezza con la conoscenza dei concetti che gli stanno dietro. Quella ce l'hanno i tecnici, tra cui sicuramente ci sono anche dei nativi digitali (ci sono ragazzi veramente molto in gamba con l'informatica). Ma non
tutti i nativi digitali sono tecnici. L'articolo invece generalizza e fa intendere proprio quest'ultima cosa.
Spectrum ha scritto:
Fatta questa doverosa presentazione, permettimi di dirti che le competenze informatiche non c'entrano niente con il concetto di nativo digitale, che si riferisce a chi è nato qualche anno prima dell'avvento della rivoluzione digitale e vi si è ritrovato catapultato senza volontà alcuna.
Ma infatti, è esattamente quello che sto dicendo anch'io. "Nativo digitale" non significa automaticamente avere delle competenze informatiche avanzate, eppure tante persone e tanti giornalisti fanno l'accostamento "nativo digitale = persona con competenze informatiche avanzate" (vedi gli esempi sopra). È un accostamento sbagliato, punto. "Nativo digitale" significa, come dici te, una persona che è nata in un'epoca in cui la telecomunicazione digitale e l'uso di smartphone e computer sono diventati naturali nella quotidianità di tutti i giorni. Ma il significato si ferma qui.
Spectrum ha scritto:
È inutile rovinarsi il fegato, se il trend sono i rapper e i dj potete solo prenderne atto. Non sarà il livore di qualche forumer amante della musica colta a cambiare il corso degli eventi.
Dov'è che avrei parlato di DJ e rapper nei miei commenti?