Ha senso continuare a suonare?

Raptus 05-04-18 12.15
@ anonimo
Ma, guarda, càpita spesso, invece, che, alla fine della serata, il proprietario dica: "Non vi pago perché il locale era quasi vuoto". Se vuoi ti dò nome e indirizzo dei locali... Sì, ti rimane la soddisfazione di dire: "Ho suonato in quel tal locale che è abbastanza conosciuto in città per le serate dal vivo..."
Ma càpita più di quanto tu creda di suonare senza essere pagati, almeno, qui a Torino... Ripeto: se vuoi faccio Nomi e Cognomi...
Ma non vi accordate prima di suonare? Se un locale si comporta così, esiste Facebook e google, di questi tempi le voci corrono e la disonestà si paga...
denismzz 05-04-18 12.37
Se ti sei rotto le palle e vuoi iscriverti a tango e mollare le tastiere a casa per un po' (o magari per 10 anni) fallo e non ti far problemi!
La vita è una, i motivi di stress e stanchezza, per chi ha un lavoro e una famiglia, sono già tanti che non c'è bisogno di aggiungerne.
Se suonare ti fa stare meglio, suona, se ti porta a scrivere post come questo forse me è ora che ti prendi una pausa. Non succede nulla, non stai uccidendo nessuno.
C'è chi ha così tanta passione che anche a 50 anni suona gratis, si ammazza di sonno e sacrifica moglie e figli, buon per loro.
Se tu decidi che in questo momento non sei disposto a farlo, non devi chiedere scusa né giustificarti con nessuno.
Probabilmente tra 6 mesi avrai voglia di iniziare una cosa nuova e lo farai con un altro spirito (a me è successo, sono diventato sommelier e ho imparato a suonare il basso, ora suono molto meno di prima, bevo di più e sono più felice). E se decidessi di diventare un tanghero e di vendere le tastiere FA LO STESSO!
Imho... ovvio...
anonimo 05-04-18 12.41
@ Raptus
Ma non vi accordate prima di suonare? Se un locale si comporta così, esiste Facebook e google, di questi tempi le voci corrono e la disonestà si paga...
Sia per esperienza mia che di altre persone che conosco e che suonano, di locali così (cioè dove suoni e non ti pagano perché gli accordi erano: "Vediamo come va la serata" e se la serata è andata male, cioè male non per come abbiamo suonato, ma come numero di clienti, secondo il proprietario, non ti pagano) ne esistono parecchi, non solo uno, ma, ripeto, finché hai 20 anni e la benzina e la sala prove te le pagano i genitori, ci può anche stare di suonare gratis in un locale, per farti conoscere, ma suonare gratis a 50 anni no, eppure, ripeto, è esperienza abbastanza comune, purtroppo... emo

Che, poi, va a scapito anche di chi suona di Professione. Perché, nel mio locale, devo pagare un Professionista o una Band Professionista, quando ho chi suona gratis? emo
fulezone 05-04-18 12.51
@ anonimo
Ma, guarda, càpita spesso, invece, che, alla fine della serata, il proprietario dica: "Non vi pago perché il locale era quasi vuoto". Se vuoi ti dò nome e indirizzo dei locali... Sì, ti rimane la soddisfazione di dire: "Ho suonato in quel tal locale che è abbastanza conosciuto in città per le serate dal vivo..."
Ma càpita più di quanto tu creda di suonare senza essere pagati, almeno, qui a Torino... Ripeto: se vuoi faccio Nomi e Cognomi...
si dice patti chiari amicizia lunga,
suonare in un locale deve avere un doppio scopo,
primo scopo fare un evento che porti al locale più gente,
secondo scopo far conoscere il gruppo al pubblico,
se il locale è vuoto significa che fa schifo a prescindere dal gruppo che ci suona!
E la gente cmq non ci andrà!
il gestore è un pezzente e se non ti paga allora si capisce anche perchè il locale è vuoto!
anonimo 05-04-18 13.04
@ fulezone
si dice patti chiari amicizia lunga,
suonare in un locale deve avere un doppio scopo,
primo scopo fare un evento che porti al locale più gente,
secondo scopo far conoscere il gruppo al pubblico,
se il locale è vuoto significa che fa schifo a prescindere dal gruppo che ci suona!
E la gente cmq non ci andrà!
il gestore è un pezzente e se non ti paga allora si capisce anche perchè il locale è vuoto!
E' vuoto secondo il proprietario... In realtà, magari, è solamente mezzo vuoto (o mezzo pieno, dipende dai punti di vista...).

In realtà non fa schifo il locale, anzi, è uno dei più conosciuti in Torino per le serate nelle quali ci sono gruppi che suonano dal vivo.

Diciamo che c’è crisi e che la gente non esce più come una volta?

Diciamo un insieme di cause concomitanti (Ponti di festa tipo l’8 dicembre, o 25 aprile o Primo Maggio, quando gli abitanti di una grande città di pianura ne approfittano per andare in montagna o al mare...)?

I motivi possono essere tanti, non necessariamente il locale che fa schifo, anzi, è gestito da un proprietario che è anche musicista, suona la chitarra e si esibisce ogni tanto, quindi uno che, di musica, un po’ ci capisce...
berlex65 05-04-18 13.08
@ lucabbrasi
buongiorno, oggi mi son svegliato con la lamentite acuta. Se non volete leggere, liberi di skippare.
Allora: età ormai vetusta (54), suono da molti, troppi anni.
Con l'attuale gruppo ormai ci vediamo da circa 7 anni, ci ho dato e ci do dentro anima e corpo.
Anche quest'anno sono riuscito (nonostante tutto) a trovare (si, io, me medesimo) una decina di serate a data attuale.
Propongo sempre pezzi, sono io che in sala mi sobbarco la maggior parte delle idee arrangiative, io che devo stare sempre con l'orecchio alzato per migliorare il livello generale.
Io che mi porto appresso sempre i 15 kg e passa di strumenti, la sera (sempre infrasettimanale) cerco un posto auto a mezzanotte passata, e poi 2 rampe di scale. Da quest'anno mi tocca anche cantare qualche pezzo. Presentare i live. Ci metto sempre la faccia. Sacrifico la famiglia, spesso arrivo stracotto alle prove causa lavoro.
E sono sempre io che curo i rapporti tramite Facebook, mi elaboro eventuali audio sonori tramite Logic, faccio i (artigianali) video con iMovie,
E mi tocca contrastare e cercare di insinuarmi nel panorama live fiorentino costituito dai soliti prezzemoli, pseudo-ex-professionals che devono tirare a campare e sputano merda su noi dopolavoristi e coveristi. Mi devo letteralmente prostituire.
Stasera ho un bel live, bel posto. ieri posto su Whatsapp la scaletta e...uno dei membri dice "si, però togli questo e quello, vengono male, alcuni pezzi sono dei tormentoni con pochi accordi" (malato di fusion, premetto, costui...). E io "cavolo e lo vieni a dire ora? potevi dirlo durante le prove???"...insomma, ho fatto un gran calderone ma mi sto chiedendo: cacchio sto a continuare? soddisfazioni, zero: nessuno che mi riconosca mai un minimo, un centesimo del lavoro che faccio (all'interno del gruppo): Fuori se va bene raccatti un 50€, qualche applauso strappato.
Tanta fatica, tanto sudore, la moglie e le figlie che spesso ti danno per desaparecito...basta la passione per giustificare tutto ciò? boh, me lo sto chiedendo...
Ma Luca che ti devo dire...più o meno alcune cose le vivo anch'io e siamo coetanei...quasi. Però con il gruppo ormai sono quasi 18 anni (che suono dal vivo sono 35 emoemo)...sempre gli stessi, feste con stranieri (sono gli unici che ancora danno soddisfazioni), feste di piazza, no locali perché in fondo anche se non siamo professionisti siamo tutti ormai esperti, abbiamo la strumentazione professionale, non ce la sentiamo di "svenderci" (scusa il termine) e sentiamo la responsabilità di soddisfare al meglio colui che ci ha ingaggiato..
E poi la musica è come una droga emoemoemo...
Dai non mollare perché potresti pentirti e tornare indietro è difficilissimo....Quelle poche gioie servono a colmare quei problemi del tuo sbatterti sempre per gli altri..
Ciao
Paolo
tsuki 05-04-18 13.41
Eh,no...Suonare gratis,no. Ci si accorda col gestore: Vi posso dare tot;se è troppo poco,"no grazie",se è giusto,"qua la mano".Ma cio' che si è pattuito si prende,altrimenti (tra le altre cose) ci si scredita;gratis ti chiami il 18enne con gli MP3,non un gruppo di 4-5 musicisti,se non ti conviene rivolgiti altrove.Riguardo a Luca,son d'accordo con chi diceva di non smettere di suonare ma di cambiare situazione;se i tuoi colleghi fanno fare tutto a te, sono adagiati ,è troppo comodo cosi';si chiama "Gruppo" perché si collabora,mica devi sentirti sfruttato...E poi a volte cambiare da' nuovi stimoli
ahivela 05-04-18 13.42
lucabbrasi ha scritto:
Stasera ho un bel live, bel posto. ieri posto su Whatsapp la scaletta e...uno dei membri dice "si, però togli questo e quello, vengono male, alcuni pezzi sono dei tormentoni con pochi accordi" (malato di fusion, premetto, costui...). E io "cavolo e lo vieni a dire ora? potevi dirlo durante le prove???"...insomma, ho fatto un gran calderone ma mi sto chiedendo: cacchio sto a continuare? soddisfazioni, zero: nessuno che mi riconosca mai un minimo, un centesimo del lavoro che faccio (all'interno del gruppo): Fuori se va bene raccatti un 50€, qualche applauso strappato.


Leggendo il tuo post si ha quasi l'impressione che tu stia dicendo qua tutto quello che forse non hai il coraggio di dire ai tuoi compagni. Il che non e' una critica, eh, e' assolutamente comprensibile e umano. Ci sarebbero tante cose da dire. Penso che in un gruppo la cosa piu' importante sia la omogeneita' di intenti e obiettivi, da parte di tutti. Non dico di eta' o di livello tecnico musicale, che secondo me sono di secondaria importanza. Mi sembra di capire che non lo fai per lavoro, o insomma certo non perche' hai bisogno di quelle 50 euro a botta. E' cosi' anche per tutti gli altri? Suoni con loro perche' sono amici irrinunciabili oppure perche' sono musicisti irrinunciabili? C'e' molta differenza, e faresti bene a capirne l'importanza, di questa differenza. Tenere distinte le due cose: meglio godersi l'amicizia in quanto tale, con i migliori amici, e la musica in quanto tale con i migliori musicisti, che difficilmente coincidono.
Penso che a 54 anni si debba essere molto piu' selettivi, e non scendere a compromessi, se non altro perche', scusa la brutalita', quanti anni ancora pensi di poter scarrozzarti in giro a suonare? Quelli che restano (che sono ancora parecchi, ma non tantissimi) e' tuo dovere viverli al meglio, evitando situazioni trascinate, perdite di tempo, cose che non ti soddisfano. Smazzarsi per fare la serata nel locale a 50 euro, a mio parere, non ha senso. Molto, molto meglio farla gratis, quando vuoi tu, nel locale che dici tu, con le persone che dici tu, e con la musica che dici tu. Anche fosse solo una serata l'anno. Meglio passare una giornata in piu' con la tua famiglia, che una giornata di musica fatta male e di malavoglia.
E se comunque non riesci a stare troppo tempo lontano da palco e pubblico, cerca e fai altro, altre situazioni. nuovi stimoli, magari anche cose da solo o in duo.
lucabbrasi 05-04-18 13.59
ahivela ha scritto:
Leggendo il tuo post si ha quasi l'impressione che tu stia dicendo qua tutto quello che forse non hai il coraggio di dire ai tuoi compagni. Il che non e' una critica, eh, e' assolutamente comprensibile e umano.

hai ragione. Perchè di fondo abbaio abbaio ma non mordo. E so quanto possa essere "cattivo" in certe circostanze. Ma con la maturità sono (forse) diventato...più diplomatico?conciliante? e però hai ragione anche te...e che cazzarola! i compromessi anche no, a un certo punto...


vi ringrazio perchè mi avete dato tutti utili spunti di riflessione.
Diciamo che per ora sto meditando perchè...beh, non siamo certo amici per la pelle. Però sotto quel nome, con questa formazione abbiamo creato qualcosa di ganzo, e...mi spiacerebbe, veramente, mandarla a puttane. Però so bene di aver fatto tanto, troppo, tutto quello che è onestamente nelle mie capacità, e francamente sono stufo di ricevere sempre 2 di picche in maniera più o meno diretta.
cecchino 05-04-18 14.19
Luca, sono in una situazione abbastanza simile (e sono di poco più anziano, 55 primavere) . Trascuro i dettagli per non mettere in mezzo altre persone che potrebbero riconoscersi ed aversene a male, ma sto sempre meno sopportando certe dinamiche interne (con i locali, se non decidiamo noi di partecipare ad occasioni di beneficenza, la situazione è chiara: o garantiscono il pagamento del minimo sindacale oppure non andiamo). Ho una gran voglia di vendere tutto (tanto anche la situazione economica è sfavorevole), tenermi solo un paio di master e suonare a casa con il computer. Ma resisto, perché suonare in gruppo e dal vivo è una cosa che ho dentro da sempre (iniziato a 14 anni come chitarrista in una band che aveva già il tastierista) e anche se da tempo ho cambiato percorso, rispetto a quando speravo di fare della musica una professione, rinunciare per colpa del contorno sarebbe un po' fare come quello che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie. Cerca di mettere in chiaro che certi atteggiamenti non portano da nessuna parte, magari allenta un po' l'impegno (lo so, qualcuno lo deve fare, io per fortuna ho una distribuzione più equa dei compiti nei vari gruppi) e vai avanti. Fallo per te, ovviamente!
lucabbrasi 05-04-18 14.30
@ cecchino
Luca, sono in una situazione abbastanza simile (e sono di poco più anziano, 55 primavere) . Trascuro i dettagli per non mettere in mezzo altre persone che potrebbero riconoscersi ed aversene a male, ma sto sempre meno sopportando certe dinamiche interne (con i locali, se non decidiamo noi di partecipare ad occasioni di beneficenza, la situazione è chiara: o garantiscono il pagamento del minimo sindacale oppure non andiamo). Ho una gran voglia di vendere tutto (tanto anche la situazione economica è sfavorevole), tenermi solo un paio di master e suonare a casa con il computer. Ma resisto, perché suonare in gruppo e dal vivo è una cosa che ho dentro da sempre (iniziato a 14 anni come chitarrista in una band che aveva già il tastierista) e anche se da tempo ho cambiato percorso, rispetto a quando speravo di fare della musica una professione, rinunciare per colpa del contorno sarebbe un po' fare come quello che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie. Cerca di mettere in chiaro che certi atteggiamenti non portano da nessuna parte, magari allenta un po' l'impegno (lo so, qualcuno lo deve fare, io per fortuna ho una distribuzione più equa dei compiti nei vari gruppi) e vai avanti. Fallo per te, ovviamente!
...vedi Cecchino, a me non fa fatica pensare a tutto: mi piace. Però sono come i somari, i ciuchi: se ogni tanto non gli dai una pacca sulla gobba, la volta dopo questi ti scalciano, e son dolori...
lucabbrasi 05-04-18 14.31
...cmq, con questo mio post "lamentite oggi", ho quasi "scoperchiato" situazioni che non credevo fossero così diffuse...qua ci si accapiglia per "paste sonore" e GAS fulminanti, poi vai a vedere...soffriamo (quasi) tutti delle medesime miserie...
LukeBB 05-04-18 14.32
@ Raptus
Meno problemi? emo
Ahahahah quoto il “quote”.

Cantanti donne, almeno per la mia esperienza, hanno sempre dato grandi menate e problemi, di ogni tipo.
Anche certi uomini, intendiamoci...ma molto più spesso le cantanti, perlomeno per la mia piccola esperienza.
Sarà che la maggior parte delle cantanti, non avendo una formazione musicale vera e facendolo per hobby o poco più, non sa cosa voglia dire sacrificarsi, montare, smontare, fare i suoni, fare mattina. Quindi se la tira, prima o poi.

Infatti le uniche che non hanno mai danno problemi sono quelle che sanno suonare (bene) anche uno strumento.

Non me ne vogliate, donne, io sono un femminista convinto, dovreste avere molto più spazio (e maggiore stipendio a parità di lavoro) in ogni ambito professionale e non...forse sono stato sempre sfortunato io a trovare cantanti inaffidabili...ma sono sempre pronto a ricredermi! 😜
ipiman 05-04-18 14.39
@ lucabbrasi
buongiorno, oggi mi son svegliato con la lamentite acuta. Se non volete leggere, liberi di skippare.
Allora: età ormai vetusta (54), suono da molti, troppi anni.
Con l'attuale gruppo ormai ci vediamo da circa 7 anni, ci ho dato e ci do dentro anima e corpo.
Anche quest'anno sono riuscito (nonostante tutto) a trovare (si, io, me medesimo) una decina di serate a data attuale.
Propongo sempre pezzi, sono io che in sala mi sobbarco la maggior parte delle idee arrangiative, io che devo stare sempre con l'orecchio alzato per migliorare il livello generale.
Io che mi porto appresso sempre i 15 kg e passa di strumenti, la sera (sempre infrasettimanale) cerco un posto auto a mezzanotte passata, e poi 2 rampe di scale. Da quest'anno mi tocca anche cantare qualche pezzo. Presentare i live. Ci metto sempre la faccia. Sacrifico la famiglia, spesso arrivo stracotto alle prove causa lavoro.
E sono sempre io che curo i rapporti tramite Facebook, mi elaboro eventuali audio sonori tramite Logic, faccio i (artigianali) video con iMovie,
E mi tocca contrastare e cercare di insinuarmi nel panorama live fiorentino costituito dai soliti prezzemoli, pseudo-ex-professionals che devono tirare a campare e sputano merda su noi dopolavoristi e coveristi. Mi devo letteralmente prostituire.
Stasera ho un bel live, bel posto. ieri posto su Whatsapp la scaletta e...uno dei membri dice "si, però togli questo e quello, vengono male, alcuni pezzi sono dei tormentoni con pochi accordi" (malato di fusion, premetto, costui...). E io "cavolo e lo vieni a dire ora? potevi dirlo durante le prove???"...insomma, ho fatto un gran calderone ma mi sto chiedendo: cacchio sto a continuare? soddisfazioni, zero: nessuno che mi riconosca mai un minimo, un centesimo del lavoro che faccio (all'interno del gruppo): Fuori se va bene raccatti un 50€, qualche applauso strappato.
Tanta fatica, tanto sudore, la moglie e le figlie che spesso ti danno per desaparecito...basta la passione per giustificare tutto ciò? boh, me lo sto chiedendo...
Come ben saprai bisogna trovare il giusto equilibrio di pazienza e fermezza per poter portare avanti questo tipo di situazioni.
Quello che posso dire è che, secondo me, quello che fa più male è l'irriconoscenza, perchè è qualcosa che ci ferisce e poi cova dentro nel profondo, fino ad esplodere a un certo punto.
La fatica e i pochi soldi sono un qualcosa che la passione permette di superare, l'irriconoscenza no, rimane li e ti logora.
L'unica cosa che ti posso suggerire è di parlarne apertamente con loro, magari si rendono conto di alcune mancanze e la situazione potrebbe migliorare, viceversa potresti trovare la risposta alla domanda che hai messo come titolo del post emo
Comunque sia, non smetterai mai di suonare, nessuno di quelli come noi lo fa emo
clouseau57 05-04-18 15.10
A 60 primavere suonate sabato inizio le prove con un nuovo percorso musicale in gruppo.
Vale ancora la pena suonare ?
Se la cosa ti appaga e non solo economicamente direi di si , compresi i piani da fare a piedi emo
Un suggerimento, inizia a trovare dei leoni come te....emo
Dimenticavo,...non si deve assolutamente suonare gratis, in nessuna situazione, stai certo che un ritorno da parte dell’organizzatore c’e sempre ed in tutti i casi ne va’ della propria dignità!emo
paolovaleri 05-04-18 16.05
A 50 anni non si è vetusti, si è giovani.........io ho 70 anni suonati, suono in pubblico da 53 anni e ancora salgo le scale dei locali carico di strumenti peggio di un mulo, ed ho un amico pianista, e spesso suoniamo in coppia, che è del 1935, fa 83 anni a Settembre, e sapessi che entusiasmo ha dentro.......Cicerone diceva: una vita senza musica è come un corpo senza anima. Dai, che tutto va alla grande, come nel bellissimo Dancing Paradise di Pupi Avati.
zaphod 05-04-18 16.07
@ lucabbrasi
...cmq, con questo mio post "lamentite oggi", ho quasi "scoperchiato" situazioni che non credevo fossero così diffuse...qua ci si accapiglia per "paste sonore" e GAS fulminanti, poi vai a vedere...soffriamo (quasi) tutti delle medesime miserie...
beh, è una miseria comune, semplicemente perchè sono comuni e diffusi sia un maggiore analfabetismo musicale (come ascoltatori, intendo), sia una minor disponibilità a spendere da parte dei locali. Minor disponibilità monetaria spesso reale, ma in vari casi (non certo infrequenti) del tutto inventata... a questo proposito, che dire delle famigerate jam sessions? Tempo addietro erano rare, ma di pregio e di utilità per il musicista. Ora sono molto diffuse, non solo jam classiche (jazz), ma di eterogenea estrazione, spesso organizzate furbescamente dai titolari per avere musica dal vivo non pagata, anzi, pure consumante!! emo
lucabbrasi 05-04-18 16.10
@ zaphod
beh, è una miseria comune, semplicemente perchè sono comuni e diffusi sia un maggiore analfabetismo musicale (come ascoltatori, intendo), sia una minor disponibilità a spendere da parte dei locali. Minor disponibilità monetaria spesso reale, ma in vari casi (non certo infrequenti) del tutto inventata... a questo proposito, che dire delle famigerate jam sessions? Tempo addietro erano rare, ma di pregio e di utilità per il musicista. Ora sono molto diffuse, non solo jam classiche (jazz), ma di eterogenea estrazione, spesso organizzate furbescamente dai titolari per avere musica dal vivo non pagata, anzi, pure consumante!! emo
verissimo! e anche lì ci sono sempre i soliti a suonare!
zerinovic 05-04-18 17.05
Perche non provi ad assegnare ad ognuno il suo compito? Quando suonavo fuori ci siamo organizzati cosi e ci siamo trovati propio bene.
Io per esempio ero il responsabile cavi e collegamenti. Ho fatto anche un box per le luci.
Poi cera la cantante si occupava della promozione su Facebook,gestiva youtube ecc...il chitarrista ci procurava le data e organizzava..
L'altro tastierista (che era il leader) curava praticamente tutto il resto.
La creazione di un nuovo brano, partiva da un idea di uno di noi, se reputata valida ci lavoravamo poi a rotazione.
lucabbrasi 05-04-18 17.12
@ zerinovic
Perche non provi ad assegnare ad ognuno il suo compito? Quando suonavo fuori ci siamo organizzati cosi e ci siamo trovati propio bene.
Io per esempio ero il responsabile cavi e collegamenti. Ho fatto anche un box per le luci.
Poi cera la cantante si occupava della promozione su Facebook,gestiva youtube ecc...il chitarrista ci procurava le data e organizzava..
L'altro tastierista (che era il leader) curava praticamente tutto il resto.
La creazione di un nuovo brano, partiva da un idea di uno di noi, se reputata valida ci lavoravamo poi a rotazione.
...Zeri, semplice; perchè non lo fanno. Il batterista 3 mesi fa disse "via, ci penso io a telefonare a questo locale, li conosco...vai vai"....li hai sentiti te? no
Facciamo cover, quando propongo qualcosa mi aspetto che a) uno già li conosca, i bran b) che se li senta in 2-3 giorni c) che soprattutto mi sappia dire, ABBIA la capacità di capire che si possono fare bene o male dopo...1 settimana, va. Non che mi dica "mah, non vengono bene" dopo 5-6 volte che si sono provati.Eh!