Sapevate che per realizzare la sigla italiana di Ken il Guerriero si utilizzarono in studio solo due strumenti?
batteria elettronica Yamaha RMX qualcosa....e tutto il resto Yamaha DX7 prima serie.
La sigla é in effetti una vera demo a tutti gli effetti della dx7, questo dimostra come un solo sintetizzatore usato con la testa e abbinato a un sistema multitraccia audio (in questo caso era un sistema a 24 tracce analogico) possa in realtá fare il lavoro che spesso via midi si richiedeva a svariati strumenti.
Quante volte ci si ferma ai presets (non io x fortuna ma a volte succede pure a me) e si pensa "ah mi servirebbe qll perche qst non ha quei suoni" quando invece programmando a fondo lo strumento si potrebbero ottenere?
certo, non é sempre sempre cosi....la dx7 purtroppo é un esempio fuori dal comune semplicemente perche la fm a 6 operatori ha una potenza timbrica direttamente proporzionale alla sua difficolta di programmazione, se non la si sa gestire si ottiene rumore digitale e scoregge, ma se la si conosce credo ci siano ben pochi limiti sonori ai quali la macchina deve rendere conto.
Nemmeno nella sigla di ken furono usati tutti, per esempio i sei operatori sarebbero in grado di sintetizzare perfettamente suoni percussivi eccellenti e invece si é ricorso a uno strumento esterno ma sicuramente anche perche la dx7 essendo monotimbrica e priva di patterns o sequencer é abbastanza scomoda da sola per realizzare una base ritmica in studio.
La cosa invece é possibilissima con una yamaha tx816 ( oppure con un montage)...con 8 parti midi indipendenti ognuna con la sua uscita separata il tutto controllato da un sequencer midi si otterrebbero meraviglie sonore.
Una osservazione....i brass della sigla...per anni hanno ingannato pure me che pensavo fossero derivati da un prophet 5, invece sono anch essi della dx7
Ovviamente mixati ed equalizzati, con un pizzico di chorus e sopratutto un bel riverbero EMT 250 esterno da 15 mila euro di valore attuale.
questo mostra anche l'importanza di mixare bene le tracce di un synth dentro una bella console e usare un buon condimento, questo approccio fa risorgere qualsiasi strumento digitale anche il piu economico, si puo fare anche in digitale usando catene di plug ins ma é molto piu difficile paradossalmente almeno x il momento, sopratutto qnd si spingono al limite tendono a suonare male piu che piacevolmente distorti.
mentre un bel basso della dx7 vera fatto passare in un 1176 vero e poi riequalizzato da un neve 88rs gia suona senza troppi sbattimenti (piu difficile fare lo stesso con dexed, uad 1176 e uad 88rs)