Perche' comprare e cosa ..? ( a parte la gas...)

serpaven 10-03-18 07.11
michelet ha scritto: C'è da dire, tuttavia, che i musicisti bravi, pur tra molte difficoltà, continuano a suonare e percepire i loro cachet più che dignitosi. Gli altri sono stati, malamente soppiantati dai cantanti da strapazzo di cui sopra.

con la differenza che se un cantante è da strapazzo non può fingere di saper cantare, mentre uno pseudostrumentista attrezzato si!

mettetevi in testa una buona volta che un bravo Cantante è merce rara, perchè oltre ad essere un Musicista deve anche avere uno strumento (unico personale e non sostituibile) di buona qualità.

di pseudostrumentisti raglianti improvvisati, che si gratificano acquistando strumenti all'ultimo grido nella speranza di compensare le loro lacune tecniche, sono pieni i locali.


mauroverdoliva 10-03-18 10.16
@ tsuki
Tutte considerazioni validissime.Se di mestiere faccio il cercatore di funghi,non è che ci vado con un coupè BMW,ergo "lo strumento di lavoro deve essere adeguato al lavoro,e l'investimento proporzionale al guadagno che se ne ricava";ai matrimoni secoli fa ci si suonava anche con una E70 Roland ed un impiantino LEM,ed andava benone per far cantare e ballare tutti.Ma è anche vero che se sei un po' "viziato" dall'uso di macchine di livello professionale,andare con una entry level,anche mid-level,ti mette un po' a disagio...Un po' tutti ci mettono anche un fatto di passione per lo strumento;poi va bhè,se uno ci deve sbarcare il lunario,la passione lascia il tempo che trova. Per i gruppi peggio ancora: un gruppo di 5 persone che fanno buona musica e si portano una strumentazione autonoma e di buon livello,chi lo fa lo sa,spiazza,carica,scarica,fai i suoni,fai la serata,spiazza,carica,riscarica: c'è molta fatica e impegno.Certo non sono i 500 euri che un gestore da' che ripaga in pieno...Levaci le spese....E' soprattutto Passione,non c'è dubbio.
Discussione molto interessante che ha aperto in passato (ma anche tutt'oggi) dibattiti tra noi VJ e DJ...
Personalmente faccio parte della categoria "la qualità prima di tutto".
Non dipende solo dal fatto che ci lavoro in questo mondo, ma ne faccio anche una questione di potemi esibire nelle migliori condizioni possibili, ed offrire al pubblico un sound e una "scena" (consolle casse, luci, pannello, proiezione ecc) superiore, a prescindere dal budget, che poi se ti vendi bene, lo percepisci di solito per INTIERO emo
Da noi a Napoli si usa il termine "SONG E FIERR CA FANN O MAST" (gli strumenti dicono chi sei), quindi o da dilettante, o da professionista, se AMI LA MUSICA IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE (piano bar, musicista, dj) non puoi prescindere dalla qualità...
Esempio: se giocate a calcetto e siete appassionati ci andate con le scarpette del cinese di merda o vi comprate quelle belle?
Il concetto che l'utente finale (il cliente del locale) "non capisce nulla", perdonatemi ma è abbastanza superato... oggi le persone (gusti musicali a parte) sa giudicare un buon impianto, sa giudicare ESTETICAMENTE un buon impianto, sa giudicare se un vj (nel mio caso) è bravo o no.
Lascio a voi giudicare
giulio12 10-03-18 11.40
@ mauroverdoliva
Discussione molto interessante che ha aperto in passato (ma anche tutt'oggi) dibattiti tra noi VJ e DJ...
Personalmente faccio parte della categoria "la qualità prima di tutto".
Non dipende solo dal fatto che ci lavoro in questo mondo, ma ne faccio anche una questione di potemi esibire nelle migliori condizioni possibili, ed offrire al pubblico un sound e una "scena" (consolle casse, luci, pannello, proiezione ecc) superiore, a prescindere dal budget, che poi se ti vendi bene, lo percepisci di solito per INTIERO emo
Da noi a Napoli si usa il termine "SONG E FIERR CA FANN O MAST" (gli strumenti dicono chi sei), quindi o da dilettante, o da professionista, se AMI LA MUSICA IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE (piano bar, musicista, dj) non puoi prescindere dalla qualità...
Esempio: se giocate a calcetto e siete appassionati ci andate con le scarpette del cinese di merda o vi comprate quelle belle?
Il concetto che l'utente finale (il cliente del locale) "non capisce nulla", perdonatemi ma è abbastanza superato... oggi le persone (gusti musicali a parte) sa giudicare un buon impianto, sa giudicare ESTETICAMENTE un buon impianto, sa giudicare se un vj (nel mio caso) è bravo o no.
Lascio a voi giudicare
Sono parzialmente d'accordo con te. La percezione dipende dal tipo di pubblico che hai di fronte e dal luogo in cui ti esibisci. Se fai il DJ in un locale alla moda per forza devi fornire un servizio di un certo tipo, ma ti pagano pure penso. Se suoni nel baretto sotto casa , ad un matrimonio , alla sagra della salsiccia, la qualità può tendere al basso... La gente non se ne accorge più di tanto, a meno che non ci sia un addetto ai lavori o musicista... Ecco perché noto sempre più spazzatura in questi contesti... Per quanto mi riguarda cerco di comprare roba buona, ma lo faccio solo per mia soddisfazione personale... Ed i complimenti mi arrivano solo dai pochi musicisti che vengono ad ascoltare. La gente comune si accorge di poco e riassume tutta la preparazione e la qualità in :"bravi..."... Quindi se porto roba buona non lo faccio per il pubblico...
michelet 10-03-18 12.09
@ giulio12
Sono parzialmente d'accordo con te. La percezione dipende dal tipo di pubblico che hai di fronte e dal luogo in cui ti esibisci. Se fai il DJ in un locale alla moda per forza devi fornire un servizio di un certo tipo, ma ti pagano pure penso. Se suoni nel baretto sotto casa , ad un matrimonio , alla sagra della salsiccia, la qualità può tendere al basso... La gente non se ne accorge più di tanto, a meno che non ci sia un addetto ai lavori o musicista... Ecco perché noto sempre più spazzatura in questi contesti... Per quanto mi riguarda cerco di comprare roba buona, ma lo faccio solo per mia soddisfazione personale... Ed i complimenti mi arrivano solo dai pochi musicisti che vengono ad ascoltare. La gente comune si accorge di poco e riassume tutta la preparazione e la qualità in :"bravi..."... Quindi se porto roba buona non lo faccio per il pubblico...
In linea di massima portare attrezzatura di buon livello lo si fa per se stessi e , in secondo luogo, per un pubblico che potenzialmente è in grado di capire.
Stupisce però sempre la discrasia esistente tra il livello della strumentazione e quello del posto in cui si va a suonare. In altre parole, semiprofessionisti ed hobbisti evoluti dotati di strumentazione che farebbe invidia a professionisti consumati.
Si può comprendere anche come, ad una prospettiva di guadagni irrisori, non solo diminuisca l'entusiasmo di fare spettacolo ma anche di portarsi appresso strumentazione costosa.
anonimo 10-03-18 12.22
Se siete professionisti cercate sempre un buon suono sia che suoniate alla sagra del gnocco che in teatro, dire li porto la roba scrausa tanto non capisce un caz nessuno è un ragionamento da patronato.
Pianolaio 10-03-18 12.53
@ anonimo
Se siete professionisti cercate sempre un buon suono sia che suoniate alla sagra del gnocco che in teatro, dire li porto la roba scrausa tanto non capisce un caz nessuno è un ragionamento da patronato.
D'accordo anche io.
Il suono bello dà piacere soprattutto a chi suona! Non solo a chi ascolta.
Rispondendo alla domanda di clouseau ribadisco che non è sempre necessario rincorrere l'ultimo modello, anzi!

Ma il suono bello è un piacere personale.
Ed è, volendo, un segno di professionalità in qualsiasi ambiente.

Se quest'ultimo aspetto può essere per molti trascurabile, il primo a mio parere è fondamentale.
Marcher 10-03-18 13.28
@ clouseau57
Mi chiedevo...
1 ) Con la Siae che tartassa i locali e gli eventuali clienti
2 ) Con il costo degli strumenti arrivato alle stelle ( Inversamente dicasi per la qualità' )
3 ) Con i cachet praticamente da fame
4 ) Con il numero sempre minore di locali che chiama un musicista o una band
( in genere chiedono un solo elemento armato di casse e Pc che faccia da Dj - Intrattenitore )
5 ) Con la pessima qualità di musica che esce in giro
6 ) Con il latino americano che ha letteralmente frantumato......

Che senso ha l'acquisto di uno strumento di pregio o la collaborazione con una band quando di fatto non esistono quasi piu' locali che ospitano musicisti validi ?
emo
Il senso lo da per il valore che tu dai alla musica il senso lo da per la qualità che tu dai alla musica....non sempre deve esserci un fine o scopo ma un emozione che vive in te.....
mauroverdoliva 10-03-18 14.16
@ anonimo
Se siete professionisti cercate sempre un buon suono sia che suoniate alla sagra del gnocco che in teatro, dire li porto la roba scrausa tanto non capisce un caz nessuno è un ragionamento da patronato.
È proprio quello che cercavo di dire e vedo che altri la pensano come me:
Vuoi mettere la bellezza di esibirti con strumentazione/suono di alto livello, dove la tua performance viene gratificata, piuttosto che "accontentarsi" di quattro scaldabagni, solo perché il "contesto" non appaga l'ego ed il portafoglio?
Le nostre orecchie e la nostra passione, meritano il meglio (in base alle proprie possibilità ovvio), anche a costo di qualche piccolo piccolo sacrificio, a discapito di altre "cazzate" delle quali si puo' fare volentieri a meno.
Esempio: ti compri il telefono di 1000 euro, poi ti scandalizzi se devi spenderne 30/50 per un buon cavo di segnale? Scusatemi ma per me questo significa OFFENDERE la musica...
Nella mia quasi trentennale esperienza ho sempre ragionato così e fortunatamente mi è quasi sempre andata bene.
maxipf 10-03-18 14.30
@ Marcher
Il senso lo da per il valore che tu dai alla musica il senso lo da per la qualità che tu dai alla musica....non sempre deve esserci un fine o scopo ma un emozione che vive in te.....
Quest’affermazione va bene se lo fai per passione, ma se lo fai per mestiere certamente non è corretta.

40-50 anni fa si suonava dal vivo con la stessa resa del disco, non c’erano grosse pretese con la beat, ne musicali e ne strumentali, quello c’era, ma comunque chi suonava aveva un certo background di conoscenze musicali, almeno i “rudimenti”, tanto di più non era richiesto, e c’era comunque chi faceva la differenza.
Dagli anni 90 si è iniziato a ricercare i suoni, sono entrate le sequenze e fino alla fine del secolo bene o male il live da sala è sopravvissuto, ma già si iniziavano a vedere le prime band con i dat e i pc, con conseguente appiattimento del livello del singolo musicista.
Dai primi anni 2000 la continua evoluzione della musica commerciale ha reso sempre più difficile suonare dal vivo avvicinandosi alla versione originale, che poi è quello che la gente vuole sentire, nel frattempo la disco-rock-ballabili 70/80 ha stufato e in più c’e stata la crisi che ha ridotto drasticamente i consumi.

E da qui il declino dei locali storici dove si suonava live in favore di locali dove chi sa suonare perché ha studiato e ci mette passione è sullo stesso piano di chi starnazza dietro a delle basi, esperimento fatto dal sottoscritto per sfruttare almeno una volta il Matrix one acquistato durante un attacco acuto di gas anni fa, e sono tutt’altro che un animale da palco.
Tendenzialmente il locale karaoke ti ingaggia perché gli porti clienti che mangiano e ti pagano i 50€ di cachet, quindi il ricordo del musicista di 30-40-50 anni fa è stato cancellato per sempre e soprattutto i 50€ sono per tutti indistintamente, non c’e più la selezione naturale.

Ma la musica è prima di tutto una passione, quindi non conta cosa compri o quanto spendi ma quanto sei capace a tenerla viva per te stesso, poi se frutta qualcosa bene se no pazienza, non è mai tempo sprecato.

Se invece lo fai per mangiare, allora il discorso DEVE cambiare, interviene lo spirito d’adattamento, devi viaggiare e a volte alcune cose importanti, tipo la famiglia e gli amici, potrebbero passare in secondo piano, come per tutti i lavori.

MiLord 10-03-18 19.18
Ma a parte tutto, abbiate pietà emo
Ma avere DUE setup, uno per i locali orrendi e uno per quelli buoni non è ancora peggio? emoemoemo
Se non lo si fa di lavoro e quindi non servono per forza quelle 30 o 50 euro, dato che uno stipendio comunque c'è, non conviene rifiutare date umilianti? emo
clouseau57 10-03-18 19.56
@ MiLord
Ma a parte tutto, abbiate pietà emo
Ma avere DUE setup, uno per i locali orrendi e uno per quelli buoni non è ancora peggio? emoemoemo
Se non lo si fa di lavoro e quindi non servono per forza quelle 30 o 50 euro, dato che uno stipendio comunque c'è, non conviene rifiutare date umilianti? emo
Sono daccordissimo con te , infatti sto cominciando a rifiutare quelle date che considero elemosina.
emo
maxpiano69 10-03-18 20.00
@ MiLord
Ma a parte tutto, abbiate pietà emo
Ma avere DUE setup, uno per i locali orrendi e uno per quelli buoni non è ancora peggio? emoemoemo
Se non lo si fa di lavoro e quindi non servono per forza quelle 30 o 50 euro, dato che uno stipendio comunque c'è, non conviene rifiutare date umilianti? emo
emoemo
MarcoC 10-03-18 20.07
@ MiLord
Ma a parte tutto, abbiate pietà emo
Ma avere DUE setup, uno per i locali orrendi e uno per quelli buoni non è ancora peggio? emoemoemo
Se non lo si fa di lavoro e quindi non servono per forza quelle 30 o 50 euro, dato che uno stipendio comunque c'è, non conviene rifiutare date umilianti? emo
Personalmente ho sempre cercato la qualità in tutti gli strumenti che ho comprato negli anni.
Ora che ho meno forza e meno voglia di scarrozzarmi quintali di roba cerco la praticità ma non per questo a scapito della qualità.
Per esperienza personale molta gente ha sì dei gusti di merda però si rende conto se stai suonando con roba indecente o con roba di buona qualità (classica osservazione che mi fanno gli sposi, per fare l'esempio più "commerciale", quando li incontro "all'ultimo matrimonio cui siamo andati la musica in sala si sentiva malissimo") non tanto perché sanno valutare le sfumature dei voicings che stai suonando ma perché un suono che esce da un impianto di 300€ "all inclusive" arriva di merda anche a delle orecchie "ignoranti".....non serve certo avere in sala Debussy!
Ricercare la praticità ed uno strumento leggero non significa comprare la tastierina da 50€.......è ovvio che occorre accettare dei compromessi e mediare tra la massima qualità e la massima praticità ma oggi si trova roba di buon livello a prezzi accettabili e senza doversi portare dietro il muletto.
Sul discorso degli "hobbisti"......parliamo di gente che lavora, e spesso guadagna anche molto bene, che può permettersi di togliersi lo sfizio di uno strumento di alto/altissimo livello perché ha delle entrate che glielo consentono (e su questo nessuno discute perché se si hanno le possibilità ben venga togliersi qualche sfizio) e perché fa quelle poche serate per gli amici che si porta dietro (motivo per cui fanno le serate) in cui deve sfoggiare tutto l'arsenale per pura soddisfazione personale senza magari avere nemmeno le capacità (ma non sempre è così) per sfruttare lo strumento che ha per le mani (classico caso del "pane a chi nun ten 'e rient'" come si dice a Napoli).
Il discorso che faccio io da professionista non è mancanza di rispetto mio nei confronti del pubblico (quando c'è) ma esattamente il contrario......è la mancanza di rispetto e attenzione del pubblico nei confronti di chi suona che spinge il professionista a non farsi tanti problemi sugli strumenti che si porta in giro (e per mancanza di rispetto e attenzione non intendo solo il non prestare attenzione all'esecuzione.......non ditemi che non vi è mai capitato di trovare gente con le mani sugli strumenti come se fossero giocattoli messi lì a disposizione).
Non faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché per 50€ non vale la pena" perché se accetto di suonare per 50€ lo devo fare sempre con la massima professionalità (altrimenti mi levo dalle palle e lascio spazio ad atri) ma faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché in quel locale ci vanno i cuozzi (trad. individui di basso livello socio/culturale) che se tutto va bene me li trovo a mangiare sul pianoforte" per cui decido di portarmi uno strumento che comunque mi consenta di svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile ma che non mi faccia stare in ansia se esco a fumare una sigaretta e lo lascio incustodito nel locale (per esempio se mi trovo in un certo tipo di locali me ne frego dei VST e non mi porto il Mac altrimenti dovrei fargli la guardia tutta la serata e uso i suoni del Roland).
Voi mi direte.......e non ci andare a suonare nei locali dei cuozzi......purtroppo vivendo di questo a volte mi trovo costretto ad accettare anche serate in posti che volentieri eviterei perché a Napoli a parte i matrimoni non c'è molto altro in questo momento!
giosanta 10-03-18 20.24
Synthex77 ha scritto:
Passione personale...

Cyrano ha scritto:
La Musica...la Musica non ha bisogno di senso oltre che se stessa


Concordo integralmente.

clouseau57 ha scritto:
2 ) Con il costo degli strumenti arrivato alle stelle ( Inversamente dicasi per la qualità' )


Quest'affermazione mi fa capire che ho quache anno di troppo. Se penso a quanto costavano un Hammond, un Rhodes, un Moog o un ARP verso la fne degli anni '70, adesso i loro emuli e / o discendenti sono, al confronto, regalati.
mauroverdoliva 10-03-18 21.55
@ MarcoC
Personalmente ho sempre cercato la qualità in tutti gli strumenti che ho comprato negli anni.
Ora che ho meno forza e meno voglia di scarrozzarmi quintali di roba cerco la praticità ma non per questo a scapito della qualità.
Per esperienza personale molta gente ha sì dei gusti di merda però si rende conto se stai suonando con roba indecente o con roba di buona qualità (classica osservazione che mi fanno gli sposi, per fare l'esempio più "commerciale", quando li incontro "all'ultimo matrimonio cui siamo andati la musica in sala si sentiva malissimo") non tanto perché sanno valutare le sfumature dei voicings che stai suonando ma perché un suono che esce da un impianto di 300€ "all inclusive" arriva di merda anche a delle orecchie "ignoranti".....non serve certo avere in sala Debussy!
Ricercare la praticità ed uno strumento leggero non significa comprare la tastierina da 50€.......è ovvio che occorre accettare dei compromessi e mediare tra la massima qualità e la massima praticità ma oggi si trova roba di buon livello a prezzi accettabili e senza doversi portare dietro il muletto.
Sul discorso degli "hobbisti"......parliamo di gente che lavora, e spesso guadagna anche molto bene, che può permettersi di togliersi lo sfizio di uno strumento di alto/altissimo livello perché ha delle entrate che glielo consentono (e su questo nessuno discute perché se si hanno le possibilità ben venga togliersi qualche sfizio) e perché fa quelle poche serate per gli amici che si porta dietro (motivo per cui fanno le serate) in cui deve sfoggiare tutto l'arsenale per pura soddisfazione personale senza magari avere nemmeno le capacità (ma non sempre è così) per sfruttare lo strumento che ha per le mani (classico caso del "pane a chi nun ten 'e rient'" come si dice a Napoli).
Il discorso che faccio io da professionista non è mancanza di rispetto mio nei confronti del pubblico (quando c'è) ma esattamente il contrario......è la mancanza di rispetto e attenzione del pubblico nei confronti di chi suona che spinge il professionista a non farsi tanti problemi sugli strumenti che si porta in giro (e per mancanza di rispetto e attenzione non intendo solo il non prestare attenzione all'esecuzione.......non ditemi che non vi è mai capitato di trovare gente con le mani sugli strumenti come se fossero giocattoli messi lì a disposizione).
Non faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché per 50€ non vale la pena" perché se accetto di suonare per 50€ lo devo fare sempre con la massima professionalità (altrimenti mi levo dalle palle e lascio spazio ad atri) ma faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché in quel locale ci vanno i cuozzi (trad. individui di basso livello socio/culturale) che se tutto va bene me li trovo a mangiare sul pianoforte" per cui decido di portarmi uno strumento che comunque mi consenta di svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile ma che non mi faccia stare in ansia se esco a fumare una sigaretta e lo lascio incustodito nel locale (per esempio se mi trovo in un certo tipo di locali me ne frego dei VST e non mi porto il Mac altrimenti dovrei fargli la guardia tutta la serata e uso i suoni del Roland).
Voi mi direte.......e non ci andare a suonare nei locali dei cuozzi......purtroppo vivendo di questo a volte mi trovo costretto ad accettare anche serate in posti che volentieri eviterei perché a Napoli a parte i matrimoni non c'è molto altro in questo momento!
Napoli città o provincia?
Io sono di Castellammare emo
clouseau57 10-03-18 22.41
@ Dantes
Dove ci si sputa ci si lecca!emo
Ehm.......valido ? emo
clouseau57 10-03-18 22.50
@ MarcoC
Personalmente ho sempre cercato la qualità in tutti gli strumenti che ho comprato negli anni.
Ora che ho meno forza e meno voglia di scarrozzarmi quintali di roba cerco la praticità ma non per questo a scapito della qualità.
Per esperienza personale molta gente ha sì dei gusti di merda però si rende conto se stai suonando con roba indecente o con roba di buona qualità (classica osservazione che mi fanno gli sposi, per fare l'esempio più "commerciale", quando li incontro "all'ultimo matrimonio cui siamo andati la musica in sala si sentiva malissimo") non tanto perché sanno valutare le sfumature dei voicings che stai suonando ma perché un suono che esce da un impianto di 300€ "all inclusive" arriva di merda anche a delle orecchie "ignoranti".....non serve certo avere in sala Debussy!
Ricercare la praticità ed uno strumento leggero non significa comprare la tastierina da 50€.......è ovvio che occorre accettare dei compromessi e mediare tra la massima qualità e la massima praticità ma oggi si trova roba di buon livello a prezzi accettabili e senza doversi portare dietro il muletto.
Sul discorso degli "hobbisti"......parliamo di gente che lavora, e spesso guadagna anche molto bene, che può permettersi di togliersi lo sfizio di uno strumento di alto/altissimo livello perché ha delle entrate che glielo consentono (e su questo nessuno discute perché se si hanno le possibilità ben venga togliersi qualche sfizio) e perché fa quelle poche serate per gli amici che si porta dietro (motivo per cui fanno le serate) in cui deve sfoggiare tutto l'arsenale per pura soddisfazione personale senza magari avere nemmeno le capacità (ma non sempre è così) per sfruttare lo strumento che ha per le mani (classico caso del "pane a chi nun ten 'e rient'" come si dice a Napoli).
Il discorso che faccio io da professionista non è mancanza di rispetto mio nei confronti del pubblico (quando c'è) ma esattamente il contrario......è la mancanza di rispetto e attenzione del pubblico nei confronti di chi suona che spinge il professionista a non farsi tanti problemi sugli strumenti che si porta in giro (e per mancanza di rispetto e attenzione non intendo solo il non prestare attenzione all'esecuzione.......non ditemi che non vi è mai capitato di trovare gente con le mani sugli strumenti come se fossero giocattoli messi lì a disposizione).
Non faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché per 50€ non vale la pena" perché se accetto di suonare per 50€ lo devo fare sempre con la massima professionalità (altrimenti mi levo dalle palle e lascio spazio ad atri) ma faccio il discorso "non mi porto lo strumento X perché in quel locale ci vanno i cuozzi (trad. individui di basso livello socio/culturale) che se tutto va bene me li trovo a mangiare sul pianoforte" per cui decido di portarmi uno strumento che comunque mi consenta di svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile ma che non mi faccia stare in ansia se esco a fumare una sigaretta e lo lascio incustodito nel locale (per esempio se mi trovo in un certo tipo di locali me ne frego dei VST e non mi porto il Mac altrimenti dovrei fargli la guardia tutta la serata e uso i suoni del Roland).
Voi mi direte.......e non ci andare a suonare nei locali dei cuozzi......purtroppo vivendo di questo a volte mi trovo costretto ad accettare anche serate in posti che volentieri eviterei perché a Napoli a parte i matrimoni non c'è molto altro in questo momento!
Eh si , un vero esperpetuo emo
paolo_b3 10-03-18 23.18
"Comperare cosa e perchè" è una domanda che non può prescindere da colui a cui viene rivolta, (pistolotto di apertura), quindi io rispondo per il mio caso, e credo (o meglio spero) che possa valere anche per altri.
Anche solo pensare di poter mettere le mani su un nuovo strumento mi da la carica con cui affrontare il quotidiano, e di questa ne usufruisci già al mattino appena sveglio, ancora assopito nel letto, come le sinapsi si connettono tac... ti passa davanti l'oggetto del desiderio. E via così fino a sera.
Procedete pure coi doppi sensi...
emo
mauroverdoliva 11-03-18 08.18
@ paolo_b3
"Comperare cosa e perchè" è una domanda che non può prescindere da colui a cui viene rivolta, (pistolotto di apertura), quindi io rispondo per il mio caso, e credo (o meglio spero) che possa valere anche per altri.
Anche solo pensare di poter mettere le mani su un nuovo strumento mi da la carica con cui affrontare il quotidiano, e di questa ne usufruisci già al mattino appena sveglio, ancora assopito nel letto, come le sinapsi si connettono tac... ti passa davanti l'oggetto del desiderio. E via così fino a sera.
Procedete pure coi doppi sensi...
emo
Beh si certo, la "novità " comunque alimenta il desiderio e la voglia di continuare.
Anche vero è che a volte si compra per questo motivo, nel mio caso anche per "perfezionarmi" con apparecchi via via sempre più performanti.
Ma un po' alla volta... 😎
MarcoC 11-03-18 09.03
@ mauroverdoliva
Napoli città o provincia?
Io sono di Castellammare emo
Napoli "Napoli" emo