@ Marcher
Il senso lo da per il valore che tu dai alla musica il senso lo da per la qualità che tu dai alla musica....non sempre deve esserci un fine o scopo ma un emozione che vive in te.....
Quest’affermazione va bene se lo fai per passione, ma se lo fai per mestiere certamente non è corretta.
40-50 anni fa si suonava dal vivo con la stessa resa del disco, non c’erano grosse pretese con la beat, ne musicali e ne strumentali, quello c’era, ma comunque chi suonava aveva un certo background di conoscenze musicali, almeno i “rudimenti”, tanto di più non era richiesto, e c’era comunque chi faceva la differenza.
Dagli anni 90 si è iniziato a ricercare i suoni, sono entrate le sequenze e fino alla fine del secolo bene o male il live da sala è sopravvissuto, ma già si iniziavano a vedere le prime band con i dat e i pc, con conseguente appiattimento del livello del singolo musicista.
Dai primi anni 2000 la continua evoluzione della musica commerciale ha reso sempre più difficile suonare dal vivo avvicinandosi alla versione originale, che poi è quello che la gente vuole sentire, nel frattempo la disco-rock-ballabili 70/80 ha stufato e in più c’e stata la crisi che ha ridotto drasticamente i consumi.
E da qui il declino dei locali storici dove si suonava live in favore di locali dove chi sa suonare perché ha studiato e ci mette passione è sullo stesso piano di chi starnazza dietro a delle basi, esperimento fatto dal sottoscritto per sfruttare almeno una volta il Matrix one acquistato durante un attacco acuto di gas anni fa, e sono tutt’altro che un animale da palco.
Tendenzialmente il locale karaoke ti ingaggia perché gli porti clienti che mangiano e ti pagano i 50€ di cachet, quindi il ricordo del musicista di 30-40-50 anni fa è stato cancellato per sempre e soprattutto i 50€ sono per tutti indistintamente, non c’e più la selezione naturale.
Ma la musica è prima di tutto una passione, quindi non conta cosa compri o quanto spendi ma quanto sei capace a tenerla viva per te stesso, poi se frutta qualcosa bene se no pazienza, non è mai tempo sprecato.
Se invece lo fai per mangiare, allora il discorso DEVE cambiare, interviene lo spirito d’adattamento, devi viaggiare e a volte alcune cose importanti, tipo la famiglia e gli amici, potrebbero passare in secondo piano, come per tutti i lavori.