@ maxpiano69
Quelle triadi di quarte arpeggiate (la prima è F-Bb-Eb, ecc..) , puoi provare diteggiarle tutte come 5-2-1, spostando la mano parallelamente, senza nessuna necessità di articolare 4/5 ma facendo scivolare il 5 da F# a F (sfruttando il fatto che passi da un tasto nero ad uno bianco, quindi viene naturale).
Prova, altrimenti devi fare un po' di "ginnastica" 4-5, di quella degli studi elementari di piano per capirci e poi prova a ripetere in sequenza i due arpeggi F-Bb-Eb (ascendente) e E-B-F# (discendente)
Come esercizio per gli arpeggi per quarte invece, potresti suonare il primo arpeggio di Eruption, salendo per un ottava in scala cromatica ascendente e poi discendente, in modo da abituarti alle varie posizioni delle dita sui tasti bianchi/neri in funzione della tonica.
Ovviamente (come sempre) studiare prima lentamente e poi accelerare, in ogni caso Eruption è davvero difficile da eseguire.
A me in quell'ostinato in sx viene assai più comodo usare il 4 sull'ultima nota (che nel mio spartito è siglata in Gb, ma facciamo che si tratta di un Abbb per non litigare
), per poi riprendere la prima nota della battuta successiva con il 5. Utilizzo la stessa diteggiatura anche quando più avanti nel pezzo l'ostinato si sposta sul Do. Alla fine però le diteggiature sono cose personali...a me questo gioco anulare-mignolo non crea fastidio, neanche sulla "lunga distanza", e con un po' di allenamento riesco ad eseguirci quel pattern anche a velocità che sinceramente sorprendono me stesso, velocità che però con la parte della dx non riesco affatto a raggiungere
Ho aspettato ad intervenire, perché in effetti sono passati un paio d'anni dal periodo in cui mi sono dilettato a studiare Eruption, ma ricordavo bene.
Comunque la cosa che personalmente ho sempre trovato più difficile in Eruption (la studiavo sul pianoforte con la meccanica del pianoforte, il che credo rappresenti una complicazione) è proprio la parte iniziale con la melodia della dx, che fa dei salti che ho sempre trovato molto fastidiosi e scomodi. Per il resto avevo ottenuto una buona solidità nel sottotempo e in un certo periodo raggiunsi delle esecuzioni pulite a velocità quasi piena, ma mai mi sognerei di suonarla in live, sinceramente, il margine che avrei sarebbe inesistente, anzi, negativo... Però è una bella ginnastica per le mani e un ottimo "esercizio" per studiare, oltre al fatto che è un bellissimo pezzo di musica.