@ fulezone
Non vorrei che il mio pensiero fosse stato male interpretato, io sono un anti mafioso convinto, sono per la libertà di pensiero e di opinione, sono per la meritocrazia assoluta, purtroppo quando vedi una persona veramente brava fare da segretaria a un cretino solo perchè lui è figlio di... un po mi girano, conosco un ragazzino di 25 anni che è diventato professore associato (senza nemmeno diventare ricercatore, senza dottorato) in una facoltà universitaria, poi si scopre che il padre del ragazzo ha operato il professore salvandogli la vita e come ringraziamento al ragazzino sono stati dati per cominciare la carriera universitaria i 2800 euro al mese tanto per cominciare a vita universitaria mentre gente che è li dentro da anni viene sbattuta fuori a 45 anni senza nessuna prospettiva di futuro, scusami ma se la legge fosse seria le cose non andrebbero così.
No, nel contesto del discorso non e' stato male interpretato.
Quando si parla di ingiustizie varie, spesso viene a tutti la tentazione di pensare ad un sistema autoritario, pensando che tale sistema possa raddrizzare tutte le storture di una societa' ingiusta.
Purtroppo e' un'idea sbagliata perche' tutte le dittature di ogni colore, oltre alle atrocita' delle quali si sono sempre macchiate (soppressione diritti, violenze ecc.) sono comunque caratterizzate dagli stessi mali delle democrazie.
La meritocrazia non c'era sotto Mussolini (nepotismo, corruzione, e raccomandazioni non si contavano), non c'era sotto Mao Tse Tung (uso la vecchia nomenclatura per abitudine), non c'era in Russia, e neppure in Argentina o Cile.
Anzi, nei sistemi totalitari queste degenerazioni si rafforzano ancora di piu', perche' rafforzano il potere stesso.
Si potrebbe bensare ad un sistema rigido ipotetico, ma allora si cade nelle utopie delle varie ideologie, e quindi il comunismo e' bello perche' tutela tutti, il fascismo e' bello perche' rafforza la patria e soffoca la criminalita', e magari c'e' del buono perfino negli integralismi religiosi, perche' Dio e' buono ecc..
Sappiamo che non e' cosi', e che alla fine prevale sempre la natura umana (ma in dittatura avviene con i mali della dittatura stessa).
In Italia poi certi problemi sono proprio nel DNA del popolo, che si e' abituato dalla notte dei tempi a saltare da un carro all'altro, da un invasore all'altro (per secoli e secoli adattandosi), sviluppando l'abitudine del cercare scorciatoie e sistemi furbeschi per riuscire ad infilarsi in tutte le situazioni.
Dalla notte dei tempi siamo abituati ad imbonirci i vari sovrani che si sono succeduti dalle invasioni barbariche ad Hitler, cercando di inbonirceli per ricavarci una fetta di potere in tal modo.
Da sempre diciamo "la Francia o la Spagna, basta che se magna come sinonimo di opportunismo.
Lo stesso cieco opportunismo con il quale nel 1940 abbiamo dichiarato guerra a Francia e Inghilterra, pensando di prenderci mezza Francia sparando un paio di colpi a salve (dopo che Hitler aveva gia' messo in ginocchio la Francia).
Mussolini disse "mi servono un migliaio di morti per potermi sedere al tavolo delle trattative".. (sappiamo cosa accadde appena 48 ore dopo).
Altri dicevano "se a Parigi si parlera' tedesco, a Londra si parlera' sicuramente italiano" (pisciavano lungo).
C'era forse meritrocrazia in tutto cio'? Furono ascoltati gli esperti di guerra, o furono ascoltati gli opportunisti (spesso scelti per sudditanza genoflessa e non per merito) che pensavano di prendersi mezza Francia facendo poco o nulla?. (valutazione puramente storica e neutrale)..
Ti diro' di piu' : se e' vero che in democrazia esistono le storture, e' altrettanto vero che qualche volta vi sia anche qualche possibilita' di rivalsa (in dittatura no).