@ anonimo
Daltonici, presbiti, mendicanti di note
di mercante di tasti ho scoperto la dote
ora voglio soltanto clienti speciali
che non sanno che farne di orecchie normali.
Non più tecnico ma spacciatore di tasti
per improvvisare clienti entusiasti
perché le orecchie abituate a copiare
inventino i mondi dei quali suonare.
Seguite con me queste mani sognare,
fuggire nel cielo e non voler ritornare.
Primo cliente - Vedo che salgo a rubare una Clavia
per non aver più soldi,
perché non cada in reti di strozzini,
l'ho chiuso nel mio salotto,
e chi avrà freddo
con il mio hammond si dovrà scaldare.
Secondo cliente - Vedo il Kronos dentro le mie vene,
cerca il suo mare,
rompe gli argini,
trova suoni da campionare.
Sangue che scorre senza fantasia
porta tumori di malinconia.
Terzo cliente - Vedo un arranger pascolare
cantanti chine sulla rugiada,
rosse le lingue al polline dei fiori
ma dov'è l'ape regina?
Forse è volata ai nidi delle basi,
forse volata, forse più non canta.
Quarto cliente - Vedo gli amici ancora nel locale,
loro non hanno fretta,
smontano ancora impianto e batteria
all'alba un po' di notte:
e poi la luce, luce che trasforma
lo stage in un giocattolo.
Faremo tastiere così!
Faremo tastiere così!