Su questi discorsi e per quanto la musica "contemporanea" ha intersecato i miei passi penso di avere le idee chiare: c' è molta confusione, molti truffatori e molta ipocrisia camuffata da intellettualità.
Cyrano ha scritto:
1) Experimentum mundi: una truffa bella e buona da punire con la prigione
so che Supporti Musicali con i suoi argomenti, tramite le ricerche in internet, facilmente risulta negli indici di risposta ed è consultabile da chiunque ...non vorrei sollevare polveroni inutili.
ma posso dirti che ho avuto a che fare con questo compositore ...non mi discosto dal tuo giudizio.
Cyrano ha scritto:
2) Barbara Hannigan e Ligeti: Ligeti sarà anche pesante e disturbante ma ha la sua dignità. Per contro lei è una stupida piena di sè (anche se sa cantare) che non ha capito che l'arte non è un teatrino di burattini dove si fanno smorfie, birignao e movimenti tipo corea di huntington per mettersi in mostra. Ligeti Ok, lei in gattabuia con l'experimentum mundi
Per lei non sarei così cattivo ...è un talento, ha dissacrato la direzione ma sa quel che fa e forse tende anche a smontare la presunzione impenetrabile e omertosa del linguaggio contemporaneo offrendo con molta personalità una lettura più scanzonata e teatrale e che, forse, con questo riesce a legittimare involontariamente la sussistenza di certe opere.
Cyrano ha scritto:
3) Carlo Boccadoro e il suo gruppo di oligofrenici: "vorrei ma non posso". Sei mesi con la condizionale a patto che seguano un corso di almeno 100 ore di fraseggio bebop
Io mi chiedo: contemporaneo vuol dire annullamento dell' emozione? dell' edificio musicale? del respiro delle frasi? Se è questo, che differenza c' è tra note buttate a casaccio e quelle scritte?
Cyrano ha scritto:
4) Concerto ensemble: ci siamo! Questa sì che va bene
Ok, ma che contesto dimostrano? Per strada, nella mia vita quotidiana dove le applico queste sonorità? Appartengono all' uomo? O sono esercizi di scrittura? E se non per la strada, nei miei edifici di uomo del 2017, cosa ottengo nel passare una/due ore in teatro ad ascoltare cose di cui appena fuori non mi resta niente (non le melodie da canticchiare ma quel suono che non è attinente al nostro tempo, al nostro ambiente). Dico questo perché mi è venuto in mente un concerto dei Tangerine Dream a cui assistetti negli anni '80... anche se dopo non ricordavo nulla di particolare era rimasta in me la forza dei sequencer, dei suoni sintetizzati ...e questi li sentivo come colori del mio ambiente, anche se ero fermo al semaforo...