thread interessante, che mi riguarda di persona.
Perchè da qualche anno porto avanti, tra le altre cose, un progetto (non nato come tale, ma evoluto rapidamente) in cui propongo, in trio o quartetto jazz, brani pop/rock arrangiati da me personalmente. Qualcosa dei Beatles, dei Queen, Oasis, eccetera (sono davvero tanti brani); il sound originale è scomparso proprio, e anche la linea di canto è deputata al pianoforte.
Da ciò si comprende perchè io non abbia il minimo interesse a suonare in cover band ove si ripropongono pedissequamente i brani e i suoni degli originali!
(*)
Mi riconosco in toto nell'amico di Emidio: anch'io (ma l'avevo già detto in altri 3d) ho sviluppato un determinato sound e chi mi ingaggia cerca
quel sound; è difficile (anche se non impossibile) suonare bene
tutto, quindi credo sia giusto per un tastierista trovare la propria strada; il rischio è proprio di un'omologazione che nuocerebbe alla nostra professione: non è giusto che la differenza tra un tastierista ed un'altro sia determinata solo dallo strumento che viene usato e in definitiva, quindi, dall'attinenza del suono al disco.
(*) più indietro è stato citato il sax di Money. E' accaduto che gli stessi Pink Floyd suonassero Money senza un sax e il solo fosse eseguito da Wright con un synth che suonava totalmente diverso da un sax.
In genere le cover-band sono più integraliste degli artisti originali...