Ok, tocca a me allora...
ahivela ha scritto:
Ma allora perche' torturare orecchie e cervello, e non usare una qualche sorta di allenatore muto, ma con la giusta risposta meccanica? Un po' come fanno i batteristi...
Perché la tecnica è asservita al risultato sonoro e ci si deve abituare al fatto che la resistenza del tasto è dovuta al peso del martelletto e che questo lo puoi lanciare al momento voluto e, ti garantisco, che il suono cambia se premi "nervosamente" duro o di caduta rilassata.
E questo controllo sull' emissione del suono ti permette di sviluppare la tecnica sui molti aspetti che offre e quindi potrai ottenere precisione ed eguaglianza perché la meccanica vera riflette col suono tutte le tue incertezze o peculiarità, te ne fa rendere conto e ti abitua a regolarti di conseguenza mentre quando il suono nasce elettronicamente puoi anche non aver bisogno di cercare, e di conseguenza sviluppare, tutta la padronanza che puoi ottenere perché un certo modo di articolare, di caduta, di gomito inerte sulle ottave alternate, non offriranno alcun cambiamento timbrico. Insomma, sull' acustico se non "premi" nei vari modi utili il pianoforte suonerà male e tu, nel periodo di formazione, non comprenderai appieno la tecnica che stai affrontando.
Poi, una volta conquistata la padronanza, puoi suonare anche su una non pesata, ma perché sai...
Un piccolo esempio
Debussy ...pensi che questa bambina, se non avesse avuto un pianoforte vero per studiare avrebbe potuto sviluppare tutto quel controllo su eguaglianza, suoni dolci, suoni duri, controllo del pedale, sviluppare la coscienza di un crescendo?
Con un pianoforte digitale serio certamente un buon pianista renderebbe la stessa musicalità di esecuzione e forse non si percepirebbe neanche la differenza di suono ma solo perché saprà sfruttare il suo bagaglio di esperienza che senza l' acustico non avrebbe avuto.
Altra cosa:
Mozart, quest' altra bambina è impostata bene ...ma pensi che quelle scale ad imitazione, quegli accordi pieni in caduta dall' alto, quella mano tranquilla, quegli accordi appoggiati con quella grazia siano una frutto di un atteggiamento? di un vezzo?
No! E' proprio perché per ottenere una certa sonorità hai bisogno di sviluppare quella tecnica, anzi, viene istintiva nel controllare la meccanica. Su un digitale non hai bisogno di sviluppare certe tecniche perché tanto lo strumento non te le chiede.