Nord lead 4 : la scintilla non è scoccata

dielle63 30-09-16 16.45
Vedo con piacere che anche Coccige condivide la mia sensazione sulla tastiera.

Io poi soffrivo ancora di più perchè uso molto l'aftertouch (anche sulla pesata). Ormai mi viene naturale.

Qui l'aftertouch non c'era, ma anche sul Wave ogni volta che andavo giù mi aspettavo che il tasto si facesse in due.

Forse dipende molto dal modo di suonare. Io per evitare altri problemi non penso di andare più leggero di una waterfall nel prossimo futuro.
SimonKeyb 30-09-16 17.23
CoccigeSupremo ha scritto:
Purtroppo il rapporto orribile qualità/prezzo del nordstage è dato dall'incompetenza (o magari, mazzetta?) delle altre aziende,che non spingono nelle "funzioni giuste" per fargli concorrenza :)

su questo non mi trovi d'accordo, il vantaggio del nord stage è relativo solo alla presenza di diversi controlli nel pannello e del clone hammond (che necessita di una master esterna se hai un ns a tasti pesati) tuttavia, non ho mai visto hammondisti andare in giro con il ns e la masterina, e comunque non è un setup ottimale emo

Per il discorso dei controlli real time posso dire che questa gran presenza di parametri ha ben poco riscontro nell'utenza media che notoriamente si limita a utilizzare i preset, e se nn ha una base già vicina da cui partire (rispetto al suono voluto) esegue comunque spesso un editing basico e non in live; un utilizzo per il quale va benissimo anche un classico display con menù e sotto menù.

LE performance che ho visto in tutti questi anni con nord stage figurano un utilizzo dello stesso piuttosto basico, che mi senti di dire si possa tranquillamente replicare con qualsiasi workstation ben configurata, con i controlli già assegnati alle funzioni di editing desiderate.
Perchè a mio avviso se uno è pigro per intervenire su dei parametri nell'editing da casa, è pigro anche per girare le manopole sul bel pannellone del nord stage emo

Ergo, gli annoverati "vantaggi" del nord stage sono più un "patrimonio virtuale" dal momento che per i vari utilizzi per cui la macchina si presta (clone hammond, va, piano, ecc) nella realtà è molto limitata e gli utilizzatori stessi più di quelli delle workstation, spesso se ne dichiarano insoddisfatti.
(vedi discorso clone hammond scomodo, sezione VA limitata, tastiera poco pianistica, libreria di campioni con molti suoni ma nella realtà in linea con la concorrenza, ecc....)
benjomy 30-09-16 19.35
Cyrano ha scritto:
Steinway model D

ti accontenti di poco.....
e ti piace avere qualcosa di facilmente trasportabileemo
benjomy 30-09-16 19.35
@ anumj
Non è questione di effetti, di crash o talk... il Nord Lead 4 a 1800 e passa euri è una brutta inculata con la sabbia quarzifera.

Dico, ma con tutto l'analog che ci sta oggi...

Vi fanno mangiare coglioni di mulo fritti e ve li passano per nouvelle cuisine.
dove l'avro già sentita??emoemo
Edited 30 Set. 2016 17:35
anonimo 30-09-16 20.02
@ benjomy
Cyrano ha scritto:
Steinway model D

ti accontenti di poco.....
e ti piace avere qualcosa di facilmente trasportabileemo
emo
CoccigeSupremo 30-09-16 20.54
SimonKeyb ha scritto:
il vantaggio del nord stage è relativo solo alla presenza di diversi controlli nel pannello e del clone hammond

Certo, la penso anch'io cosi, ma è quel "diversi controlli nel pannello" e "clone hammond" che fa tutta la differenza del mondo. Quale altra tastiera ha un clone hammond dedicato con drawbars e soprattutto di quel livello?
Quale altra tastiera ha TUTTI i controlli (utili) su pannello ed evita qualsiasi menù? Solo clavia.

SimonKeyb ha scritto:
non ho mai visto hammondisti andare in giro con il ns e la masterina

Vero. Difatti ho scritto che solitamente chi ha NS prende anche una tastiera generalista (intendendo : Workstation) o un computer con una libreria di suoni emo

SimonKeyb ha scritto:
Per il discorso dei controlli real time posso dire che questa gran presenza di parametri ha ben poco riscontro nell'utenza media che notoriamente si limita a utilizzare i preset,

Il fatto è che i parametri Clavia sembrano un sunto dei parametri delle altre macchine: Numero perfetto di controlli facilmente modificabili.

Tempo fa elencai gli infiniti parametri di un semplice reverb del Moxf, tutto su minischermo, diviso in menu--->sottomenù a doppia pagina. Troppo e non tutto utile.

La differenza dei preset tra una moxf e una nord, è che solitamente i preset clavia sono già ottimi, e scegliere ad esempio quale effetto assegnare richiede 2 secondi netti.Azzerare "il preset di base" insomma è questione di un attimo.

Su una Moxf (tanto per restare in tastiere che possiedo e di cui posso parlare), i preset utili praticamente non esistono. Persino un rhodes va pompato perchè si trova a volumi assurdamente bassi, vanno rimossi gli effetti preset e riassegnati i pomelli assegnabili e la loro funzione, vanno annullati anche gli effetti "presettari" assegnati ai tasti AF1 e AF2, oltre che alla modwheel. Il reverb inoltre è sempre settato a 12, valore evidentemente talmente alto in casa yamaha che crea una scia stile missili militari. Ciò va fatto praticamente per tutti i suoni che intendi usare. Insomma, con una workstation parti da 0 molto più che da una clavia per certi versi.

SimonKeyb ha scritto:
che mi senti di dire si possa tranquillamente replicare con qualsiasi workstation ben configurata, con i controlli già assegnati alle funzioni di editing desiderate

Di questo sono convinto anch'io. L'ho sempre sostenuto.
Alla fine su Moxf prendi un pianoforte, un rhodes, un wurli, un paio di brass, un paio di pad e un paio di ensemble strings, li modifichi a tuo piacimento (volume, knobs assegnabili,tasti assegnabili e modwheel), li salvi nel banco user , e hai il necessario per tutto.
Però ad esempio se in prova come in live, ti rendi conto di dover anche solo aggiungere un delay e assegnarlo ad un knob,diventa una questione di "minuti" e non di secondi. Se poi vuoi creare al volo un layer o uno split, in modalità performance o song ad esempio, diventa questione di "vengo preparato la prossima volta" emo



dielle63 30-09-16 21.19
Ecco un concetto che mi ha riguardato : "vengo preparato la prossima volta".

E' questo che mi induce ad aggiungere una seconda tastiera al Nord Stage 2. In effetti puoi fare un layer, mettere effetti, modificare drawbars, tutto quello che vuoi MENTRE SUONI. Il grande vantaggio delle Clavia.

Però.....

Se davvero vuoi suoni ottimi (per te) devi fare spesso dei layer anche dello stesso strumento: Mi spiego: vuoi un lead o degli archi da paura? Spesso devi mettere due suoni di lead/synth ( o di string) sui due slot A e B.

Devi splittare ma ti serve comunque tutta l'estensione della tastiera per una bella parte di piano? Devi usare un cambio di slot in corsa (inizio brano con solo piano su slot A e tastiera divisa in due per la parte di solo).

Per fare queste cose AL MEGLIO, le devi fare a casa, con calma. Se hai due tastiere tutto lo fai sul momento, inteso come secondi.

Ho suonato per un paio di mesi con nord stage2 e ipad: aumenti i suoni disponibili, ma non risolvi la comodità.

Quindi altri tasti. E altri suoni, se prendi una una tastiera completa invece della master.

Personalmente, quando parlo di altri suoni, mai sento la necessità di cercare altro da quello che fornisce Clavia. Ma qui rientra anche il tipo di musica che fai.
zerinovic 30-09-16 21.36
CoccigeSupremo ha scritto:
Se poi vuoi creare al volo un layer o uno split, in modalità performance o song ad esempio, diventa questione di "vengo preparato la prossima volta" emo

eh bè le prime volte è cosi poi quando la conosci....la vendiemo
a parte scherzi penso sia questione di al massimo 20 30 secondi.per splittare o layerare. certo se non la conosci bene magari perché a casa uno usa l'editor.....
CoccigeSupremo 30-09-16 22.30
dielle63 ha scritto:
Se davvero vuoi suoni ottimi (per te) devi fare spesso dei layer anche dello stesso strumento: Mi spiego: vuoi un lead o degli archi da paura? Spesso devi mettere due suoni di lead/synth ( o di string) sui due slot A e B.

Io con il lead 4 non mi sono trovato mai trovato a "dover" raddoppiare lo stesso strumento per avere più botta.
Complice un output degno, una seconda onda detunata e un compressore che fa sempre bene emo Ma stiamo effettivamente parlando di 2 prodotti differenti (stage e Lead)

dielle63 ha scritto:
Per fare queste cose AL MEGLIO, le devi fare a casa, con calma. Se hai due tastiere tutto lo fai sul momento, inteso come secondi.

Vero. Questo è dovuto al fatto che avendo 2 tastiere, ognuna dedicata a qualcosa, sai benissimo cosa non va e di conseguenza sai immediatamente cosa andare a modificare. Io con tastiera singola ed editing improvviso non mi sono mai trovato bene.

dielle63 ha scritto:
Personalmente, quando parlo di altri suoni, mai sento la necessità di cercare altro da quello che fornisce Clavia. Ma qui rientra anche il tipo di musica che fai.

emo




CoccigeSupremo 30-09-16 22.39
zerinovic ha scritto:
a parte scherzi penso sia questione di al massimo 20 30 secondi.per splittare o layerare. certo se non la conosci bene magari perché a casa uno usa l'editor

Il punto è che quando layeri, al contrario di una nord electro per capirci, non hai il pomello layer che setta "cosa suona più forte di cosa".
Su Mox, quindi , inserire sullo stesso canale archi e pianoforte, diventa poi una conseguente smazzata per gestire entrambi i volumi. Inoltre tocca "smappare" tutti i comandi di default assegnati agli archi, ovvero knobs, modwheel,Af1 e Af2,altrimenti ci si ritrova (dopo aver schiacciato che so, AF1, per inserire un delay assegnato al pianoforte) un bel ensemble di archi pizzicati emo proprio perchè AF1 nel set di archi attiva il pizzicato.

Insomma, un layer al volo su una workstation come Moxf è fattibile "tanto per provare", ma il risultato ottimale non lo ottieni in 20-30 secondi,devi preparartelo a casa.
30 secondi a disposizione su un suono/layer/split clavia rappresenta un'infinità di tempo a disposizione emo Hai tempo pure per aggiustarti l'altezza del seggiolino emo

dielle63 30-09-16 23.04
Vero Coccige. Sul lead4 non serve raddioppiare il suono.

Ma anche sullo Stage, quello che intendevo non è mettere due volte lo stesso suono, ma mettere due patch diverse di archi, ad esempio, magari sfasate di un'ottava e una delle due con effetti.

Edited 30 Set. 2016 21:07
SimonKeyb 30-09-16 23.48
CoccigeSupremo ha scritto:
Però ad esempio se in prova come in live, ti rendi conto di dover anche solo aggiungere un delay e assegnarlo ad un knob,diventa una questione di "minuti" e non di secondi. Se poi vuoi creare al volo un layer o uno split, in modalità performance o song ad esempio, diventa questione di "vengo preparato la prossima volta

mah su questo non sono d'accordo, uno che ha dimestichezza col proprio strumento un operazione del genere per quanto complessa può farla ad occhi chiusi, per me almeno è così seppur con l'ostica e bistrattata interfaccia yamaha emo

Ad ogni modo non vorrei finire sul dibattito NS vs WS come Laici vs Cristiani, intendevo solo ribadire che lo strumento per quanto unico, bello, insostituibile agli occhi di chi lo ama o lo possiede, è oggettivamente sovrapprezzato. stop emo
Edited 30 Set. 2016 21:49
OscarPeterson 01-10-16 00.30
CoccigeSupremo ha scritto:
Io con il lead 4 non mi sono trovato mai trovato a "dover" raddoppiare lo stesso strumento per avere più botta.
Complice un output degno, una seconda onda detunata e un compressore che fa sempre bene emo Ma stiamo effettivamente parlando di 2 prodotti differenti (stage e Lead)


In verità devo dire che, quando lo programmavo in cuffia, l'uscita mi appariva relativamente bassa in relazione ad altri synth o allo stesso nord stage 2.
In live devo dire invece che rendeva meglio, ma sempre non ai livelli di NS2 e Microkorg prima serie, ad esempio.

emo
zerinovic 01-10-16 05.55
@ CoccigeSupremo
zerinovic ha scritto:
a parte scherzi penso sia questione di al massimo 20 30 secondi.per splittare o layerare. certo se non la conosci bene magari perché a casa uno usa l'editor

Il punto è che quando layeri, al contrario di una nord electro per capirci, non hai il pomello layer che setta "cosa suona più forte di cosa".
Su Mox, quindi , inserire sullo stesso canale archi e pianoforte, diventa poi una conseguente smazzata per gestire entrambi i volumi. Inoltre tocca "smappare" tutti i comandi di default assegnati agli archi, ovvero knobs, modwheel,Af1 e Af2,altrimenti ci si ritrova (dopo aver schiacciato che so, AF1, per inserire un delay assegnato al pianoforte) un bel ensemble di archi pizzicati emo proprio perchè AF1 nel set di archi attiva il pizzicato.

Insomma, un layer al volo su una workstation come Moxf è fattibile "tanto per provare", ma il risultato ottimale non lo ottieni in 20-30 secondi,devi preparartelo a casa.
30 secondi a disposizione su un suono/layer/split clavia rappresenta un'infinità di tempo a disposizione emo Hai tempo pure per aggiustarti l'altezza del seggiolino emo

Io una situazione simile c'è l'ho tipo se dovessi fare uno split o layer su una init combi.(cioè parti da zero con korg)
Ma siccome ci sono tanti preset raggruppati per categorie-nome-numero,conoscere almeno sommariamente i preset della macchina diventa importante.tipo: Mi serve Pad piano e brass. Mi ricordo c'era un preset carino iniziava con la "a" in categoria split&piano. A quel punto. Hai poco da fare,giusto punto di split. Poi certo la perfezione si trova a casa.come scegliere a quale parte deve rispondere al Pitch bend al sustain,una parte ci voglio un tale effetto sul joystick,i brass voglio che intervengono solo se passo una data dinamica ma sempre in modo progressivo...ecc..é anche vero che se vuoi tante finezze il tempo ci vuole.nord è piu spartana in questo.
aiki957 01-10-16 10.44
@ CoccigeSupremo
zerinovic ha scritto:
a parte scherzi penso sia questione di al massimo 20 30 secondi.per splittare o layerare. certo se non la conosci bene magari perché a casa uno usa l'editor

Il punto è che quando layeri, al contrario di una nord electro per capirci, non hai il pomello layer che setta "cosa suona più forte di cosa".
Su Mox, quindi , inserire sullo stesso canale archi e pianoforte, diventa poi una conseguente smazzata per gestire entrambi i volumi. Inoltre tocca "smappare" tutti i comandi di default assegnati agli archi, ovvero knobs, modwheel,Af1 e Af2,altrimenti ci si ritrova (dopo aver schiacciato che so, AF1, per inserire un delay assegnato al pianoforte) un bel ensemble di archi pizzicati emo proprio perchè AF1 nel set di archi attiva il pizzicato.

Insomma, un layer al volo su una workstation come Moxf è fattibile "tanto per provare", ma il risultato ottimale non lo ottieni in 20-30 secondi,devi preparartelo a casa.
30 secondi a disposizione su un suono/layer/split clavia rappresenta un'infinità di tempo a disposizione emo Hai tempo pure per aggiustarti l'altezza del seggiolino emo

Sante korg pa, altro che clavia in live, ogni style selezionato ha quattro performance con quattro suoni ciascuna, 9 drawbar per modificare i suoni e 4 pad . Splittare al volo , ogni suono si può cambiare in un istante, ed ogni parte si può attivare o disattivare solo premendo un tasto. Ovviamente usando lo strumento come una workstation senza accompagnamento e basso automatici. Poi tempo fa qualcuno diceva che con il gruppo questo tipo di strumenti non era indicato.
zerinovic 01-10-16 11.08
aiki957 ha scritto:
Poi tempo fa qualcuno diceva che con il gruppo questo tipo di strumenti non era indicato.

Eh..dai retta a tutto quello che si scrive...sono fedeltà alle etichette che poco hanno a che fare con la ragione.che poi nemmeno quello,mi ricordo che quando accendevo la i4s compariva la scritta: Interactive music workstation. Mica arranger...emo
Figurati una pa3x é una centrale nucleare al confronto...emo
berlex65 11-08-18 19.46
@ dielle63
Ho appena re-imballato e rispedito al negozio il Nord Lead 4 che mi era appena arrivato.

Dico subito, ad onor del vero, che sono stato molto indeciso: lo strumento è ottimo, ben fatto e ben suonante.

Il problema grosso, per me, è la tastiera synth action: proprio non la sopporto. Già ho subito questa cosa nel Nord Wave e di certo uno dei motivi per vendermelo è stato quello.

Tastiera troppo delicata. Io suono quasi tutto con la pesata del nord stage: appena sono passato alla tastiera unica (NS2ex) , un pò ho dovuto adattarmi sulle parti molto veloci, ma la soddisfazione che mi da suonare sui tasti "da piano" per me è irrinunciabile. Credo che mi procurerò una semipesata 61 tasti per suonarci hammond e lead.

Dovendo parlare del resto (a mò di piccola recensione), non ho apprezzato il display (che costringe ad appuntarsi i numerini sullo spartito).

Belli gli Istant Morphing, usabili, immediati.

Non mi sono piaciuti molto gli effetti: sei costretto a scegliere tra reverbero e delay, il crash non mi piaceva, e le funzioni talk erano molto nasali.

Belle le possibilità di creare effetti "ritmici" sia con gli oscillatori che con l'arpeggiatore. Però...avendo già lo Stage 2...avere due arpeggiatori, due masterclock, ecc. complica la vita.

Per il mio tipo di musica 2 terzi dei suoni mi erano inutili. Nei preset i suoni Vintage che cercavo erano pochissimi, ma devo dire che era molto facile crearseli (anche per inesperti come me).

Ottimo il sistema per lo Split: però su sole 4 ottave, lo usi poco: serve se vuoi un basso profondissimo da tenere sotto in hold e poche altre situazioni.

Insomma, gran bella macchina, ma non fa per me. E' ripartita emo ed ora ordiniamo altroemo
Edited 30 Set. 2016 8:05
Ora ho visto che addirittura lo vendono allo stesso prezzo del nord lead A1!!
Come un synth così professionale dovrebbero mettere una tastiera come si deve!! L'altra sera l'ho provato e l'action della tastiera è veramente da tastiera entry level...ma proprio entry entry emoemo
Ciao
Paolo
orange1978 11-08-18 19.49
@ berlex65
Ora ho visto che addirittura lo vendono allo stesso prezzo del nord lead A1!!
Come un synth così professionale dovrebbero mettere una tastiera come si deve!! L'altra sera l'ho provato e l'action della tastiera è veramente da tastiera entry level...ma proprio entry entry emoemo
Ciao
Paolo
quanto amo la mia nord lead 4....l'idea di separarmene sarebbe folle, non credo ci riuscirei mai.
orange1978 11-08-18 20.48
mima85 ha scritto:
Peccato, perché l'A1 suona veramente bene. Peccato pure che l'A1 sia così castrato con la sintesi, perché le corde vocali che ha si meriterebbero di più dal punto di vista dell'architettura, però questo è un altro discorso.


castrato? beh non poi tanto....hai provato in modo performance con il multifocus? sti cazzi...ha molti piu parametri sia della juno60/106 che di un memorymoog comunque, non é paragonabile a un montage o un kurzweil come quantitá di funzioni e parametri, ma non sono poi tanto pochi se li vai ad analizzare bene.
La NL4 cmq suona meglio e ha piu carattere secondo me.
anumj 24-09-18 23.35
sono strumenti fuori mercato a quei prezzi, sia NL4 che A1.

anni fa vedevi NL ovunque ti giravi. costrure bei VA con un occhio anche alla qualità dei materiali pagava bene e Nord s'è fatta ricca.

ma oggi con il ritorno in pompa magna dei true analog il discorso è assai diverso. c'è un crescente disinteresse verso i synth svedesi dovuto proprio al rapporto qualità/prezzo. Beheringer, checchè se ne dica, sta facendo miracoli e il Deepmind a quel prezzo là... fa cose da pazzi, con tutti i suoi limiti.

oggi preferisco, personalmente, un true analog con i suoi limiti piuttosto che un VA ultrapotante.
Non mi sembra che sia NL4 che A1 abbiano doti di onnipotenza in quanto VA e questo è forse il loro limite più inaccettabile.

non vedo sforzi significativi in casa Nord... e non li vedo da anni oramai... peccato.