In ambito moderno, presentarsi in live con brani "pentagrammati" (nel senso di dover seguire nota per nota in doppia chiave) è follia pura
Lo vedo fare solo a pianisti totalmente classici,dipendenti totali dello spartito e di ogni sua singola nota (pena l'errore, la pausa, il silenzio, perchè non sanno come recuperare una battuta non prevista
). Di fatto, sono legati come non so cosa
Non si può dipendere per un live intero da 10 pagine di spartito a brano
Anche in ambito classico si sta "imponendo" l'ipad et similia (Yuja Wang in primis :) )
Di mio, mi basta il mio pad da 10