'non mi serve altro' disse l'acquirente d'altro.

CoccigeSupremo 29-08-16 13.51
superbaffone ha scritto:
sei in piena gas, non comprare nulla

Ma tu una possibilità al nord electro 5d 73 non la daresti? (autocit.) emo
emidio 29-08-16 13.57
@ CoccigeSupremo
superbaffone ha scritto:
sei in piena gas, non comprare nulla

Ma tu una possibilità al nord electro 5d 73 non la daresti? (autocit.) emo
vai di Stage2 (usato). Fidati: non solo fai tutto quello che faresti con l'electro, ma fai molto (ma molto) di più.
CoccigeSupremo 29-08-16 14.04
kurz4ever ha scritto:
non lesinare, prendi subito il top di gamma se puoi

Ad averci i dindi, un Nord Stage 2 lo comprerei, ma sarebbe davvero un ennesimo di più.

La moxf che ho è un motif depotenziato,sporco, però per fortuna "rende" nelle situazioni duo/trio e ho intenzione di tenermelo.I campioni acquistabili e i pacchetti yamaha sono ottimi,e rendono la tastiera pronta per serate tranquille. In band ho dubbi, perchè proprio ultimamente mi ha deluso in termini di "pulizia" del suono e gradirei magari una electro 5d (lo stage sarebbe davvero troppo,non saprei che farmene) che fungerebbe da "stage piano" in band, affiancata dal lead 4 per pad e synth e da "hammond" per una situazione blues/rock che ho.

kurz4ever ha scritto:
espandibilità: non esiste la tastiera magica che fa tutto

Verissimo. Neanche il "motif" fa tutto, ma in verità ci va maledettamente vicino. Maledetti menù e contro menù...
kurz4ever ha scritto:
meglio una ottima implementazione midi

ecco, questa è una cosa che ho sempre ignorato ma che sto scoprendo con piacere. Layerare NL4 e Moxf8 mi ha dato un sacco di nuovi stimoli creativi, e in generale mi ha semplificato il lavoro potendo dividere i compiti delle 2 tastiere (come avere 2 dipendenti emo ) .

Vorrei appunto inserire nel setup per le situazioni poppettare un nord electro 5d da affiancare al lead, collegandoli proprio in midi,non penso che resterei deluso. Spero solo che il pianoforte sia suonabile sulla semipesata dell'electro emo
sterky 29-08-16 14.07
io in realtà con pc3k e master sono a posto!
ho preso il minimax per le sonorità moog (soprattutto per il filtro ladder), ma lo uso solo con un gruppo.

il mio sogno rimarrà sempre un'andromeda a6 che non comprerò mai ma per il resto basta.
ovvio,mi diverto un mondo a guardare, provare, analizzare i nuovi strumenti, ma per ora non ho bisogno di prendere niente.
anonimo 29-08-16 14.09
@ CoccigeSupremo
superbaffone ha scritto:
sei in piena gas, non comprare nulla

Ma tu una possibilità al nord electro 5d 73 non la daresti? (autocit.) emo
fai il figo vendi tutto e prendi il NS2 hp emo
CoccigeSupremo 29-08-16 14.09
emidio ha scritto:
vai di Stage2 (usato). Fidati: non solo fai tutto quello che faresti con l'electro, ma fai molto (ma molto) di più


L'idea che Electro e Stage condividano la stessa "botta d'uscita" e lo stesso hammond mi spinge comunque ad andare sull' electro risparmiando qualcosa e avendo comunque una semipesata trasportabilissima.

Esattamente, considerando che lo stage 2 non finirei mai per utilizzarlo come stage principale in tutte le situazioni (avendo già la moxf,e quindi comprerei la versione 73 tasti) cosa mi darebbe in più rispetto ad un electro?

Le esigenze sono semplici layer piano+strings, piano+pad,hammond, collegamento midi electro+lead (per pad particolari/lead et similia) :)
CoccigeSupremo 29-08-16 14.12
superbaffone ha scritto:
fai il figo vendi tutto e prendi il NS2 hp


emo

Sarei punto e a capo: nascerebbero problemi del tipo "ma come non posso splittare dove voglio?" "ma come non ha un entrata aux?" "ma come non c'è il sequencer?" e sarei punto e a capo...e finirei per comprarmi la bontempi che hai in firma, ricominciando tutto da capo emo
Edited 29 Ago. 2016 12:13
toniz1 29-08-16 14.12
Trovato!... dipingi di rosso la moxf e sei a posto! emoemoemoemo
anonimo 29-08-16 14.23
Se uno potesse spendere quel che vuole...

1) per le situazioni "jazz club" un dexibell o in alternativa nord stage/electro

2) per il piano bar, come sopra o un arranger di fascia alta (tyros o assimilati)

3) gruppo fusion/rock:

per le prove (in saletta non propria):

- una WS+piano digitale

Live (o in sala prove propria)

- dexibell come piano
- mojo come hammond
- moxf/FA/Krome come WS (anche due insieme)
- un VA a scelta polifonico
- un analogico, polifonico o monofonico

4) studio: due bei controller ed una profusione di VST
Edited 29 Ago. 2016 12:24
alemar78 29-08-16 14.53
Per quanto mi riguarda, la "pace dei sensi" l'ho trovata molto recentemente: 2 master (setup leggero M-Audio Keystation 61 ES + Studiologic SL88 Studio; setup leggerissimo M-Audio Keystation 61 ES + Nektar Impact LX88 ) + MacBook + Mainstage + vari VST acquistati in varie fasi della mia vita (HAlion Sonic 2, Sylenth1, Massive, DiscoDSP, Alicia’s Keys,)
L'avessi fatto prima nella mia vita...
Adesso come adesso non riesco minimamente a pensare di poter comprare un synth o una workstation, tenendo conto anche del costo che hanno gli strumenti ormai, del peso e della programmazione su display anche nel migliore dei casi, ridotti...
Al limite potrebbe essere necessario integrare le eventuali mancanze con altri VST (ma ritengo che già imparare ad usare bene quelli che ho sarebbe più che sufficiente)…
Dallaluna69 29-08-16 15.10
Carissimi,
un paio di considerazioni volanti:
1. non so come sia la vita per chi suona il flauto traverso (magari dopo un po’ si sente attratto dall’oboe) ma certamente chi inizia con lo studio del pianoforte, facilmente può trovarsi poi con la necessità di utilizzare i suoni di organo, pianoforte elettrico, sintetizzatore. Insomma, magari tu ti fermeresti anche al piano, ma poi inizi a fare i pezzi dei Doors, di Michael Jackson… Io suono per divertimento e lo faccio insieme ad un ragazzo scarso quanto me. Facciamo pezzi nostri e va comunque a finire che ci accorgiamo che su quella parte ci starebbe meglio un synth, su quella un’organo… e poi ci sono i vst che ti trasformano la tastiera in un’orchestra…
2. anche per noi è difficile (non impossibile) sfuggire ad una regola base del consumismo: le cose che possediamo alla lunga ci vengono a noia. Prima ne scopriamo l’esistenza, ce le studiamo, le desideriamo, le possediamo e alla fine… iniziamo a guardarci intorno. Per un Kawai es8 al posto del 7, per una Arturia al posto della CME. C’è sempre un nuovo oggetto del desiderio, più luccicante del nostro ormai opacizzato posseduto.

Vi lascio. Vado su eBay a guardare quanto costa quell’arpa laser.
zerinovic 29-08-16 15.11
@ anonimo
Se uno potesse spendere quel che vuole...

1) per le situazioni "jazz club" un dexibell o in alternativa nord stage/electro

2) per il piano bar, come sopra o un arranger di fascia alta (tyros o assimilati)

3) gruppo fusion/rock:

per le prove (in saletta non propria):

- una WS+piano digitale

Live (o in sala prove propria)

- dexibell come piano
- mojo come hammond
- moxf/FA/Krome come WS (anche due insieme)
- un VA a scelta polifonico
- un analogico, polifonico o monofonico

4) studio: due bei controller ed una profusione di VST
Edited 29 Ago. 2016 12:24
L'unico strumento a mio avviso che può condensare alla meno peggio tutto questo è il korg pa4x 76
anonimo 29-08-16 15.18
pensate che quel buontempone di jarrett esige per ogni concerto due steinway gran coda e talvolta si lagna pure e non sale sul palco finché non glie ne portano un terzo che gli vada beneemo
michelet 29-08-16 15.25
@ anonimo
pensate che quel buontempone di jarrett esige per ogni concerto due steinway gran coda e talvolta si lagna pure e non sale sul palco finché non glie ne portano un terzo che gli vada beneemo
Se fosse per me, lo prenderei a calci in culo a due a due finché diventano dispari...
anonimo 29-08-16 15.27
@ anonimo
pensate che quel buontempone di jarrett esige per ogni concerto due steinway gran coda e talvolta si lagna pure e non sale sul palco finché non glie ne portano un terzo che gli vada beneemo
lui può
anonimo 29-08-16 15.29
@ michelet
Se fosse per me, lo prenderei a calci in culo a due a due finché diventano dispari...
grande artista e uomo miserabile...le sue intemperanze con pubblico, organizzatori e crews sono leggenda
anonimo 29-08-16 15.30
@ anonimo
lui può
finché c'é gente che va a vedere i suoi concerti per farsi prendere a pesci in faccia...io personalmente non sono mai andato ad un concerto di jarret ne penso ci andrò mai
anonimo 29-08-16 15.38
@ anonimo
finché c'é gente che va a vedere i suoi concerti per farsi prendere a pesci in faccia...io personalmente non sono mai andato ad un concerto di jarret ne penso ci andrò mai
finchè la gente va a vedere un concerto di piano jazz trio e pensa di essere ad un concerto di lady gaga chiaro che poi qualcosa non funziona...

ne ho visti un paio di concerti di jarrett in trio, alti livelli.
CoccigeSupremo 29-08-16 15.45
Dallaluna69 ha scritto:
e poi ci sono i vst che ti trasformano la tastiera in un’orchestra

Beh, almeno li si può dire che bastano un paio di spese fatte bene, e hai finito con gli acquisti per 10 anni almeno emo

Dallaluna69 ha scritto:
le cose che possediamo alla lunga ci vengono a noia

Per quanto riguarda le tastiere non la penso cosi.

Da 2-3 anni a questa parte (forse più,ma prima era meno evidente) vengon fuori strumenti volutamente castrati.
Già il pre-acquisto è farcito di "compromessi".
Compro l'electro? Già so che
a)Lo split non lo decido io,ma ho dei punti prefissati
b)I samples sono monolayer
c)C'è lo stacco tra un suono e l'altro
d)è bitimbrico.

Ora siamo nel 2016:

a)Lo split in punti prefissati non è una conquista ne un limite invalicabile. è voluto
b)I samples monolayer non sono una conquista, sono un limite di una macchina che vede le altre invece munirsi di campionatori un po più complessi (tipo Motif XF.) Anche ciò dunque è voluto.
c)Lo stacco è presente tra un suono e l'altro in molte tastiere, ma tutte più o meno hanno creato un escamotage per superarlo (mi viene in mente la modalità song/pattern di Motif XF restando in casa yamaha)
d)Mentre posso con mox6 (tastiera di 600 euro) gestire (ipoteticamente) 16 tastiere o splittare 16 suoni su 16 tastiere diverse,la bitimbricità di electro,spacciata nel libretto di istruzioni come una "novità assoluta in casa clavia" da a pensare sulle abilità ingegneristiche dei dipendenti clavia...ma suvvia, anche qui, la cosa è voluta, altro che ignoranza...

E questo è solo perchè parlo di clavia, ma ce ne sarebbero da dire di cose su yamaha/roland e compagnia danzante :)

La conseguenza di tutto ciò a mio avviso non è proprio come tu dici
Dallaluna69 ha scritto:
C’è sempre un nuovo oggetto del desiderio, più luccicante del nostro ormai opacizzato posseduto.


La verità è che l'oggetto posseduto è stato già comprato opacizzato, è stato volutamente opacizzato fin dall'inizio dalla casa madre ma l'abbiamo preso comunque "perchè questo c'è", ed è ovvio che l'utente aspetta una "soluzione" a questi compromessi. La soluzione arriva con un'altra tastiera che ti da quel che cerchi, ma taglia da un'altra parte.

Anch io mi sono trovato nel panico più totale dovendo scegliere tra nord lead 2x,3,4 e A1. Questo perchè non c'è un reale miglioramento tra una tastiera e l'altra, ma piccole aggiunte richieste e tagli non richiesti.

Il lead 4 con knobs a led,reverb+delay contemporaneamente+lettura/importazione di campioni avrebbe sotterrato tutti i lead...eppure no, mettono un pò qui, e tolgono un po li, e alla fine nessuna delle 4 ti soddisfa al 100%.

Prima potevi pensare che erano limiti ingegneristici, oggi sappiamo che è tutto voluto.
Il moxf l'ho desiderato fortemente, e non mi è venuto a noia perchè non mi piacciono i pianoforti o i rhodes, ma perchè manca (va) un hammond controllabile decente e una sezione synth rapida,ma questo lo sapevo da prima di acquistarlo. emo






anonimo 29-08-16 15.47
@ anonimo
finchè la gente va a vedere un concerto di piano jazz trio e pensa di essere ad un concerto di lady gaga chiaro che poi qualcosa non funziona...

ne ho visti un paio di concerti di jarrett in trio, alti livelli.
si ma non può pretendere che la gente non tossisca...e poi la storia che "se prendono le foto mi passa l'ispirazione" é francamente ridicola

la mia impressione, avendo lavorato nel settore: il tipo ha un disturbo dello spettro autistico, il che lo rende genio e contemporaneamente bizzarro

emo