Ik multimedia sampletank max

zaphod 18-05-16 01.07
Barbetta, Maxpiano, Losfogos: vi quoto tutti e tre.
Con Barbetta sono "pienamente d'accordo a metà" emo nel senso che sono d'accordo sul discorso meno materiale ma più qualità; invece sul discorso che una libreria generalista non possa contenere un pianoforte, no. Credo andrebbe contro lo spirito stesso della libreria. Ma è una mia personalissima opinione. Come altrettanto personale è il disappunto nel trovare librerie generaliste con pianoforti scadenti ma con 12 tipi diversi di koto giapponese, o una pletora di chitarre elettriche che penso siano i suoni meno utilizzati da un tastierista (anche in studio). O magari trovare librerie come quella di Kontakt (io ho il 5 full) molto (troppo) scarne, con pochi suoni decenti (mi piace il contrabbasso, la batteria con le spazzole, e oggi mi divertivo con la chitarra jazz emo) e altri mediocri o addirittura assenti. Mi riferisco ai brass, agli archi, ai cori, ad esempio. A proposito di NI, grande autogol quello di abbandonare B4 (a modelli fisici) a favore di Vintage Organs! Grandi! emo Prossimo passo, campioniamo il minimoog? ...come? già fatto? Ah, già, con Retro Machines... emo
Interessante il discorso "grossa libreria, quindi download (pirata) difficoltoso". non ci avevo mai riflettuto.

Resta il fatto che la corsa ai giga è anche per attirare clienti, ormai disorientati dalle mille librerie, di qualunque strumento esista al mondo. ottordici microfoni per corda, con risonanza dei cavi dell'ascensore del vicino. Avete mai sentito in qualche disco il rumore del pedale? Io, no. Forse non ho mai capito niente e ho comprato i dischi sbagliati.
A mio modesto avviso, un campionamento (però fatto bene) di una nota ogni tre, stretchando il campione (di mezzo tono è difficile sentirlo), quattro o 5 velocity layers, i campioni a corde libere, e il release, e hai un piano di tutto rispetto, snello, presentabile e credibile. Uguale per i piani elettrici. Un po' di altri bei campioni (anche un vibrafono, che su kontakt e MS fanno schifo, davvero). Pochi ma buoni. Modellazione fisica per organi e synth, che è anni luce avanti al campionamento, e la libreria "generalista" è pronta. Poi, se voglio il kazoo campionato, lo posso comprare a parte, ed è giusto che me lo facciano pagare un occhio della testa, come gli ananas in lapponia emo
Concludo, ricollegandomi a Losfogos: ti capisco benissimo quando dici che trovavi i suoni giusti su un Fantom o su Tyros. Forse, avresti trovato gli stessi utili suoni su vst, ma avresti dovuto averne decine, scorrere i preset, editare, imparare ad interagire con l'interfaccia grafica, ecc... domanda: quanta memoria hanno Fantom e Tyros rispetto ad una giga-libreria? Ecco. Saper usare i campioni non è da tutti.
fighterrx 18-05-16 18.28
zaphod ha scritto:
domanda: quanta memoria hanno Fantom e Tyros rispetto ad una giga-libreria? Ecco. Saper usare i campioni non è da tutti.


Il Tyros 5 (ed il Motif XF) ha una sample rom da 768 MB (sì proprio così: neanche 1 giga), e fa le scarpe a tutte le librerie da 50+GB. Il Montage ha ~2.5 Giga, la metà dei quali "consumati" per il solo suono di piano.

Il fatto è che il Tyros è uno strumento musicale, progettato da gente che fa strumenti musicali da una vita, e che sa cosa serve e cosa no.

I VST con annesse librerie zavorra sono programmi da computer, fatti da programmatori da ~1200€ al mese che fino a 3 anni fa stavano sui banchi di scuola, e che in generale gli strumenti musicali non li hanno mai suonati, e quindi non sanno cosa è importante e cosa è di impiccio.

Sampletank ne è il classico esempio. Interfaccia da programma da computer e non da strumento musicale. Interazione pensata unicamente con il mouse (è l'unico modo che concepisce un programmatore di computer, e pensa pure di essere figo perché ha mille menu a discesa e finestre di dialogo, e qualche effetto grafico speciale esteticamente pure discutibile).

Riguardo alle librerie da 50+ giga, che suonano peggio di quelle da 768MB (Tyros 5), oppure <100 MB (Motif ES), denotano solamente quanto sia BOVINO il suo autore.

Premere il tasto record, aspettare 20 secondi e quindi premere il tasto stop, è un uso bovino delle risorse hardware di un computer moderno.
Nei suoni elettronici basta campionare una frazione di secondo e quindi agire di programmazione (inviluppi, filtri, LFO, ....). Certo programmare i suoni non è da tutti e richiede tempo, molto tempo; registrare 20 secondi comprendenti anche il decay del filtro è da qualsiasi bovino sottopagato. Però non hai più alcuna possibilità di interazione in tempo reale (se il campione ha registrato un filtro che si chiude dopo 1 secondo, così te lo tieni), ed al cambio patch aspetti che tonnellate di dati vengano lette dal disco e caricate in memoria. Inaccettabile per un vero strumento musicale (che risponde in tempo ZERO a qualsiasi azione del suonatore), ma tipica mentalità da programmatore di computer che non capisce una mazza di strumenti musicali.

P.S.: Io sono anche un programmatore di computer.
Edited 18 Mag. 2016 16:33
anonimo 18-05-16 18.50
fighterrx ha scritto:
P.S.: Io sono anche un programmatore di computer.
Edited 18 Mag. 2016 16:33



ti consiglio di stare meno davanti al pc e trombare di più
barbetta57 18-05-16 19.05
ma che male ti hanno fatto gli strumenti virtuali? se sei così convinto dell'efficacia di quelli veri (che in realtà per la sono strumenti virtuali piantati in uno chassis con una tastiera) e dell'inefficacia di quelli virtuali, bene, hai espresso compiutamente il tuo pensiero.
zaphod 18-05-16 19.37
fighterrx ha scritto:
I VST con annesse librerie zavorra sono programmi da computer, fatti da programmatori da ~1200€ al mese che fino a 3 anni fa stavano sui banchi di scuola, e che in generale gli strumenti musicali non li hanno mai suonati, e quindi non sanno cosa è importante e cosa è di impiccio.

come in altri ambiti, sul mercato c'è di tutto per tutti.
Il mondo è pieno di Vst fatti male e imbastiti peggio. Ma è pieno anche del contrario.
Dietro a un buon Vst, c'è una squadra di musicisti, fonici, programmatori, e chissà chi altri; il neoassunto a tempo determinato sottopagato ci sarà anche, ma dubito gli lascino da fare cose dannose. Magari cose più ripetitive e noiose, che so. Un Vst bensuonante non è facile da fare; un pianoforte non è solo suono al tasto premuto; anzi , ma esce di tutto, premi un tasto e prende vita tutto il pianoforte. Questo è estremamente difficile da rendere, e un "programmatore bovino", come dici tu, non sarebbe in grado di soffermarsi su questo aspetto. Io ho 2 piani virtuali: ossia Galaxy Vintage D e The Grand. Ebbene, in studio non ho trovato finora strumento hardware paragonabile. Immagino che librerie ancora più grosse siano meglio, anche se in genere, al crescere di giga non corrisponde un lineare aumento della qualità globale.
Spesso scegliere tra uno strumento virtuale e un altro è questione di colore, di suono. Come dire "uso Fazioli invece di Steinway perchè blablabla...". Questo per i piani.


fighterrx ha scritto:
Premere il tasto record, aspettare 20 secondi e quindi premere il tasto stop, è un uso bovino delle risorse hardware di un computer moderno.
Nei suoni elettronici basta campionare una frazione di secondo e quindi agire di programmazione (inviluppi, filtri, LFO, ....).

hm. Per i suoni elettronici, come ho scritto prima, l'ideale è il virtuale, secondo me. Col campionamento perdono.
Riguardo alla prima frase... ti ho risposto prima emo
JoelFan 18-05-16 20.32
fighterrx ha scritto:
... denotano solamente quanto sia BOVINO il suo autore... aspettare 20 secondi e quindi premere il tasto stop, è un uso bovino delle risorse hardware di un computer moderno... registrare 20 secondi comprendenti anche il decay del filtro è da qualsiasi bovino sottopagato.
Questa è la tua opinione, ma meno male che il mondo è bello perchè è vario. Non capisco anche io perchè tanto accanimento contro i VSTi, oramai negli studi si usano quelli, oppure strumenti veri. E anche perchè tanto accanimento contro i bovini!