Con tutto il rispetto per il Rhodes che è uno strumento che amo molto, non puoi pensare di sostituire un acustico con un Rhodes.....non si tratta di puristi o non puristi....è che sono due strumenti diversi.....a questo punto mettici un organo a canne così se non piace ve lo potete sempre fumare
A questo punto il consiglio è di prendere un codino digitale che fa anche la sua figura e qualora ti capitasse di organizzare qualche concerto con gente "grossa" - se c'è la possibilità - un pianoforte a coda lo noleggi per l'occasione.
Io preferirei trovare un bel digitale serio piuttosto che un acustico sfondato e scordato su cui dovermi spezzare le dita!
Ricordo che ai (BEI) tempi dell'Otto Jazz Club (chi è di Napoli saprà di cosa sto parlando
) avevamo un Kawai a coda che fu comprato seminuovo e avevamo comunque degli stessi problemi che hai tu.....ovvero accordatura abbastanza frequente (anche se non una volta la mese ma comunque prima di ogni concerto importante visto che comunque l'ambiente era umido e su quel pianoforte ci si faceva anche lezione) e problemi di amplificazione.
C'è da dire anche che spesso per poter mettere un pianoforte sul palco si risparmia su altro, vedi amplificazione (mixer, casse e spie) e microfoni (e sempre chi è di Napoli e ricorda i tempi dell'Otto Jazz Club saprà anche in questo caso di cosa sto parlando
).
Nel locale che impianto (quindi mixer e casse) e che microfoni usate per amplificare il piano?!
Spero (e sono sicuro che sarà così) che non facciate come facevano all'Around Midnight (chiamando in causa di nuovo i forumer partenopei) che amplificavano quel 1/4 di coda Artmann di merda che avevano buttandoci dentro un SM58 messo dentro ad uno dei fori del telaio con sotto una asciugamano intrisa di non si è mai capito cosa!!!
Altrimenti direi che è normale che il pianoforte non si sente o si sente una schifezza, al di là della meccanica andata e del fatto che è scordato