mima85 ha scritto:
Quando ho scritto quel passaggio mi veniva in mente gente come i Depeche Mode, Howard Jones, Jean Michel Jarre, eccetera, che dal synth non hanno mai cercato il pianoforte o il sax ma il suono elettronico e futuristico
Quella era gente che aveva gia' capito il vero ruolo del sintetizzatore. Gente che sperimentava il suono anziche' limitarsi ad emulare, confinando il sintetizzatore al ruolo di string machine, o organo alternativo.
Erano i tempi che chi suonava il synth veniva ancora chiamato "organista", o in altri casi si diceva "alla chitarra tizio, al moog caio (anche se non era un moog)"...
Cosi' mentre c'era gente che si ostinava a riprodurre flauti oboe e clarinetti, ce n'era altra che invece aveva capito che il synth era uno strumento nuovo, capace di creare suoni nuovi.
Sta succedendo piu' o meno la stessa cosa con i VA : troppa gente si ostina a cercare di fargli fare il moog, l'arp, l'oberheim, trascurando invece i nuovi potenziali sonori, che peraltro possono ispirare nuove idee musicali.
mima85 ha scritto:
Com'era l'AX-80? Mi incuriosisce questo synth, a parte il vedere le demo di Jexus ed altri sul tubo, non ho mai avuto l'occasione di provarlo.
Uno dei tanti sottrattivi dell'epoca. Sonorita' simili a quelle di un JX8p (un po' meno calde), tanto secche (necessitavano buoni effetti per essere esaltate).
Pero' aveva la particolarita' di riuscire a fare dei "buoni" pianoforti acustici per essere un sottrattivo.
Buoni nel senso che ricordavano vagamente (molto vagamente) un upright piano.
mima85 ha scritto:
Paradossalmente si è cominciato a capire veramente il synth analogico solo quando è sparito dal mercato, sostituito dagli strumenti basati su campioni.
Quando si e' capito il limite dei campioni, qualcuno ha finalmente scoperto che il sintetizzatore tradizionale (principalmente sottrattivo) aveva scritto la storia della musica, e poteva dare sonorita' praticamente illimitate.
Bob Moog in quel periodo diceva che usare un campione e' un po' come suonare qualcosa fatto da altri.
mima85 ha scritto:
Com'era l'AX-80? Mi incuriosisce questo synth, a parte il vedere le demo di Jexus ed altri sul tubo, non ho mai avuto l'occasione di provarlo.
Uno dei tanti sottrattivi dell'epoca. Sonorita' simili a quelle di un JX8p (un po' meno calde), tanto secche (necessitavano buoni effetti per essere esaltate).
Pero' aveva la particolarita' di riuscire a fare dei "buoni" pianoforti acustici per essere un sottrattivo.
Buoni nel senso che ricordavano vagamente (molto vagamente) un upright piano.
Sembra una stupidata, ma all'epoca quella caratteristica lo faceva sembrare piu' completo di altri synth .: Si e' dovuto aspettare il DW8000 (con le waveform DWGS) per avere dei pianoforti elettrici credibili, e poi con il DX7 ci fu la prima svolta storica, su questa categoria di strumenti.
I display ad istogrammi facilitavano la visione degli inviluppi, e per l'epoca sembravano qualcosa di fantascientifico.
1000 euro? : credo che questo synth abbia un valore puramente collezionistico, non mi sembra possa rientrare tra gli indispensabili del vintage.