Acquisto per investimento : riflessioni sulla svalutazione

anonimo 12-02-16 14.11
Io mi sono portato avanti. Non uso più gli strumenti.
Crosfader 12-02-16 15.54
Siamo off topic!emo emoemo

Forse la risposta è : prendi ciò che vuoi e che puoi e suona suona suona finchè ce la fai! emoemoemo
anonimo 12-02-16 18.30
Comunque non credo siano molti gli strumenti attuali destinati a diventare pezzi da collezione.

In passato molti strumenti erano inarrivabili gia' da nuovi.
Con la diffusione di massa altri sintetizzatori, sebbene piu' potenti restano presenti nell'usato in gran numero.

Cio' nonostante, alcuni sintetizzatori si son ritrovati ad essere particolari, e poco diffusi, e questi credo che in futuro saranno ricercati (soprattutto se erano strumenti potenti ed interessanti).
fighterrx 12-02-16 19.20
Crosfader ha scritto:
Bisognerebbe registrare il suono dei nostri strumenti, condividerlo e far si che la nostra passione non finisca nel dimenticatoio..


Tu sei interessato a musicassette a nastro anni '70 dove qualche figlio dei fiori allucinato da una canna ha registrato qualche strumento antidiluviano dell'epoca?

Io no. Già non me ne frega più niente della precedente tastiera ora che ho quella nuova che è meglio in tutto (altrimenti mi tenevo la vecchia e non compravo la nuova ...: lapalissiano). Oltretutto ho vagonate di CD che occupano solo spazio inutilizzati da anni, da quando ho un lettore mp3 portatile da 40GB ed a casa ho un media player con HD collegato allo stereo (e sulla macchina l'autoradio con chiavetta usb). Figurati se mi metto ad ascoltare le musicassette ....

Ecco, pensi davvero che qualcuno tra 10 o 20 anni (quando mp3, chiavette usb, HD, ... saranno roba antidiluviana) sia interessato ai tuoi mp3 del Motif XF (o quello che è, che comunque farà irrimediabilmente sorridere rispetto allo stato dell'arte)?
anonimo 12-02-16 19.28
@ fighterrx
Crosfader ha scritto:
Bisognerebbe registrare il suono dei nostri strumenti, condividerlo e far si che la nostra passione non finisca nel dimenticatoio..


Tu sei interessato a musicassette a nastro anni '70 dove qualche figlio dei fiori allucinato da una canna ha registrato qualche strumento antidiluviano dell'epoca?

Io no. Già non me ne frega più niente della precedente tastiera ora che ho quella nuova che è meglio in tutto (altrimenti mi tenevo la vecchia e non compravo la nuova ...: lapalissiano). Oltretutto ho vagonate di CD che occupano solo spazio inutilizzati da anni, da quando ho un lettore mp3 portatile da 40GB ed a casa ho un media player con HD collegato allo stereo (e sulla macchina l'autoradio con chiavetta usb). Figurati se mi metto ad ascoltare le musicassette ....

Ecco, pensi davvero che qualcuno tra 10 o 20 anni (quando mp3, chiavette usb, HD, ... saranno roba antidiluviana) sia interessato ai tuoi mp3 del Motif XF (o quello che è, che comunque farà irrimediabilmente sorridere rispetto allo stato dell'arte)?
A me basta ascoltare il suono di un ms20 (non parlo neanche di moog o jupiter 8) per capire la differenza

Non è questione di cosa è meglio o cosa è peggio: è come se volessimo tenere solo Wynton Marsalis e dimenticarci di gillespie, mahler, beehtoven, monteverdi etc...emo
mima85 12-02-16 19.55
Per me gli strumenti vanno acquistati per essere suonati e perché piacciono. Punto. Sono strumenti musicali e dovrebbero servire solo a far musica, non sono terreni edificabili o titoli/azioni di una grande azienda.

Tutto il bel discorso sugli investimenti è solo uno dei tanti modi per giustificare l'aumento spropositato di prezzo di quelli ritenuti "vintage", aumento invece guidato solo dalla moda, perché negli anni '90 i Jupiter e gli Oberheim non se li cacava più nessuno e qualcuno è pure finito in discarica.

Sono pronto a scommettere che una volta passata questa moda del vintage, i prezzi dei Jupiter, degli Oberheim, dei Synthex, dei Vox Continental, dei Farfisa Compact e via dicendo, si sgonfieranno come palloncini a cui è stato tolto il nodo.

Forse quelli che veramente manterranno il valore, a parte gli strumenti acustici come pianoforte e via dicendo, sono gli Hammond, perché oltre ad essere quello che tutti sappiamo sono anche delle pregiate opere di falegnameria e meccanica di precisione.
fighterrx 12-02-16 20.38
Cyrano ha scritto:
Non è questione di cosa è meglio o cosa è peggio: è come se volessimo tenere solo Wynton Marsalis e dimenticarci di gillespie, mahler, beehtoven, monteverdi etc...emo



Wynton Marsalis? Gillespie? Carneade, chi era costui?

Ecco se mi parli di Pupo, Celentano, Samantha Fox, la Italo Disco (emo), gli 883, l'hard rock svedese contemporaneo, le ciambelle col buco .... ti seguo. Se invece vai fuori dal seminato allora non ti seguo più ......
anonimo 12-02-16 20.58
@ fighterrx
Cyrano ha scritto:
Non è questione di cosa è meglio o cosa è peggio: è come se volessimo tenere solo Wynton Marsalis e dimenticarci di gillespie, mahler, beehtoven, monteverdi etc...emo



Wynton Marsalis? Gillespie? Carneade, chi era costui?

Ecco se mi parli di Pupo, Celentano, Samantha Fox, la Italo Disco (emo), gli 883, l'hard rock svedese contemporaneo, le ciambelle col buco .... ti seguo. Se invece vai fuori dal seminato allora non ti seguo più ......
eh fuori dal seminario ci sono andato spesso emo
Constrictor 13-02-16 00.23
Crosfader ha scritto:
Nel 2016, quali sono secondo voi, tastiere/moduli che tra 30 anni potranno acquistare valore e diventare "MUST" ?

Tra 30 anni, nessuna tastiera, "ci vorrebbe un amico"...... Hammond B3
ziokiller 13-02-16 00.58
In linea di massima, il sintetizzatore analogico è l'unico strumento nella categoria delle tastiere che meno tende alla svalutazione, proprio perché un sintetizzatore non è mai un "upgrade" di un altro, sono semplicemente tutti diversi. La svalutazione ce l'hai laddove uno strumento sostituisce il precedente perché rappresenta un passo avanti in tecnologia, che è quindi il caso delle tastiere digitali (workstation, piani digitali, virtual analog, ecc.).

In ogni caso, se vuoi investire i tuoi soldi devi comprare immobili, non strumenti musicali. emo

masterpiano999 13-02-16 01.33
in generale il valore dipende dalla rarita'. Nel passato il parco strumenti era molto piu' limitato che adesso. E nel passato non c'erano i computer di adesso. In somma sintesi questi due motivi sono gia' sufficenti a spiegare il perche nessuna tastiera moderna potra' mai crescere di valore nel futuro.
maxpiano69 13-02-16 08.08
La vedo come ziokiller e masterpiano ed altri: unicitá (in positivo, ovviamente) e raritá possono essere dei fattori, ma per il primo (unicitá dell'oggetto e del suo suono) non sempre é chiaro se manterrá il suo appeal nel tempo ed il secondo (raritá) al giorno d'oggi é possibile trovarlo solo in prodotti di nicchia, per i quali peró il rischio di "obsolescenza nell'oblio" é piú alto.

Meglio investire in altro (immobili,..) ed accettare che gli strumenti NON sono un investimento per il futuro, ma qualcosa da usare e da cui trarre il massimo appagamento oggi e goderseli come tali, spendendo bene (ovvero comprando strumenti che ci diano piacere a suonarli, al di lá delle caratteristiche tecniche o valutazioni di mercato e secondo le proprie possibilitá economiche del momento).
Edited 13 Feb. 2016 7:14
fighterrx 13-02-16 11.06
ziokiller ha scritto:
In linea di massima, il sintetizzatore analogico è l'unico strumento nella categoria delle tastiere che meno tende alla svalutazione, proprio perché un sintetizzatore non è mai un "upgrade" di un altro, sono semplicemente tutti diversi. La svalutazione ce l'hai laddove uno strumento sostituisce il precedente perché rappresenta un passo avanti in tecnologia, che è quindi il caso delle tastiere digitali (workstation, piani digitali, virtual analog, ecc.).


Eh sì, con gli analogici siamo sempre rimasti come negli anni 60: quattro oscillatori in croce, polifonia inesistente, lfo ed inviluppi col contagocce. Tastiera ridicola (come numero è dimensione dei tasti).

Alla Intel dovevano farsi furbi: per evitare l'inevitabile obsolescenza dei prodotti dovevano rimanere con il solito 8088 a 4.77Mhz. Vedresti adesso che quotazioni avrebbero i primi esemplari anni 80!!
Edited 13 Feb. 2016 10:07
mima85 13-02-16 14.43
fighterrx ha scritto:
Alla Intel dovevano farsi furbi: per evitare l'inevitabile obsolescenza dei prodotti dovevano rimanere con il solito 8088 a 4.77Mhz. Vedresti adesso che quotazioni avrebbero i primi esemplari anni 80!!


Tu scherzi, ma vai a vedere su eBay a quanto vengono venduti i primi PC IBM emo

Te ne do un assaggio.
Edited 13 Feb. 2016 13:47
anonimo 13-02-16 14.52
ricordo ai gentili lettori che uno steinway di oggidi é fatto e suona come uno steinway di fine ottocentoemo
anonimo 13-02-16 15.42
@ anonimo
ricordo ai gentili lettori che uno steinway di oggidi é fatto e suona come uno steinway di fine ottocentoemo
se hai crepato la tavola armonia è da buttare emo
fighterrx 13-02-16 18.22
Cyrano ha scritto:
ricordo ai gentili lettori che uno steinway di oggidi é fatto e suona come uno steinway di fine ottocentoemo


Questo è un male.

In più di cent'anni non sono riusciti a migliorare il prodotto. Mentre gli altri facevano passi da gigante (= sempre migliori performance, a sempre minori costi, ingombri e pesi).

Ecco perché la Steinway è rimasta una fabbrichetta, mentre la Yamaha e gli altri giapponesi sono diventati dei giganti.

Inoltre con i loro prodotti in continua evoluzione hanno rubato quote di mercato alla steinway: per il 99.9% degli usi un piano elettronico da pochi k€ (o meglio ancora un synth od un arranger) è più pratico, versatile e come dicono gli americani "good enough".

Poi, per carità, ci saranno sempre i cultori di qualsiasi prodotto di nicchia, però per gli usi mainstream la storia è andata altrove.

Io conosco solo due persone che hanno un pianoforte a coda (non steinway). Uno fa l'organista al paesello ed è cresciuto quando ancora l'elettronica non esisteva.
L'altro ha un allevamento di maiali e spala merda h24, non sa niente di musica e fa anche fatica a parlare correttamente l'italiano, però siccome ha un soggiorno lungo 12 metri, e molti soldi, l'ha comprato come oggetto di arredamento.

Edited 13 Feb. 2016 17:24
zaphod 13-02-16 19.11
fighterrx ha scritto:
Ecco perché la Steinway è rimasta una fabbrichetta, mentre la Yamaha e gli altri giapponesi sono diventati dei giganti.

beh... è un po' come dire che la Ferrari è rimasta una fabbrichetta, mentre Toyota produce milioni di vetture ogni anno. E comunque nemmeno questo sarebbe calzante, perchè l'innovazione di uno strumento come il pianoforte non è rapida come quella degli strumenti elettronici. Un pianoforte non ha un firmware che con un aggiornamento sistemi un bug e accontenti così milioni di utenti. Le migliorie su un pianoforte che "suona bene" e "si suona bene" vanno fatte coi piedi di piombo.
fighterrx 13-02-16 19.30
zaphod ha scritto:
beh... è un po' come dire che la Ferrari è rimasta una fabbrichetta, mentre Toyota produce milioni di vetture ogni anno.


Ci vuole più know how a fare una Yaris a 9 k€ che consumi poco ed inquini ancora meno, che una Ferrari da 300k€ dove tutto è permesso (compreso un consumo abnorme, ed un rumore nei timpani fastidioso, che però viene spacciato per il "ruggito" del motore).

Di fabbrichette che fanno vetture simil Ferrari (sportive da centinaia di migliaia di € con motori a benzina con la stessa cilindrata e consumi di un carro armato) c'è pieno il mondo. Quello che mancano sono i clienti.

Il problema della Ferrari è che come macchina funziona malissimo: quando il frigo è vuoto e devi andare a fare la spesa al supermercato ti accorgi che non ha il baule, e maledici te stesso per non aver comprato una Yaris.

Meno fashion, ma più pratica nell'uso concreto di tutti i giorni (ivi compreso quello di poterla posteggiare senza patemi d'animo al posteggio della stazione dove prendi il treno per andare a lavorare).

Se anche i soldi non fossero un problema, compreresti forse una Ferrari per farla vedere al bar, ma poi di sicuro subito un' altra vera macchina per gli usi pratici di tutti i giorni. E la Ferrari la tiri fuori solo la domenica, per farci 20 km.
Edited 13 Feb. 2016 18:31
zaphod 13-02-16 19.59
@ fighterrx
zaphod ha scritto:
beh... è un po' come dire che la Ferrari è rimasta una fabbrichetta, mentre Toyota produce milioni di vetture ogni anno.


Ci vuole più know how a fare una Yaris a 9 k€ che consumi poco ed inquini ancora meno, che una Ferrari da 300k€ dove tutto è permesso (compreso un consumo abnorme, ed un rumore nei timpani fastidioso, che però viene spacciato per il "ruggito" del motore).

Di fabbrichette che fanno vetture simil Ferrari (sportive da centinaia di migliaia di € con motori a benzina con la stessa cilindrata e consumi di un carro armato) c'è pieno il mondo. Quello che mancano sono i clienti.

Il problema della Ferrari è che come macchina funziona malissimo: quando il frigo è vuoto e devi andare a fare la spesa al supermercato ti accorgi che non ha il baule, e maledici te stesso per non aver comprato una Yaris.

Meno fashion, ma più pratica nell'uso concreto di tutti i giorni (ivi compreso quello di poterla posteggiare senza patemi d'animo al posteggio della stazione dove prendi il treno per andare a lavorare).

Se anche i soldi non fossero un problema, compreresti forse una Ferrari per farla vedere al bar, ma poi di sicuro subito un' altra vera macchina per gli usi pratici di tutti i giorni. E la Ferrari la tiri fuori solo la domenica, per farci 20 km.
Edited 13 Feb. 2016 18:31
perdonami, mi pare che hai messo qualche luogo comune: le auto sono un compromesso, sempre. Dipende che cosa si cerca: una Yaris ti da bagagliaio, comodità, economia di esercizio. A scapito di sportività e "buona guida". A qualcuno non interessa, ad altri sì. Una Ferrari ti da tutto quello che concerne la "buona guida" a scapito di comodità ed economia. Se vai a fare la spesa con una Ferrari, la spesa non ci sta. Se prendi allegro una curva di montagna con una Yaris, ti ribalti. A te la scelta. Ovvio, ci sono vie di mezzo.
Poi: chi compra la Ferrari per esibirla al bar è come chi compra un piano a coda come arredamento. Ma ci sono i Ferraristi che vanno ai track day, così come c'è chi compra lo Steinway perchè è un concertista.
Non equipariamo la "produzione di massa" (Yaris, piani digitali, ma anche i piani acustici di fascia medio/bassa - che so, un Yamaha C3) alla "produzione di nicchia" (Ferrari, Steinway, Fazioli...)
C'è chi compra il prodotto di nicchia perchè se lo può permettere ma non lo sa usare (uno zoticone), ma c'è anche chi compra il prodotto di nicchia perchè non trova niente di meglio sul mercato.