Polifonia

maxpiano69 05-01-16 18.54
@ anonimo
Una comunicazione corretta sarebbe: "polifonia da un minimo di x ad un massimo di y note a seconda del numero di oscillatori usati (o concetto equivalente)"
Esattamente
Amministratore 06-01-16 03.59
Il fatto è che su qualsiasi tastiera, se hai 128 note di polifonia e usi due suoni in una performance in layer ne avrai 64 di voci a disposizione, con Roland e Yamaha puoi decidere se usare due suoni (campioni) in una singola patch oppure in una performance ottenendo ovviamente il dimezzamento della polifonia. Oppure un mix dei due modi, il che è un vantaggio.
Un campione stereo (all'origine) dovrebbe continuare ad usare un singolo canale di sintesi quindi una singola voce, altra cosa è usare due campioni in una patch per creare uno pseudo campione stereo che in reatà è un dual-mono. o no ?
maxpiano69 06-01-16 09.45
@ Amministratore
Il fatto è che su qualsiasi tastiera, se hai 128 note di polifonia e usi due suoni in una performance in layer ne avrai 64 di voci a disposizione, con Roland e Yamaha puoi decidere se usare due suoni (campioni) in una singola patch oppure in una performance ottenendo ovviamente il dimezzamento della polifonia. Oppure un mix dei due modi, il che è un vantaggio.
Un campione stereo (all'origine) dovrebbe continuare ad usare un singolo canale di sintesi quindi una singola voce, altra cosa è usare due campioni in una patch per creare uno pseudo campione stereo che in reatà è un dual-mono. o no ?
Il problema non é la riduzione in caso di layer/split, che é abbastanza ovvio attendersi anche per un non esperto, ma la polifonia effettiva di ciascuna singola voice/patch.

Come abbiamo detto, dipende molto dal modello di cui si parla... quello che tu dici é vero ad esempio per il Motif, ma solo se usi Voices a singolo operatore (altrimenti devi dividere per il numero di operatori); viceversa ad esempio la sezione Piano di Nord Stage e Electro ha una polifonia di 40-60 voci (credo che vari a seconda del campione Mono/Stereo e dovrebbe includere la String Resonance, che in altre implementazioni "consuma voci" invece) che é indipendente dal fatto che la si metta in layer/split con altre sezioni (avendo un DSP dedicato)
Edited 6 Gen. 2016 19:14
SimonKeyb 06-01-16 16.57
da aggiungere che ogni sistema ha una gestione "intelligente" della polifonia. Ad esempio su S90es quando faccio il famoso test delle note basse tenute e la scala cromatica ascendente, certe volte non si notano nemmeno i "buchi", mentre altre volte, su certi passaggi particolari si sentono eccome.
Io una cosa che non capisco da totale ignorante è perchè non riescano a gestire in maniera indipendente la polifonia delle note rispetto agli effetti. Tipo con il Virus TI2 ebbi un esperienza terribile in questo senso: il suo DSP lavorava come quello di un computer in sostanza; e se per qualche motivo si sovraccaricava dava dei gran brutti segnali, tipo larsen che partivano, scariche o crash. Soprattutto quando usavo unisono, matrix mode bella piena di parametri assegnati e filtri a emulazione analogica su patch polifoniche.
BlueEagle 08-01-16 12.18
Amministratore ha scritto:
Un campione stereo (all'origine) dovrebbe continuare ad usare un singolo canale di sintesi quindi una singola voce, altra cosa è usare due campioni in una patch per creare uno pseudo campione stereo che in reatà è un dual-mono. o no ?

No: un campione stereo è fatto da due wave, una per il canale sinistro e una per il canale destro, e quindi usa due oscillatori per ogni nota suonata. emo
maxpiano69 08-01-16 12.25
@ BlueEagle
Amministratore ha scritto:
Un campione stereo (all'origine) dovrebbe continuare ad usare un singolo canale di sintesi quindi una singola voce, altra cosa è usare due campioni in una patch per creare uno pseudo campione stereo che in reatà è un dual-mono. o no ?

No: un campione stereo è fatto da due wave, una per il canale sinistro e una per il canale destro, e quindi usa due oscillatori per ogni nota suonata. emo
Ni, anche qui dipende dall'implementazione, ovvero da cosa chiami "oscillatore" o "voce"; ad esempio in Kontakt se suono una singola nota stereo (ad esempio di Galaxy Vintage D con tutti gli artefatti su off) mi consuma 1 "voce", il Nord Wave dichiara "18 stereo voices" ma non dice se aumentino/raddoppino se uso Samples monofonici.
Edited 8 Gen. 2016 11:30
Amministratore 15-01-16 21.51
maxpiano69 ha scritto:
Il problema non é la riduzione in caso di layer/split, che é abbastanza ovvio attendersi anche per un non esperto, ma la polifonia effettiva di ciascuna singola voice/patch.

Sì certo, io ragiono allo stesso modo quando metto in layer due parziali, pensando a Roland, all'interno di una patch, per cui mi aspetto un dimezzamento della polifonia anche in quel caso.
michelet 16-01-16 00.59
Dopo tutti questi bei discorsi, mi vien da ridere pensando ai miei Roland MKS-70 e JX-10 che con la bellezza di "sole" 24 voci di polifomia "sepelliscono, le timbriche più articolate dei vari Motif XF, Fantom ecc. ecc.
Tutto sta nel sistema di generazione del suono. Perché un Motif XF riesca ad eguagliare la pienezza di un sintetizzatore analogico ce ne vogliono almeno 256 voci di polifonia. Mentre un ROMpler, tutto sommato, ha una timbrica molto definita, precisa ma esile, JX-10 è molto più grezzo, però riempie lo spettro sonoro come un rullo compressore emo
kurz4ever 16-01-16 13.40
già! quello che negli anni 80 non ci piaceva ( micro imprefezioni nel tuning, controllo non perfetto sui filtri, armoniche non previste negli oscillatori) in realtà era quello che rendeva unici quegli strumenti...