Accordi e srelative cale jazz...

anonimo 02-01-16 19.12
@ anonimo
Pensa che io sto cominciando a suonare decentemente adesso dopo più di 30 anni di studioemo

la modestia fa parte dei musicisti eccellenti emo
MiLord 02-01-16 20.45
Inanzitutto grazie per le risposte!
ahivela ha scritto:
A proposito, ad orecchio, come sei messo? Senza un buon orecchio, nel jazz non vai da nessuna parte.

Beh ad orecchio dovrei cavarmela, il dettato melodico era il mio punto forte al conservatorio. Generalmente non facevo errori. E sono abbastanza abituato a tirare giù ad orecchio assoli e accordi dei brani che suono.
vin_roma ha scritto:
Mah, per me, chiedere a qualcuno "mi insegni ad imprpvvisare" è come chiedere di imparare a scrivere belle canzoni o belle poesie...
Certe cose o vengono naturalmente oppure è inutile... si, le scale... la teoria...
Pe' mme... 'n c' entra 'n' emerita ceppa...

Beh non lo so, detta così allora i vari corsi non serirebbero. E' vero, come scrivevo sopra, l'improvvisazione uno ce l'ha o non ce l'ha. Però se uno appena appena ce l'ha, con uno studio anche teorico può migliorare. E' questo il mio scopo. Io qualcosina onestamente so improvvisare. Riesco forse a fare almeno qualcosa che può essere definito "carino" emo. Ma voglio imparare ad uscire dai miei schemi! Anche quando studiavo musica classica ero quello che più di tutti era interessato all'argomento. Mentre effettivamente agli altri non interessava proprio! Allora facciamo così. Quando avrò coraggio emo e capirò come si posta una demo qui, metterò un blues/jazz classico in fa e cercherò di farvi vedere come improvviso. Poi sarebbe bello vedere le vostre versioni. Per me questo è materiale didattico insuperabile! Perchè a differenza dei video su youtube potrei chiedervi informazioni su quelle cose che per ora a me risultano ostiche emo
Se volete ovviamente! E ovviamente senza fretta nè impegno, mi rendo conto che uno non può o non ha tempo o semplicemente non ha voglia (giustamente). Mi scuso sin d'ora per la mia esecuzione emo
Grazie ancora a tutti!
anonimo 02-01-16 21.19
Inoltre se vuoi un paio di dritte in diretta contattami che poi vi sentiamo su skype
MiLord 02-01-16 21.32
Beh sei estremamente gentile! Grazie!!!!
anonimo 02-01-16 22.06
Lasciatemi però spendere due parole su Jimmy "Srelative" Cale, uno dei più grandi teoreti dell'improvvisazione modale.

Srelative ottenne il suo soprannome grazie alla pubblicazione di un mastodontico lavoro nel quale dimostrava che in realtà la scala cromatica, da lui considerata quale base di ogni sistema improvvisativo, non ha in effetti alcuna relazione univoca con un accordo determinato.

Oltre ai suoi poderosi trattati teorici, Srelative Cale suonò lungamente in duo con Kanashi Usatomoruso, lasciandoci pregevoli assoli di zufolo a tirante da circo e ocarina a tre fori.

Proprio la sua esperienza con lo zufolo a tirante lo portò a superare la sua già estremistica teoria pancromatica per approdare alla famosa "teoria del glissato continuo" che fu la base per lo sviluppo del concetto di "portamento" sui moderni sintetizzatori insieme appunto con Usatomoruso e Yamaha corporation.

Purtroppo Olga Theremin, pronipote di Walmiro Theremin inventore dell'eponimo strumento, insieme a Lorelai Martenot, iniziò una feroce causa per plagio che però fu rigettata dalla corte internazionale musicale di Bagnacavallo quando Egisto Orfei, patriarca della nota famiglia circense, depose sotto giuramento che Walmiro Theremin aveva prodotto il suo strumento dopo che uno zufolo a tirante era misteriosamente scomparso dal suo circo, in occasione di uno spettacolo cui il Theremin aveva assistito.

Suo acerrimo rivale fu Sal Belisario, propugnatore del sistema armonico/tonale mononota; di questa rivalità musicale il noto showman elvetico Joe Adamello Rezzonico (noto volta nome d'arte di Joe A) ebbe a dire: sarà anche bella musica, non dico di no, ma io preferisco un sano jodel appenzellese!
Edited 2 Gen. 2016 21:18
MiLord 02-01-16 22.14
Uhmmmm facciamo così: per quella cosa di skype... ti faccio sapere emo emo emo
emo
anonimo 02-01-16 22.17
@ MiLord
Uhmmmm facciamo così: per quella cosa di skype... ti faccio sapere emo emo emo
emo
Veramente, se vuoi condividere qualche ideuzza sull'improvvisazione a me fa solo piacereemo
simondrake 03-01-16 12.16
Ecco..... Per esempio ho imparato da una vita autumn leaves, finché c'è la melodia tutto OK, ma appena partono con le improvvisazioni.... Io non so più dove sono.... Mi rendo conto che è un problema di orecchio, ma per es con il blues in 12 battute non mi perdo quasi mai. Forse non si tratta solo di imparare lo standard, ma lo si deve "sentire" durante le improvvisazioni capendo in quale parte ci si trova.

Io comunque mi sono messo in lista trapianti, appena schiatta un jazzista tosto mi faccio trapiantare il suo orecchio....
shiningkeyboard 03-01-16 13.49
cantate, per dio.
anonimo 03-01-16 15.32
@ shiningkeyboard
cantate, per dio.
saggio suggerimento pure questoemo
MiLord 03-01-16 15.41
Scusa shiningkeyboard, senza polemica emo. Ma questo è il tono che NESSUNO che chiede un consiglio vorrebbe mai sentire! Mi sembra la solita inutile supponenza di chi pensa di essere già arrivato e di chi ha la soluzione e la verità in tasca emo. (E che, non parlo di te dato che non posso sapere come suoni, ma solitamente all'atto pratico crolla miseramente emo) Chi dice che io non canti? Quando improvviso non butto le note a caso, ma è OVVIO che canto nella mente ciò che vorrei fare! E sinceramente a detta di chi mi ascolta è anche piacevole quello che faccio. Ma a me non basta più! Basta a molti di voi usare frasi di standard e frasi copiate da youtube dai grandi del jazz senza magari sapere il perchè di certe sonorità? A me no. O meglio, ho già fatto questo percorso! Quello che forse non ho specificato è questo, ho già in mente le progressioni più usate nell'improvvisazione. Ho già cercato di copiare! Ma non mi basta, non mi sembra di essere troppo esigente se voglio migliorarmi in quella che è la più grande passione della mia vita! Vedo gente che, avendo solide basi teoriche evidenti, "canta" in modo diverso da me. Più complesso. Hai voglia di cantare come loro se non hai quelle solide basi teoriche. Io vedo che tutti quelli che non hanno queste solide basi alla fine scopiazzano qualche frase di qualche altro jazzista, il risultato è bello ok. Ma non è quello che vorrei. Sto semplicemente chiedendo di avere anche io quelle solide basi, è tanto inutile? Voi ci siete arrivati scopiazzando? A me non basta! Per me se tu hai imparato così, per quanto possa essere bravo, hai un modo di suonare elementare, sempre superabile. Rimani un jazzista a metà. Anzi per come la vedo io (non parlo di te dato che non ti conosco) ma uno che fa così non è neanche un jazzista, è un lettore di frasi fatte da altri, a mo' di midi file umano emo.
MiLord 03-01-16 15.59
Cyrano ha scritto:
saggio suggerimento pure questo

Cyrano il suggerimento è saggio, a parte i modi. Ma è il suggerimento base! E' ovvio che qui sia io, che gli altri che hanno dubbi, e vedo non sono il solo, cantino mentre suonino! Quello è il suggerimento che si da a uno che inizia a suonare, mi sembra un po' porsi troppo sopra gli altri dando per scontato, non conoscendo le persone, che chi ti parla, e che ti dice che già suona, non ci sia arrivato da solo. Ripeto, poi forse dato in un altro modo avrebbe avuto più senso emo. Allora, forse tutto è paragonabile al livello a cui si vuole arrivare. Improvvisare in un blues alla Clapton, o in un brano pop qualsiasi che va dai Pooh a Robbie Williams, si può fare. Si può fare più o meno bene, chi lo fa meglio di me e chi peggio. Ma lo si può fare abbastanza agevolmente, perchè sono sonorità che abbiamo in testa e che non richiedono sempre chissà quali ingegni teorici. Improvvisare su Giant Steps è un'altra cosa!!! Ecco forse è solo lì la differenza. A molti basta usare la pentatonica o fare frasi spesso banali su un brano pop? Io vorrei andare oltre. Non per sentirmi migliore, ma per sentirmi più completo! Poi in macchina è più facile che abbia Clapton, ma il bagaglio culturale che vorrei è più alto. Sentite Giant Steps e cantateci sopra emoemoemoemoemoemo
anonimo 03-01-16 16.01
non confondiamo i concetti coi metodi: i concetti sono sempre quelli, di metodi ce n'é a dozzine, alcuni funzionano, altri meno, alcuni sono adatti per un certo tipo di musicista ed altri per un altro tipo

quando uno ha imparato i concetti base della composizione e i concetti stilistici base di un certo stile, allora puo' improvvisare

aggiungo un po' di carne al fuoco: improvvisare in stile new orleans é diverso dall' improvvisare in stile swing, che é diverso dall' improvvisare bebop che é diverso dall'improvvisare modale...

alla fine parlarne é utile, ma per capire davvero bisognerebbe sedersi davanti ad una tastieraemo

PS cantare in maniera appropriata su giant steps é un esercizio che spesso si fa a livello middle-advanced (io preferisco fischiettare)emo
Edited 3 Gen. 2016 15:11
ahivela 03-01-16 19.17
Cyrano ha scritto:
PS cantare in maniera appropriata su giant steps é un esercizio che spesso si fa a livello middle-advanced


Allora non sei questo emo

anonimo 03-01-16 19.45
@ ahivela
Cyrano ha scritto:
PS cantare in maniera appropriata su giant steps é un esercizio che spesso si fa a livello middle-advanced


Allora non sei questo emo

simpatica la trombetta a voceemo
shiningkeyboard 03-01-16 20.01
@ MiLord
Questo sugli accordi e le varie scale da utilizzare per l'improvvisazione sembra essere un mistero irrisolvibile!!! emo. Ho fatto lezioni jazz con un paio di maestri, anche molto qualificati (uno lo pagavo uno sproposito)! Ma il risultato è sempre stato lo stesso: mi danno da studiare degli standard. Belli ok, ma alla fine se devo improvvisare su UN accordo, dopo 6 mesi so improvvisare esattamente come prima!emo. Mi applico sempre e sono sempre preparatissimo alla lezione. Ho studiato pianoforte classico e ho imparato ad improvvisare per conto mio ascoltando e ripetendo continuamente lo stesso giro finchè non trovo qualche frase decente. Suono spessissimo il giro blues-jazz in Fa e credo di riuscire ad ottenere qualcosa di carino, ma appena esco dal giro che ormai ho in testa mi ritrovo sempre a rifare le stesse cose. Inoltre vedo in rete i jazzisti VERI che nello stesso giro fanno cose che non riesco a capire.
Mi chiedo cosa ci voglia a dire chiaramente che scale si debbano utilizzare in un determinato giro o in un determinato accordo. supportando la spiegazione con la teoria musicale. Alla fine uno si scoraggia!
A me piacerebbe molto la lezione tipo: fai un basso in Re. Ok ora improvvisa! E' difficile o addirittura impossibile? Oppure fai un giro semplice di 3 accordi. Ok ora improvvisa! Ovviamente partirei dalle mie conoscenze, ma migliorerei tramite i consigli del maestro soprattutto TEORICI. Non vorrei apparire presuntuoso ma imparare 5, 10, 20 standard a memoria, alcuni dei quali li leggo quasi a prima vista, non aiuta secondo me.
Certo mi rendo conto che il numero delle lezioni così scenderebbe drasticamente e ovviamente per il maestro sono soldi che non arrivano emo, ma io cerco qualcuno che mi insegni SOLO questo! Sembra impossibile trovarlo. Scusate lo sfogo, ma ci terrei davvero molto emo
nei voicing che usi nella mano destra ci sono 4 note, più una implicita (la fondamentale). e questo se ti limiti ai Left Hand Voicings canonici, e non esplori l' armonia in senso più ampio..

quindi 5 note le hai già determinate.

hai bisogno di qualcuno che ti dica "le altre due"?

non esistono "le altre due", semplicemente!

piuttosto hai bisogno di qualcuno che ti indichi cosa fare con le altre..7.

le "scale da usare su ogni accordo" le trovi all' inizio di ogni aebersold, ma non sono altro che una compilazione delle possibilità delle note rimanenti al di fuori della siglatura dell' accordo.. un sudoku che puoi farti nel tempo libero da solo, anzi, è più utile farlo soli, almeno si ragiona un po' sulle possibilità!

ergo, per capire "a cosa servono le note", studia le melodie dei grandi "melodisti".

per il jazz, il materiale di formazione va da perotino a pat metheney.

sei stato benedetto da insegnanti che non ti hanno preso per scemo dicendoti "suona dorico-misolidio-ionico sul due cinque uno".



alla fine, ci sono le note dell' accordo, ci sono note che le collegano, ci sono note che le sospendono... che sono le stesse, ma usate in maniera diversa.
shiningkeyboard 03-01-16 20.05
@ MiLord
Scusa shiningkeyboard, senza polemica emo. Ma questo è il tono che NESSUNO che chiede un consiglio vorrebbe mai sentire! Mi sembra la solita inutile supponenza di chi pensa di essere già arrivato e di chi ha la soluzione e la verità in tasca emo. (E che, non parlo di te dato che non posso sapere come suoni, ma solitamente all'atto pratico crolla miseramente emo) Chi dice che io non canti? Quando improvviso non butto le note a caso, ma è OVVIO che canto nella mente ciò che vorrei fare! E sinceramente a detta di chi mi ascolta è anche piacevole quello che faccio. Ma a me non basta più! Basta a molti di voi usare frasi di standard e frasi copiate da youtube dai grandi del jazz senza magari sapere il perchè di certe sonorità? A me no. O meglio, ho già fatto questo percorso! Quello che forse non ho specificato è questo, ho già in mente le progressioni più usate nell'improvvisazione. Ho già cercato di copiare! Ma non mi basta, non mi sembra di essere troppo esigente se voglio migliorarmi in quella che è la più grande passione della mia vita! Vedo gente che, avendo solide basi teoriche evidenti, "canta" in modo diverso da me. Più complesso. Hai voglia di cantare come loro se non hai quelle solide basi teoriche. Io vedo che tutti quelli che non hanno queste solide basi alla fine scopiazzano qualche frase di qualche altro jazzista, il risultato è bello ok. Ma non è quello che vorrei. Sto semplicemente chiedendo di avere anche io quelle solide basi, è tanto inutile? Voi ci siete arrivati scopiazzando? A me non basta! Per me se tu hai imparato così, per quanto possa essere bravo, hai un modo di suonare elementare, sempre superabile. Rimani un jazzista a metà. Anzi per come la vedo io (non parlo di te dato che non ti conosco) ma uno che fa così non è neanche un jazzista, è un lettore di frasi fatte da altri, a mo' di midi file umano emo.
ad ogni modo, per chiarire:

il mondo è un posto stupendo ad un livello tale che mi consente di comportarmi da stron*o senza paura di rovinarlo:
gli altri sono bendisposti nei confronti di tutti, io sono burbero e rispondo male alle persone.. ma senza mai creare danni.


ah, e comunque tutti ossessionati da ste scale, ma il dubbio che il problema stia nel ritmo, ce lo vogliamo porre?
emo

EDIT: i metodi sono tantissimi, uno per ogni musicista.

te ne butto uno lì: scrivi due chorus di solo, il più bello possibile. poi cerca di capire perchè non ti piace. scommetto una birra (reale, milano non è distante e un aperitivo con gente nuova fa sempre piacere) che non ti dirai: "perchè ho usato la scala sbagliata".
Edited 3 Gen. 2016 19:08
ahivela 03-01-16 20.08
Cyrano ha scritto:
simpatica la trombetta a voceemo


...elli avea della bocca fatto trombetta emo
ahivela 03-01-16 20.16
shiningkeyboard ha scritto:
ah, e comunque tutti ossessionati da ste scale, ma il dubbio che il problema stia nel ritmo, ce lo vogliamo porre?


Vero, verissimo. Il ritmo e il senso della struttura ferreo sono le cose di gran lunga piu' importanti.
Poi viene tutto il resto. Servono a dare senso e convinzione a quello che si suona, qualunque cosa sia.
A fermarsi per pensare, per respirare, per guardare le cosce della spettatrice, a riprendere dove e come si vuole, a fare citazioni, voli pindarici, escursioni fuori tonalita', senza MAI perdersi. In altre parole, a improvvisare veramente.
shiningkeyboard 03-01-16 20.18
@ ahivela
shiningkeyboard ha scritto:
ah, e comunque tutti ossessionati da ste scale, ma il dubbio che il problema stia nel ritmo, ce lo vogliamo porre?


Vero, verissimo. Il ritmo e il senso della struttura ferreo sono le cose di gran lunga piu' importanti.
Poi viene tutto il resto. Servono a dare senso e convinzione a quello che si suona, qualunque cosa sia.
A fermarsi per pensare, per respirare, per guardare le cosce della spettatrice, a riprendere dove e come si vuole, a fare citazioni, voli pindarici, escursioni fuori tonalita', senza MAI perdersi. In altre parole, a improvvisare veramente.
poi, è vero che questa tua risposta può sembrare perfino "falsa"... ma consiglio di provare, per un anno, a dedicare il 70% del tempo a questi aspetti, e a rendersene conto in prima persona!