I nuovi musicisti

Raptus 20-11-15 14.35
Concordo con sterky.
Semmai un grossissimo contributo al mondo della musica la han data i VSTi!!!

Le possibilità infinite dell'uso dell'informatica nella musica... questa è stata l'innovazione vera e i launchpad vari non ne sono che una piccola foglia.
sterky 20-11-15 15.16
@ Raptus
Concordo con sterky.
Semmai un grossissimo contributo al mondo della musica la han data i VSTi!!!

Le possibilità infinite dell'uso dell'informatica nella musica... questa è stata l'innovazione vera e i launchpad vari non ne sono che una piccola foglia.
si, un contributo ma non un'innovazione. la treccani definisce innovazione come:
"L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione"
alla fine un vst è una workstation, un synth, un emulatore hammond e una daw per gestire il tutto.
ma ws, emulatore hammond, synth, daw........cosa c'è di "nuovo"? niente, sono cose che ci sono da decenni.

un hang è innovazione, perchè fino a 5 anni fa non esisteva!
lifetime 20-11-15 15.26
Comunque i launchpad era solo un esempio, ma Roli Seaboard è più rappresentativo del cambio epocale di cui parlavo. Per suonare la seaboard non basta essere pianisti anzi esserlo penalizza, perchè la tecnica è completamente diversa. Io l'ho provata e spiazza parecchio!
sterky 20-11-15 15.33
cosa fattibilissima con un ribbon control e una modulation wheel...
Raptus 20-11-15 15.38
eh no dai i vsti non sono solo emulazioni di strumenti esistenti (anche se purtroppo i generi che "mainstream" spingono a questo uso) ma strumenti/suoni veri e propri! guarda "pure data" ad esempio, è programmazione orientata alla creazione di suoni
se non è innovazione quella! Molti synth che tanto adorate arrivano da filtri/algoritmi/idee creati così.
monika_A3 22-11-15 17.32
il fatto è spesso che si parla di VSTi come qualcosa di nuovo, mentre nella realtà dei fatti li si usa per lo più per emulare quanto di più vintage si può.

Forse questione di timidezza...
gabrieleagosta 22-11-15 18.00
@ monika_A3
il fatto è spesso che si parla di VSTi come qualcosa di nuovo, mentre nella realtà dei fatti li si usa per lo più per emulare quanto di più vintage si può.

Forse questione di timidezza...

...più probabilmente per reale mancanza di idee...
Raptus 22-11-15 23.25
Io credo sia anche per poca cultura musicale generale, soprattutto in Italia. Qui come generi vanno ancora per la maggiore gruppi di 50 anni fa italiani e non, mentre il mondo intero ormai considera già la dubstep un genere consolidato da 15 anni...ed è solo un esempio (per farmi capire) di genere "elettronico" affermato, basti anche solo pensare alla nuova dark elettronica....musica relegata ai club di nicchia.
Come fai ad appassionarti e a spingerti ad innovare trovando nuove sonorità quando ti chiedono sempre e solo lo stesso suono di 50 anni fa oppure lo stesso genere (.. vintage, quanto hanno struprato questa parola questi anni, per giustificare proprio la volontà di non innovare).