Suonare per nessuno

Markelly 24-08-15 00.08
Non ho una grandissima esperienza, ma alcune ragazze russe che ho conosciuto io erano più acculturate di me.
Ofelio 24-08-15 01.38
Ok, però sta di fatto che il repertorio jazz, e non solo quello, me lo devo scordare, solo Celentano, Cutugno, Ricchi e poveri, Pupo e al massimo la vie en rose...
e non è da ieri, sono mesi che suono qui, i clienti cambiano ma la musica è la stessa
Dimanga 24-08-15 02.08
Grande Madre Russia è, appunto, grande e soprattutto non è un territorio culturalmente omogeneo.
Tendo a dar ragione a Cyrano non solo perché la conosce ma anche perché Magnitogorsk si trova aldilà degli Urali, i russi dicono che la Russia è almeno divisa in due, ad Est di Mosca si apre il territorio degli unter menschen, di esseri umani in qualche modo inferiori (alla faccia del razzismo de noantri).
Personalmente ho conosciuto colleghi percussionisti russi di grande cultura musicale e grande padronanza tecnica di strumenti a percussione arabi, dell'Asia Centrale e dell'India, ed erano tutti moscoviti o sanpietroburghesi (o come diavolo si dice).
anonimo 27-08-15 09.20
Mettiamo le cose in chiaro: le elites culturali esistono in russia come dappertutto, e le masse rincretinite egualmente.

Due fenomeni tipici però della russia sono:

1) un ceto medio enormemente impoverito, con stipendi da fame e soffocato dal debito (con interessi dal 25% fino al'70%)...ceto medio talmente preso dalle difficoltà pratiche da aver poco tempo per sviluppare una cultura musicale raffinata

2) i nuovi ricchi, gente che in una generazione o due si é trovata dall'essere una famiglia di mujik campagnoli semianalfabeti ad essere dei multimilionari (in euro intendo)...gente che ha i soldi ma conosce solo le canzoni tradizionali russe e quello che passa la radio
Edited 27 Ago. 2015 8:47
Ofelio 30-08-15 01.23
vedendo anche il lato positivo c'è da dire che loro hanno ancora la sana abitudine della lauta mancia che nei paesi più "evoluti" si è ormai andata perdendo, soprattutto se invece di snobbarli come fanno in molti cerchi di accontentarli e venire incontro ai loro (anche se limitati) gusti e conoscenze musicali... quindi me ne faccio una ragione ormai.
efis007 30-08-15 18.50
La russia esistono due concetti di musica live:
- la musica concertistica.
- la musica di tutti i giorni.
La musica concertistica comprende sostanzialmente musica classica, ma anche concerti di "nuove" forme musicali esibite da artisti vari (possibilmente conosciuti) del panorama internazionale (funky, rock, jazz, etc).
E poi c'è la musica di tutti i giorni, la quale diversamente dall'italia o dalla tedeschia o dalla svizzera, è molto più folkroristica e di livello abbastanza basso.
Nel senso che in un qualsiasi locale pubblico è difficile andare a suonare gli standard jazz e/o i brani di Emeli Sandè pensando che piacciano.
Lì vogliono roba molto frivola, melodie semplici, canzonette russe o canzonette italiane.
Il genere italiano soprattutto è particolarmente gradito, tanto che i vari Albano e Romina, Toto Cutugno, Pupo, Celentano, etc, sono considerate delle star epocali e li fanno esibire in grandi teatri col tutto esaurito.
Durante un mio viaggio in russia una interprete (gran topa aggiungo, come del resto lo sono quasi la maggioranza delle russe) mi spiegò che durante il regime URSS lo stato "filtrava" tutte le informazioni provenienti dall'estero.
Compresa la cultura.
Tutto ciò che era in inglese o americano (ossa del "nemico") non passava, quindi niente Beatles, niente Oscar Peterson, niente Frank Sinatra, niente di niente.
L'unico grosso evento musicale che veniva lasciato filtrare dalla televisione sovietica era il Festival di Sanremo!
Quindi i sovietici sono cresciuti per decenni a pane acqua e Festival di Sanremo, il loro stereotipo di musica è quello, e non è un caso che pagano montagne di soldi per fare esibire Albano e Romina nei grandi teatri russi e in televisione.
Dopo la caduta del regime le cose sono cambiate, ma non tanto quanto si crede, i russi sono rimasti ancora estremamente "italianizzati" per quando concerne la musica.
Se siete in procinto di andare a suonare in russia in qualche albergo è bene che tenete conto di questa cosa.
Là non gradiscono molto gli standard internazionali che noi amiamo tanto, gradiscono Pupo, Celentano, Cutugno, Ranieri, Albano e Romina, insomma qualsiasi cosa che rispecchia il passato della canzone italiana sanremese.
Questa è la realtà in russia.
E la cosa avviene anche qui in italia coi russi che vengono qui (magari per sposarsi).
Parlo per esperienza personale, nei vari matrimoni di russi che ho fatto quì in italia gli sposi ci hanno chiesto espressamente di suonare Pupo, Albano e Romina, Cutugno, Celentano, etc.
E dovevate vedere come ballavano!
Quando gli facevamo gli Chic, Earth Win and Fire, James Brown, etc, non c'era la stessa risposta entusiastica.
Poi gli facevamo "Su di noi" di Pupo, o "Sarà perchè ti amo" di Albano e Romina, ed impazzivano tutti, saltavano anche sui tavoli!
Questa è la cartina al tornasole che dimostra come i russi siano rimasti molto indietro nella cultura musicale.
Sebbene i russi si stanno aprendo a nuove forme, l'80% di loro è ancora fortemente radicato alle canzonette italiane che noi al giorno d'oggi diamo per superate.
In russia fa ballare di più "Gelato al cioccolato" di Pupo che non "Get Lucky" dei Daft Punk.

Edited 30 Ago. 2015 16:55
anonimo 30-08-15 20.23
@ efis007
La russia esistono due concetti di musica live:
- la musica concertistica.
- la musica di tutti i giorni.
La musica concertistica comprende sostanzialmente musica classica, ma anche concerti di "nuove" forme musicali esibite da artisti vari (possibilmente conosciuti) del panorama internazionale (funky, rock, jazz, etc).
E poi c'è la musica di tutti i giorni, la quale diversamente dall'italia o dalla tedeschia o dalla svizzera, è molto più folkroristica e di livello abbastanza basso.
Nel senso che in un qualsiasi locale pubblico è difficile andare a suonare gli standard jazz e/o i brani di Emeli Sandè pensando che piacciano.
Lì vogliono roba molto frivola, melodie semplici, canzonette russe o canzonette italiane.
Il genere italiano soprattutto è particolarmente gradito, tanto che i vari Albano e Romina, Toto Cutugno, Pupo, Celentano, etc, sono considerate delle star epocali e li fanno esibire in grandi teatri col tutto esaurito.
Durante un mio viaggio in russia una interprete (gran topa aggiungo, come del resto lo sono quasi la maggioranza delle russe) mi spiegò che durante il regime URSS lo stato "filtrava" tutte le informazioni provenienti dall'estero.
Compresa la cultura.
Tutto ciò che era in inglese o americano (ossa del "nemico") non passava, quindi niente Beatles, niente Oscar Peterson, niente Frank Sinatra, niente di niente.
L'unico grosso evento musicale che veniva lasciato filtrare dalla televisione sovietica era il Festival di Sanremo!
Quindi i sovietici sono cresciuti per decenni a pane acqua e Festival di Sanremo, il loro stereotipo di musica è quello, e non è un caso che pagano montagne di soldi per fare esibire Albano e Romina nei grandi teatri russi e in televisione.
Dopo la caduta del regime le cose sono cambiate, ma non tanto quanto si crede, i russi sono rimasti ancora estremamente "italianizzati" per quando concerne la musica.
Se siete in procinto di andare a suonare in russia in qualche albergo è bene che tenete conto di questa cosa.
Là non gradiscono molto gli standard internazionali che noi amiamo tanto, gradiscono Pupo, Celentano, Cutugno, Ranieri, Albano e Romina, insomma qualsiasi cosa che rispecchia il passato della canzone italiana sanremese.
Questa è la realtà in russia.
E la cosa avviene anche qui in italia coi russi che vengono qui (magari per sposarsi).
Parlo per esperienza personale, nei vari matrimoni di russi che ho fatto quì in italia gli sposi ci hanno chiesto espressamente di suonare Pupo, Albano e Romina, Cutugno, Celentano, etc.
E dovevate vedere come ballavano!
Quando gli facevamo gli Chic, Earth Win and Fire, James Brown, etc, non c'era la stessa risposta entusiastica.
Poi gli facevamo "Su di noi" di Pupo, o "Sarà perchè ti amo" di Albano e Romina, ed impazzivano tutti, saltavano anche sui tavoli!
Questa è la cartina al tornasole che dimostra come i russi siano rimasti molto indietro nella cultura musicale.
Sebbene i russi si stanno aprendo a nuove forme, l'80% di loro è ancora fortemente radicato alle canzonette italiane che noi al giorno d'oggi diamo per superate.
In russia fa ballare di più "Gelato al cioccolato" di Pupo che non "Get Lucky" dei Daft Punk.

Edited 30 Ago. 2015 16:55
Bravo Efis, quoto tutto, da persona che passa ogni anno diverse settimane in russia e che da anni convive con una russaemo
Ofelio 31-08-15 01.05
Esatto!
Del resto pagano e quindi ... amen.

Mi chiedo per quanti anni ancora durerà l'effetto censura, magari con gli anni imparareranno anche ad apprezzare il jazz, chissà
efis007 31-08-15 17.18
Non c'è una censura, c'è semmai un "vizio" che - anche dopo la caduta del regime - è rimasto ancora fortemente radicato nella cultura russa.
I russi è da anni che si stanno aprendo a nuove scoperte e nuove forme musicali.
E le apprezzano anche.
Non è che il jazz o il funky o il soul gli fa schifo come forma musicale, gli piace (nelle discoteche russe si balla house e techno, ad esempio).
Tuttavia un buon 80% dei russi è rimasto freezzato ancora ai vecchi canoni musicali italiani, al bel canto, alle melodie semplici, ai giri di accordi semplicistici.
Non è un loro difetto, è semplicemente una forma di vizio, diciamo simile agli americani e la Coca Cola.
Prova a togliere la Coca Cola agli americani e a convincerli di pasteggiare a pranzo e cena con un buon vino (magari italiano).
Un'altissima percentuale ti dirà di no, preferisce pasteggiare con la Coca Cola.
Non tanto perchè costa di più o di meno, ma per "vizio", per abitudine.
In Russia è a stessa cosa.
Nonostante non c'è più il regime URSS, tantissima popolazione è rimasta "viziata" dal bel canto all'italiana, e considerano idoli gli artisti come Cutugno, Romina, Pupo, etc.
Come tu sai Albano e Romina erano separati da lungo tempo, non cantavano più insieme, non concertavano più insieme, separati in tutto.
Ma la pressione russa (seguita da un cachet che non oso immaginare a quanto ammontasse!) ha fatto sì che questi due artisti si riunissero e si esibissero nuovamente in coppia.
E se non erro questo matrimonio avvenne proprio a seguito di richieste russe che li volevano a tutti i costi nei loro teatri.
Al che i due idoli avranno detto: "cara romina, quì c'è da prendere una valanga di soldi, dai che ci riuniamo e andiamo a fare i concerti in russia".
Detto fatto.
Ora in russia sono due superstar, fanno il tutto esaurito nei teatri.
Il che dimostra quanto appunto i russi - nonostante non ci sia più censura musicale - sono rimasti ancora molto ancorati ai vecchi stereotipi Sanremesi.
Un po' come avviene in Cina, Taiwan, e Giappone.
Sai qual'è uno degli artisti più acclamati in quei paesi?
Richard Clayderman!!
Cioè... da noi questo tizio è praticamente estinto da anni, non se lo fila più nessuno.
Là vende dischi a palate, concerti dappertutto, tutto esaurito nei teatri.
Oppure basta guardare al successo dei "Il Volo"!
Questi che fanno?
Che cantano?
Soprattutto roba italiana del passato, con uno stile fotocopia a Claudio Villa o Mario del Monaco.
Eppure hanno un successo incredibile, sono diventati degli idoli internazionali in poco tempo, li fanno esibire dappertutto.

Sembra strano ma è così.
La musica italiana "vecchia" e gli artisti "vecchi" piacciono nel mondo.
Soprattutto ai russi.

Mi pento amaramente di non aver scritto "Su di noi"! emo
Ofelio 31-08-15 18.05
Eh già,
mi sa che metto in repertorio anche "finché la barca va" il ballo del qua qua e vola colomba!
Le varie Kalinca Katiusha e oci ciornie mi hanno sderenato abbastanza, e allora ... w la pappa col pomodoro! emo
barbetta57 31-08-15 19.03
quando finisci in russia, ti ingaggio io: la mia nipotina (10 mesi) è capace di ascoltare il ballo del qua qua per ore di seguito su youtube, ma la musica dal vivo è un'altra cosa! emo
oltretutto, siamo relativamente vicini di casa: la pagnotta è assicurata. come stai messo a repertorio/zecchino d'oro?
negli intervalli, tra un ballo del qua qua e un mi scappa la pipi papà, ti permettiamo anche risuonare roba più seria
anonimo 31-08-15 20.10
Un altro punto interessante é quello ritmico: mentre il pop moderno occdentale costruisce le song su patterns ritmici piuttosto variati e discretamente complessi, il pop russo si basa esclusivamente su "zum pa zum pa", rigorosamente in 2/2
Ofelio 01-09-15 19.02
barbetta57 ha scritto:
la mia nipotina (10 mesi) è capace di ascoltare il ballo del qua qua per ore di seguito su youtube

eh, buon sangue non mente!!! AHAHAHAH
Ciao vecio, stame ben, se vedemo in ottobre... forse, tu intanto prepara l'arrangiamento su Cubase emo