Arrivo tardi, ma voglio dare anche io il mio contributo.
Leggendo i commenti che mi hanno preceduto immaginavo una voce annegata in suoni "cinematic", sonorità elettroniche, esplosioni in sottofondo e così via... (esagero un po'...
)
E invece ho trovato un arrangiamento (e una interpretazione) molto godibile, a mio parere molto rispettoso del testo e della forma di questo capolavoro.
Insomma il messaggio non passa in secondo piano, non si è distratti dall'arrangiamento.
Sul piano "tecnico" l'unico cosa che ho notato io (che non sono davvero nessuno) è che il pezzo fa un po' fatica a "crescere" man mano che avanza e forse "resta sempre un po' lì"... nonostante le diverse sonorità che di volta in volta usi con grande buon gusto e nonostante l'interpretazione di Barbara ben dosata.
Ma si tratta di una impressione molto personale e tra l'altro derivante da un solo ascolto...
In ogni caso mi piace molto l'idea di accostare un testo che parla di un modo "vecchio" (tradizionale) di fare guerra con sonorità moderne ed elettroniche... sembra ricordarci che nonostante le bombe intelligenti e i droni telecomandati, la guerra lascia sempre sul campo i suoi Piero...
Bel lavoro!
Stefano