Aggiungo un'altra cosa Jacus.
Come puoi notare sto scrivendo queste cose alle 5 e passa di mattina.
Mi sono svegliato presto?
No è il contrario, sono tornato a casa adesso dopo aver guidato 200 km di notte e con diverse ore di stanchezza alle spalle.
Ebbene mentre guidavo non ho potuto fare a meno di notare quanto, a causa della stanchezza, i miei riflessi erano estremamente lenti e confusi rispetto al normale.
Talmente lenti da essere quantificabili come
peggiori di uno stato di ebrezza!
Intendo dire che durante il giorno quando sono riposato posso permettermi di bere anche due bicchieri di un buon Grignolino del Monferrato e NON ho i riflessi così lenti come quando guido stanco morto di notte.
Eppure lo stato di stanchezza notturna non viene multato in quanto, secondo qualche "geniaccio", non costituisce pericolo.
Un bicchierino di vino in più, sì.
E' logico tutto questo?
La verità è sempre quella che ho descritto: l'istruzione.
Fortunatamente io mi ritengo un pilota istruito e so riconoscere i colpi di sonno e le alterazioni dovute alla guida prolungata, alla stanchezza, etc, quindi mi comporto di conseguenza cercando di "pilotare" il mezzo nel modo più sicuro possibile in relazione a quel particolare stato.
Che varia da situazione a situazione, da persona a persona.
Prendiamo l'alcool ad esempio.
Io amo i vini italiani, ne sono estimatore, e li bevo da quando ero piccolo.
Il mio tasso di sopportazione all'alcool è mooolto ma mooolto più elevato di un astemio che beve solo acqua minerale.
Posso scolarmi a pranzo anche 5 bicchieri di vino e ti assicuro che da Varese prendo la macchina, la guido normalmente, e vengo a trovarti ad Agrigento senza alcun problema.
Un astemio probabilmente con 1 bicchiere va a sbattere alla prima curva che trova perchè i suoi riflessi sono visibilmente alterati (se il suo organismo non è abituato al vino, lo "prende brutto", gli si smelona il cervello in men che non si dica).
Ebbene... io abituato ad essere sveglio ed attento anche dopo avere bevuto un buon vino a pranzo, qualche ora fa ero in uno stato di alterazione moolto più pericoloso: ero stanco, avevo sonno, riflessi lenti, capacità di percezione degli ostacoli ridotta, insomma ero potenzialmente un pericolo.
Fortuna vuole che so riconoscere i miei stati fisici, quindi mi sono comportato nel modo più sicuro possibile.
E ora sono qui, a casa, tranquillo, stanco, che sto scrivendo (ma mò vado a nanna, sto crollando), e non mi sono impastato contro nessuno.
Potevo farlo?
Certo.
Bastava che avessi messo da parte il cervello e mi mettevo a correre come un pazzo.
Un ignorante avrebbe fatto così forse.
Ma io non lo sono.
Stanco o no, il cervello lo tengo acceso quando guido, e soprattutto lo USO, non mi faccio sopraffare dagli istinti dell'ignoranza, tengo il cervello in funzione, il buon senso, la prudenza.
Quindi non è una questione di cartelli, di alcool, di qui, di la.
E' sempre una questione di cervello.
Cioè di istruzione.
Quando si guida bisogna sempre usare il cervello.
Questo è l'unico metodo veramente efficace per guidare bene ed in sicurezza.
Mica le multe.
Le multe ti tolgono solo soldi dal portafoglio, ma se sei un idiota di pilota continuerai ad essere un idiota di pilota.
Ergo un pericolo per te e per gli altri, sempre.
Sono stanco morto, vado a dormire.