Korg pa4...come la vorreste ?

efis007 27-05-15 16.32
Vi dico come la vorrebbero molti "arrangeristi": con un leggio enorme davanti e due spalline ai lati alte 30 cm.
Così nessuno li sgama più quando fingono di suonare. emo
simondrake 27-05-15 16.35
Quoto che di più non si può.

Poi vorrei una maggiore libertà di assegnazione dei parametri agli sliders, EC5 e, possibilmente, di editabilità dei suoni in ambiente style mode che trasformerebbe la PA in un bel synth.

Mi piacerebbe che si potessere ascoltare in preview styles e sounds senza doverli necessariamente caricare

Anche la possibilità di integrare il songbook inserendo delle entries da media come nella yamaha utilizzando il comando append, senza dover sostituire ogni volta il file intero (so che ci sono programmi per pc, ma a me piace fare tutto da tastiera)

PS: io ho la pa2xpro, magari molte di ste cose con la 3x o la 900 già si possono fare...

gokuss4 27-05-15 16.55
efis007 ha scritto:
Vi dico come la vorrebbero molti "arrangeristi": con un leggio enorme davanti e due spalline ai lati alte 30 cm.
Così nessuno li sgama più quando fingono di suonare. emo

VERO emo ormai ci stanno solo quelli emo
turpe 27-05-15 17.32
@ clouseau57
turpe ha scritto:
sappi che non sono d'accordo...emo

dimmi perche'...emo



intanto credo che i tasti di intro fill break e variation stiano meglio a destra...emo
Edited 27 Mag. 2015 0:08
Se ho capito bene, che ti riferivi all'havian 30, non sono d'accordo perché è un grosso passo indietro...guadagni solo gli 88 tasti...
Se invece ti riferivi alla sd7 non sono contrario, però ti suggerirei, a scopo cautelativo, di aspettare la nuova korg e valutare con più serenità...emo
efis007 27-05-15 18.12
gokuss4 ha scritto:
VERO emo ormai ci stanno solo quelli emo

Ed è un peccato sottolineo perchè un arranger è uno strumento molto espressivo che, messo nelle mani giuste, può impressionare a dir poco.
Il problema è che spesso questo strumento viene usato come riproduttore di basi, come un jukebox insomma, e questo modo di usare l'arranger getta fango addosso ai veri musicisti che invece l'arranger lo suonano, e bene!
Per cui ecco che nella mentalità collettiva l'arrangerista diventa il fuffaro, cioè è colui che finge sempre di suonare, anzi che non sa proprio suonare, suona la macchina.
E purtroppo siamo pieni di questa gente che, attraverso l'arranger, porta via lavoro ai veri musicisti e li discreditano perfino.
Da noi non esiste la "scuola dell'arranger".
Diversamente dal giappone, korea, thailandia, cina, etc, in cui gli arrangeristi (comunemente sono "organisti combo", usano organi Yamaha Electone) frequentano corsi molto seri, prendono diplomi, vengono fatti esibire in veri e propri concerti/festival per arrangers.
Là c'è la scuola dell'arranger, è sentita, è vissuta musicalmente in modo serio.
Quì ci sono i fuffari. Non tutti, ma parecchi sì.
Franchigno8 27-05-15 19.02
Purtroppo siamo alla frutta,non solo i FINTI hanno RUBATO il lavoro ai veri musicisti,ma hanno fatto in modo che le paghe siano diventate da fame.D'altronde se uno non sa suonare anche cinquanta Euro per lui sono una manna.Detto questo,pensa come sono cambiati i tempi,una volta i pianisti vedevano chi suonava un arranger come noi oggi vediamo chi proprio non li suona,cioè erano considerati poco meno di 0!.Poi se apriamo il discorso sui DJ....Ne ho ascoltato una abbastanza famoso,dovevate sentirlo,quando suono chiudo gli occhi eeeeeee,QUANDO SUONA?????????.DJ abbiate almeno rispetto per chi crea la musica che voi con sommo sforzo riproducete su un piatto o lettore MP3!.Morale come dicono a Roma,ci vedete bene?ma vedete de anna a FANCULO!emoemo
radjuice 28-05-15 01.26
clouseau57 ha scritto:
Korg pa4...come la vorreste ?

1 - Più leggera, ma non in plastica
2 - Tempi di accensione ridotti
3 - Due uscite video separatamente assegnabili
4 - Uscita Out per ogni singola traccia dell'arranger + per gli upper
5 - Looper con tasti dedicati Play e Record (non doppia funzione e due per volta)
6 - Veri Drawbars x organo (ovviamente tenendo gli sliders attuali separatamente)
7 - Modifica/Assemblaggio istantaneo degli styles
8 - Utilizzo di nuovi campioni realistici, anche pochi ma almeno buoni
9 - Revisione e maggiore fluidità nei noti colli d'oca
10 - Possibilità lettura pdf per testi/spartiti/etc. da poter visualizzare su display esterno
11 - Songbook più ricco e aggiornato
12 - Tasti delle funzioni live retroilluminati
13 - Aggiornamento software via Lan (rete)
14 - Tasti dedicati e vicini: Manual Drum - Manual Bass - Piano Mode
15 - Ora non me ne vengono più, ma so che ne ho sempre pensate tante emo
clouseau57 28-05-15 17.04
turpe ha scritto:
ti riferivi alla sd7 non sono contrario, però ti suggerirei, a scopo cautelativo, di aspettare la nuova korg e valutare con più serenità...emo

emo
efis007 28-05-15 20.26
Franchigno8 ha scritto:
Purtroppo siamo alla frutta,non solo i FINTI hanno RUBATO il lavoro ai veri musicisti,ma hanno fatto in modo che le paghe siano diventate da fame.D'altronde se uno non sa suonare anche cinquanta Euro per lui sono una manna.

Vero, purtroppo.

Franchigno8 ha scritto:
Detto questo,pensa come sono cambiati i tempi,una volta i pianisti vedevano chi suonava un arranger come noi oggi vediamo chi proprio non li suona,cioè erano considerati poco meno di 0!

Soltanto da noi.
Nei paesi che ho citato l'arrangerista (che ripeto, solitamente è un organista combo) è molto ben accetto e quasi invidiato perchè non si limita a far partire le batterie dell'arranger per cantarci "io vagabondo", ma sfruttano la peculiarità principale di questi organi combo/arranger (pedaliera compresa) per eseguire musiche ed arrangiamenti molto seri (soprattutto di stampo orchestrale) che denotano non solo una grande preparazione musicale e padronanza tecnica dello strumento, ma anche una spiccata e matura sensibilità sul come usare (bene!) questi particolari strumenti.
In quei paesi l'arrangerista non è semplicemente un pianista improvvisato, cioè un musicista che fa musica seria sul pianoforte e poi gioca a fare canzonette semplici con l'arranger, bensì è un musicista "formato" che sa trattare l'arranger con la stessa dedizione e serietà del pianoforte (frequentando anche corsi e studi molto seri).
Per loro non c'è distinzione tra pianoforte e arranger, entrambi sono due strumenti che vanno suonati con impegno e tecnica.
E' solo da noi che esiste questa mentalità balenga che considera il pianoforte uno strumento "serio", e l'arranger un giocattolo per fare quattro pirlate (magari fingendo pure di suonare!).
Ma la realtà è molto diversa: un arranger suonato con grande gusto artistico e perizia tecnica è in grado di emozionare il pubblico tanto e quanto un pianoforte.
Anzi alle volte di più... non tanto per i suoni, ma proprio per la bravura esecutiva di chi lo sta suonando.
Questa è la scuola dell'arranger che piace a me.
O questa.
E sfido chiunque a dire che sia una scuola poco seria.
Ed è così che nei paesi orientali viene insegnato l'arranger. Gli allievi vengono istruiti sull'uso dei suoni, sull'uso dello strumento, e messi al cospetto non di "io vagabondo" ma di grandi temi classici da eseguire e studiare, proprio come si fa in conservatorio col pianoforte.
Poi c'è spazio anche per divertirsi ovviamente, ma sempre tenendo alto il livello esecutivo e tecnico dell'arrangerista.
Da noi avete mai visto in un locale suonare un arrangerista in questo modo? emo
No, da noi l'arrangerista fa cagate, è lontano anni luce dalla vera scuola dell'arranger.
Alle volte non perchè è lui che le vuole fare, ma perchè è la GENTE ignorante che vuole le cagate (karaoke, basi che suonano da sole, etc).
Ed è questo che mi manda in bestia.
Se la gente fosse meno SCEMA i fuffari dell'arranger non esisterebbero più!! emo

Quoto il resto del discorso sui DJ. Fanculo i DJ. emo
greg 28-05-15 20.38
Io provengo direttamente dall'epoca d'oro delle spinette, organi combo o consolle, dir si voglia. Quando per l'appunto si veniva additati dai pianisti, hammondisti eccetera che consideravano la tastiera lower degli organi come una vera truffa per chi ascoltava.
Per quel che mi riguarda dovrebbero direttamente produrre gli styles case produttrici di basi, con un arrangiamento quanto più possibile simile al brano in questione. Per Tyros io, ad esempio, posseggo styles (come molti, immagino) di brani di Battisti, suonabilissimi anche con la destra. Io credo che la rivoluzione potrebbe essere proprio arrangers, che, al posto di caricare "finti" basi, caricassero gli arrangiamenti dei brani. Naturalmente gli styles generici sempre disponibili, ci mancherebbe. Allora sì che non ci si stancherebbe del proprio arranger, con la possibilità di avanzare lo stato del GM e cambiarne i singoli suoni a piacere. Tutto possibilmente modulare, con flashram eccetera. Un "desiderata" eccessivo?
efis007 28-05-15 21.07
greg ha scritto:
Io provengo direttamente dall'epoca d'oro delle spinette, organi combo o consolle, dir si voglia. Quando per l'appunto si veniva additati dai pianisti, hammondisti eccetera che consideravano la tastiera lower degli organi come una vera truffa per chi ascoltava.

Me li ricordo anch'io quei tempi (anch'io provengo dagli organi combo e dal pianoforte).
Ma siamo sempre lì, coloro che additavano gli organisti come "truffatori" erano coloro che non hanno mai capito niente dell'arranger, cioè sono ignoranti verso questo strumento (che esiste da decenni).
Quello che deve essere ben chiaro è che l'arranger, così come qualsiasi tastiera/workstation è un "imitatore di suoni".
Possiede anche suoni propri, nuovi, innovativi, personali.
Vero.
Ma sostanzialmente una tastiera è anche un imitatore di suoni.
Per cui c'è poco da girarci intorno, le tastiere vanno usate per quello che sono e bisogna tirarci fuori il massimo che tali strumenti riescono a fare.
Sappiamo tutti che un'orchestra vera o un batterista vero o un bassista vero sono un'altra cosa!
Ma non è questo l'approccio che va indirizzato verso lo strumento tastiera.
Lo strumento tastiera va approcciato come un qualsiasi altro strumento che - se suonato bene e con grande perizia tecnica - riesce ad emozionare e fare grandi cose.
Per cui è sbagliato considerare l'arrangerista un "truffatore".
Tu... tal locale... paghi 5 musicisti? Paghi un'intera band? Si? E allora bene, ci portiamo la band vera sul palco.
Non paghi? La band costa troppo?
E allora ti becchi il tastierista/arrangerista che col suo strumento imita la band.
E siccome questo strumento è fatto e concepito per fare quello, non c'è da scandalizzarsi.
Lo scandalo se c'è... il vero scandalo... è pagare soldi ad un arrangerista che NON E' un arrangerista!! emo
Questo è il vero scandalo.
L'arranger in sè non ha colpa.
La colpa è dalla massa di ignoranti che non vogliono un vero musicista arrangerista, ma spesso prediligono dare soldi ai fuffari che facendo ABUSO dell'arranger fingono di suonare e di essere ciò che non sono (musicisti)!
E' questa la "croce" dell'arranger.
Lo strumento in sè è bello, è interessante, ha possibilità espressive enormi.
Ma quando io gestore pago un musicista... e che caxxo... DEVE essere un musicista, io pago e voglio un musicista, mica un imbecille qualsiasi che fa il jukebox con l'arranger.
Chi accetta questo modo di fare e sovvenziona economicamente questi personaggi crea un enorme danno culturale alla massa, ai veri musicisti, alla vera scuola dell'arranger.
E mi duole dirlo, ma da noi chi permette che si avverino queste cose è perchè ha a cuore soltanto il suo tornaconto monetario (della serie: "anche se quello lì finge di suonare mi riempe il locale lo stesso, quindi a me che mi frega!").
Ma questo accade solo qui.
Nei paesi orientali no; lì hanno cuore sia gli affari, ma hanno a cuore anche la qualità del prodotto che pagano.
Ergo se pagano un musicista, pagano un musicista che sia musicista, non un fuffaro che finge. emo
Chi finge di suonare non ha il minimo diritto di calcare un palco su cui si devono esibire i musicisti, ossia coloro che realmente sanno suonare (bene possibilmente).
In questo modo si contribuisce alla cultura, alla diffusione delle scuole di musica per arranger, e alla creazione di eccellenti "arrangeristi" in grado di stupire il pubblico.
clouseau57 29-05-15 03.38
Gia'...il guaio peggiore e' che una volta i fuffari erano bravi mesterianti con conoscenze musicali importanti.
Oggi lo diventano i Conservatoristi perche in un'orchestra ( seria ) verrebbero definiti fuffari...
quindi si limitano ad eccellere nel piano bar , dove per fortuna non esiste una scula ufficiale , almeno al conservatorio...
Mah , non ci sono piu' le mezze stagioni...
emo
Edited 29 Mag. 2015 1:39
efis007 29-05-15 04.59
clouseau57 ha scritto:
Gia'...il guaio peggiore e' che una volta i fuffari erano bravi mesterianti con conoscenze musicali importanti.

Dipende cosa intendi per "conoscenze musicali".
Se intendi bravo musicista allora non è un fuffaro.
Se intendi bravo impresario ammanicato con certe persone è diverso.
Per me musicista il fuffaro è semplicemente colui che finge di essere musicista e finge di sapere suonare.
efis007 29-05-15 05.03
clouseau57 ha scritto:
Oggi lo diventano i Conservatoristi perche in un'orchestra ( seria ) verrebbero definiti fuffari...
quindi si limitano ad eccellere nel piano bar , dove per fortuna non esiste una scula ufficiale , almeno al conservatorio...

Più che eccellere nel piano bar, il problema è che in Italia (e in molti altri paesi) "l'arrangerista" non è proprio riconosciuto a livello accademico e istituzionale.
Ed è anche per questo che gli arrangeristi si impegnano poco e non trovano meglio da fare che suonare le solite "meline" al pianobar.
Pianobar che sfortunatamente non è una sala da concerto, ne tanto meno è frequentato da persone colte ed intelligenti di musica.
E' normale poi se in questi ambienti vivono come parassiti i fuffari.
Tutto parte da una "non cultura" del musicista arranger, e da una sua (non) reale considerazione nel panorama musicale (e accademico) in qualità di musicista esperto e qualificato!
Un locale che ha un pianoforte a coda già presente nel locale stesso chiamerebbe mai (e pagherebbe) un pianista che non sa suonare tale pianoforte?
Appunto.
Con l'arranger è diverso.
Con l'arranger questa "non cultura" porta inevitabilmente a fregarsene del talento e della qualità del musicista.
Al punto tale che, sia il gestore (ignorante), sia il pubblico (ignorante) se ne fregano bellemente se su quel palco si sta esibendo un cialtrone che non sa neanche come è fatto un DO7. emo
E' questa la vera vergogna a cui stiamo assistendo da anni: eserciti di fuffari che prendono il posto dei musicisti e si fanno pagare per non suonare una fava.
E chi invece sa suonare (magari cose belle, innovative, meritevoli) è costretto a piegare la testa e subire "l'inquinamento" provocato dalla massa dei fuffari che - col loro modo di fare - ha imposto sul mercato un certo modo di fare musica ed esibizione.
Ossia... paghe basse... devi suonare anche tu le stesse cagate... non puoi proporre cose nuove o diverse... devi fare lo zimbello e il karaoke altrimenti la gente sbuffa... devi fare il basettaro altrimenti dicono che suoni peggio dell'altro... e via discorrendo.
L'aver seminato i palchi di questa gente (i fuffari) ha indotto un reale inquinamento culturale di cui, principalmente, ne fanno le spese solo i musicisti.
A questo aggiungiamo che l'arranger non ha una scuola ed un titolo accademico, e la frittata è fatta.
Ma questo accade solo qui!

(continua)
efis007 29-05-15 05.19
(riprende)

Come cita correttamente questo articolo...

---------------------------------------------
[c]Nonostante tutto, non è mai diventato uno strumento di massa, anche perché lo si poteva studiare solo presso le scuole Yamaha, infatti l’Electone non è uno strumento di conservatorio.
Cosa pensereste voi se il pianoforte non fosse uno strumento di conservatorio e vostro figlio viene a chiedervi 4000-5000 Euro o anche di più per uno strumento che non è riconosciuto legalmente in Italia da nessun titolo?[/c]

[c]Adesso, estendiamo questo discorso a tutti i paesi europei e a agli Stati Uniti e arrivamo alla conclusione che ha portato alla scomparsa dal mercato internazionale dell’Electone.
Infatti, Yamaha Co., ha deciso di limitare la produzione solo per il Giappone e altri paesi asiatici vicini, dove l’Electone, a differenza del resto del Mondo, [g]è il principale strumento di composizione e il diploma in Electone è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione giapponese.

Essere un electonista in Giappone è importante quanto essere un pianista affermato in Italia.[/g][/c]
--------------------------------------------------------------
Eccola qui la differenza che c'è tra noi e loro.
I giappone i fuffari non li fanno esibire!
Là l'arrangerista o Electonista che dir si voglia, è un musicista altamente preparato e considerato.
Anche dalla gente!
La gente ha rispetto per questi musicisti, li vuole sentire suonare, li vuole vedere all'opera, vanno ai loro concerti, riempiono le sale.
Qui no.
Qui siamo costretti a fare le pugnette nei pianobar, a fare gli zimbelli per intrattenere quattro deficienti che bevono la birra al tavolo.
E nessuno gli importa se stai suonando o fingendo, l'importante è che fai lo zimbello.
A me piacerebbe un mondo che ci fosse un locale in italia in cui è presente fisso uno Yamaha StageA!
Voglio vedere quanti musicisti lo sanno suonare così!
Forse sembrerà un'idiozia ma io penso che se in italia ci fosse un diffusione "di massa" (conservatori compresi!) per questo strumento forse sarebbe la volta buona che diamo un taglio a tutta la fuffa da cui siamo invasi.
Niente più fuffari, niente più ciarlatani, ma musicisti seri e capaci che portano nei locali grandissima qualità artistica, tecnica, e musicale.
Usando proprio l'arranger.

E' un'idea folle, lo so.
Ma secondo me non farebbe che bene al nostro paese, a noi stessi, alla gente, alla musica.
emo
Riccardo_Gerbi 29-05-15 05.48
efis007 ha scritto:
Come cita correttamente questo articolo...


Leggo in seguito di tasti "piombati" (???), peraltro da "battere".
Tralascio il resto, certi "Brividi" mi bastano...

Un saluto a tutti.
R.Gerbi
efis007 29-05-15 06.40
E' un'articolo del 2004 in riferimento ai primi StageA, oggi siamo nel 2014 è magari sono diversi.
In ogni caso si tratta di organi tuttofare, non di un pianoforte, quindi l'aspetto meccanico di questo strumento è relativo proprio alla tipologia dello strumento stesso e al suo modo di essere usato/suonato.

A parte questo l'esempio non era riferito tanto allo strumento in sè, quanto all'approccio professionale che è in vigore in certi paesi i quali, diversamente da noi, non considerano l'arranger uno strumento giocattolo (la "pianola") da dare in mano a cani e porci, bensì uno strumento altamente professionale che impone una altrettanta professionale preparazione tecnica e musicale, con tanto di titolo accademico e diploma legalmente riconosciuto dallo stato.
Ed è questo il bello.
Lo StageA è uno strumento molto costoso al pari di un pianoforte,in euro costa più di 10.000 euro.
Eppure in giappone lo posseggono in migliaia perchè, proprio come un pianoforte, non è uno strumento che viene venduto con fini a se stessi, ma include tutta una serie di corsi e scuole specifiche che guidano il principiante musicista a diventare un fenomenale esecutore di StageA (con tanto di diploma legalmente riconosciuto).
Ecco perchè lo comprano.
Lo comprano perchè, alla pari di un pianoforte, questo strumento è come un pianoforte... cioè non è un giocattolo e nessuno si approccia a questo strumento come fosse un giocattolo.
Su quello strumento si studia, e tanto anche, in modo serissimo, per anni.
Esattamente il contrario di ciò che avviene da noi in campo tastieristico in cui "l'arrangerista", oltre a non trovare corsi appositi, non può neanche diplomarsi in quella disciplina/strumento.
Alla fine quindi si ritrova a fare pianobar o karaoke, magari con le basi perchè non sa proprio suonare.
E anche ipotizzando che compra uno StageA e lo studia seriamente, qui in italia vedrà comunque il suo talento deriso e non considerato da nessuno, istituzioni in primis, perchè qui manca proprio la cultura dell'arranger!
Da noi l'arranger non è niente, è un giocattolo, e l'arrangerista è visto come un basettaro normalotto che "mette" i brani che il pubblico ignorante gli chiede.
E siccome da noi vige moltissima ignoranza è del tutto inutile che ci compriamo per lo StageA.
Primo perchè costa.
Poi pesa.
Poi non ci si diploma.
Poi ci si esibisce.... dove? Alla pizzeria bella napoli? Con lo StageA?
O in un teatro magari?
Forse, ma con la mentalità inquinata che abbiamo è quasi sicuro che molti storgano il naso ("uff, fa un concerto con l'organo, e senti quanta roba fa, sicuramente non sta suonando, finge", direbbero in molti).
In un paese (l'italia) così ignorante di cultura tastieristica e arrangeristica è una partita persa.
Noi non siamo il giappone purtroppo.
Siamo il paese in cui i fuffari prendono il posto (e i soldi) dei musicisti, sembra fantascienza ma è così.
Siamo ridotti a questo livello.

Quindi meglio comprasi una Korg PA col quale andare in giro a fare qualche zimbellata nei locali.
Suonando possibilmente il meno possibile perchè altrimenti il "basettaro" vince.
Meglio evitare di suonare interamente l'arranger con le proprie mani.... meglio mettere le basi se si vuole competere ed essere allo stesso (basso) livello dei basettari.
Da noi funziona così, ecco perchè lo StageA è sparito dalla nostra medioevale cultura.
In giappone funziona in altro modo (e li invidio).
Edited 29 Mag. 2015 4:43
Riccardo_Gerbi 29-05-15 08.27
efis007 ha scritto:
E' un'articolo del 2004 in riferimento ai primi StageA, oggi siamo nel 2014 è magari sono diversi.


Il problema non è il modello o il periodo storico, ma i termini impiegati nella descrizione: siccome parliamo di cultura, anche nel 2004 rischiavi la pelle a consegnare un articolo con certi "tecnicismi"...

efis007 ha scritto:
In ogni caso si tratta di organi tuttofare, non di un pianoforte, quindi l'aspetto meccanico di questo strumento è relativo proprio alla tipologia dello strumento stesso e al suo modo di essere usato/suonato.


In ogni caso, il risultato non cambia: può essere anche un'automobile, ma se fornisci una descrizione tecnica - per cortesia - utilizza una terminologia corretta!

Un saluto a tutti
R.Gerbi
paolovaleri 29-05-15 10.31
Sono d'accordo sul fatto che i moltissimi finti musicisti, che a mio parere si identificano con coloro che adoperano l'arranger come un player, siano la causa degli attuali cachet ridotti ormai all'osso, così come il numero delle serate, perché quei personaggi li trovi ovunque, sono invasivi come le cavallette.
Però anche tra coloro che suonano con le proprie mani è lecito fare un distinguo, perché se hai tecnica, se sei veloce, se adoperi la mano sinistra come la destra, chi ti ascolta lo capisce; i pezzi impegnativi difficilmente sono presenti nel repertorio dei musicisti scarsi, e quando ci sono, la divisione è approssimativa e l'armonizzazione è semplificata, e addio brano.
Prendo a mò di esempio due Jazz Standard: Red sails in the sunset e Moonglow, che, se suonate alla "ora ci proviamo", diventano, in molte parti, perfettamente sovrapponibili. Se li suoni come vanno suonati, la rispettiva identità è garantita.
Io suono in pubblico dal 1965, e mi sono formato nei night club della Campania, dove c'erano fior di musicisti anche nei complessi meno noti: ricordo i Maxtibors di Roma, il complesso Vulcano, il gruppo di Vito Russo........che musica ragazzi, roba da restare a bocca aperta.
Oggi suono poco, per i problemi che tutti sappiamo, le serate sono poche e mal pagate, e poi vogliono in anteprima il cd con i tuoi pezzi, perché l'esperto musicale del locale, che poi si identifica con l'animatore, deve dare l'ok. Per la serie gli esami non finiscono mai, neanche a 68 anni.
Per restare in tema, mi piacerebbe che la nuova Korg avesse maggior presenza della batteria, che i suoni di basso fossero più equilibrati - attualmente in alcune note hanno risonanze non gradevoli - e che i suoni più importanti, quelli che ti servono per fare la serata, fossero di maggiore qualità. E poi due caratteristiche del Kronos: il suono di pianoforte e la possibilità, per la mano destra, di suonare il nuovo suono sulla coda del suono precedente.
Vi leggo sempre con tanto piacere. Un caro saluto a tutti, Paolo.
anonimo 29-05-15 11.02
gli arranger servono solo quando il gestore non ha i soldi per pagare un gruppo intero, solo i giapponesi possono andare ad ascoltare uno che fa un concerto in un palco con l'arranger emo
Edited 29 Mag. 2015 9:02