greg ha scritto:
Io provengo direttamente dall'epoca d'oro delle spinette, organi combo o consolle, dir si voglia. Quando per l'appunto si veniva additati dai pianisti, hammondisti eccetera che consideravano la tastiera lower degli organi come una vera truffa per chi ascoltava.
Me li ricordo anch'io quei tempi (anch'io provengo dagli organi combo e dal pianoforte).
Ma siamo sempre lì, coloro che additavano gli organisti come "truffatori" erano coloro che non hanno mai capito niente dell'arranger, cioè sono ignoranti verso questo strumento (che esiste da decenni).
Quello che deve essere ben chiaro è che l'arranger, così come qualsiasi tastiera/workstation è un "imitatore di suoni".
Possiede anche suoni propri, nuovi, innovativi, personali.
Vero.
Ma sostanzialmente una tastiera è
anche un imitatore di suoni.
Per cui c'è poco da girarci intorno, le tastiere vanno usate per quello che sono e bisogna tirarci fuori il massimo che tali strumenti riescono a fare.
Sappiamo tutti che un'orchestra vera o un batterista vero o un bassista vero sono un'altra cosa!
Ma non è questo l'approccio che va indirizzato verso lo strumento tastiera.
Lo strumento tastiera va approcciato come un qualsiasi altro strumento che - se suonato bene e con grande perizia tecnica - riesce ad emozionare e fare grandi cose.
Per cui è sbagliato considerare l'arrangerista un "truffatore".
Tu... tal locale... paghi 5 musicisti? Paghi un'intera band? Si? E allora bene, ci portiamo la band vera sul palco.
Non paghi? La band costa troppo?
E allora ti becchi il tastierista/arrangerista che col suo strumento imita la band.
E siccome questo strumento è fatto e concepito per fare quello, non c'è da scandalizzarsi.
Lo scandalo se c'è... il vero scandalo... è pagare soldi ad un arrangerista che NON E' un arrangerista!!
Questo è il vero scandalo.
L'arranger in sè non ha colpa.
La colpa è dalla massa di ignoranti che non vogliono un vero musicista arrangerista, ma spesso prediligono dare soldi ai fuffari che facendo ABUSO dell'arranger fingono di suonare e di essere ciò che non sono (musicisti)!
E' questa la "croce" dell'arranger.
Lo strumento in sè è bello, è interessante, ha possibilità espressive enormi.
Ma quando io gestore pago un musicista... e che caxxo... DEVE essere un musicista, io pago e voglio un musicista, mica un imbecille qualsiasi che fa il jukebox con l'arranger.
Chi accetta questo modo di fare e sovvenziona economicamente questi personaggi crea un enorme danno culturale alla massa, ai veri musicisti, alla vera scuola dell'arranger.
E mi duole dirlo, ma da noi chi permette che si avverino queste cose è perchè ha a cuore soltanto il suo tornaconto monetario (della serie: "anche se quello lì finge di suonare mi riempe il locale lo stesso, quindi a me che mi frega!").
Ma questo accade solo qui.
Nei paesi orientali no; lì hanno cuore sia gli affari, ma hanno a cuore anche la qualità del prodotto che pagano.
Ergo se pagano un musicista,
pagano un musicista che sia musicista, non un fuffaro che finge.
Chi finge di suonare non ha il minimo diritto di calcare un palco su cui si devono esibire i musicisti, ossia coloro che realmente sanno suonare (bene possibilmente).
In questo modo si contribuisce alla cultura, alla diffusione delle scuole di musica per arranger, e alla creazione di eccellenti "arrangeristi" in grado di stupire il pubblico.