Caccia in scatola (canned hunting)

mima85 17-10-15 20.50
robykaiman ha scritto:
Forse il pianeta ha bisogno di essere liberato da queste belve, magari lasciando che siano braccate dalla natura che esse stesse sfregiano in queto modo. emo


Togli il "forse", quelli che hanno bisogno di fare queste cose non sono uomini, sono vigliacchi senza palle, che per compensare le loro pochezze di spirito e per sentirsi grandi quando invece sono delle complete nullità, devono ammazzare dei poveri animali.

Io non sono contro la caccia sebbene non sia un'attività che mi sta simpatica. Però deve essere fatta secondo regole ferree e ben precise, e soprattutto senza coinvolgere specie animali in pericolo di estinzione.
Edited 17 Ott. 2015 18:52
anonimo 18-10-15 03.31
mima85 ha scritto:
Togli il "forse", quelli che hanno bisogno di fare queste cose non sono uomini, sono vigliacchi senza palle, che per compensare le loro pochezze di spirito e per sentirsi grandi quando invece sono delle complete nullità, devono ammazzare dei poveri animali.


Quelli dell'ISIS che distruggono monumenti sono accusati (a giusta ragione) di commettere crimini contro l'umanita'.

Un raro elefante, oggetto di studio e per giunta invia di estinzione e' piu' di un monumento : la natura ci ha messo milioni di anni per farlo, ed in piu' e' un essere vivente.

mima85 ha scritto:
Io non sono contro la caccia sebbene non sia un'attività che mi sta simpatica. Però deve essere fatta secondo regole ferree e ben precise, e soprattutto senza coinvolgere specie animali in pericolo di estinzione.



Neppure io sono contrario alla caccia, quando serve per contenere gli squilibri venatori (eccesso di ungulati con relativi rischi ecc.).
Se controllata e' fatta per precisi scopi puo' avere un senso, ma cio' che deve essere debellato e' il fanatismo.

Troppe volte sento gli spari vicino alle case (cosi' vicini da far paura), e troppe volte ho letto (anche in zona) di incidenti assurdi, dove al muoversi di un cespuglio son partiti i colpi contro amici o familiari (con effetti letali).

Una volta mi sono trovato a far trekking in un colle molto boschivo, era stagione di caccia ed ho avuto realmente paura : c'erano piu' cacciatori che alberi, e temevo che muovendo un cespuglio mi arrivasse qualche pallettone.

Non ho avuto paura di cinghiali (venuti giu' da un dirupo con il fragore di una frana) e vipere (scappano spaventatissime quando ci sentono a distanza), tantomeno del lupo che qualche mese fa era a pochi metri da casa mia, ma dei cacciatori spesso ho paura, principalmente per il fanatismo di alcuni di loro.

La natura non ha ragione di attaccare se non e' messa in pericolo, l'uomo spesso lo fa senza pensarci.

emoemo

sterky 20-10-15 15.25
in realtà non sono ne gli unici ne i primi! nell'est europa è molto usato come sistema. non con i leoni naturalmente....ma cervi, caprioli, stambecchi, mufloni, e uccellame vario, tutti animali d'allevamento, poi te ne liberano uno nella riserva e te vai a cacciarlo! e li si parla di centinaia di euro, quindi non una cosa "da ricchi"!

io sono a favore della caccia di selezione (quella mirata all'abbattimento di animali vecchi, malati o in eccesso per l'equilibrio), e abbastanza indifferente alla caccia normale (da noi almeno vengono messi dei limiti annui sugli animali che si possono uccidere, e ci sono molti controlli).
questa cosa......bo, perchè? è come partecipare a una gara sapendo già che gli altri concorrenti ti lasciano vencere.......
efis007 20-10-15 17.19
Come ho già detto non sono un cacciatore e non mi piace vedere uccidere gli animali (soprattutto per trofeo).
Tuttavia vorrei far notare quanto alle volte il nostro essere "anti caccia"... ovvero il considerare la pratica venatoria una disciplina assassina e criminale... è un pretesto per nascondere la testa sotto terra a mò di struzzi e non osservare la realtà nella sua "spietata" integrità.
La maggior parte delle persone che puntano il dito contro la caccia si scoprono poi essere ghiotte di cibi a base animale.
Patè d'oca, ragu di cinghiale, di lepre, di capriolo, bistecche e salumi a non finire, etc.
La modernità ci ha portato a pensare (o almeno forse qualcuno lo pensa) che basta andare all'esselunga per comprare un buon ragù di capriolo, ignari del fatto che quel capriolo da qualche parte deve arrivare, cioè qualcuno deve averlo preso ed ammazzato per farci il ragù.
In tempi antichi c'era solo un mezzo: andarlo a cacciare.
Oggi senza sporcarsi le mani basta un carrello della spesa ed ecco pronto il capriolo sulle nostre tavole.
Ci sono allevamenti e serre in cui milioni di animali di tutte le specie vengono "coltivati" appositamente per farne una mattanza di massa atta a soddisfare i nostri vizi e le nostre abitudini culinarie.
E non stiamo parlando di animali malati vecchi o deperiti, ma di animali giovani e sani che non hanno mai avuto l'occasione di vivere una "vita normale" saltellando in un bosco, ma hanno visto solo serre e muri.
Ricordo di aver visto (con molto dispiacere) una volta un documentario che spiegava come si faceva il famoso fegato d'oca.
Nemmeno i nazisti oserebbero tanto.
L'oca viene legata viva per il collo e lasciata lì a soffrire le pene dell'inferno sino a quando il suo fegato subisce una radicale trasformazione e si ingrossa.
Raggiunto lo scopo l'oca viene soppressa e se ne ricava l'agognato fegato d'oca.
Quì dalle mie parti l'anno scorso un gruppo di cacciatori ha acquistato 12 lepri, le hanno marchiate con un anellino sulla zampa, e le hanno rilasciate nei boschi per poterle poi cacciare mesi dopo all'apertura della stagione di caccia.
Il risultato della battuta è stato:
- Trovate ben 7 lepri morte in strada investite dalle automobili.
- Trovate 2 lepri sbranate dalle volpi (le volpi non mangiano la pelle).
- Trovate 2 lepri stecchite per cause naturali, probabilmente avvelenate per aver mangiato sostanze tossiche dai campi coltivati con fertilizzanti chimici.
- L'ultima lepre risulta ancora dispersa, mai trovata, (e in cuor mio spero stia bene).
Risultato della battuta di caccia, 0 lepri, sti poveri cacciatori tutti nonnetti sull'ottantina che volevano farsi la cenetta a base di lepre in salmì hanno dovuto andare a prenderle dal macellaio.

Tutto questo non per giustificare i cacciatori e il loro operato, soprattutto SE tale operato non è fatto con buon senso.
Dico solo che la caccia oggi come oggi ha quasi perso il senso di essere, non siamo più nei tempi in cui la caccia era un disciplina necessaria a sfamare la famiglia.
Oggi il fucile da fastidio, lo odiano tutti.
Salvo poi però andare a fare incetta di animali all'esselunga!
Ed è questo che, francamente, è un po' ridicolo in questo "mondo moderno".
Si odia la caccia, ma al tempo stesso la si desidera in tavola o al ristorante.
E guai se lo chef dice al cliente" questo capriolo era malato".
Il cliente non lo vuole il capriolo malato, lo vuole giovane e fresco.