@ vin_roma
Un modello molto approssimativo per far capire:
rapporto ampiezza/lunghezza a parità di potenza.
In definitiva; tot potenza o la usi in ampiezza o in frequenza= più ampiezza meno frequenza/meno ampiezza più frequenza... l' energia è quella, non la puoi inventare.
Certo che in realtà sarebbe molto complicato fare questa misura, toccherebbe isolare un solo determinato volume, inteso come spazio, e rendere visibili le onde...
Ma ci sarebbe un altro trucchetto per misurare...:
data una potenza e un trasduttore comune si potrebbe misurare l' escursione della bobina intorno al magnete... secondo me i "torni contano"! ..."i conti tornano"
A 80Hz avremo magari un' escursione di 2 cm., a 160Hz di 1 cm., ...a 1280Hz di 1,75 mm. ma ovviamente all' aumentare della frequenza avremo comunque un tipo di trasduttore, il cono, non più proficuo per dissipare energia perché la superficie sarà piuttosto un freno per l' inerzia dovuta alla quantità d' aria che avrà difronte, quindi, per le alte frequenze e per creare un equilibrio gradevole nella pressione percepita su tutta la gamma acustica, tramite un crossover si incanalano le alte in un tweeter che, grazie ad altri materiali, riesce ad avere una maggiore efficienza.
Certo, avrò scoperto l' acqua calda, sicuramente alla RCF sapranno cosa dire di meglio!
Soluzione:
1> un bel doppio potenziometro che controlla contemporaneamente frequenza e volume.
2> un Eq. a 32 bande con +/- 60 db di escursione!
Edited 12 Apr. 2015 18:47
Le tue osservazioni valgono in un ambiente libero, seppur non anecoico (la classica stanza) dove l'effetto delle stazionarie e' relativamente basso.
In un tubo come quello di rubens l'effetto sulla fiamma non e' dato direttamente dalla forma d'onda della cassa, ma dalla risultante tra la forma d'onda emessa, e quella di ritorno, e conta molto anche la fase tra le due onde, che e' funzione del tempo di ritardo, proporzionale a sua volta alla lunghezza del tubo.
L'onda che si genera non si propaga (per questo e' detta stazionaria) ma a pari frequenza si articola in ampiezza con una forma che dipende dalla fase tra l'onda di andata e quella di ritorno.
Cambiando la frequenza dell'onda emessa dall'altoparlante, cambia anche la forma della stazionaria, dando l'impressione che vi sia propagazione d'onda, ma in realta' e' solo l'effetto del cambio di una risultante.
almeno credo..
L'animazione del link rende bene l'idea ...
Edited 12 Apr. 2015 20:14