@ quartaumentata
3B) Simulazione del doppio scappamento
Che dire... è una simulazione, per avvicinare la sensazione tattile all'esperienza di un acustico: presente sul CN35, nettamente più avvertibile sul CA67.
3C) Pesantezza/leggerezza dei tasti
Avevo scritto in precedenza che la RH3 (in plastica, montata sul CN35) mi era parsa molto leggera. Attribuivo la sensazione all'abitudine fatta col mio vecchio Yamaha clp170, notoriamente pesante.
Posso però confermare che non del tutto di sensazione si trattava, la RH3 è effettivamente TROPPO leggera, va giù con il soffio; per verifica ho toccato le tastiere di 4 coda acustici lì a fianco e sì, niente da fare, chi più chi meno erano tutti un po' più pesanti.
Sul CN35 mi occorreva stare attento ad essere sempre lieve, pena l'esplosione di volumi altissimi alla minima distrazione. In pratica, immaginate una tastiera dove è facilissimo raggiungere il fff.
In altri termini l'escursione tra la forza minima per avere un pianissimo e quella per avere un fortissimo è troppo stretta, io avrei paura di non riuscire ad avere un buon controllo dinamico, se non con un lavoro di adattamento alla tastiera in oggetto eccessivo.
La Grand feel II invece è tutta un'altra cosa, il fatto che si debba applicare forza per spostare delle masse di legno si sente eccome, la gestione della dinamica è molto agevole.
Devo però concludere con una nota critica anche per la GF II.
4) GF II
Tanti aspetti fanno della GFII una tastiera al vertice: meccanica, legno, solidità, controllo della dinamica, presunta (speriamo) maggiore longevità, Ivory & Ebony Touch (seppur pura estetica).
Senza quindi scordarci di questi indubbi pregi, devo riscontrare una cosa che mi ha lasciato molto perplesso. E' pesante! Molto, avvertibilmente più pesante dei coda acustici che erano lì a fianco e che ho immediatamente ricontrollato (a sensazioni fresche).
Quali marche di acustici avevo a disposizione come paragone? Eccovele: Petroff, Yamaha, Steinway e, udite udite, Kawai.
Allora, se a dirmi che con la nuova GFII sono stati fatti i più grandi passi degli ultimi tempi verso l'acustico fosse stata la Roland, che non produce acustici, avrei rilevato la discrepanza e bon. Ma Kawai! Hanno il termine di paragone a casa loro! Che ci voleva?
Per me la pesatura ideale sarebbe proprio quella dell'acustico Kawai, una giusta via di mezzo tra l'estrema leggerezza della RH3 e la pesatura della GFII.
Sinceramente dopo questa prova sono rimasto troppo perplesso e credo che mi debba concedere del tempo per digerire l'esperienza prima di decidere sull'acquisto.
a me la pesatura dell ca67 piace proprio perché pesante. E`una perfetta imitazione dei pianoforti verticali (non a coda quindi) di fascia alta (schimmel konzert, bosendorfer e verosimilmente kawai che non conosco bene).
sfatiamo un mito: le meccaniche se ci si studia sopra si scassano pure sui verticali. la differenza qualitativa anche all´interno delle stesse case produttrici la fa non solo la precisione ma anche la robustezza delle meccaniche. se ci si suona 10 ore al giorno come fanno gli studenti del mozarteum, anche i bosendorfer necessitano di essere revisionati 5-6 volte l´anno perché se no dopo 3-4 anni sono ridotti da buttare.
i kawai a mio avviso non sono fatti per fare piano-bar ma per essere l´alternativa al verticale ciofeca cinese per il bambino che vuole cominciare a suonare in appartamento o per essere il muretto da battaglia del professionista che non vuole far perdere di dinamica al suo pianoforte a coda da concerto montando un sistema silent per studiare di notte, o che vuole risparmiare un paio di revisioni e accordature l´anno allo strumento e usa una meccanica pesante tipo verticale per fare un´ora di riscaldamento con hanno e 2 ore di esercizi di tecnica su uno strumento che se si scassa tempo 5 anni gli costa sempre meno che accordare 2 volte in più all´anno un bosendorfer/steinway/bechstein/fazioli