@ sterky
si, ok, ma mentre te ti fai una media di una canna al mese (ipotesi pura), molti con uno spirito "meno forte" non sno in grado di darsi un limite.
Ho coosciuto grnte che si fa tranquillamente una decina di bong al gg, e ti assicuro che poi parlandoci insieme è come parlare con uno che usa droghe pesanti, tanto uguale!!!!
concordo al 100%!
e aggiungo che non vedo differenza tra uno che si ammazza di canne e un alcolizzato, anche il cibo in dosi smisurate può portare alla morte in casi estremi, pensate a uno che si alimenta solo con cioccolata o patatine fritte (esempi reali), non puoi che minare il tuo organismo, e non è esattamente semplice "togliere la bottiglia di mano" a uno che non riesce a controllarsi.
In televisione il fumo è stato quasi del tutto bandito, anche in molte produzioni cinematografiche contemporanee, mentre nessuno si lamenta se viene mostrato un bicchiere di vino o un boccale di birra. Il problema legato all'abuso di sostanze che non sono letali al consumo moderato è estremamente diffuso, ed è assurdo che in molti paesi (tra cui il nostro) dove dovrebbe esistere un informazione chiara e trasparente, uno che si fa una canna è ritenuto alla stregua di chi tira di coca o si fa di crack; quando il termine di paragone è sostanzialmente l'alcool.
A titolo di ciò, pensiamo che le tossine alcoliche vengono smaltite a carico dal sistema endocrino con considerevole impiego di risorse corporee e vistosi postumi se la quantità ingerita è superiore a quella ammissibile. Il THC invece, contenuto nella marijuana, agisce a livello nervoso e si comporta in modo simile ad un anestetico, venendo assimilato dai polmoni, non entra in circolo in modo diretto e non genera tossine di alcun tipo. Infatti, se si prende a campione un tasso alcolico prossimo all' 1.0 a parità di "balla", nella maggioranza dei casi non sono presenti postumi di alcun tipo proprio per il fatto che non è stato coinvolto il sistema endocrino, ma l'effetto anestetico è semplicemente cessato.
Aggiungo che il sottoscritto soffre di emicranie e quelle poche volte che fumo in compagnia se avevo il mal di testa in quel momento solitamente tende a passare. Mio papà soffre di questo problema più di me e non ho davvero il coraggio di invitarlo a fumarsi una canna proprio per questo "blocco culturale" che ci impedisce di giudicare le cose come stanno e che mio malgrado una parte di me continua a perpetrare, per via dell'educazione che ho ricevuto. Aggiungo che le famose piantagioni di stato iniziate per l'uso terapeutico vendono la sostanza agli stessi costi dello spaccio e i paesi che hanno liberalizzato l'uso hanno risparmiato diversi miliardi di dollari all'anno dovuti ai proventi dei monopolii e alla riduzione di lotta per uso illecito.