Seaboard: Il piano del futuro

efis007 19-08-14 14.41
metallo ha scritto:
Questo sempre se si limita la propia visuale e non si è in grado di guardare più in lá del proprio naso, non riuscendo a vedere cose oltre a quelle che abbiamo imparato.

Qui non si tratta del proprio naso.
Si tratta delle proprie dita!
Anche il guitar synth era uno strumento che apriva nuove possibilità di espressione.
Ma era una chitarra.
Anche la Simmon's era una batteria diversa dal solito.
Ma era una batteria che si suonava con bacchette e pedali, non strofinando i gomiti.
E chi si ricorda del EWI?
Strumento affascinante, ma soltanto Brecker è riuscito a tirarci fuori qualcosa di bello.
Ha avuto diffusione?
Praticamente zero.
Anche il pianoforte ha avuto il suo seguito.
E' stato fatto il synth (che non è un pianoforte), l'Hammond (che non è un pianoforte), il digital piano (che non è un pianoforte).
Tutti strumenti che hanno allargato le nostre capacità espressive e ci hanno in parte costretto ad "adattarci" al loro modus suonandi.
Eppure l'abbiamo fatto, e abbiamo diffuso questi strumenti al livello mondiale perchè sostanzialmente avevano una caratteristica di base a cui non si può rinunciare: la tastiera!
La tastiera è l'interfaccia principale del connubio mano/strumento.
Se gliela togli o la stravolgi completamente cade tutto il castello.
Apriamo topic su topic in cui tutti cerchiamo e pretendiamo la meccanica migliore sugli strumenti digitali (synth, workstation, digital pianos, etc) e adesso pretendiamo che un Seaboard sia bello?!?
Suonare su una tappetino di gomma, è bello? emo
Suonare su dei salsicciotti di lattice, stretti e arrotondati, in cui persino il concetto del "tasto bianco e tasto nero" non esiste più, è bello? emo
Crediamo veramente che uno strumento del genere dotato di una NON TASTIERA abbia un successo incredibile e diventi il futuro del tastierismo?
Ma va là. emo
Lo ripeto, affinchè uno strumento possa diventare il futuro e diffondersi nel mondo, deve migliorare il "vecchio", non peggiorarlo!
Se creo un'automobile in cui al posto del volante ci metto un IPAD non sto migliorando il vecchio.
Lo sto peggiorando perchè lo sa anche un cretino che il vecchio sistema di controllo tramite "convenzionale volante rotondo" è migliore in tutti i sensi.
Ed è precisamente questo che manca al Seaboard.
Ha un sistema di controllo cannato, che non migliora affatto il vecchio sistema, ma lo peggiora drasticamente.
Il naso non centra.
Si può avere naso quanto vogliamo, ma con quell'interfaccia ridicola le nostre mani saranno sempre castrate e il suonare sarà sempre innaturale.
A questo aggiungiamoci un prezzo mostruoso (ben 9000 dollari) per uno strumento che manco è uno strumento, ma è un controller muto, e il disastro è servito.
Questo strumento farà la fine dell'EWI.
Bello fin che vuoi, ma insuonabile.
Sicuramente ci sarà un "Brecker" che lo userà e lo dimostrerà nel mondo.
Ma ciò non toglie che questo strumento non avrà diffusione di vendita perchè non interessa a nessuno.
O cambia il sistema di controllo, oppure la sua fine è già segnata.
Il futuro lo farà da padrone ancora la tastiera convenzionale, checcè si dica, e sappiamo tutti che è così.
zaphod 19-08-14 16.15
efis007 ha scritto:
Costringere un tastierista/pianista a buttare nel cesso la sua tecnica pianistica

È questo il punto. La tecnica. Questo strumento richiede una tecnica particolare, come del resto è particolare la tecnica organistica rispetto a quella pianistica e viceversa. Se questo interessante strumento si diffonderà richiederà un nuovo tipo di tecnica. Il premio sarà una notevole espressività dell'esecuzione. Ma non lo bollerei perché "è come suonare un tappeto di gomma". Allora un vibrafono (che è distante dal pianoforte quanto lo è il Seaboard) non va bene perchè è un pianoforte di metallo? (mi si perdoni se ho tralasciato che il vibrafono è una percussione)
Se il Seaboard decollerà, nascerà una nuova figura musicale: lo seaboardista. E chi non sposa l'idea, liberissimo di restare sui suoi tasti bianchi e neri.
Personalmente dubito che faccia sfracelli: prezzo a parte, faranno il resto la pigrizia e/o la mancanza di tempo ad imparare una tecnica nuova. Io già ho rinunciato a studiare la fisarmonica, che pur mi piace molto, figuriamoci se avrei tempo per il Seaboard!
Edited 19 Ago. 2014 14:18
paolofanin 19-08-14 16.31
Fatto il preordine a Gennaio della STAGE, appena arriva postero' dettagliato resoconto (ma ci vorra' ancora qualche mesett) emo
Edited 19 Ago. 2014 14:33
zaphod 19-08-14 16.54
@ paolofanin
Fatto il preordine a Gennaio della STAGE, appena arriva postero' dettagliato resoconto (ma ci vorra' ancora qualche mesett) emo
Edited 19 Ago. 2014 14:33
Grande! emo Aspettiamo con curiosità
Golden 19-08-14 17.15
Mah, io son solo un novellino ed attualmente suonicchio una piccola PSR-S750, ma spendere tutti quei soldi per quel congegno, che dopo un pò avrà una svalutazione da paura, mi sembra una assurdità. Che ne dite invece di questo gioiellino?
http://www.boesendorfer.com/en/model-290-imperial.html
non oso immaginarne il prezzo, ma penso che pure fra 1000 anni varrà una cifra da paura
Golden 19-08-14 17.20
efis007 ha scritto:
E' come suonare sopra dei preservativi!!

Questa si che è forte emo
mima85 19-08-14 21.15
@efis007: io penso che prima di giudicare questo strumento bisognerebbe provarlo di persona. È una cosa talmente nuova e diversa che secondo me è riduttivo giudicarlo solo guardando dei video su Youtube.

Inoltre stai basando i tuoi ragionamenti su una premessa errata, ovvero che il Seaboard sarebbe il piano/tastiera del futuro, errore probabilmente dovuto al titolo del thread ed al contenuto del video linkato, che è evidentemente pompato per esigenze di marketing del prodotto. No, il Seaboard non è un sostituto ne del pianoforte, ne delle tastiere convenzionali. È un'altra tipologia di strumento, con lo scopo specifico di suonare in modo "differente" parti di sintetizzatore, o con i suoi suoni interni o usandolo come controller. È una macchina pensata per la sperimentazione, complementare agli strumenti più classici. Penso che nessun tastierista sano di mente si metta a suonare musica classica da pianoforte sul Seaboard emo

Per me non è una cazzata questo arnese, è un prodotto a se che non rimpiazza nulla, e ci si possono fare delle belle cose che con le tastiere normali non si possono fare. Penso sia una delle poche vere innovazioni che si sono viste in questi ultimi anni nel panorama tastieristico. Peccato per il prezzo.
Edited 19 Ago. 2014 19:21
clouseau57 19-08-14 21.26
e' iniziata l'era degli strumenti futuristici...nuove tecniche , nuovo design , nuovi prezzi , nuove inc***re...emo
paolofanin 19-08-14 22.28
Allora, portate pazienza.... mi arrivera' per Natale (mi hanno appena scritto). Sul prezzo tenete conto che la STAGE, avendo effettuato il preorder, mi costera' 3.000 dollaroni. Ok non e' poco, son sempre 2.300 euro circa piu' tasse e spedizione.
Personalmente l'ho ordinata perche' mi ispirano un sacco queste novita' e le loro possibilita' espressive e anche perche' ho gia' in mente come utilizzarla nella band, in particolare in una canzone gia' scritta ed in una che sto elaborando...
Poi non credo sia il piano del futuro. Il piano del futuro imho sara' sempre il Pianoforte acustico, Bosendorfer o Steinway che sia, poche storie!
Credo che come l'harpejji, l'eigenharp o il continuum si tratti di un qualcosa di nuovo e allo stesso tempo di vecchio, uno strumento che sicuramente dovro' imparare a suonare con una tecnica diversa da quella tradizionale pianistica che mi appartiene (faccio il tastierista ma ho il background di un pianista classico, con pregi e difetti della cosa ovviamente), e la sfida nonostante i 45 anni suonati mi ispira ancora, anzi tiene in vita la mia curiosita' musicale!
SimonKeyb 19-08-14 23.00
Golden ha scritto:
non oso immaginarne il prezzo, ma penso che pure fra 1000 anni varrà una cifra da paura

a differenza di quanto si possa pensare il valore di un pianoforte NON aumenta con il tempo, dato che subentrano fenomeni di usura dei componenti, salvo trovarsi un piano dell'ottocento con tastiera in avorio e ebano e magari arpa placata oro, e comunque non tutti i bosendorfer sono di buon livello.
Il piano resterà sempre il PIANO. ogni surrogato può al massimo diventare uno strumento a se stante (come è sempre successo per i vari rhodes, clavinet, moog e hammond), ma è improprio paragonare qualsivoglia innovazione al RE.

Questa seaboard sembra interessante, peccato che come ogni prodotto di boutique abbia costi proibitivi e sia soggetta come già scritto ad alti tassi di svalutazione nell'usato, come consuetudine. per non parlare di eventuale assistenza tecnica/manutenzione che in questo caso vedo alquanto ardua.

Sono sicuro che se uno decide di acquistare uno strumento del genere avrà sicuramente una grande passione per lo strumento in questione (o una GAS da paura emo) nè il problema di come riuscire campare fino a fine mese.
per fortuna che ci sta ancora qualcuno a far girare l'economia! emo

paolofanin ha scritto:
Ok non e' poco, son sempre 2.300 euro circa piu' tasse e spedizione.

beh allora non è neanche malaccio. io con il primo keybduo avevo speso 3300 + 600 per l'upgrade al MK II (praticamente obbligatorio per chi aveva la prima versione, dato che ti ritrovavi una macchina di qualità nettamente superiore) quando tempo un anno hanno cominciato a girare i primi modelli mid-range che con 2000 euro di spesa avevi lo stesso suono. non ti dico quanto ci ho rimesso, pur considerando le soddisfazioni che mi ha dato fino a quando sono stato costretto a venderlo (stava sempre a casa).
Edited 19 Ago. 2014 21:07
paolofanin 19-08-14 23.04
Hey concittadino! Appena arriva puoi venire a provarla !
SimonKeyb 19-08-14 23.12
@ paolofanin
Hey concittadino! Appena arriva puoi venire a provarla !
paesano! ti farò sapere emo
musicalmente parlando è un periodo abbastanza NO, dato che si suona poco e si hanno pochi soldi da spendere, che sono le due attività preferite del musicista emo
abbi pazienza, ma almeno una demo con video per quando arriva ce la devi fare, per chi sta qua solo a rosicare
paolofanin 19-08-14 23.15
certamente! e al prossimo live fatti sentire che ci facciamo una birra!emo
efis007 20-08-14 04.18
zaphod ha scritto:
È questo il punto. La tecnica. Questo strumento richiede una tecnica particolare

...che non esiste.
E' una non tecnica, è un approccio sconosciuto che va imparato da zero.

zaphod ha scritto:
come del resto è particolare la tecnica organistica rispetto a quella pianistica e viceversa.

E' solo diverso il tasto (pesato o non pesato) ma la tecnica rimane la medesima perchè entrambi gli strumenti hanno una cosa in comune: la tastiera convenzionale.

zaphod ha scritto:
questo interessante strumento si diffonderà richiederà un nuovo tipo di tecnica.

Esatto.
Ma sono proprio curioso di vedere in quanti vorranno imparare questa tecnica sconosciuta.

zaphod ha scritto:
Ma non lo bollerei perché "è come suonare un tappeto di gomma".

Invece è la verità.
Sul Seaboard si suona letteralmente su un tappeto di gomma e su "tasti" che non sono tasti (dato che neanche la forma giusta dei tasti possiede).
Il problema di fondo di questo strumento è se passi troppo tempo a giocare palpando la gomma rischi persino di rovinarti la tecnica abituale che possiedi!
Suonando su un pianoforte, un organo, un synth, non la perdi la tecnica.
Suonando sul Seaboard invece devi stravolgere ciò che hai imparato, devi diteggiare in modo scomposto, innaturale, facendo movimenti che (a lungo andare) possono rovinarti la tecnica pianistica.

zaphod ha scritto:
Allora un vibrafono (che è distante dal pianoforte quanto lo è il Seaboard) non va bene perchè è un pianoforte di metallo?

Il vibrafono non si suona con le dita e non ha nulla a che vedere col pianismo/tastierismo.

zaphod ha scritto:
Se il Seaboard decollerà, nascerà una nuova figura musicale: lo seaboardista.

Bella roba. emo
Abbiamo aspettato secoli affinchè nascesse uno strumento temperato e con l'intonazione delle note fissa (pianoforte, organo, etc), mò ci manca che dobbiamo suonare su uno strumento in cui bisogna stare attenti a dove appoggi le dita sui tasti (pardon, salsicciotti di gomma) pena note crescenti o calanti dappertutto.
Ho capito... torno a scuola a studiare.
Ma non il pianoforte.
Il violino!!
Almeno abituo le mani a suonare intonato (semmai un giorno dovessi comprare un Seaboard). emo


zaphod 20-08-14 10.07
efis007 ha scritto:
E' una non tecnica

Ma scherzi?? Ogni strumento ha la sua tecnica. Se uno strumento mi sta sulle palle non posso dire che serve una non-tecnica la quale mi fa disimparare il resto.

efis007 ha scritto:
E' solo diverso il tasto (pesato o non pesato) ma la tecnica rimane la medesima

emo Ma assolutamente no!! emo

efis007 ha scritto:
Suonando sul Seaboard invece devi stravolgere ciò che hai imparato, devi diteggiare in modo scomposto, innaturale, facendo movimenti che (a lungo andare) possono rovinarti la tecnica pianistica.

Stesso discorso vale allora per i tastieristi che suonano, ad esempio, anche la chitarra. Che facciamo, un editto talebano che vieta l'uso di altri strumenti?
Primo comandamento: "Non suonerai altro strumento all'infuori del piano!"
Secondo comandamento: "Impera sugli elefanti e fanne strage per rivestire i tasti del piano"
Terzo comandamento: "In periodo quaresimale è consentito l'uso dei tasti in plastica"
Quarto comandamento: "la gomma è stata creata dal diavolo. Non empiarti le dita toccandola"

efis007 ha scritto:
Abbiamo aspettato secoli affinchè nascesse uno strumento temperato e con l'intonazione delle note fissa (pianoforte, organo, etc), mò ci manca che dobbiamo suonare su uno strumento in cui bisogna stare attenti a dove appoggi le dita sui tasti (pardon, salsicciotti di gomma) pena note crescenti o calanti dappertutto.

Già, c'è una letteratura musicale sterminata e mirabile, scritta sul temperamento basato su 12 semitoni uguali. Che, come sicuramente sai, è però un compromesso.
Tu non hai mai usato il pitch bend in vita tua? Non ti è mai capitato, suonando un blues, di voler suonare qualcosa che sta tra la quarta eccedente e la quinta?
metallo 20-08-14 11.10
Secondo me il problema principale è che molti questo nuovo strumento non è mai stato menzionato durante gli studi al conservatorio (leggasi qualunque tipo di istruzione musicale) e quindi per alcuni di questi molti, come Efis, non può essere considerato uno strumento.
carmol 20-08-14 11.21
Secondo me il problema è il costo,
che non ne permette la diffusione di massa
e non lo farà affermare come standard.

Ok sono i primi modelli e forse in futuro costerà di meno,
ma oggi un mezzo si afferma solo se ha un prezzo
talmente basso da penetrare da subito con facilità nel mercato.
In questo caso, come in molti altri, non essendo
uno strumento canonico, dovrebbe costare al pari di uno
"sfizio", per poi affermarsi stanti le potenzialità presunte.
E dovrebbe avere un marketing talmente spinto
da convincere i riottosi.

Ma se si mantiene sui 3 zeri rimarrà un oggetto di nicchia
per poi cadere nel dimenticatoio IMHO.
metallo 20-08-14 11.44
La versione stage costa 2300 euro, non mi sembra un costo cosi assurdo.
carmol 20-08-14 11.59
dovrebbe costare < 500 per "penetrare".
chi corre il rischio di spendere di più per un oggetto
che non sai quanto potrà essere sfruttabile ?
paolofanin 20-08-14 12.31
Quoto in toto Zaphod e Metallo.