La vera polifonia di tyros4

Markelly 04-07-14 23.37
Michele76 ha scritto:
arte dell'utilizzare l'essenziale per ottenere un ottimo risultato. E siccome questi strumenti tendono a suonare i loro stili come fossero "dischi", è semmai da considerare che al di là dei limiti fisici/informatici del caso, l'arrangiamento non deve essere "pieno" in senso di note ma deve essere ben calibrato senza ridondanze e senza sciupii.


Quoto!
MusicByFrancesco 05-07-14 01.23
@ Michele76
MusicByFrancesco ha scritto:
Una vera vergogna per un...ARRANGER...

Lasciando perdere il prezzo anche se non è un dettaglio secondario, ma con questa mezza riga sollevi un argomento fondamentale per l'arrangiamento, cioè per quell'arte dell'utilizzare l'essenziale per ottenere un ottimo risultato. E siccome questi strumenti tendono a suonare i loro stili come fossero "dischi", è semmai da considerare che al di là dei limiti fisici/informatici del caso, l'arrangiamento non deve essere "pieno" in senso di note ma deve essere ben calibrato senza ridondanze e senza sciupii. Chiaramente questo timbro di organo a canne sarà fatto per essere suonato sulla tastiera senza altre aggiunte. Certo che se non puoi suonarci 8 note, in qualche introduzione, in qualche adagio, è un problema.
Altrimenti la musica organistica che di solito è a 3-4 o 5 voci (campionando poi dei ripieni o altri registri che chiaramente sarebbero decine di note di "polifonia" considerando i registri), sicuramente sarebbe suonabile senza problemi.

Già sulla tyros2 era la stessa musica in termini di polifonia.
In questi giorni stavo mettendo su un lavoro proprio utilizzando l'arranger della 2 e non ho mai avuto problemi di polifonia anche con 2-3 layer nella mano destra di archi, pianoforte e vari
Esattamente quello che dicevo: la Tyros2, con 128 suoni, era utilizzabile perché le voci interne disponevano di non più di 2 layer sovrapposti al massimo. Poi, arrivata la Tyros4, entrano dei corni con 8 layer, archi con 5, cori con 3, eccetera...purtroppo non si può pensare, per certi suoni, di ottenere il suono ottimale con solo 1 layer o 2. Se per quella voce servono 8 layer, significa che ogni layer ha una sua funzione, un suo release, un suo volume, i suoi parametri...e, allacciandomi a quanto diceva giupa, è inutile stare a togliere i layer "superflui": se quel suono è stato concepito così, togliere layer di qua e di là fa perdere a quel suono la sua essenza.
linomidifile 05-07-14 08.52
Ciao Francesco e tutti,
infatti anch'io quando ho letto da manuale che la tyros 5 presenta ancora le 128 note di polifonia sono stato perplesso. Un mio amico che ha la tyros 2, (con tavolozza sonora meno elaborata), già soffre di questo problema suonando con due voci.
Ho visto che gli ultimi pianoforti clavinova hanno 256 note di polifonia, come è possibile che un arranger che ne ha veramente bisogno non le ha?

ps per Francesco Massa:
ti ho scritto in privato dalla sezione contatti del tuo sito in merito ad un mio problema, probabilmente le mail non arrivano.
Ne approfitto di questo post in modo da sentire più persone e ti riporto una sintesi:

Io sono un ragazzo non vedente, per usare le tastiere arranger devo imparare a memoria tutta la predisposizione dei tasti innanzitutto. Successivamente le funzioni principali del pannello per eseguire le operazioni di base (come cambiare un suono, uno style, combinare le voci, controllare il sequencer ecc.)
Fino a 15 anni fa ormai, me la cavavo tranquillamente, in quanto le funzioni di un arranger erano poche per quei tempi.
Oggi è diventato tutto più complicato, con l'introduzione del touch screen tutte le persone videolese sono tagliate fuori dal poter suonare questi strumenti.
Attualmente posseggo una vecchia gem genesys (oramai rotta) ed un pianoforte yamaha cp300.
Vorrei acquistare la tyros 5 ma il modo di intendere di yamaha è completamente diverso da quello di roland/gem.
I tasti sul pannello di controllo dello style ad esempio, non sono distanziati al punto giusto in modo che il musicista che suona possa anche non guardare sempre la tastiera.
In passato ho avuto una roland e15 e successivamente una roland e70. Successivamente gem wk8 e gem genesys.
I suoni rappresentavano la tabella dello standard midi, quindi anche avendo i banchi, potevi tranquillamente a memoria ricordarti della predisposizione.
Oggi è cambiato tutto. Ad esempio anche per attivare il basso sulla mano sinistra, ho letto che bisogna premere due tasti invece di uno semplicemente.

La questione che mi pongo è la seguente:
secondo voi è possibile vocalizzare la tastiera in qualche modo?
I non vedenti usano il computer/iphone/cel/ con un software di sintesi vocale che traduce in voce tutto il testo a video.

Ho provato a scrivere ai produttori di arranger più volte ma senza esito positivo.

Alcuni anni fa, un sistema era stato trovato su un arranger kurzweil, il quale si collegava al computer che tramite la sintesi vocale ed un programma proprietario che riceveva il testo, vocalizzava tutti gli spostamenti che si facevano sulla tastiera.
Esempio:
se sulla tastiera premo il banco guitar, la sintesi vocale del computer legge il titolo del banco e la prima voce evidenziata a schermo e cioè quella attiva.

Siccome la tyros 5 oltre alle usb contiene anche un adattatore wireless, permette all'utente di controllare alcune cose da dispositivi ios. Questi ultimi già hanno a bordo la sintesi vocale chiamata Voice over.
Sarebbe possibile creare un programma in grado di leggere lo schermo della tastiera?

Grazie a tutti e mi scuso per il fuori tema.




Michele76 05-07-14 11.07
MusicByFrancesco ha scritto:
Esattamente quello che dicevo: la Tyros2, con 128 suoni, era utilizzabile perché le voci interne disponevano di non più di 2 layer sovrapposti al massimo. Poi, arrivata la Tyros4, entrano dei corni con 8 layer, archi con 5, cori con 3

Allora mi rimangio quanto detto perché sinceramente ho da 7 anni la 2 e non sono stato dietro a queste "evoluzioni", quindi la situazione immagino che sia sicuramente drammatica, e assurda in effetti. Va bene per chi suona una melodia con un dito per divertirsi ma se devi lavorare in queste condizioni è impossibile
Edited 5 Lug. 2014 9:08
giupa 05-07-14 12.24
@ linomidifile
Ciao Francesco e tutti,
infatti anch'io quando ho letto da manuale che la tyros 5 presenta ancora le 128 note di polifonia sono stato perplesso. Un mio amico che ha la tyros 2, (con tavolozza sonora meno elaborata), già soffre di questo problema suonando con due voci.
Ho visto che gli ultimi pianoforti clavinova hanno 256 note di polifonia, come è possibile che un arranger che ne ha veramente bisogno non le ha?

ps per Francesco Massa:
ti ho scritto in privato dalla sezione contatti del tuo sito in merito ad un mio problema, probabilmente le mail non arrivano.
Ne approfitto di questo post in modo da sentire più persone e ti riporto una sintesi:

Io sono un ragazzo non vedente, per usare le tastiere arranger devo imparare a memoria tutta la predisposizione dei tasti innanzitutto. Successivamente le funzioni principali del pannello per eseguire le operazioni di base (come cambiare un suono, uno style, combinare le voci, controllare il sequencer ecc.)
Fino a 15 anni fa ormai, me la cavavo tranquillamente, in quanto le funzioni di un arranger erano poche per quei tempi.
Oggi è diventato tutto più complicato, con l'introduzione del touch screen tutte le persone videolese sono tagliate fuori dal poter suonare questi strumenti.
Attualmente posseggo una vecchia gem genesys (oramai rotta) ed un pianoforte yamaha cp300.
Vorrei acquistare la tyros 5 ma il modo di intendere di yamaha è completamente diverso da quello di roland/gem.
I tasti sul pannello di controllo dello style ad esempio, non sono distanziati al punto giusto in modo che il musicista che suona possa anche non guardare sempre la tastiera.
In passato ho avuto una roland e15 e successivamente una roland e70. Successivamente gem wk8 e gem genesys.
I suoni rappresentavano la tabella dello standard midi, quindi anche avendo i banchi, potevi tranquillamente a memoria ricordarti della predisposizione.
Oggi è cambiato tutto. Ad esempio anche per attivare il basso sulla mano sinistra, ho letto che bisogna premere due tasti invece di uno semplicemente.

La questione che mi pongo è la seguente:
secondo voi è possibile vocalizzare la tastiera in qualche modo?
I non vedenti usano il computer/iphone/cel/ con un software di sintesi vocale che traduce in voce tutto il testo a video.

Ho provato a scrivere ai produttori di arranger più volte ma senza esito positivo.

Alcuni anni fa, un sistema era stato trovato su un arranger kurzweil, il quale si collegava al computer che tramite la sintesi vocale ed un programma proprietario che riceveva il testo, vocalizzava tutti gli spostamenti che si facevano sulla tastiera.
Esempio:
se sulla tastiera premo il banco guitar, la sintesi vocale del computer legge il titolo del banco e la prima voce evidenziata a schermo e cioè quella attiva.

Siccome la tyros 5 oltre alle usb contiene anche un adattatore wireless, permette all'utente di controllare alcune cose da dispositivi ios. Questi ultimi già hanno a bordo la sintesi vocale chiamata Voice over.
Sarebbe possibile creare un programma in grado di leggere lo schermo della tastiera?

Grazie a tutti e mi scuso per il fuori tema.




Il problema c'è. I modelli più recenti tendono a sommare nuove funzioni, il pannello però è sempre lo stesso ed allora si ricorre ai menù a cascata.
Temo che per chi costruisce tastiere sia sempre più complicato tener conto di esigenze diverse.
Molte scelte sono obbligate.

Tieni anche presente che yamaha di suo non è manco un marchio che sforna sistemi operativi "amichevoli".
Aggiungi anche che tu vieni invece da tastiere come quelle Gem che erano invece ammirevoli dal punto di vista della interfaccia.
Dubito si possano vocalizzare le tastiere a meno che non si produca un editor per pc che ti consenta di governare tutte le sue funzioni da computer.
Ti consiglierei di provare qualche ketron che forse da questo punto di vista sono più tradizionali.
Magari all'inizio sono un pò più ostiche di una gem ma almeno sei sicuro che una volta memorizzate le funzioni avresti tutto a portata di mano.
corgiov 05-07-14 15.10
giupa ha scritto:
Temo che questo trucco aumenti solo il numero dei canali midi disponibili, ma non la polifonia reale che credo resti di 128 max.

L’ho scritto con cognizione di causa, avendo fatto la prova con la prima Tyros, e indicando anche le difficoltà nel riuscirci.

Piuttosto, ho preparato un paio di midifile in cui volontariamente ho fatto sì che le 128 voci fossero superate. Gli “stacchi” avvengono quando voglio io, così ho ricreato degli effetti House perfetti per il tipo di concerto cui devo partecipare fra una settimana circa (ad Alghero, presso Villa Edera). Ho trasformato un limite della T5 in un pregio!emoemoemo
Edited 5 Lug. 2014 13:15
MusicByFrancesco 06-07-14 12.05
@ linomidifile
Ciao Francesco e tutti,
infatti anch'io quando ho letto da manuale che la tyros 5 presenta ancora le 128 note di polifonia sono stato perplesso. Un mio amico che ha la tyros 2, (con tavolozza sonora meno elaborata), già soffre di questo problema suonando con due voci.
Ho visto che gli ultimi pianoforti clavinova hanno 256 note di polifonia, come è possibile che un arranger che ne ha veramente bisogno non le ha?

ps per Francesco Massa:
ti ho scritto in privato dalla sezione contatti del tuo sito in merito ad un mio problema, probabilmente le mail non arrivano.
Ne approfitto di questo post in modo da sentire più persone e ti riporto una sintesi:

Io sono un ragazzo non vedente, per usare le tastiere arranger devo imparare a memoria tutta la predisposizione dei tasti innanzitutto. Successivamente le funzioni principali del pannello per eseguire le operazioni di base (come cambiare un suono, uno style, combinare le voci, controllare il sequencer ecc.)
Fino a 15 anni fa ormai, me la cavavo tranquillamente, in quanto le funzioni di un arranger erano poche per quei tempi.
Oggi è diventato tutto più complicato, con l'introduzione del touch screen tutte le persone videolese sono tagliate fuori dal poter suonare questi strumenti.
Attualmente posseggo una vecchia gem genesys (oramai rotta) ed un pianoforte yamaha cp300.
Vorrei acquistare la tyros 5 ma il modo di intendere di yamaha è completamente diverso da quello di roland/gem.
I tasti sul pannello di controllo dello style ad esempio, non sono distanziati al punto giusto in modo che il musicista che suona possa anche non guardare sempre la tastiera.
In passato ho avuto una roland e15 e successivamente una roland e70. Successivamente gem wk8 e gem genesys.
I suoni rappresentavano la tabella dello standard midi, quindi anche avendo i banchi, potevi tranquillamente a memoria ricordarti della predisposizione.
Oggi è cambiato tutto. Ad esempio anche per attivare il basso sulla mano sinistra, ho letto che bisogna premere due tasti invece di uno semplicemente.

La questione che mi pongo è la seguente:
secondo voi è possibile vocalizzare la tastiera in qualche modo?
I non vedenti usano il computer/iphone/cel/ con un software di sintesi vocale che traduce in voce tutto il testo a video.

Ho provato a scrivere ai produttori di arranger più volte ma senza esito positivo.

Alcuni anni fa, un sistema era stato trovato su un arranger kurzweil, il quale si collegava al computer che tramite la sintesi vocale ed un programma proprietario che riceveva il testo, vocalizzava tutti gli spostamenti che si facevano sulla tastiera.
Esempio:
se sulla tastiera premo il banco guitar, la sintesi vocale del computer legge il titolo del banco e la prima voce evidenziata a schermo e cioè quella attiva.

Siccome la tyros 5 oltre alle usb contiene anche un adattatore wireless, permette all'utente di controllare alcune cose da dispositivi ios. Questi ultimi già hanno a bordo la sintesi vocale chiamata Voice over.
Sarebbe possibile creare un programma in grado di leggere lo schermo della tastiera?

Grazie a tutti e mi scuso per il fuori tema.




Ciao Lino,
la mia nuova mail è hephaestussounds@live.com, può essere che tu l'abbia inviata al mio vecchio indirizzo che non vedo praticamente più.
Credo che sia impossibile vocalizzare la tastiera, bisognerebbe proprio che una funzione come questa fosse integrata nel sistema operativo. Ad ogni modo, potresti provare a sfruttare la funzione Registration Memory: una volta che sei riuscito a ottenere lo style giusto e il suono giusto, ti basta memorizzare lo stato della tastiera assegnandolo a uno degli 8 tasti Registration Memory. Successivamente, ti basterà premere quel solo tasto per richiamare in un istante lo style, la voice, la song, tutto quello che avevi selezionato nel momento in cui hai salvato. Non è comodo come un comando vocale, probabilmente, ma potrebbe esserti molto utile emo
linomidifile 06-07-14 22.48
Ciao Francesco,
la soluzione sarebbe non sufficiente, il problema nasce a monte: come faccio a creare le registrazioni?
Ecco, io da sempre uso le tastiere a memoria, non è un problema gestire suoni style ecc.
Il problema resta sempre quello che vede le tastiere sempre più complicate e non vocalizzate.
Un modello di casa kurzweil, riusciva ad interfacciarsi con il pc e tramite la sintesi vocale del computer, il non vedente poteva usare la tastiera tranquillamente.
Domanda: è possibile trasferire il testo della tastiera all'esterno (su pc/iphone/ipad)?
Se sì, non è un problema di yamaha realizzare un software che legga il testo, potrebbe farlo anche uno sviluppatore terzo.

Se si collega alla tastiera un display, questo proietterà ad esempio il testo delle canzoni.
Tecnicamente non lo vedo impossibile. Faccio una ricerca di quell'arranger vocalizzato.
Grazie

Lino