Fender jazz american - quale versione ?

GentleGiant 01-05-14 15.13
Ciao , anche se ancora assonnato rispondo volentieri ad alcuni quesiti e ai tuoi punti interrogativi più che giustificati sull'eventuale ampli del basso.
Avendo suonato un pò ovunque ed in seguito molto più recentemente in qualità di Direttore Artistico di un locale romano mi permetto di dare alcuni consigli che sono frutto di esperienza globale ovvero di continui scambi di idee e confronti con altri musicisti .
Mi piace il confronto per cui una delle doti migliori per un buon musicista è quello di mettere via l'orgoglio e la presunzione cercando spunti un pò ovunque.
La mia soluzione Mark Bass è ovviamente una soluzione estrema , che utilizzavo nella sua configurazione completa solo ed esclusivamente in determinate occasioni ovvero quando la gestione del palco aveva bisogno di una presenza e di un impatto necessariamente e decisamente importante. A volte usavo la configurazione con la cassa Mark con soli 4 coni , altre volte mi portavo apresso solo la cassa da 15 altre volte purtroppo mi dovevo caricare necessariamente tutto
Di testate della Mark ne ho avute sempre due la piccola Little Mark e la LMK che avendo due canali mi dava l'opportunità di inserire tramite switch a pedale un secondo suono preventivamente settato senza dover necessariamente cambiare basso ... due suoni distinti che in parecchie occasioni si sono rilevati una vera mano santa.
Non so se la LMK venga ancora prodotta la little mark essendo un classico è arrivata all versione MKIII
La cosa che più m'impressionò e che ancora oggi impressiona di questa testata è la sua estrema compattezza , dimensioni ridotte ed il peso decisamente "peso piuma " ... In soli 3 Kg di tecnologia allo stato d'arte si hanno ben 500 w da gestire a proprio piacimento
Ok terminato questo preambolo mi sento di consigliarti alcune alternative alle seppur ottime note dell'amico che mi ha preceduto e che saluto con simpatia essendo un altro sostenitore dei Precision che continuo a consigliare per la versatilità e per la qualità del suono ... un basso dove il suono te lo devi andare a cercare con le “manine” e con unpizzico di tecnica e malizia ... una volta presa confidenza questo "basso" riesce ad essere cattivo quanto basta , dolce e rotondo , profondo e preciso . Un gran basso spesso scartato a priori dalle scelte e considerazioni a favore del Jazz che ha come già detto un attacco decisamente più incisivo.
Ok veniamo agli ampli .
Un consiglio è di prendere ampli sia che essi siano combo o testata + cassa di qualità riconosciuta , i classici must ricercati da un po' tutti come punti di riferimento inossidabili e quindi con la concreta possibilità di rivenderlo “rapidamente” senza rimetterci un botto di soldini.
Ci sono passato e nel corso dell'evoluzione musicale spesso si ha la curiosità e voglia di cambiare ed ascoltare “soluzioni” nuove …. quindi o si ha il portafogli “infinito” o necessariamente bisogna fare i conti con quest'ultimo.
L' acquisto di un marchio seppur ben suonante ma sconosciuto porterà inevitabilmente a contrattazioni estenuanti ammesso che ci sia reale interessamento .
Segue part two emo
GentleGiant 01-05-14 15.21
Fra i combo oltre ai quelli che ti sono stati già consigliati vorrei proporti dei classici che da anni ed anni sono punti di riferimento decisamente inamovibili.
Il primo è L' Hartke Kickback 12 che con il suo cono da 12 customizzato ha fatto la storia dei COMBO
HARTKE KICKBACK


Il secondo è un classico AMPEG BA115 con tutta la qualità del suono Ampeg … pesicchia ma ne vale la pena .
AMPEG BA 115

Ovviamente rimanendo su questi Brand potrete scegliere le versioni con coni più piccoli o più grandi a proprio gusto e secondo le necessità musicali che andrete ad affrontare .




Per la soluzione Testata + Cassa ti/vi proporrei il Classico Little Mark , un nanerottolo di soli 3 kg con un suono decisamente impressionante.
A quel punto basta abbinarci una cassa a proprio gusto (che sia Mark Bass – Harke o altro di qualsiasi dimensione e grandezza ) e la “libidine musicale “ è assicurata .

MARKBASS LITTLE MARK MK III

Infine vi consiglio questo gioiellino che con una cifra attorno ai 500 € lascerà sbalordito ed a bocca aperta il vostro amico bassista.
Si tratta di un Ampeg Micro-VR & SVT-210 Testata di minime dimensioni e tutta la qualità Ampeg + relativa cassa passiva di minime dimensioni.
Come avere un COMBO con tutta la versatilità di un amplificazione a due elementi.
VIDEO DEMO AMPEG MICRO

Se cercate la portatilità le soluzioni combo sono ottimali anche se destinate a non concedere alcuno spazio per l'implementazione.
Acquistare Testata e Cassa passiva può essere un ottimo acquisto nel caso si scelga di cercare suono con caratteristiche differenti .
Ad una testata della Mark Bass o di qualsiasi altro brand puoi collegare una cassa Hartke con 2 coni da 8 o 10 in alluminio ed acquistare una seconda cassa con caratteristiche differenti per dimensione del woofer o costituzione della cassa stessa .

Se ti va puoi contattarmi in privato , felice di potervi dare qualche dritta . emoemoemoemo

THANKS NEI TUOI CONFRONTI emoemo

Alarico 01-05-14 15.44
Indeciso71 ha scritto:
Altro dubbio è questo: per uno che è alle prime armi come lui, la scelta di un 4 o 5 corde può essere un problema? Cerco di spiegarmi meglio: lui ha sempre suonato i 4 corde. Da diverso tempo è attratto dall'idea di suonarne uno a 5. Tecnicamente questo potrebbe creargli problemi ? Che ne so?...per effetto del manico leggermente più largo, per la presenza di "un corpo estraneo" (la quinta corda!) che magari i primi tempi potrebbe urtare e/o dargli fastidio.


Con il 5 corde si guadagnano 5 semitoni verso il basso (la quinta corda è di fatti un SI), con il sei corde, oltre al SI basso si guadagnano 4 semitoni a salire (la prima corda è un altro SI).
Col 5 corde si ha una tastiera leggermente più larga e le corde un pò più ravvicinate.
Si tratta di abitudine. Quando ci si abitua con un 5 corde, è difficile tornare al 4, a meno ché non si abbiano più bassi per ogni esigenza.
Alcuni modelli 4 corde montano il D-Tune, ovvero un meccanismo montato sulla parte posteriore della paletta che permette di "scordare" il basso di un tono.
Indeciso71 01-05-14 15.53
GentleGiant ha scritto:
THANKS NEI TUOI CONFRONTI


Addirittura?!
Non mi stancherò mai di ringraziarvi tutti!
Grazie, grazie, grazie!!!

Beh, ora Giuseppe (il mio bassista) dovrà iniziare a meditare.
Eventualmente - vista la tua gentile disponibilità - ti contatteremo in privato in caso di ulteriori specifici dubbi.
Indeciso71 01-05-14 15.57
Alarico ha scritto:
Si tratta di abitudine. Quando ci si abitua con un 5 corde, è difficile tornare al 4, a meno ché non si abbiano più bassi per ogni esigenza.

Questo è il motivo per cui lui (parlando con diversi bassisti) sarebbe propenso a fare il salto di qualità.
Alcuni altri però ne facevano un discorso di genere musicale. Nel senso che (a loro avviso) i 5 corde erano indicato per Rock più spinto o comunque per sonorità "strane". Lui vorrebbe invece prendere il 5 corde per cambiare la sua impostazione tecnica sul manico.

Alarico ha scritto:
Si tratta di abitudine. Quando ci si abitua con un 5 Alcuni modelli 4 corde montano il D-Tune, ovvero un meccanismo montato sulla parte posteriore della paletta che permette di "scordare" il basso di un tono.

Ecco, questa non la sapevo proprio!
Alarico 01-05-14 16.24
Indeciso71 ha scritto:
Alcuni altri però ne facevano un discorso di genere musicale. Nel senso che (a loro avviso) i 5 corde erano indicato per Rock più spinto o comunque per sonorità "strane". Lui vorrebbe invece prendere il 5 corde per cambiare la sua impostazione tecnica sul manico.


Quando si padroneggia il basso, suoni tutto al di là del numero di corde disponibili.
Chi ci "zappa" sopra, preferisce spesso il 4 corde per avere più precisione con il plettro.

E' sempre il manico che conta:

VICTOR WOOTEN 4 corde e loop station

SCOTT FERNANDEZ 12 corde

FEDERICO MALAMAN Slap 5 corde
Edited 1 Mag. 2014 14:28
marcoballa 01-05-14 17.05
Alarico ha scritto:
Chi ci "zappa" sopra, preferisce spesso il 4 corde per avere più precisione con il plettro.

yeah emo
(anche chi non è capace, come il sottoscritto)
emo
GentleGiant 01-05-14 17.23
Indeciso71 ha scritto:

Questo è il motivo per cui lui (parlando con diversi bassisti) sarebbe propenso a fare il salto di qualità.

Ok diciamo che il salto di qualità non è passando ad un 5 corde piuttoso che 4 .
Ho visto ed ascoltato bassisti di altisimo livello suonare un 4 corde in maniera divina e tanti ma tanti bassisti utilzzare il 5 o 6 corde quando avrebbero fatto meglio ad utilizzare il tamburello ammesso che ne fossero capaci.
Chi mi ha preceduto nelle risposte ha detto una cosa sacrosanta ... il manico è quello che conta.
Riferendosi al musicista che suona un determinato strumento.
E' il musicista che suona lo strumento e non viceversa. Recentemente ( 3 o 4 anni fa emo ) per gioco acquistai uno di quei bassi a scala ridotta credo marchiato Johnson , insomma poco più che un giocarello ebbene nelle mani del bassista di Carvin Jones suonava da far paura , divertentisissimo e sfiziosisimo . Questo per dire che quando si hanno le basi e anni ed anni di studio non è importante suonare il 4 piuttosto che il 5 corde ... ma come lo si fa suonare .
Ho avuto la fortuna nell'arco della mia vita di poter " vedere ed ascoltare " e di potermi confrontare con i migliori bassisti al mondo ... rubare con gli occhi o spesso semplicemente ascoltare attentamente ed in silenzio ...
Potrei postare decine e decine di video di bassisti dalla tecnica mostruosa che inseriti nel contesto di un gruppo sono poco più di una comparsa , anzi nenache quello. Il virtusosismo finalizzato a se stesso a mio parere non serve a nulla .
Ci sono fior di bassisti che seppur con una tecnica non mostruosa o appariscente formano assieme al batterista una sezione ritmica da paura ... top al mondo senza dover essere necessariamente dei mostri.
Il basso nasce per quello scopo , che poi abbia avuto una evoluzione graduale nell'impostazioni di approccio tecnico è un evento naturale e per certi versi necessario .
Ai miei tempi non esistevano bassi a 5 corde o se esitevano ne vendevano uno ogni 10.000 , come non esistevano le chitarre alla Joe Satriani o Petrucci 7/8 corde ...
Personalmente non amo molto suonare il basso al di fuori di un contesto prettamente legato allo scopo originario. Ripeto che a mio parere è meglio un ottimo e dignitoso bassista che fa il suo sporco lavoro che un virtuoso che cattura le attenzioni del pubblico .
Tutto ci può stare e anche io di tanto in tanto mi divertivo e mi diverto ad inventarmi variazioni inserendo tecniche miste nel contesto di un brano musicale .
Walking bass - Thumb & slap - Tapping- Accordi ed arpeggi - se sapientemente dosati sono una goduria ... se usati con costanza catturano l'attenzione del pubblico in maniera decisamente improponibile ... se è un gruppo che suona che gruppo sia .
Mi fermo qui ... perchè come al solito sforo i caratteri concessi emoemoemoemoemo
Alarico 01-05-14 17.33
@ marcoballa
Alarico ha scritto:
Chi ci "zappa" sopra, preferisce spesso il 4 corde per avere più precisione con il plettro.

yeah emo
(anche chi non è capace, come il sottoscritto)
emo
emoemoemo
Sei un fuoriclasse... emo
Non rientri nella mia citazione emo
GentleGiant 01-05-14 17.34
marcoballa ha scritto:
yeah emo
(anche chi non è capace, come il sottoscritto)
emo


E' bello veder sfatare il luogo comune che chi suona il 4 corde debba essere per forza una zappa o una sega ... scegliete l'attrezzo che più vi piace.
Mi aveto postato un video con la tecnica alla Glenn Hughes che non solo ho conosciuto personalmente ma che nell'ambito del mio gruppo di riferimento degli anni 70 è stata una ventata nuova e di freschezza per i Deep Purple che nella formazione Mark III trovarono un ottimo riscontro anche negli USA .
A Roger Glover che gli volete dire ?
O Chris Squire ... solo perche utilizza il pennato è una sega ? Uno dei più grandi in assoluto con il suo Rickenbacker emo
Se volete continuo con Bassisti di primissima fascia da pennato e 4 corde ... ma la lista diventa infinita .emoemoemo
Bello il tuo video ... altro che sega ... emoemoemo
Edited 1 Mag. 2014 15:41
Dimanga 01-05-14 22.21
Gentle Giant, ti perdono perché quell' "ammesso che ne fossero capaci" in qualche modo ammorbidisce l'idea che tanti musicisti hanno del tamburello, strumento fra i più tecnici (e misconosciuti) nel panorama delle percussioni.
Diciamo che forse tanti bassisti, o musicisti in generale (però musicisti appartenenti al genere "vorrei ma non posso"), potrebbero darsi al tambourine (quello senza pelle, per intenderci) ma anche lì si incontrano delle belle difficoltà, basta vedersi un video di un qualsiasi gumbo player di New Orleans per capire che studio, costanza e perseveranza sono imprescindibili.
Parola di percussionista e tamburellista. emo
Complimenti sinceri per l'erudizione bassistica e per la disponibilità che permea dai tuoi post. emo
GentleGiant 01-05-14 23.20
Dimanga ha scritto:
Gentle Giant, ti perdono perché quell' "ammesso che ne fossero capaci" in qualche modo ammorbidisce l'idea che tanti musicisti hanno del tamburello, strumento fra i più tecnici (e misconosciuti) nel panorama delle percussioni.
Diciamo che forse tanti bassisti, o musicisti in generale (però musicisti appartenenti al genere "vorrei ma non posso"), potrebbero darsi al tambourine (quello senza pelle, per intenderci) ma anche lì si incontrano delle belle difficoltà, basta vedersi un video di un qualsiasi gumbo player di New Orleans per capire che studio, costanza e perseveranza sono imprescindibili.
Parola di percussionista e tamburellista. emo
Complimenti sinceri per l'erudizione bassistica e per la disponibilità che permea dai tuoi post. emo


Guarda ... chiedo venia ma era solo un modo di dire . Sono sinceramente imbarazzato anche perchè avendo amici percussionisti nutro nei loro confronti ammirazione e rispetto.
Considera che nel 1981 o 1982 suonai in giro per la Puglia con un gruppo Blues/Rock di cui facevo parte e alla prima uscita a Rignano Garganico l'amico Pasquariello (organizzatore) ci fece la sorpresa di portare il mitico Alfio Antico ... che accompagnò in maniera spettacolare tre o quattro pezzi della nostra scaletta , imporovvisazione spontanea usando in maniera magistrale la Tammorra ed il Tamburello napoletano ... L'incredibile sound che ne uscì fuori nella fusione di brani elettrici con uno strumento decisamente "particolare" in quel contesto , fu un qualche cosa di inimmaginabile e di altamente gratificante
La Tamorra + brani Blues ... che dire , entusiasmante. Peccato che quella sera estiva a Rignano sembrava essere in pieno inverno , freddo e vento fortissimo e in pochissime persone assistettero a questa performance più unica che rara .
Tanti altri amici percussionisti dell'area Napoletana e Salentina usano i vari "Tamburelli" regionali in maniera strepitosa , io ci ho provato durante qualche cena post esibizione e me lo hanno strappato letteralmente dalle mani ... vedi Tony Esposito che mi fulminò con il solo sguardo emo
Figurati che fino a qualche anno fa organizzavamo al mio paesello un vero e proprio festival della Taranta e chi meglio di te può capire l'importanza delle percussioni in contesti ritmici impegnativi come la musica etnica .
Quindi chiedo ancora venia ... ma la mia frase è stata una caduta "sciocca" ma involontaria sulla classica buccia di banana emoemoemoemoemo

Dimanga 01-05-14 23.59
emo
Alfio ha resuscitato lo strumento rinnovandolo, Arnaldo (Vacca) lo ha "scientificizzato" e Andrea (Piccioni) sta andando verso l'infinito e oltre.
Comunque il mio post era tra il serio ed il faceto, un competente come te (si evince da quello che scrivi e da come lo scrivi) non ha certo bisogno di inutili precisazioni. emo
GentleGiant 02-05-14 00.22
No problem le scuse e le precisazioni erano dovute. emo
Se uno caga fuori della tazza anche se involontariamente o in buona fede deve necessariamente ripulire il tutto. emo
marcoballa 02-05-14 17.49
Alarico ha scritto:
emoemoemo
Sei un fuoriclasse... emo
Non rientri nella mia citazione emo

ma valà, che faccio ridere!
emoemoemoemo

però mi diverto come un matto, e il link era per far vedere che con un fender (qui era il jazz, ma in altri miei video uso il precision) bastano poche note (col plettro, nel mio caso) direttamente nella scheda audio del pc (qui ho usato un simulatore di ampli MarkBass MarkStudio2) senza dover fare altro e la caratteristica timbrica dello strumento esce subito imponente.

con altri bassi non è così semplice fare emergere QUELLA personalità nel mix.




GentleGiant ha scritto:
marcoballa ha scritto:
yeah emo
(anche chi non è capace, come il sottoscritto)
emo

E' bello veder sfatare il luogo comune che chi suona il 4 corde debba essere per forza una zappa o una sega ... scegliete l'attrezzo che più vi piace.
Mi aveto postato un video con la tecnica alla Glenn Hughes che non solo ho conosciuto personalmente ma che nell'ambito del mio gruppo di riferimento degli anni 70 è stata una ventata nuova e di freschezza per i Deep Purple che nella formazione Mark III trovarono un ottimo riscontro anche negli USA .
A Roger Glover che gli volete dire ?
O Chris Squire ... solo perche utilizza il pennato è una sega ? Uno dei più grandi in assoluto con il suo Rickenbacker emo
Se volete continuo con Bassisti di primissima fascia da pennato e 4 corde ... ma la lista diventa infinita .emoemoemo
Bello il tuo video ... altro che sega ... emoemoemo
Edited 1 Mag. 2014 15:41

ti ringrazio, diciamo che quel che mi "salva" è la passione pura.
ho studiato pianoforte classico, quello sì (anche se lo studio vero risale a millenni fa, ora non riesco nemmeno più a leggere a prima visto lo spartito di "Per Elisa" e sono diventato un manovale dei tasti bianchi e neri), ma sul resto (basso e batteria) sono autodidatta al 100% e si vede (e si sente emo).
però hai colto immediatamente il mio intento: anche un fender jazz si presta molto bene per il "Glenn Hughes' style".

e poi sì, confermo, non è la gara a chi ce l'ha più grosso emoemo (5 o 4 corde....).
i miei miti assoluti (Hughes e Sheehan) utilizzano in maniera profondamente diversa ma con efficacia imponente il basso a "sole" 4 corde.


detto ciò, mi rendo conto che sto andando fuori tema, quindi rientriamo a parlare del Fender Jazz (ma a questo punto, se il genere rock prevale, una prova col Precision io gliela farei fare al bassista indeciso emo)
emo
doremi58 02-05-14 18.43
@ marcoballa
Alarico ha scritto:
Chi ci "zappa" sopra, preferisce spesso il 4 corde per avere più precisione con il plettro.

yeah emo
(anche chi non è capace, come il sottoscritto)
emo
marco, non buttarti giù, piuttosto sono evidenti notevoli progressi rispetto alle prime cose che facevi in one man band, ciao
Indeciso71 02-05-14 19.56
marcoballa ha scritto:
detto ciò, mi rendo conto che sto andando fuori tema, quindi rientriamo a parlare del Fender Jazz (ma a questo punto, se il genere rock prevale, una prova col Precision io gliela farei fare al bassista indeciso

Pensa che io - nella mia ignoranza iniziale (perché ora mi sto facendo una cultura di settore, leggendo tutti i vostri preziosi post! emo) avevo proprio consigliato il Precision a Giuseppe!

Ad ogni modo, vi terrò aggiornati!
GentleGiant 02-05-14 20.22
marcoballa ha scritto:
ti ringrazio, diciamo che quel che mi "salva" è la passione pura.
ho studiato pianoforte classico, quello sì (anche se lo studio vero risale a millenni fa, ora non riesco nemmeno più a leggere a prima visto lo spartito di "Per Elisa" e sono diventato un manovale dei tasti bianchi e neri), ma sul resto (basso e batteria) sono autodidatta al 100% e si vede (e si sente emo).
però hai colto immediatamente il mio intento: anche un fender jazz si presta molto bene per il "Glenn Hughes' style".

e poi sì, confermo, non è la gara a chi ce l'ha più grosso emoemo (5 o 4 corde....).
i miei miti assoluti (Hughes e Sheehan) utilizzano in maniera profondamente diversa ma con efficacia imponente il basso a "sole" 4 corde.


I miei complimenti sono sinceri , inoltre mi sono permesso di vedere qualche altro video ed ho notato con piacere i "Tributi" ai Deep Purple e Whitesnake ed tante alri video.
Si nota l'impostazione Classica sulle tastiere , così come Jon Lord ( mai troppo rimpianto) , Emerson o Wakeman ed altri tastieristi anni 70 tutti provenienti dallo studio Classico .... Chi ama l'Hammond daltronde non può prescidere da certe scuole ed impostazioni ... Non so chi sia il tastierista di riferimento ma che sia Lord ( grande compositore ) piuttosto che Airey o Wakeman ... non posso che ribadire i miei complimenti .
Sul basso posso al limite metterci bocca e per essere audodidatta te la cavi bene ... piccoli errori d'impostazione della mano sx ... cosa frequente e difficile da memorizzare e correggere ( vedi "pollicione" TOE FAT emo ), soprattutto se non è il proprio strumento .
Sulla batteria niente da dire ... magari ce ne fossero di polistrumentisti come te emo
Estendi il mio compiacimento ai tuoi amici come Kikko e chi ti accompagna alla chitarra , il cantante bella voce , profonda e calda , ottima estensione ... complimenti ... complimenti ... complimenti .
Ritorno com'è giusto che sia sul tema della discussione .
Condivido appieno la possibilità di dirottare il proprio budget su un Precision o comunque provarlo ( fra l'altro ho visto che lo usi in alcuni brani) ... a mio parere è uno dei bassi più sottovalutati dai bassisti di nuova generazione ma è pur vero che con il Precision ci puoi fare un pò tutto , basta sapere dove andare a toccare le corde ed il suono assume un attacco più deciso , morbido , tondo ... insomma non nego che il Precision è uno degli strumenti che preferisco in assoluto .
PS .... Glenn Hughes - Billy Sheehan (strabiliante in Burn solo ) - John Entwistle sono i miei punti di riferimento musicali nella musica Rock ... e tanti altri mostri sacri del basso moderno ... ma lì siamo su generi che amo di meno emoemoemo
Edited 2 Mag. 2014 18:23
Indeciso71 03-05-14 01.32
marcoballa ha scritto:
bene, allora grazie a tutti per i commenti e insisto a tormentarvi al solo scopo "didattico" per Indeciso71

Tutto ben accetto!!!
Grazie, grazie tante!