E' un problema epistemologico.
Gli oggetti della conoscenza musicale sono proprio le scale gli accordi intervalli etc.
Senza la conoscenza di questi oggetti la formazione musicale si riduce a pura scoperta di un legame tra la gestualità e l'effetto sonoro. Quella che chiamiamo memoria digitale.
Chi ha qualche esperienza esecutiva nel classico sa che è pura follia affidarsi esclusivamente a questo tipo di memoria.
Quanto alla memoria visiva dello spartito, anche questa è impossibile senza una classificazione degli oggetti sonori che vi sono inclusi. In altre parole posso ricordare la sequenza di note o accordi a condizione che conosca il legame logico che li lega, cioè l'armonia.
Non credo francamente che il solo esame di armonia del corso di pianoforte possa colmare questa lacuna.
Ogni didatta degno di tal nome già dal primo momento deve curare nei propri allievi una lettura legata all'analisi teorica.
Bye