Avere VST o tastiere non conta niente.
Contano essenzialmente due cose.
1- L'estro artistico, ossia saper far suonare bene i suoni che si hanno a disposizione, qualsiasi essi siano.
Si può avere tra le mani la più bella libreria del mondo, ma se non si è capace di suonare "da orchestra" si caverà fuori ben poco.
2- Avere strumenti specificatamente progettati per l'uso live di complesse parti orchestrali.
Io al momento ne conosco solo uno: lo Yamaha Electone StageA.
Questo strumento (pesante e costoso purtroppo) permette tramite continui program change di avere sotto le dita complesse tessiture sonore da usarsi in live durante l'esecuzione.
La particolarità dello StageA è che non richiede necessariamente sequencer.
E' il musicista (tramite controller a piede) a far passare in rassegna decine e decine di combinazioni sonore.
Il musicista deve soltanto suonare ed attuare i cambi veloci delle combinazioni sonore.
Il resto lo fa lo strumento (lo StageA è sostanzialmente un
Tyros camuffato).
Riuscire a far fare a delle tastiere ciò che riesce a fare uno StageA è molto difficile, richiederebbe un lavoro enorme di programmazione.
Giusto per darvi un'idea di cos'è uno strumento "orchestrale" progettato appositamente per lo scopo "tastieristico-concertistico", guardate questa
ESIBIZIONE.
E' tutto fatto in real time, tutto interamente eseguito a mano, nessun sequencer, nessun trucco.
Unite quindi questi due concetti (
estro nel saper suonare bene parti orchestrali, e strumento
giusto per fare parti orchestrali) ed ecco che otterrete ciò che sembra impossibile fare.