Replicare? ci aveva già pensato l. da vinci

maxpiano69 21-11-13 15.12
@ igiardinidimarzo
superbaffone ha scritto:
e pensare che predici l'estinzione del pianoforte emo


Le due cose non sono in contrasto:

non ho mai affermato, infatti, che il pianoforte acustico sia da rigettare in quanto tale, ma che non possa sostenere l'impatto col nuovo che avanza.

...


Il violino é nato prima del pianoforte ed é ancora li... pensa un po'...
Le innovazioni non necessariamente soppiantano il vecchio, a volte ci si aggiungono
Edited 21 Nov. 2013 14:15
igiardinidimarzo 21-11-13 15.48
è fin troppo facile replicare a questa tua osservazione:
il violino è uno strumento facilmente trasportabile, dunque la necessità di 'cambiamento' non è così pressante come per il piano...
ma vedrai che anche il violino, la viola, il violoncello, tutti gli strumenti classici, nel tempo, verranno soppiantati...
maxpiano69 21-11-13 16.03
@ igiardinidimarzo
è fin troppo facile replicare a questa tua osservazione:
il violino è uno strumento facilmente trasportabile, dunque la necessità di 'cambiamento' non è così pressante come per il piano...
ma vedrai che anche il violino, la viola, il violoncello, tutti gli strumenti classici, nel tempo, verranno soppiantati...
Anche un piano a coda puó essere facilmente trasportabile (Julian Layn docet ) emo

Ma la trasportabilitá non é tutto (altrimenti i batteristi dovrebbero tutti passare alla Roland V-drum, il modello pieghevole).
Chissá, forse Leonardo avrebbe trovato la soluzione giusta anche per rendere ancora piú trasportabile il piano acustico.. (tanto per tornare IT) emo
Edited 21 Nov. 2013 15:06
igiardinidimarzo 21-11-13 16.32
maxpiano69 ha scritto:
Ma la trasportabilitá non é tutto...


giusto... e aggiungo:

ieri ho suonato una sonata di Scarlatti con un discreto pianoforte a coda;
l'ho suonata subito dopo con un appena discreto pianoforte verticale:
a parte che i ribattuti venivano meglio nel piano a coda (come è giusto che sia), ho notato che la resa dell'esecuzione sul verticale era nettamente più gradevole e 'adeguata' al carattere della sonata.
In poche parole: un piano digitale ti permette di 'modellare' il timbro a seconda delle tue esigenze, un piano acustico no: puoi sforzarti quanto vuoi, ma il suono (in linea di massima) quello è e quello resta:
non è un aspetto da poco...ed è un altro punto (oltre la trasportabilità) a favore del digitale...
gesucca 21-11-13 16.39
Ancora con questa storia del digitale che sostituisce il piano acustico? L'avete tirata in ballo ben due volte in due topic diversi e ancora non ho visto nessun flame, che aspettate? Mi sto annoiando.

emo
Giacomo_15 21-11-13 18.03
no vabè su, se ora mi volete far credere che un digitale in futuro, sia anche solo paragonabile (....e addirittura possa arrivare a sostituire) ad un coda, bè allora stiamo proprio delirando dai.....

A voglia la trasportabilità..... a voglia a perfezionare, o a modellare il tibro o quello che ve pare..... ma su dai.... emo
Edited 21 Nov. 2013 17:03
vin_roma 21-11-13 20.20
Provate a suonare in un ambiente "vero", trattato per la musica, come un cinema per i film.

Suonate in acustico con un contrabbasso, un flauto, un gruppo d' archi...

Fatelo con un piano a coda in salute e poi con un digitale... anche ottimo.

In queste condizioni anche il solo flauto si mangia un pianoforte digitale, per la profondità, il dettaglio, la presenza...
e il pianoforte, quando è vero, apre con qualche metro quadro di suono "originale", non indotto dal cono di un altoparlante e c' è l' aria, la verità, l' interazione, il controllo...

certo che se per pianoforte intendiamo una cosa "schiacciata" dalla compressione, che deve urlare, squillare o fare a gara con un basso elettrico nella profondità delle note, su cui si eseguono solo accordi a tempo su una base o che magari lo si suona in piedi che tanto i pedali non mi servono... allora sì, il digitale è meglio...
alkemyst85 21-11-13 20.58
@ igiardinidimarzo
maxpiano69 ha scritto:
Ma la trasportabilitá non é tutto...


giusto... e aggiungo:

ieri ho suonato una sonata di Scarlatti con un discreto pianoforte a coda;
l'ho suonata subito dopo con un appena discreto pianoforte verticale:
a parte che i ribattuti venivano meglio nel piano a coda (come è giusto che sia), ho notato che la resa dell'esecuzione sul verticale era nettamente più gradevole e 'adeguata' al carattere della sonata.
In poche parole: un piano digitale ti permette di 'modellare' il timbro a seconda delle tue esigenze, un piano acustico no: puoi sforzarti quanto vuoi, ma il suono (in linea di massima) quello è e quello resta:
non è un aspetto da poco...ed è un altro punto (oltre la trasportabilità) a favore del digitale...
La resa di scarlatti, come pure quella di mozart o bach per forza di cose è più gradevole su un piano verticale.. Il motivo sta nella tecnica compositiva legata agli strumenti cui disponevano all'epoca, cembali e fortepiano, spinette le cui sonorità e tecniche compositive impongono un suono più calmo, composto, poco dinamico (rispetto ai romantici).. Un piano a coda si discosta enormemente da quei rudimentali strumenti a tastiera (rudimentali per noi oggi, non per loro all'epoca) sia per il tocco che riesce a dare sia per le dinamiche assolutamente più ampie. Non so se hai mai avuto modo di suonare con un fortepiano, magari anche senza pedali ma con le ginocchiere e con estensione ridotta.. Ecco, non suona assolutamente come un piano a coda, i volumi sono minori, le corde sono più corte e il tutto si avvicina come sonorità al piano verticale. Adesso, invece di suonare scarlatti, prova a suonare scriabin.. O per non andare troppo in la con la tecnica astrusa, prova a suonare alcuni semplicissimi preludi di Chopin che hanno variazioni dinamiche infinite e che ti impongono un'immersione totale, psichedelica quasi.., provate a suonarle con il migliore dei digitali... Io ci ho provato una volta con un avantgrand yamaha da 17mila euro in esposizione a porta di roma (un centro commerciale dove per un periodo c'è stato uno showroom yamaha), e non mi sono emozionato (suonava bene, non c'è che dire). Provate con un verticale (non di merda)... A voi le conclusioni. Le mie sono che sui digitali ci si suona bene, puoi studiarci, farci concerti, sperimentare... Ma se ti vuoi emozionare serve ben altro...