continua...
ti chiederai cosa c'entri tutto questo col discorso di partenza? Ho raccontato questo perché penso che questo modo di pensare tipicamente italiano lo porti a chiudersi nel proprio contesto sociale, diventando cieco con tutto quello che lo circonda. Gli altri interagiscono e si confrontano, l'italiano no: critica e si isola.
Hai citato nomi che senza dubbio hanno un alto livello artistico, ma non sono ineguagliabili a livello mondiale, come dici tu, anche perché ogni nazione ha ragione nell'affermare lo stesso. Mettendo da parte le nazioni forti America, Inghilterra e Spagna (per i motivi da te citati), ci sono altre nazioni più "piccole" della nostra (e non solo geograficamente) che però riescono ad esportare la propria tradizione anche in templi della musica anglosassone, come
questo, tradizione da cui anche il nostro Lucio Dalla ha preso ispirazione, in questo caso dal Fado.
Noi ci convinciamo di avere in casa nostra già il massimo, e da li non ci muoviamo, mentre gli altri spopolano in tutto il mondo, persino la musica araba, la musica gitana ecc... Credimi, non si tratta ne di una questione di "potenza" politico economica, di lingua o di quant'altro: è solo una questione di carisma, di carattere, caratteristica che all'italiano manca totalmente. Per questo fatica ad uscire dai propri confini. Pensa solo a quanti attori italiani hanno avuto fama internazionale, e invece quanti sono quelli spagnoli, francesi, inglesi ecc.. ma non per i motivi da te descritti: gli spagnoli e gli altri citati hanno quel carisma che l'italiano non ha.
Ho visto Benigni intervistato da
Letterman, e confrontato con le altre interviste correlate, la sensazione non è proprio quella di orgoglio, anzi: a me sembra una macchietta. Che poi, per farti capire il livello di autocritica tipicamente italiano, Letterman fa satira su tutto e tutti, anche sullo stesso Obama, sul papa... per capirci, ma quando ha fatto satira su Schettino (attenzione, non sulla nave o tragedia in generale, solo su Schettino), gli italiani, come si vede dai commenti, sono insorti in italica indignazione, addirittura dicendo che loro, gli americani, hanno poco da parlare vista la tragedia del... Titanic
l'italiano ha poco senso autocritico, ma non tutti, per fortuna.
Non odiarmi, ma considero questo
video di una pubblicità norvegese abbastanza recente, uno spaccato molto realistico della realtà italiana: è un po' come veniamo percepiti non solo dai norvegesi, ma un po' da tutto il mondo. E' il carisma che trasmettiamo. Non si vedranno mai pubblicità simili collegate ad altre nazioni al mondo.
carisma italiano
Dobbiamo lavorare sulla personalità
Per quanto mi riguarda, non ho bisogno di espatriare, grazie sopratutto alla tecnologia: come ho spiegato altrove, dei ragazzi inglesi interpreteranno i miei pezzi, con testi scritti da loro, quindi, per quanto mi riguarda, posso anche restare in italì.
Edited 6 Ott. 2013 14:08