Complimenti per l'acquisto, goditi il tuo nuovo giocattolo.
Il Jupiter 80 è uno strumento dal design affascinante e soprattutto è costruito in un modo simile ai Clavia dove la parola "colpo d'occhio" gioca un ruolo fondamentale.
Per "colpo d'occhio" intendo la particolarità dell'interfaccia che permette al musicista di vedere rapidamente in un "colpo d'occhio" tutto ciò che ha in barra.
I pulsanti del JP80 sono grossi, a presa di scemo come si vuol dire, ossia estremamente ergonomici e rapidi nel live sfrenato.
Altri sono retroilluminati, il che garantisce ancora una volta il "colpo d'occhio", si vede istantaneamente dove sono e quali sono.
Persino il fatto che siano colorati anzichè essere tutti del solito colore nero si traduce in un miglior colpo d'occhio durante l'esecuzione.
Poi la chicca dei pulsanti "sottopollice" è una figata pazzesca (chi proviene dai vecchi organi elettronici sa di cosa parlo)!
Certo, il JP80 lungi dall'essere lo strumento perfetto (esiste forse lo strumento perfetto?), ma personalmente trovo questo strumento molto ben concepito per il live.
Ed
esteticamente mi è piaciuto subito perchè mi ha riportato alla memoria un altro strumento (non il JP8) che ho molto amato e che ho usato con soddisfazione per anni: il favoloso
Elka X-705.
La similitudine tra questo vecchio organo (era un portatile, e pesava ben 100 kg!) e il Jupiter 80 è evidente: bottoni colorati, spie, pulsanti sottopollice, ergonomia studiata per l'esecuzione rapida e di colpo d'occhio.
Che dire?
Goditi alla grande il tuo Jupiter, e che sia per te una fonte di ispirazione, di soddisfazione, e di bel suonare.