tsuki ha scritto:
Va bè,allora il costo del lavoro esoso in Italia è una bufala???
Toyota produce i modelli di segmento medio per l'Europa negli stabilimenti di Francia ed Inghilterra, dove il costo del lavoro e' piu' alto che qua.
Non produce in Italia, perche' gli e' stato negato l'acquisto di Termini Imerese, che il proprietario ha preferito tener vuoto ed a spese dello stato (complice) che paga la cassa integrazione.
Come vedi non e' il costo del lavoro il problema, ma imprenditori senza scrupoli, ed uno stato assente che non fa gli interessi del paese.
I nostri imprenditori (grande impresa) son cosi' piagnucoloni che si son permessi di dire a Volkswagen che dovrebbe tagliare i suoi volumi di produzione (mettere in cassa integrazione i tedeschi) perche' producendo molto fa troppa concorrenza. (sergio melchiorre).
Inutile dire che i tedeschi di VW hanno risposto con una meritatissima risata in faccia.
Come vedi non e' un problema di costo del lavoro.
Perche' gli altri vanno all'estero?.
Perche' mentre in Germania ed altri paesi i governi prendono fermi provvedimenti per chi smantella le produzioni senza motivo, in Italia invece vengono addirittura dati contributi e cassa integrazione a chi va a produrre nei paesi della schiavitu'.
La storia del costo del lavoro e' una favola che ci raccontano in tivvu', e alla quale credono gran parte degli italiani.
Andate a vedere quant'e' il costo del lavoro in Giappone e poi mi dite.
Poi e' ovvio che in questi paesi una parte della produzione vada comunque in paesi dov'e' conveniente, ma UNA PARTE non TUTTA come avviene qui in Italia.
L'ex presidente di confindustria (marcia e gaglia), piangeva miseria sul costo del lavoro, ma ha scudato ben 17 conti in nero di denaro presumibilmente sottratto ai bilanci aziendali, agli azionisti, al fisco e ai lavoratori.
Se ha accumulato cosi' tanto denaro in nero, vuol dire che il lavoro non gli costava proprio nulla.
LORO sono la causa della crisi, ed invece recitano la parte delle vittime e chiedono altri aiuti allo stato.