L' anima ...è un codice digitale?
nicolo ha scritto:
Potremmo non capire mai appieno il nostro cervello,
proprio perche tentiamo di capirlo con il nostro stesso cervello.
Non so se ha senso come affermazione, ma mi piace.
Potremmo non capire mai appieno il nostro cervello,
proprio perche tentiamo di capirlo con il nostro stesso cervello.
Non so se ha senso come affermazione, ma mi piace.
Io invece non sono d' accordo.
Il limite non è il cervello ma i nostri 5 sensi e l' idea che ci siamo fatti di ciò che ci circonda. Certo, sempre al cervello si arriva, ma se guardiamo oltre la materia grigia la vedremo come un contenitore/creatore e questa non sarà più un limite ma un aiuto, anzi, forse è lo scopo.
@ nicolo
Potremmo non capire mai appieno il nostro cervello,
proprio perche tentiamo di capirlo con il nostro stesso cervello.
Non so se ha senso come affermazione, ma mi piace.
ha senso eccome... hai espresso con le giuste parole quello che con la mia recente e spiacevole esperienza (intuirai a cosa mi riferisco...) tentavo di spiegarmi...
Potremmo non capire mai appieno il nostro cervello,
proprio perche tentiamo di capirlo con il nostro stesso cervello.
Non so se ha senso come affermazione, ma mi piace.
se non eravamo in polis t'avrei thanksato...
(però dimmi la verità... è farina nel tuo sacco opuure... qual'è la fonte?
)
Markelly 10-06-13 21.58
Io piuttosto mi chiedo: ha senso farsi queste domande?
Se in almeno 5000 anni e 4 grandi culture mondiali di studi spirituali, filosofici, psicologici e scientifici non siamo riusciti a cambiarci in meglio nemmeno di una virgola (leggete un libro di 2000 anni fa e troverete gli stessi identici vizi di oggi), cosa importa andare ancora più a fondo?
Secondo me è proprio il fatto di non voler accettare che potrebbe non esserci alcun scopo, che ci fa fare tutti i nostri errori.
Se in almeno 5000 anni e 4 grandi culture mondiali di studi spirituali, filosofici, psicologici e scientifici non siamo riusciti a cambiarci in meglio nemmeno di una virgola (leggete un libro di 2000 anni fa e troverete gli stessi identici vizi di oggi), cosa importa andare ancora più a fondo?
Secondo me è proprio il fatto di non voler accettare che potrebbe non esserci alcun scopo, che ci fa fare tutti i nostri errori.
anonimo 10-06-13 22.27
Markelly ha scritto:
Io piuttosto mi chiedo: ha senso farsi queste domande?
Io piuttosto mi chiedo: ha senso farsi queste domande?
Ha senso eccome !
Se l'anima non ha un codice digitale, per esclusione sara' un anima analogica e quindi in un contesto vintage per molti e' sicuramente un anima decisamente piu' calda rispetto a quella digitale, oltre che preziosa anche se magari un po' instabile.
E' vero, sono 5000 anni che l'uomo si pone queste domande, mentre la donna per 5000 anni ha certamente pensato ad altro, magari evolvendosi un po' di piu'.
Pero' dall'eta' della pietra incastonata nella Clavia, le religioni chi hanno insegnato ad ascoltare il Prophet Kmer, figlio di Korg, della tribu' isolata di Arp!
Colui il quale ha inseguito e sconfitto i demoni Gem, che ora vagano per il mondo,
Colui il quale ha visto i mille demoni alati tra le nuvole di Moog, scendere dal cielo inferociti e distruggere i popoli di Kronos, Krome Triton e polysix !...
Non si puo' non ascoltare la prophecy del Dio King Korg senza un valido Motìf !
Allora la domanda piu' giusta da farsi e' : "cosa c'e' oltre la vita! "...
Sono millenni che la gente si pone questa domanda, senza trovare risposta, eppure il grande kmer, figlio di korg, proveniente dallo sconfinato deserto di Crumar, dominato dalla bellissima dea Elka, ha dato la risposta ispirato dalla bellezza di Elka, ed oggi alla domanda "cosa c'e' oltre la vita"....
si puo' tranquillamente rispondere che dopo la vita.... ci sono i fianchi e le cosce !!... (e mi fermo qui per decenza !)...
(by kaiman)
@ Markelly
Io piuttosto mi chiedo: ha senso farsi queste domande?
Se in almeno 5000 anni e 4 grandi culture mondiali di studi spirituali, filosofici, psicologici e scientifici non siamo riusciti a cambiarci in meglio nemmeno di una virgola (leggete un libro di 2000 anni fa e troverete gli stessi identici vizi di oggi), cosa importa andare ancora più a fondo?
Secondo me è proprio il fatto di non voler accettare che potrebbe non esserci alcun scopo, che ci fa fare tutti i nostri errori.
ha senso perché è quello che distingue l'uomo dal resto degli animali, il saper pensare (di) se stesso.
Io piuttosto mi chiedo: ha senso farsi queste domande?
Se in almeno 5000 anni e 4 grandi culture mondiali di studi spirituali, filosofici, psicologici e scientifici non siamo riusciti a cambiarci in meglio nemmeno di una virgola (leggete un libro di 2000 anni fa e troverete gli stessi identici vizi di oggi), cosa importa andare ancora più a fondo?
Secondo me è proprio il fatto di non voler accettare che potrebbe non esserci alcun scopo, che ci fa fare tutti i nostri errori.
pensare di sè porta a una serie di conseguenti ragionamenti che inevitabilmente portano a farsi domande, anche a domandarsi se abbia senso farsi domande
Edited 11 Giu. 2013 20:10
gibbs ha scritto:
ha senso perché è quello che distingue l'uomo dal resto degli animali, il saper pensare (di) se stesso.
pensare di sè porta a una serie di conseguenti ragionamenti che inevitabilmente portano a farsi domande, anche a domandarsi se abbia senso farsi domande
ha senso perché è quello che distingue l'uomo dal resto degli animali, il saper pensare (di) se stesso.
pensare di sè porta a una serie di conseguenti ragionamenti che inevitabilmente portano a farsi domande, anche a domandarsi se abbia senso farsi domande
Edited 11 Giu. 2013 20:10
Ecco! intanto questa è l' evidenza che il moto perpetuo può esistere
@ vin_roma
Ecco! intanto questa è l' evidenza che il moto perpetuo può esistere
gibbs ha scritto:
ha senso perché è quello che distingue l'uomo dal resto degli animali, il saper pensare (di) se stesso.
pensare di sè porta a una serie di conseguenti ragionamenti che inevitabilmente portano a farsi domande, anche a domandarsi se abbia senso farsi domande
ha senso perché è quello che distingue l'uomo dal resto degli animali, il saper pensare (di) se stesso.
pensare di sè porta a una serie di conseguenti ragionamenti che inevitabilmente portano a farsi domande, anche a domandarsi se abbia senso farsi domande
Edited 11 Giu. 2013 20:10
Ecco! intanto questa è l' evidenza che il moto perpetuo può esistere
@ steve
ha senso eccome... hai espresso con le giuste parole quello che con la mia recente e spiacevole esperienza (intuirai a cosa mi riferisco...) tentavo di spiegarmi...
se non eravamo in polis t'avrei thanksato...
(però dimmi la verità... è farina nel tuo sacco opuure... qual'è la fonte? )
No, è mia... ma il fatto di conoscere un po' di logica (senza modestia, un po' molta) aiuta.
ha senso eccome... hai espresso con le giuste parole quello che con la mia recente e spiacevole esperienza (intuirai a cosa mi riferisco...) tentavo di spiegarmi...
se non eravamo in polis t'avrei thanksato...
(però dimmi la verità... è farina nel tuo sacco opuure... qual'è la fonte?
)
E' un po' come l'insieme di tutti gli insiemi, che contiene sè stesso, robe da vietare assolutamente, altrimenti crolla tutto e si può anche andare in loop ed impazzire.