Dance commerciale: cosa serve?

macofil 31-05-13 13.56
@ afr
so che è un tema che a qualcuno farà venire l'orticaria, ma è altrettanto vero che almeno io non lo trovo per nulla banale

Per fare pezzi dance commerciale ( insomma di quelli che vanno per la maggiore oggi ) qual'è la strumentazione utile?

solo uso di VST oppure con un Kronos di turno si può ottenere qualcosa di valido?

Chi ne sa qualcosa?
ho cancellato ciò che ho scritto in precedenza.
scusatemi se mi prendo certe confidenze, (ma quanto sono invadenti ed inopportuni questi meridionali.....)emo
Edited 31 Mag. 2013 14:27
Atreus 31-05-13 15.35
Nexus 2 è il miglior software per il genere, i preset sono già belli che pronti e li senti in tantissimi brani che girano.
Sono davvero pochi i produttori che non usano i soliti suoni ma chi ha un orecchio allenato si accorge subito della differenza, uno come deadmau5 ad esempio ne sa davvero a quintali di synth, software, controller...

Io sceglierei Reason come piattaforma di lavoro. Si presta davvero bene per l'elettronica.
Platipo 31-05-13 17.03
anumj ha scritto:
Se fai dance oggi non puoi esimerti dal software synth. Non siamo più negli 80 (purtroppo).

quotone, a parte il purtroppo. Volendo puoi spendere anche meno di un decimo, DAW a parte si intende.
I suoni puoi prenderli benissimo da uno sbanderno di roba gratuita che c'è in giro, io sono un grande fan di Uhe, anche per la dotazione di cose gratuite, Podolski, zebralette e triple cheese credetemi spaccano, l'ultimo soprattutto è una piccola miniera di sonorità interessanti, basta sbattersi a capirci qualcosa, visto che ha un'architettura abbastanza poco convenzionale.

anumj ha scritto:
Non c'è nulla che un buon software, come Diva per esempio, non possa fare meglio di quei synth che linki.
E spendendo un 1 decimo.


e questa invece è la minchiata dell'anno. Avessi citato Zebra non avresti avuto tutti i torti, anzi, sono il primo a sostenere che un synth hardware oggi come oggi per fare elettronica è piu un lusso che altro, e mi trovo piu spesso ad aprire un'istanza di zebra o zebralette che ad aggiungere un canale midi al virus, Diva è fantastico per le emulazioni degli analogici, e per quelle al Virus come fedeltà da sicuramente la paga... ma non come musicalità.
Il Virus ha una musicalità tutta sua e non è un semplice VA, almeno da 3 generazioni a questa parte. Io ho un Polar, e se avessi i soldi mi sarei gia comprato anche un keyboard E un desktop fai tu...

Poi beh... con Anumj è la guerra infinita Svezia contro Germania, e c'è poco da argomentare.
Platipo 31-05-13 19.29
Atreus ha scritto:
Io sceglierei Reason come piattaforma di lavoro. Si presta davvero bene per l'elettronica.


Certo che si presta per l'elettronica, ma per la dance molto meno. Inoltre è una piattaforma chiusa, quindi farci un intero progetto sopra, è poco ragionevole imho.
In un certo tipo di "unza" tipo minimal/offbeat o quella che i piu tendono a chiamare impropriamente "goa" o "progressive" il grosso di quelli che conosco usano cubase o Logic, e questo ha un impatto percettibile sul loro modo di arrangiare o di lavorare.
Io personalmente sono un grande fan di Ableton; penso che la session view costituisca un vantaggio prezioso, uno strumento quasi insostituibile per costruire certe cose.

Se vuoi fare della "dance commerciale" la soluzione è banale: Nexus, librerie di campioni strausate, Ozone5 nel master, uso offensivo del limiter, RMS spinto a tipo -4 o -5db nelle parti piu spinte o quasi ovunque e puoi fare in men che non si dica pezzi indistinguibili dal grosso della dubstep, drum n bass, electro et similia.
Se vuoi fare qualcosa di altrettanto ballabile ma un po più ricercato, tipo il succitato Deadmau5 del quale a sto punto vi linko quello che penso sia un capolavoro la strumentazione non conta, cioè... è determinante, ma dipende dalle tue scelte artistiche e di gusto, puoi volere un muro di analogici o 2 VST in croce se sono quelli che ti servono.

oggi penso si possa praticamente ascoltare solo dell'elettronica (ma non tutta): per fare un esempio banale, i succitati Daft Punk hanno sfornato da poco questa: Giorgio by Moroder che oltre a essere un tributo a uno dei piu grandi e prolifici produttori della storia ha un suono e una produzione stellari, coniugando la dinamica di una produzione analogica anni '80 con la potenza e la pulizia delle produzioni contemporanee, per contro il grosso della roba "fatta a mano" che sento ha un suono rivoltante, tipo questa. Sarebbe un bel pezzo rock, in cuffia non fa manco così schifo, ma appena gli dai un po di aria i bassi diventano boomy in maniera scandalosa, la batteria è flat e sommersa da una voce e da delle chitarre che sbattono rumorosamente contro un limiter. In un Ipod magari si salva...

Poi se vuoi riprodurre la tua "dance commerciale" o vuoi portarla in giro, sottoscrivo il suggerimento di textars, (anche se beh... i mix "in automatico" sono qualcosa di cui vergognarsi non poco) io ho tentato per un po di andare in giro con portatile, ableton e una batteria di controller... ma davvero il gioco non vale la candela, diventi matto a settarti tutto, e nella maggioranza dei casi ti trovi con un monitoring imbarazzante e un impianto che a tutto il tuo lavoro non rende giustizia; meglio con un controller per Traktor o Serato, per i quali non hai bisogno di essere Datura o chicchessia, e un po di pezzi gia fatti, o se il budget è ristretto o ami il freeware in generale, Mixxx o virtualDJ sono una bella soluzione, se non sei proprio negato con qualche settimana di pratica riesci gia a far cose dignitose; A meno di essere dei virtuosi del vinile, per far ballare la gente il modo migliore, che ci piaccia o no, è quello.
Edited 31 Mag. 2013 17:40
anumj 31-05-13 21.49
Platipo ha scritto:
e questa invece è la minchiata dell'anno.


Mi sa che non hai capito una mazza, anzi a leggere il quote dopo è proprio cosi.

Platipo ha scritto:
Diva è fantastico per le emulazioni degli analogici, e per quelle al Virus come fedeltà da sicuramente la paga... ma non come musicalità


Il forumer ha linkato la pagina Access come suggerimento a chi cerca roba per fare dance.

Ci sei fin qui? Ok andiamo avanti.

Io gli rispondo che con Diva puoi fare meglio che con un Virus TI2 al prezzo di 170 euro, invece che di 2.500 euro.

Tu rispondi dicendo che Diva è fantastico per le emulazioni dei Virus e che da 'sicuramente' la paga.

Quindi confermi quella che definisci la minchiata dell'anno. Cioè:


anumj ha scritto:
Non c'è nulla che un buon software, come Diva per esempio, non possa fare meglio di quei synth che linki.
E spendendo un 1 decimo.


Poi siccome vuoi spararla tu la minchiata dell'anno te ne esci con la "musicalità". Quindi in buona sostanza dici.... "si, Diva è migliore del Virus, gli da la paga... ma...

Platipo ha scritto:
...ma non come musicalità.


La musicalità gliela conferisci tu allo strumento che di per se è già 'musicale'.


anumj 31-05-13 21.50
Platipo ha scritto:
Il Virus ha una musicalità tutta sua e non è un semplice VA


Non è un semplice VA, sono daccordo con te... è un complicato VA. emo
orange1978 31-05-13 22.09
potrei raccontarti il mondo sulla dance, ma non ne ho voglia.....ti dico solo che un tempo non c'erano alternative allo studio midi/audio, con campionatori, computer, effetti, mixer...non si poteva fare in altro modo.

oggi si lavora con il computer, diciamo che la maggior parte usano una moderna daw e plug ins, magari con uno o due synth esterni (tipo virus o un analogico), il resto usa ancora un mix delle due cose, ossia mixing analogico (su una bella console), combinato a diversi synth esterni, ma senza mai escludere l'audio di una daw.

persone che lavorano solo con midi ed expander non credo esistano piu, se non appassionati.

il Kronos? tutto si puo fare, ma non è certo pratico.....un pezzo house moderno ha circa 50/60 tracce audio, tra ritmiche, loops, effetti etc....l'uso di una merda di sequencer scomodissimo che gestisce 16 tracce audio e 4 effetti in croce per altro di qualità scarsa, non è il massimo della vita per lavorare, senza contare la scomodità.....le funzioni di sampling di un cubase o pro tools sono anni luce piu avanti.

detto questo però.....ricordiamo che mr oizo ha fatto flat beat nel 1999 con un korg ms20, cakewalk, un campionatore akai s1000 e un paio di drum machine,e ha sbancato....il primo singolo liam howlett dei prodigy lo ha fatto con una roland w30.

se hai le idee, insomma, la hit puoi farla anche con il kronos....il problema è avere le idee e saperle realizzare al meglio.

ma a parte questo, qualsiasi workstation hardware non è il massimo della comodità per produrre musica, qualsiasi tipo sia.
anonimo 31-05-13 22.26
ogni volta che vedo il titolo di questo topic leggo: dance commerciale a cosa serve? emo
orange1978 31-05-13 22.26
@ textars
Credo che un lettore mp3/wave/mp4 etc.. sia molto importante, un pc insomma con un programma tipo virtualdj free, un mac è il top.
In questo modo non c'è bisogno di intervenire dalla tastiera etc., basta mettere in riproduzione la playlist ed il gioco è fatto, anche i mix vengono fatti in automatico...
I ragazzini lavorano in questo modo, ed è la soluzione piu' intelligente.
Gente come Datura sceglie il traktor pro.
emo
Tu stai male, e parecchio anche!

fare Music Production non significa "fare il deejay", quella é un altra cosa..
orange1978 31-05-13 22.29
@ anonimo
ogni volta che vedo il titolo di questo topic leggo: dance commerciale a cosa serve? emo
Oggi a ben poco, non si guadagna piu nulla, I pezzi sono tutti uguali....e spesso faticosi all'ascolto.

Forse a passare un po il tempo.
Platipo 01-06-13 02.37
anumj ha scritto:
Il forumer ha linkato la pagina Access come suggerimento a chi cerca roba per fare dance.
Ci sei fin qui? Ok andiamo avanti.
Io gli rispondo che con Diva puoi fare meglio che con un Virus TI2 al prezzo di 170 euro, invece che di 2.500 euro.
Tu rispondi dicendo che Diva è fantastico per le emulazioni dei Virus e che da 'sicuramente' la paga.


No, io ho detto che Diva come VA, ovvero "virtual analog" è meglio del virus, non che è un synth migliore in generale. Non so se sei aggiornato, ma si può fare sintesi non analogica e che non fa manco finta di esserlo... Il Virus ha oltre alle wavetable anche delle possibilità di sintesi granulare, questo fa di lui non un semplice VA, ma un synth che può fare molto altro

anumj ha scritto:
Poi siccome vuoi spararla tu la minchiata dell'anno te ne esci con la "musicalità". Quindi in buona sostanza dici.... "si, Diva è migliore del Virus, gli da la paga... ma...


Ti piaccia o no, il Virus è un classico, per quanto possa camaleonticamente emulare tanta roba, i suoi inviluppi, su certi timbri, hanno una "firma" tutta particolare se ci fai l'orecchio, e lo senti in un sacco di pezzi, soprattutto in contesti danzerecci. Se tu dovessi fare della fusion anni 80 tipo Electric band, solo uno sciocco non ti consiglierebbe un bel synth FM yamaha. Vuoi fare dell'elettronica ballabile contemporanea e vuoi dell'hardware? Dai dai, dimmi uno strumento che ti viene in mente prima. La parola musicalità forse non è la piu adatta? Forse no. Ma non è una minchiata.

orange1978 ha scritto:
il Kronos? tutto si puo fare, ma non è certo pratico.....un pezzo house moderno ha circa 50/60 tracce audio, tra ritmiche, loops, effetti etc....l'uso di una merda di sequencer scomodissimo che gestisce 16 tracce audio e 4 effetti in croce per altro di qualità scarsa, non è il massimo della vita per lavorare, senza contare la scomodità.....le funzioni di sampling di un cubase o pro tools sono anni luce piu avanti.


Beh penso che l'uso di una DAW fosse da darsi per scontato, nessuno penserebbe nel 2013 di arrangiarsi un intero brano sul sequencer di una workstation...
Poi curiosità, tu mi dici 50/60 tracce... ma sono una cavolo di enormità insensata! cioè, io di house ne ho sentita, ne ho vista produrre, ho amici che ne producono regolarmente, e a parte qualche disperato che mette ogni cavolo di campione che piglia in una traccia diversa, piu di 30 tracce non le ho viste mai... e sono gia tantissime.
comunque cosa SERVE oggi, come hardware è semplice:
1 computer, 1 monitor, una tastiera (con le lettere e i numeri), un mouse, una scheda audio decente, 2 monitor nearfield,una sedia, un tavolo, i cavi per collegare tutto questo, e una stanza con un'acustica decente e abbastanza prese di corrente in cui tenerlo. Come software ti serve una DAW, e potresti non usare davvero altro, gli SHM che mi citavi prima, e dei quali ho visto un paio di video in studio, lavorano in Ableton, ma praticamente solo in audio, come se avessero per le mani un campionatore. Il percorso creativo a parte questo non è mica obbligato.
Platipo 01-06-13 03.06
orange1978 ha scritto:
Tu stai male, e parecchio anche!

fare Music Production non significa "fare il deejay", quella é un altra cosa..


Si, ma si era anche gia scusato sopra... dai, mica c'è bisogno di infierire...

orange1978 ha scritto:
Oggi a ben poco, non si guadagna piu nulla, I pezzi sono tutti uguali....e spesso faticosi all'ascolto.

Forse a passare un po il tempo.

Davvero? Bah, io ho un'esperienza diversa in merito, sul personale ci ho ancora guadagnato ben poco, forse anche perchè ho la tendenza a fare dell'elettronica ballabile piuttosto che della "dance commerciale". Non mi pare comunque che oggi a fare del Jazz o del progressive rock si navighi nell'oro... e i vecchietti del liscio prima o poi moriranno tutti.
Inoltre quanto al "servire a qualcosa" beh... la musica quale che sia è o dovrebbe essere arte, quindi, per definizione è inutile.

Quanto al fatto che i pezzi siano "tutti" uguali, beh... penso che la parola giusta sia dipende, in ogni genere, in ogni epoca viene prodotta una badilata di schifezze uguali al resto, il mondo è pieno di cloni, cloni di cloni di cloni, gente che vuole solo riprodurre quel suono, quell'effetto in quella maniera ed esattamente quella, credo fare esempi sarebbe inutile.
A tal proposito oggi esistono pacchetti di campioni strausati che si sentono dappertutto.
Essendoci una loudness war anche tra sound designers, per accaparrarsi il ragazzino (perchè quello è il mercato), di solito sono orribilmente compressi. Questa roba, mixata insieme, compressa ancora, equalizzata alla cazzo, magari un po saturata, (col solito onnipresente sausage fattener, altro suono che si sente ovunque purtroppo) va poi a mescolarsi con dei suoni di synth, opportunamente ricompressi alla cazzo (sylenth, Vanguard, tra i synth puri, Nexus e Omnisphere tra i rompler hanno una badilata di preset gia opportunamente brutalizzati, magari anche tanti altri).
L'insieme entra in un master in cui viene ricompresso, riequalizzato, risaturato, privato di 4-5 db di picchi e voilà!

La colpa di questo però non la darei a ragazzini o a chi produce così, ma a chi li ha nutriti con musica prodotta cosi per decenni, a chi ha distrutto ogni genere musicale in nome di un po di loudness in piu. Conosco DJ di successo che non sanno cosa sia il clipping, o che usano degli mp3 a 128K/s in impianti da favola. Ma non è colpa loro, il loro pubblico è educato a bere champagne tagliato col piscio, o caviale tagliato con la cacca di topo, quello è il suo sapore al loro palato, non hanno mai mangiato altro, la roba d'epoca la sentono solo dalla TV, dall'autoradio o dai loro auricolari, quindi la diversa profondità non la sentono. Io mi sto ascoltando una collezione di disco anni 70 e 80 nei monitor da giorni... diavolo, ce n'è di quella che aveva una produzione che oggi manco la classica, ed è giusto così: è musica che nasce per un impianto immenso, possibilmente di qualità, non per gli auricolari o l'autoradio. Ma chi la ascolta per primo? Oggi I DJ. Che orecchie hanno i DJ di solito? Non migliori del loro pubblico o del grosso dei musicisti purtroppo, anche se dovrebbero, Il risultato è che si vedono impianti da 50000 euro montati alla cazzo, in luoghi che rimbombano, nei quali vengono sparati degli mp3 tristi...
orange1978 01-06-13 04.37
Platipo ha scritto:
Davvero? Bah, io ho un'esperienza diversa in merito, sul personale ci ho ancora guadagnato ben poco,


tu non hai esperienza, è diverso.....ai miei tempi una hit dance poteva raggiungere come nulla le 80 mila copie, e se era una hit europea molto di piu, sono cifre impensabili oggi.

oggi chi fa dance spera di guadagnare sopratutto facendo il dj, live set....la gente quello vuole, un tempo invece c'era un grosso businness di vendita, c'erano decine e decine di compilation solo in italia, che vendevano.

chi compra i dischi oggi? un tempo non esistevano alternative quindi ogni dj era obbligato a comprarli per lavorare, oggi tutti mixano con mp3, che cazzo pretendiamo.

se la musica in generale non è stata penalizzata dall'mp3 secondo me (parlo del pop/rock) la dance proprio è morta in quel senso grazie a internet.
jacus78 01-06-13 05.03
non ho letto tutti i post, quindi mi limito a rispondere al quesito per quel poco che ne so e che ho visto.

qualcuno (non ricordo chi) diceva a buon ragione che è molto diverso dal creare musica dance e fare il dj.....e mi sa che afr voglia solo crearla......in quel caso, penso che non esista hardware che per quanto all'avanguardia possa competere coi software.
conosco qualcuno che per diletto si cimenta a fare questo tipo di musica, e devo dire con ottimissimi risultati, sono entrato nel suo "studietto".....c'era di tutto tranne che tastiere.

quindi nemici o no, buon afr armati di pc/mac, daw, vsti, vocoder.....poi c'è la post produzione quindi effetti, ambienti, mixaggio.....il lavoro normale di post-produzione insomma.
al massimo per qualche frase strumentale, un analogico che dia quell'effetto di pienezza che i vsti e i VA non danno.
orange1978 01-06-13 05.20
@ jacus78
non ho letto tutti i post, quindi mi limito a rispondere al quesito per quel poco che ne so e che ho visto.

qualcuno (non ricordo chi) diceva a buon ragione che è molto diverso dal creare musica dance e fare il dj.....e mi sa che afr voglia solo crearla......in quel caso, penso che non esista hardware che per quanto all'avanguardia possa competere coi software.
conosco qualcuno che per diletto si cimenta a fare questo tipo di musica, e devo dire con ottimissimi risultati, sono entrato nel suo "studietto".....c'era di tutto tranne che tastiere.

quindi nemici o no, buon afr armati di pc/mac, daw, vsti, vocoder.....poi c'è la post produzione quindi effetti, ambienti, mixaggio.....il lavoro normale di post-produzione insomma.
al massimo per qualche frase strumentale, un analogico che dia quell'effetto di pienezza che i vsti e i VA non danno.
si però la post produzione non è la fase dove si mettono effetti, ambienti, mixaggio.

pre produzione è la fase dove ci si preoccupa di mettere insieme le idee, e fare si che tutto quadri....nella musica dance come nell'elettronica si tende a saltarla e mettere le idee direttamente in produzione, questo perchè una canzone tipo "ciao mare" di casadei funzionerebbe bene anche su un sound canvas, perchè il contenuto della canzone, la parte importante non è il sound in se.....insomma un pezzo come la gatta di gino paoli (bleeeeeeah) puo suonare bene anche senza strumenti veri, si capisce se gira oppure no anche solo con chitarra acustica e voce, un pezzo dance invece quasi sempre funziona quando il groove e tutto gira bene......


produzione è la fase dove si realizza, si mette tutto in bella copia, si decidono i suoni, nel caso di musica suonata si registrano le varie parti in maniera precisa e con i suoni giusti, etc.....in questa fase si puo cmq essere creativi cambiando e migliorando gli arrangiamenti fatti in preproduzione (anzi si deve), il mixing che consiste nel fondere il tutto e dare forma definitiva al prodotto, fa parte di questa fase alla fine.....anche se puo essere considerato come un momento a parte.



post produzione è il mastering, che si compone anche lui di diverse "fasi", osssia a parte il discorso del progetto cd (cd authoring, isrc etc....), si da smalto e lucentezza ai brani del progetto, se la produzione è come una scultura, il mastering è la lucidatura, smaltaggio e lavaggio finale.....oltre questa fase non si puo piu intervenire sul nostro prodotto.


per produzione, mixing è vivamente consigliato l'uso di una daw a 24bit/96khz, per la post produzione è praticamente obbligatoria, mentre la preproduzione puoi farla anche con il sequencer della korg trinity essendo in sostanza solo appunti.
Platipo 01-06-13 06.23
orange1978 ha scritto:
tu non hai esperienza, è diverso....ai miei tempi una hit dance poteva raggiungere come nulla le 80 mila copie, e se era una hit europea molto di piu, sono cifre impensabili oggi.


Io non ho esperienza, vero, è la cosa piu preziosa e la costruisco giorno per giorno, ascoltando quello che c'è in giro con orecchio critico, prendendo dove sento del buono e cercando di capire cosa non va laddove il buono non c'è, e penso sia quello che fanno tutti quelli che prendono la musica un minimo seriamente.
Comunque, senza essere personaggi di fama internazionale, in giro per l'Europa prendersi qualche centinaio di euro per un DJ set non è cosa da pazzi, farne 4-5 al mese ci campa pure topo gigio.
Poi naturalmente il problema diventano i "ragazzini" di cui sopra che pagherebbero per suonare, che poco ci manca non facciano una pompa al gestore e una al buttafuori per poter essere il diggei per un oretta; mettere a tempo con del software 2 pezzi presi su beatport con gia tutti i metadata a posto, la beatgrid gia fatta e un comodo pulsante sync sul controller non richiede certo un genio della musica.
Qui la differenza cominciano a farla il gusto e la produzione propria, usata soprattutto come mezzo promozionale: Portare in giro i tuoi pezzi, avere la "tua" musica fa la differenza. C'è gente piu trista di me (e ce ne vuole) che ci campa bene.

Penso sia comunque più divertente e piu redditizio fare questo che metter su una coverband di Ligabue o di Ivan Graziani. Che non si guadagni vendendo dischi onestamente non mi dispiace affatto, oggi la gente che non ha una cultura musicale non ce l'ha per scelta, il divario economico è un problema molto piu piccolo che un tempo.
Edited 1 Giu. 2013 4:36
afr 01-06-13 11.24
Grazie a tutti per gli interventi e le opinioni
zavaton 01-06-13 12.59
Platipo ha scritto:
La colpa di questo però non la darei a ragazzini o a chi produce così, ma a chi li ha nutriti con musica prodotta cosi per decenni, a chi ha distrutto ogni genere musicale in nome di un po di loudness in piu. Conosco DJ di successo che non sanno cosa sia il clipping, o che usano degli mp3 a 128K/s in impianti da favola. Ma non è colpa loro, il loro pubblico è educato a bere champagne tagliato col piscio, o caviale tagliato con la cacca di topo, quello è il suo sapore al loro palato, non hanno mai mangiato altro, la roba d'epoca la sentono solo dalla TV, dall'autoradio o dai loro auricolari, quindi la diversa profondità non la sentono. Io mi sto ascoltando una collezione di disco anni 70 e 80 nei monitor da giorni... diavolo, ce n'è di quella che aveva una produzione che oggi manco la classica, ed è giusto così: è musica che nasce per un impianto immenso, possibilmente di qualità, non per gli auricolari o l'autoradio. Ma chi la ascolta per primo? Oggi I DJ. Che orecchie hanno i DJ di solito? Non migliori del loro pubblico o del grosso dei musicisti purtroppo, anche se dovrebbero, Il risultato è che si vedono impianti da 50000 euro montati alla cazzo, in luoghi che rimbombano, nei quali vengono sparati degli mp3 tristi...

emo
orange1978 01-06-13 19.27
@ Platipo
orange1978 ha scritto:
tu non hai esperienza, è diverso....ai miei tempi una hit dance poteva raggiungere come nulla le 80 mila copie, e se era una hit europea molto di piu, sono cifre impensabili oggi.


Io non ho esperienza, vero, è la cosa piu preziosa e la costruisco giorno per giorno, ascoltando quello che c'è in giro con orecchio critico, prendendo dove sento del buono e cercando di capire cosa non va laddove il buono non c'è, e penso sia quello che fanno tutti quelli che prendono la musica un minimo seriamente.
Comunque, senza essere personaggi di fama internazionale, in giro per l'Europa prendersi qualche centinaio di euro per un DJ set non è cosa da pazzi, farne 4-5 al mese ci campa pure topo gigio.
Poi naturalmente il problema diventano i "ragazzini" di cui sopra che pagherebbero per suonare, che poco ci manca non facciano una pompa al gestore e una al buttafuori per poter essere il diggei per un oretta; mettere a tempo con del software 2 pezzi presi su beatport con gia tutti i metadata a posto, la beatgrid gia fatta e un comodo pulsante sync sul controller non richiede certo un genio della musica.
Qui la differenza cominciano a farla il gusto e la produzione propria, usata soprattutto come mezzo promozionale: Portare in giro i tuoi pezzi, avere la "tua" musica fa la differenza. C'è gente piu trista di me (e ce ne vuole) che ci campa bene.

Penso sia comunque più divertente e piu redditizio fare questo che metter su una coverband di Ligabue o di Ivan Graziani. Che non si guadagni vendendo dischi onestamente non mi dispiace affatto, oggi la gente che non ha una cultura musicale non ce l'ha per scelta, il divario economico è un problema molto piu piccolo che un tempo.
Edited 1 Giu. 2013 4:36
ah si? 150 euro per dj set, poi hai le spese, l'alloggio (se non te lo pagano)....e se ti si rompe la macchina che fai? torni a piedi? emo

dai non scherziamo, chi "campa" facendo il dj fa parecchie serate, ma spesso fa delle scelte....tipo vive a casa dei genitori, senza spese, senza affitti....si accontenta di guadagnare quei 500/600 al mese quando va bene, tanto sei a casa, e via cosi.....poi ci sono quelli che invece guadagnano parecchio ma non sono ahimè la normalità, e te lo dico per certo!
e se vuoi che la musica sia un lavoro vero qualche garanzia la devi avere, non è questione di essere "cinici"; è che se devi pagare affitti, bollette, spese, strumentazione (se ti si rompe il mac con cui mixi che fai?), se poi vuoi anche convivere o fare una famiglia....ancora peggio.

Io posso dirti che negli anni 90 c'erano parecchi producers che oggi fanno la fame, vivono di rendita o di soldi messi da parte all'epoca, facendo lavoretti qui e la, riciclandosi in altro tipo spot, jingles, sigle dei cartoni.....e poi ci sono quelli che sono riusciti a mantenersi lo stesso ma sono pochissimi.

un tempo investivi in uno studio midi attrezzato, ma se sapevi lavorare si potevano guadagnare parecchi soldi, oggi è vero che con un computer e un po di software, meno di quello che un tempo ti sarebbe costato un campionatore con qualche espansione, puoi produrre musica, però per tutte queste ragioni le vendite sono pari a zero, e se ci sono i guadagni sono quelli che sono.

non esistono piu le cifre che sparavano un tempo, pensa solo ai deejay, qualsiasi dj negli 80/90 DOVEVA avere i vinili, non si potevano nemmeno volendo masterizzare i cd, si era obbligati a comprare i vinili, e questo garantiva un minimo di vendite che oggi non cè piu, purtroppo è cosi.

tu lavoreresti un mese o due per fare due pezzi, che poi magari diventano hit ma se ti vendono 2000/2500 copie cè da essere felici? che ci fai con 2000 copie....non ti ripaghi nemmeno la corrente e le spese per mangiare in questo lasso di tempo.
l'unica è usarli come promozione e poi essere chiamato in giro per l'europa a fare il dj set, però non pensare che siano in molti a fare tutto questo, sai quanta concorrenza trovi?

chi puo permettersi di lavorare in studio mesi, senza problemi, accettando che i guadagni fino a che non piazzi 5/6 hit sono quelli che sono, è fortunato, probabilmente ha altre entrate o fonti di reddito.