anumj ha scritto:
purtroppo oggi molti strumenti elettronici sono talmente invadenti che finiscono per dominarti.
Credo che solo questo argomento meriterebbe l'apertura di un thread a parte : sono gli strumenti che dominano noi, o siamo noi che prendiamo strumenti piu' complicati di quanto ci serve, e poi ci lasciamo dominare da loro?
Personalmente l'unico strumento che mi ha messo difficolta', fu il Mirage : era il primo "sintetizzatore" (volutamente virgolettato) che ho comprato quando avevo i calzoncini corti.
Non c'erano forum non c'erano luoghi dove discutere, e comprai quello strumento unicamente perche' attratto dal suono.
Quando poi mi ritrovai tra le mani la carta di programmazione plastificata, con tutti quei parametri, ed un manuale spesso un centimetro e mezzo mi venne il panico.
Io non sapevo nulla di oscillatori, filtri, LFO ecc. quindi mi limitavo ad inserire il dischetto e sentire i suoni originali cosi' com'erano.
Finche' si trattava di suoni acustici, tanto quanto, ma sui campionamenti di sintetizzatore, mi perdevo tutte le opportunita' di un raro sintetizzatore a "wavetable" che usava filtri analogici favolosi !.
Poi pero' cominciai a leggere, a cercare, a chiedere a persone informate e trovai un collega preparatissimo che mi spiego' tutti i principi di base dei vari tipi di sintesi.
Con quelle basi approfondii ancora ecc.
Adesso non dico di essere un programmatore evoluto (ho i miei limiti e li riconosco), ma almeno so che quando prendo tra le mani un sintetizzatore lo faccio suonare come dico io e non come e' scritto nei preset.
anumj ha scritto:
un tastierista deve suonare i synth, macinare idee, creare suoni, non deve stare li come un coglione a capire se gli archi da 80 gb sono migliori di quelli da 120 gb... o se il vsti di mega-iper-piano è abbastanza credibile sulla string resonance... o piuttosto che provare 500 synth software al giorno per poi capire che sono tutti uguali...
In teoria dovrebbe essere cosi', ma in pratica esiste anche il tastierista che ha ottime conoscenze musicali (conservatorio, piu' approfondimenti vari ecc), ma e' completamente disinteressato al suono.
Questa categoria di musicisti spesso suona benissimo, pero' sa poco o nulla dello strumento che usa anzi meno tempo perde sullo strumento e meglio e'.
Io non giudico, perche' come in tutte le cose ci sono i giusti equilibri oppure gli estremismi poco costruttivi : cio' che conta e' che ciascuno ottenga cio' che vuole senza soffrirne troppo.
Ci sono addirittura tastieristi di gruppi famosi, che per i suoni si appoggiano a tecnici esterni (lo vai a scoprire dopo che quel mitico tastierista degli xxx, che e' stato il tuo mito delle tastiere, non sapeva neppure programmare il suo sintetizzatore !!!
e li mi cascarono le balle !!!!!)...
anumj ha scritto:
prendete sto cazzo di synth che vi piace e via... stateci giorno e notte insieme, create suoni e suonate, il resto sono tutte stronzate.
Io sono d'accordo perche' e' un po' il mio modus operandi, pero' conosco anche tastieristi che passano giorni interi per fare il suono di "tizio" , quando ci sono riusciti esultano e passano a cercare il suono di "caio" ma non suonano mai (e ne conosco !!!)..
Credo che come in tutte le cose, stare un po' nel mezzo non faccia mai male !...