Access virus simbologia logo!

anumj 30-04-13 23.18
gusepal ha scritto:
caro mio magari mi ingaggiassero per fare il prossimo Star Wars così con quello che ci guadagnò ci compro un prophet 10 e tu sei contento


io sono contento se tu sei contento. emo
johnandy 30-04-13 23.46
Ma che logo avrà secondo voi questa azienda ? emo
gusepal 01-05-13 01.52
@ anumj
gusepal ha scritto:
Più che definire un synth complicato credo si debbano considerare le conoscenze tecniche al riguardo.


Non sono daccordo.
Se una cosa è complicata, lo è oggettivamente.
La conoscenza tecnica ti aiuta solo a velocizzare dei processi che normalmente richiederebbero più tempo.

Programmare un K2000 è oggettivamente complicato. Diventa quasi impossibile per uno abituato a ragionare con gli schemi delle attuali workstation. La conoscenza e l'esperienza dello strumento ti agevolano a percorrere i tragitti più brevi per ottenere i risultati, ma restano cmq processi di programmazione abbastanza complessi anche per gli esperti.


Ora analogamente la stessa differenza che puo' esserci tra un K2000 e un Korg Triton, in termini di complessità, la possiamo ritrovare in un confronto tra un Virus TI e un Nord Lead 2.

Laddove "complesso" non sempre è sinonimo di "migliore" e, di conseguenza, "semplice" non equivale a "inferiore".

Nella valutazione di un sintetizzatore, il musicista mette sul piatto della bilancia la curva di apprendimento e l'immediatezza d'uso tra le voci più importanti.
Il tempo che dedichi alla programmazione non è in omaggio, ma è tempo prezioso tolto alla composizione, all'esecuzione etc.
Hai ragione quando dici che esistono synth oggettivamente complicati ma dimmi qual'e' un synth semplice e che suoni bene. Ho avuto il gaia più semplice del virus ma a parte qualche suono decente fa un po' cagare. Mi sono dovuto mettere a studiare la sintesi sottrattiva per avere un minimo di rudimento per poter capire qualcosa di più e credo che troppo ancora devo imparare per utilizzare al meglio un synth come il virus. Certamente come tu dici tutto questo porta via tempo alla composizione al suonare ma una volta che ti sei fatto un bagaglio di conoscenza tecnologica poi tutto diventa più semplice.
anonimo 01-05-13 02.29
Con tutto il rispetto : questi sono i danni causati dalla dipendenza da preset.

Una volta la gente programmava i sintetizzatori senza neppure conoscere la struttura dei medesimi.
Non c'era internet, gli ingegneri e i tecnici diplomati si contavano sulle dita.
Non c'era neppure internet per andare a cercarsi la struttura di un sintetizzatore, e tantomeno un forum dove chiedere qualcosa.

Il suono lo si creava con la passione, spesso senza neppure sapere cos'erano oscillatori, filtri, ecc.
Si giravano le manopole e quando il suono era bello ci si feramava ( giusto per esagerare un po').
Poi col tempo si capiva.
SI capiva che gli oscillatori facevano una cosa, i filtri un'altra, l'LFO un'altra ancora e cosi' via : alla fine se ne sapeva di piu' allora (senza internet, diplomi ecc) che non oggi.

Certo, il virus non e' semplicissimo da programmare, ma chi ha mai detto che bisogna programmarlo ex novo pardendo da zero?

Tra i mille suoni a preset, ci saranno quei 20 - 30 (alla fine non se ne usano mai di piu'), simili a quelli che cerchiamo, dove smanettando un po' qui ed un po' li, si riescono a far diventare i suoni che piacciono a noi?.

Cosi', giusto per cominciare, poi ci si prende la mano e si impara a programmare qualsiasi cosa.

Anche con la FM, nessuno ha mai cominciato da un "Init preset" : sempre da suoni gia' fatti, ed era li che capivi a cosa servivano gli operatori, gli algoritmi e come nascevano quei suoni campanellosi, dove usavi una sezione solo per generare le alte frequenze che esaltavano l'effetto "percussione metallica".

Capivi quello e poi cominciavi man mano a prenderci gusto e a farti le cose da te.

Non possiamo subire gli strumenti che compriamo, ma li dobbiamo dominare !.
Il Virus lo suono solo sui preset che mi son fatto io (e che preset!). ed ogni sintetizzatore che mi entra in casa, viene quasi spogliato dei timbri factory, per essere farcito con i suoni miei : spesso sono suoni mai sentiti su nessuna macchina, e son suoni che ti ispirano nuove avventure.

Il fatto e' che per arrivare a cio' bisogna comunque spendere un po' di tempo per smazzarsi la struttura base di un sintetizzatore, e comprendere bene principi, fondamenti e l'effetto pratico di ogni componente sul suono.

Poi pian pianino si estendono questi principi sui sintetizzatori piu' complessi.
Quando hai compreso il sintetizzatore teorico, pian piano non diventa difficile lacorare con strumenti che hanno piu' oscillatori, tanti filtri, tanti LFO e catene varie di effetti: basta conoscere lo schema a blocchi e capire cosa entra in un blocco, e cosa esce man mano che modifichi i parametri che lo gestiscono.

Saper modellare in proprio il suono e' come per un pittore saper fare i propri colori anziche' comprare i tubetti gia' pronti : il riusltato cromatico sara' esclusivo, i colori ispireranno a fare nuove opere e cose di questo genere.

Badate che fare questo, non significa perdere tempo a programmare, rinunciando a suonare.
Quando ci hai preso la mano, ti metti li , smanetti ed in poco tempo hai un suono che userai per sempre (avendo l'accuratezza di archiviare sempre il lavoro svolto ovviamente).. Uscite dalle briglie dello strumento preconfezionato, e vedrete che dominare un supernova o un virus, vi fara' apprezzare queste macchine come se fossero degli analogici storici, perche' possono dare di piu' di quanto immaginiamo.
anumj 01-05-13 03.22
robykaiman ha scritto:
Non possiamo subire gli strumenti che compriamo, ma li dobbiamo dominare !.


purtroppo oggi molti strumenti elettronici sono talmente invadenti che finiscono per dominarti.

c'è troppe cose superflue, la semplicità paga sempre.

fosse per me riporterei tutto indietro alla batteria elettronica e un paio di synth al massimo.

troppo persi alla ricerca della virtualità, del realismo perfetto.

un tastierista deve suonare i synth, macinare idee, creare suoni, non deve stare li come un coglione a capire se gli archi da 80 gb sono migliori di quelli da 120 gb... o se il vsti di mega-iper-piano è abbastanza credibile sulla string resonance... o piuttosto che provare 500 synth software al giorno per poi capire che sono tutti uguali...

prendete sto cazzo di synth che vi piace e via... stateci giorno e notte insieme, create suoni e suonate, il resto sono tutte stronzate.
gusepal 01-05-13 11.22
@ anumj
robykaiman ha scritto:
Non possiamo subire gli strumenti che compriamo, ma li dobbiamo dominare !.


purtroppo oggi molti strumenti elettronici sono talmente invadenti che finiscono per dominarti.

c'è troppe cose superflue, la semplicità paga sempre.

fosse per me riporterei tutto indietro alla batteria elettronica e un paio di synth al massimo.

troppo persi alla ricerca della virtualità, del realismo perfetto.

un tastierista deve suonare i synth, macinare idee, creare suoni, non deve stare li come un coglione a capire se gli archi da 80 gb sono migliori di quelli da 120 gb... o se il vsti di mega-iper-piano è abbastanza credibile sulla string resonance... o piuttosto che provare 500 synth software al giorno per poi capire che sono tutti uguali...

prendete sto cazzo di synth che vi piace e via... stateci giorno e notte insieme, create suoni e suonate, il resto sono tutte stronzate.
Oh yes!emo
gusepal 01-05-13 11.30
@ robikayman
Non è sbagliato quello che dici ed era quello che facevo io quando a diciassette anni comprai il mio primo synth il crumar ds 2 e si smanettava soltanto per tirare fuori un suono. Oggi però credo che pur partendo da un preset se ti vuoi creare un suono non puoi soo andare a caso, o meglio può essere che casualmente ti viene fuori qualcosa che ti aggrada, ma rischi di perderei tanto tempo e di perdetti tu stesso. Credo sia importante sapere che cosa toccare e perché visto che di tempo c'è ne è' sempre poco altrimenti lo strumento domina noi. Per me che ho perso tanti anni, abbandonando la musica, oggi capire come funziona uno strumento, e' una priorità assoluta.
anonimo 01-05-13 12.00
@ gusepal
@ robikayman
Non è sbagliato quello che dici ed era quello che facevo io quando a diciassette anni comprai il mio primo synth il crumar ds 2 e si smanettava soltanto per tirare fuori un suono. Oggi però credo che pur partendo da un preset se ti vuoi creare un suono non puoi soo andare a caso, o meglio può essere che casualmente ti viene fuori qualcosa che ti aggrada, ma rischi di perderei tanto tempo e di perdetti tu stesso. Credo sia importante sapere che cosa toccare e perché visto che di tempo c'è ne è' sempre poco altrimenti lo strumento domina noi. Per me che ho perso tanti anni, abbandonando la musica, oggi capire come funziona uno strumento, e' una priorità assoluta.
Il mio esempio era riferito ai tempi in cui c'era meno preparazione, meno documentazione (negli anni 70 trovare un libro sui sintetizzatori era peggio che trovare il Sacro Graal !).., e i sintetizzatori stessi erano meno complicati.

Oggi ci sono gli strumenti per trovare facilmente documentazione, i libri li trovi dappertutto, poi c'e' internet dove attingere a schemi e teoria, ed infine i forum dove discutere di tutto.

Le tue osservazioni riportate ai tempi attuali sono piu' che giuste, mentre riferendosi a tempi passati credo che le mie non siano tanto errate emo
anonimo 01-05-13 12.12
anumj ha scritto:
purtroppo oggi molti strumenti elettronici sono talmente invadenti che finiscono per dominarti.


Credo che solo questo argomento meriterebbe l'apertura di un thread a parte : sono gli strumenti che dominano noi, o siamo noi che prendiamo strumenti piu' complicati di quanto ci serve, e poi ci lasciamo dominare da loro?

Personalmente l'unico strumento che mi ha messo difficolta', fu il Mirage : era il primo "sintetizzatore" (volutamente virgolettato) che ho comprato quando avevo i calzoncini corti.

Non c'erano forum non c'erano luoghi dove discutere, e comprai quello strumento unicamente perche' attratto dal suono.

Quando poi mi ritrovai tra le mani la carta di programmazione plastificata, con tutti quei parametri, ed un manuale spesso un centimetro e mezzo mi venne il panico.

Io non sapevo nulla di oscillatori, filtri, LFO ecc. quindi mi limitavo ad inserire il dischetto e sentire i suoni originali cosi' com'erano.
Finche' si trattava di suoni acustici, tanto quanto, ma sui campionamenti di sintetizzatore, mi perdevo tutte le opportunita' di un raro sintetizzatore a "wavetable" che usava filtri analogici favolosi !.

Poi pero' cominciai a leggere, a cercare, a chiedere a persone informate e trovai un collega preparatissimo che mi spiego' tutti i principi di base dei vari tipi di sintesi.
Con quelle basi approfondii ancora ecc.

Adesso non dico di essere un programmatore evoluto (ho i miei limiti e li riconosco), ma almeno so che quando prendo tra le mani un sintetizzatore lo faccio suonare come dico io e non come e' scritto nei preset.

anumj ha scritto:
un tastierista deve suonare i synth, macinare idee, creare suoni, non deve stare li come un coglione a capire se gli archi da 80 gb sono migliori di quelli da 120 gb... o se il vsti di mega-iper-piano è abbastanza credibile sulla string resonance... o piuttosto che provare 500 synth software al giorno per poi capire che sono tutti uguali...


In teoria dovrebbe essere cosi', ma in pratica esiste anche il tastierista che ha ottime conoscenze musicali (conservatorio, piu' approfondimenti vari ecc), ma e' completamente disinteressato al suono.
Questa categoria di musicisti spesso suona benissimo, pero' sa poco o nulla dello strumento che usa anzi meno tempo perde sullo strumento e meglio e'.

Io non giudico, perche' come in tutte le cose ci sono i giusti equilibri oppure gli estremismi poco costruttivi : cio' che conta e' che ciascuno ottenga cio' che vuole senza soffrirne troppo.

Ci sono addirittura tastieristi di gruppi famosi, che per i suoni si appoggiano a tecnici esterni (lo vai a scoprire dopo che quel mitico tastierista degli xxx, che e' stato il tuo mito delle tastiere, non sapeva neppure programmare il suo sintetizzatore !!!emo e li mi cascarono le balle !!!!!)...


anumj ha scritto:
prendete sto cazzo di synth che vi piace e via... stateci giorno e notte insieme, create suoni e suonate, il resto sono tutte stronzate.


Io sono d'accordo perche' e' un po' il mio modus operandi, pero' conosco anche tastieristi che passano giorni interi per fare il suono di "tizio" , quando ci sono riusciti esultano e passano a cercare il suono di "caio" ma non suonano mai (e ne conosco !!!)..

Credo che come in tutte le cose, stare un po' nel mezzo non faccia mai male !...emo



metallo 01-05-13 12.18
gusepal ha scritto:
Seleziona il testo da quotare e premi il pulsante "Q" (o ctrl + q) per inserirlo.
Hai ragione quando dici che esistono synth oggettivamente complicati ma dimmi qual'e' un synth semplice e che suoni bene. Ho avuto il gaia più semplice del virus ma a parte qualche suono decente fa un po' cagare. Mi sono dovuto mettere a studiare la sintesi sottrattiva per avere un minimo di rudimento per poter capire qualcosa di più e credo che troppo ancora devo imparare per utilizzare al meglio un synth come il virus. Certamente come tu dici tutto questo porta via tempo alla composizione al suonare ma una volta che ti sei fatto un bagaglio di conoscenza tecnologica poi tutto diventa più semplice.



Hai mai provato un roland V-synth GT? Io ho avuto la fortuna di prenderlo qualche mese fa.....e' di una semplicita' disarmante...e sfido chiunque a dire che suoni male.
gusepal 01-05-13 15.05
@ metallo
gusepal ha scritto:
Seleziona il testo da quotare e premi il pulsante "Q" (o ctrl + q) per inserirlo.
Hai ragione quando dici che esistono synth oggettivamente complicati ma dimmi qual'e' un synth semplice e che suoni bene. Ho avuto il gaia più semplice del virus ma a parte qualche suono decente fa un po' cagare. Mi sono dovuto mettere a studiare la sintesi sottrattiva per avere un minimo di rudimento per poter capire qualcosa di più e credo che troppo ancora devo imparare per utilizzare al meglio un synth come il virus. Certamente come tu dici tutto questo porta via tempo alla composizione al suonare ma una volta che ti sei fatto un bagaglio di conoscenza tecnologica poi tutto diventa più semplice.



Hai mai provato un roland V-synth GT? Io ho avuto la fortuna di prenderlo qualche mese fa.....e' di una semplicita' disarmante...e sfido chiunque a dire che suoni male.
No non ho mai avuto modo di provarlo. Da quanto ho visto sul tubo non mi resta difficile da crederti ma per ora come diceva giustamente robikayman non voglio appartenere a quella categoria di tastieristi che cerca solo di emulare il suono di tizio o caio passando giorni a smanettare sulle tastiere, ma dato che ho anche ripreso a studiare armonia moderna, vorrei dedicarsi di più a suonare pur avendo una giusta conoscenza degli strumenti che ho.emo
mima85 01-05-13 17.27
robykaiman ha scritto:
sono gli strumenti che dominano noi, o siamo noi che prendiamo strumenti piu' complicati di quanto ci serve, e poi ci lasciamo dominare da loro?


Forse lui ha la risposta emo
anumj 01-05-13 17.57
robykaiman ha scritto:
Personalmente l'unico strumento che mi ha messo difficolta', fu il Mirage : era il primo "sintetizzatore" (volutamente virgolettato) che ho comprato quando avevo i calzoncini corti.

Non c'erano forum non c'erano luoghi dove discutere, e comprai quello strumento unicamente perche' attratto dal suono.

Quando poi mi ritrovai tra le mani la carta di programmazione plastificata, con tutti quei parametri, ed un manuale spesso un centimetro e mezzo mi venne il panico.

Io non sapevo nulla di oscillatori, filtri, LFO ecc. quindi mi limitavo ad inserire il dischetto e sentire i suoni originali cosi' com'erano.
Finche' si trattava di suoni acustici, tanto quanto, ma sui campionamenti di sintetizzatore, mi perdevo tutte le opportunita' di un raro sintetizzatore a "wavetable" che usava filtri analogici favolosi !.


I campionatori ensoniq sono in assoluto tra le peggiori bestie da domare. La tecnica di programmazione rasenta il linguaggio msdos.
La sintesi sottrattiva, abbinata alle nozioni di sampling dentro un ensoniq diventava davvero difficile per tutti.
Io il mirage l'ho visto poche volte, in vita mia, ma a partire dagli EPS non me ne son perso uno.

Lavorare con gli ensoniq è una vera palestra di vita. Sei costretto ad avere in testa ogni passaggio da percorrere, ancor prima di mettere le mani sui comandi. Ti fai i calli sui polpastrelli e il cervello è in continua attività.

Oggi vedo generalmente un utente inebetito che pigia stanco e svogliato sul grande touchscreen della sua tastiera. Con quelle dita untuose e inesperte a scorrere migliaia di presets fatti da chissachi.

Quello degli ensoniq è uno di quei casi in cui la difficoltà operativa e l'interfaccia astrusa veniva ripagata da un suono straordinario, immortale.

Chi ha programmato un sampler ensoniq è in grado oggi di superare qualsiasi difficoltà.
gusepal 01-05-13 18.01
@ mima85
robykaiman ha scritto:
sono gli strumenti che dominano noi, o siamo noi che prendiamo strumenti piu' complicati di quanto ci serve, e poi ci lasciamo dominare da loro?


Forse lui ha la risposta emo
Speriamo che se il synth domina noi non si diventi come quel rabbinaccio dalla faccia di minchia!!
Piuttosto vendo tutto e mi dedico alla zampogna!emo
mima85 01-05-13 18.10
gusepal ha scritto:
Speriamo che se il synth domina noi non si diventi come quel rabbinaccio dalla faccia di minchia!!
Piuttosto vendo tutto e mi dedico alla zampogna!emo


Eretico!! Dr. Synthesizer non si tocca emoemo

Che poi è così bravo che ti insegna pure come pulire il synth.
Edited 1 Mag. 2013 16:18
anonimo 01-05-13 18.36
anumj ha scritto:
Lavorare con gli ensoniq è una vera palestra di vita.


Infatti un anno dopo il Mirage presi un Tx81z che fu un'altra bella palestra : un modulo in FM ma con quattro operatori anziche' 6, che era una bella occasione per prendere confidenza anche con la FM stessa (wow!)..
Peraltro era il primo multitimbrico mai visto, ed avere la possibilita' di gestire piu' parti fu la spinta giusta per cominciare a pensare ad un Atari 1040, ma siccome (per fortuna) non esistevano le basi midi, se volevi suonare le basi dovevi fartele tu, che significava di fatto imparare i primi importanti rudimenti di arrangiamento (che tempi !!!!)...
Il mio primo brano era 1997 fuga da N.Y (di carpenter) ed era riuscito cosi' bene che tutt'ora lo conservo gelosamente con orgoglio, laddove di solito i vecchi lavori vengono considerati rudimentali.
Quel brano riusci' meravigliosamente bene, forse per la soddisfazione di tutte quelle novita' : ricerca del suono, arrangiamento ecc...

anumj ha scritto:
Oggi vedo generalmente un utente inebetito che pigia stanco e svogliato sul grande touchscreen della sua tastiera.


che col dito alza il coperchio virtuale del pianoforte e poi fa un oooh di stupore...emo

anumj ha scritto:
Quello degli ensoniq è uno di quei casi in cui la difficoltà operativa e l'interfaccia astrusa veniva ripagata da un suono straordinario, immortale.


Di fatto l'ho rispolverato un anno fa (aprii un topic in merito) perche' mi mancava un suono per Suspiria.
Nel riascoltarlo mi son reso conto che nonostante l'hardware di altri tempi (ram piccola, frequenza di sample ridotta ecc) su molti timbri regge addirittura il confronto con strumenti attuali, o addirittura per certe cose (senza esagerare troppo) lo vince.

anumj ha scritto:
Chi ha programmato un sampler ensoniq è in grado oggi di superare qualsiasi difficoltà.


Beh, proprio tutte no : con la VAST del k2661 non fu una passeggiata ed ho dovuto indossare maschera e pinne per immergermi nella sua complessita'.. emo

Pero' per correttezza, devo dire che tantissime cose le ho imparate qui nel forum in tanti anni di discussioni. emoemo

orange1978 01-05-13 18.36
secondo me non esiste lo strumento complicato, lo sono tutti e tutti sono semplici dipende da te!
Puo essere complicato tirare fuori il suono che hai in menre ma questo non c'entra con l'architettura dello strumento, assolutamente, se uno vuole imparare ma lo vuole veramente, impara anche su un sy99 o su un kawai k5000, é solo questione di volontá, poi cé chi é piu portato questo si, chi meno.

Non mi trovo d'accordo su chi sostiene che il k2000 sia difficile, é il synth piu semplice del pianeta, tutto ha una logica estremamente accurata,gli inviluppi sono dove devono essere,sono sorgenti di modulazione, si trovano vocini agli lfo,agli asr.....e puoi assegnarli dove vuoi.
Ogni parametro ha la sua sorgente e quantitá di modulazione, I valori espressi realmente quindi se leggi Hz stai toccando una frequenza, se leggi Ms sono millisecondi, puo essere un delay o cmq qualcosa che ha a che fare con il tempo.......inoltre la chiarissima struttura a blocchi facilita la comprensione su cosa accade al suono......e la vedi nella pagina algoritmo, a differenza delle macchine korg o yamaha motif, li non vedi un cazzo, solo numeri senza logicq 0,120,88......e nomi criptici tipo AMS AMT, FEG,PEG, FILT......
Il k2000 e la vast sono come la lingua finlandese, ha 18 casi quando il latino ne ha sei.....sembra difficile, noo....é complessa, ma se ci perdi qualche giorno a memorizzare e capire poi é impossibile sbagliare, la logica é talmente logica che impedisce l'ambiguità.

secondo me se uno non impara a programmare partendo da quello che vuole, anche dal roland u20, troverá qualsiasi synth difficile.

Es......virus é difficile? Stai fresco, credi che supernova sia semplice? Solo per capire e decifrare il manuale e il mixer delle modulazioni ci vuole un bel po.....e anche la an1 non scheerza, l'interfaccia é poco amichevole, e il piccolo display non aiuta, ha la matrice tipo cs1x, ma non é cosi semplice.
E anche il jp8080 ha I suoi cazzi, se non altro programmarci suoni che non mandano in overload il filtro, per una mancanza di roland che ha omesso il gain sulla forma d'onda.

io ho imparato da zero sul k2000 e devo dire che oggi non esiste nulla di cosi ben didattico per imparare, il manuale eccellente con una perfetta documentazione di tutto.

Ai tempi della hruska sapevano fare bene I manuali in kurzweil, oggi nemmeno quello sanno fare, vi rendete conto che la pc3k viene venduta senza una guida alle funzooni dsp che sono il cuore della vast? Ti dicono di scaricare il manuale della k2600, stesso discorso per gli effetti che sono molto complessi......poi le funzioni dsp hanno I nomi cambiati, e non le trovi! E infine la comunitá utenti scrive un proprio manuale!

Pagliacci, ecco cosa sono oggi.....giusto il dimostratore rockabilly, ieri c'erano hruska e gee a parlare di sintesi sul k2000, e chris martirano........oggi non abbiamo nemmeno il manuale e in compenso cé il tastierista degli stray cats! Ma andate a cagare!

Ci pensate se tutti facessero cosi? Se gli strumenti uscissero senza manuali e con una guida all'uso di 50 pagine, tipo autoradio cinese, magari in 50 lingue.

Bah, viva il kappaduemila, viva gli anni novanta.
SMARTKID 01-05-13 22.27
Concordo Andrea... Stiamo andando davvero sempre peggio..

emo

Ps ti mando un mess in privato
emo
Edited 1 Mag. 2013 20:28
orange1978 01-05-13 23.15
ma simbologia a parte, voi sapete perchè si chiama VIRUS? emoemo in realtà cè un motivo.....
ivanzajic 01-05-13 23.20
Non saprei, lessi anni fa che il Virus nasceva come hack del codice del nord lead, quindi sarebbe un virus del nord lead nelle intenzioni di Kemper, ma sbaglio sicuramente...