drmacchius ha scritto:
Il dolo sinceramente mi sembra più probabile dell'incidente
Se si vuole fare un complotto, bisogna farlo bene.
Andare a sbattere marginalmente contro uno scoglio e lasciare la nave innaffondata permette alla squadra investigativa (assicurazioni comprese) di risalire velocemente alla verità.
La strumentazione può venire analizzata, tutta, scatole nere comprese, l'equipaggio interrogato (sono tutti vivi).
Etc etc.
Se lo scopo era quello di guadagnar soldi, cioè di fare un complotto ai danni degli enti assicurativi, bisognava portare a termine l'opera.
Che vuol dire nave completamente affondata, equipaggio morto, strumentazione distrutta, scatole nere manomesse e/o difficilmente recuperabili.
In quel caso la compagnia Costa avrebbe potuto avanzare le ipotesi più disparate del tipo "la strumentazione era difettosa" oppure "il timone si è bloccato", o ancora "i motori non rispondevano più", etc etc, e farsi risarcire dalle assicurazioni.
Ma al tempo stesso le assicurazioni avrebbero potuto dire: "ah sì? viaggiavate in mare con una nave con strumentazione difettosa? bene allora noi non vi diamo un soldo perchè è una violazione andare per mare con una nave difettata".
Idem se la compagnia avesse detto "il Comandante era impazzito e ha fatto volontariamente schiantare la nave".
Le assicurazioni direbbero: "e voi permettete ad un Comandante impazzito di comandare una nave? bene noi non vi diamo un soldo, anzi adesso vi blocchiamo a terra tutta la flotta per ispezionare lo stato di servizio di tutti i vostri equipaggi".
Insomma se proprio si voleva tentare un ricavo monetario da questa tragedia bisognava far sì che la tragedia fosse totale, ergo nave completamente affondata, equipaggio e comandante tutti morti, strumentazione non recuperabile o distrutta.
Nel caso preso dell'incidente della Costa abbiamo invece una nave che è ancora tutta intera, recuperabile, analizzabile, e con un equipaggio al completo da interrogare.
Abbiamo una scena del delitto piena zeppa di prove, tutte ben conservate, accessibili, ed investigabili.
Se di cazzata si è trattato, o di tentativo di dolo, gli enti investigativi troveranno la verità molto facilmente.
I complotti o si fanno a regola d'arte... o è meglio non farli.
Affinchè un complotto funzioni è necessario che non si lascino in giro prove.
Di nessun tipo.
Ne materiali, ne umane.
Meno prove (e testimoni) si lasciano sulla scena del "delitto", più il complotto funziona.
E non è il caso della Costa Concordia.
Lì è pieno zeppo di prove:
errore umano evidente dovuto a sottovalutazione e imperizia.
Una bravata insomma.
Hanno voluto fare un "volo rasoterra con un B747-400", e gli è andata male, hanno calcolato male.
Volevano fare gli sboroni, e l'hanno pagata salata (anzi l'hanno pagata quei poveracci che sono morti).
Dopodichè hanno anche mostrato la loro incompetenza perdendo tempo prezioso dopo il disastro.
Dovevano evacuare subito, non dopo 1 ora.
1 ora persa che è costata la vita a decine di persone.
E il CMD doveva restare a bordo, come da SUO preciso dovere, non in gita su un canotto mentre centinaia di persone terrorizzate erano ancora dentro.
Tutte queste azioni sono prove schiaccianti.
Prove evidenti del perchè la Concordia si è impastata.
Era comandata da gente NON professionale che ha fatto una stupidaggine dietro l'altra.
Non c'è dolo.
C'è solo bravata, incompetenza, e in ultimo, codardia.
Edited 2 Apr. 2013 14:41