@ anumj
Non si capisce cosa intendi.
Prima scrivi:
[g]"Comunque (lo dice un chitarrista) era un po svilente, vedere un grande pianista come lui, al perpetuo
servizio di un chitarrista."[/g]
Quindi entri dritto nel merito di un rapporto umano MAYS/METHENY, definendolo svilente, a prescindere dalla musica.
Adesso scrivi che ti limiti ad
"osservare e fruire cio' che chi o che sia, in genere produce".
AHOO DICIDITE!
Cos'è poi la psicologia accademica? Quello che ho scritto non è che me lo sono inventato, si basa su circa 30 anni di interviste ufficiali su riviste internazionali specalizzate dei diretti interessati, di pubblicazioni, di biografie.
Sullo "svilire" era una idea "generalizzata" su quello che si può pensare,(in genere) possa provare
un musicista, alle continue dipendenze di un altro musicista.
Per quanto riguarda la psicologia accademica o empirica, non era strettamente riferito a quanto
tu hai detto precedentemente, ma anche qui ho generalizzato.
Predo la palla al balzo, per quel che riguarda, ciò che una persona possa dire pubblicamente, in modo
più o meno ufficiale, abbiamo credo qualche annetto per sapere, che pubblicamente per non creare
dissidi vari (è solo un esempio) si possono anche sottacere dei malcontenti, nel caso ce ne fossero.
pubblicamente è difficile dire cose scomode, in Campania in genere si dice.: o sape ije e o core mije.
Ritornando nel topico, solo adesso ho capito, che il signor Carmassi, è un pianista col vezzo del
"polistrumentismo", ognuno ha i suoi vezzi, io per esempio sarei un chitarrista col vezzo dell'innesto
degli alberi da frutto.....ma è probabile che possa anche essere il contrario