Avete ragione tutti.
Chi è per il rispetto della filologia, e chi no.
C'è chi può sentire la necessità di dare la stessa espressività del pezzo originale, ma allora ci vorrebbe un sax vero, o a mala parata un breath controller usato bene. Ma bene davvero.
E c'è chi non si fa problemi a stravolgere un pezzo per piegarlo al proprio gusto estetico.
E in mezzo ci sono tutte le sfumature che ogni musicista può dare all'interpretazione di un pezzo.
Gig69 ha detto "abbiamo riarrangiato" e già questo mi fa pensare ad una disponibilità a cambiare qualcosina.
Io, che sono solito modificare i pezzi in base allo strumento che ho sottomano, e non viceversa, sono per il cambiamento. Non mi aspetto certo che tutti la pensino come me. Posso solo dire che il non avere tutti i mezzi necessari, spesso stimola la creatività.
Poi, scusate una cosa: sarò cervellotico, ma a che pro avere il suono di sax perfetto per Careless Whisper quando il cantante non la farà mai come l'originale (non è questione di bravura, ma semplicemente
non è George Michael). Cucitevelo addosso, un pezzo. Vi divertirete di più a suonarlo.
ps. tanto per capire cosa intendo io per cover, vi butto lì 3 esempi:
1)
Lithium (Nirvana) fatta da Brad Mehldau e Joshua Redman
2)
Clap Hands (Tom Waits) fatta dai Quintorigo
3)
My Favorite Things fatta da Randy Waldman
Notare che il cantante dei Quintorigo, non avendo la voce di Tom Waits, fa passare la propria in un qualche amplificatore (pare un ampli da armonica).
Questo è quello che intendo come stimolo creativo!