Stage piano e rapporto suono tasto

giulio12 09-10-12 21.57
Certo, lo so che non si dovrebbe, ma se non si può fare diversamente tanto vale fare di necessità virtù.. Fra quelli da te citati quale preferisci per il controllo del suono? LI hai provati?
anonimo 09-10-12 22.57
@ giulio12
Certo, lo so che non si dovrebbe, ma se non si può fare diversamente tanto vale fare di necessità virtù.. Fra quelli da te citati quale preferisci per il controllo del suono? LI hai provati?
mi piace molto il tasto della rd700nx (quasi uguale a quello del fp7f) anche da tastiera spenta mi da un'ottima sensazione, come suono preferisco quello del cp1 o cp5, ho provato anche l'mp10 su cui ho qualche riserva (senza contare che è intrasportabile).



ricordo che la yamaha ha una nutrita serie di verticali "silent"
Edited 9 Ott. 2012 21:04
efis007 10-10-12 02.16
giulio12 ha scritto:
Quale stage oggi giorno è in grado di pilotare meglio il suono a bordo permettendo una migliore espressività ed una dinamica che copra correttamente la dinamica dal pianissimo al fortissimo ?

L'espressività e la dinamica la determini tu con le tue mani, il tuo tocco, e la tua espressività nel suonare.
Non lo strumento. emo
anumj 10-10-12 04.28
@ efis007
giulio12 ha scritto:
Quale stage oggi giorno è in grado di pilotare meglio il suono a bordo permettendo una migliore espressività ed una dinamica che copra correttamente la dinamica dal pianissimo al fortissimo ?

L'espressività e la dinamica la determini tu con le tue mani, il tuo tocco, e la tua espressività nel suonare.
Non lo strumento. emo
Suonare shubert o chopin con il piano dell'M1 mi viene un po' in salita.
vin_roma 10-10-12 04.40
efis007 ha scritto:
L'espressività e la dinamica la determini tu con le tue mani, il tuo tocco, e la tua espressività nel suonare.
Non lo strumento. emo

Io c' ho provato com l' Mp? Kawai vecchia serie, col Cp 300, ...e col Nord Piano men che meno (sembra che abbia sempre un compressore attaccato, per carità, bel suono e utilissimo se devi accompagnare Ramazzotti ma non ci suoni certo il pianoforte)

insomma, non dipende da te ma dalla corsa dinamica e da come risponde ai vari livelli...

per me l' unico è sempre il GT Yamaha... il resto è buono per Cocciante, Venditti, Pausini...
efis007 10-10-12 14.20
anumj ha scritto:
Suonare shubert o chopin con il piano dell'M1 mi viene un po' in salita.

Anche suonare un hammond con la meccanica del CP1 viene un po' in salita. emo
Le meccaniche pianistiche vanno bene per suonare il piano, ma siccome molti stage piano hanno anche altri suoni non è sempre un bene avere belle meccaniche pesate.
Che sia un NS2, che sia un MP6, che sia un RD700, che sia un S90EX, alla fine saranno sempre le tue mani a determinare il modo dinamico del tuo suonare.
E' chiaro che se esegui Chopin con un suono di clavinet farà schifo.
Ma ciò non toglie che tu lo stia suonando bene.
Viceversa puoi avere sotto le mani anche un CP1, ma se lo suoni male lo suoni male lo stesso.

Persino con i veri piani acustici ci sono differenze marcate nella meccanica.
In una scuola dalle mie parti hanno degli Yamaha verticali su cui io non riesco proprio a suonare.
Abituato da anni alla meccanica dello Yamaha C3 mezzacoda, quando poso le mani su quei verticali non riesco ad avere dinamica ed espressività, suono "piatto".
E non è che tali verticali non abbiano dinamica o non abbiano interazione tasto suono.
Sono piani acustici veri, figuriamoci se non ce l'hanno.
Il problema è la mia mano, non lo strumento.
Chi si abitua ad una determinata meccanica faticherà sempre ad essere espressivo su un'altra meccanica.
La domanda quindi non è... "qual'è il miglior stage piano con rapporto tasto suono"... bensì deve essere "qual'è il miglior stage piano su cui la MIA mano si trova meglio".

Come tu sai, ho anche un NS88 su cui ci ho fatto l'abitudine.
Fammi suonare su un RD700 o su un Casio Privia e senti che schifo di esecuzione ti faccio rispetto al NS.
E il problema non è il suono: è sempre la mia mano, si trova male su quella meccanica, non la sento "nelle dita", non ci sono abituato, e tutto questo si ripercuote negativamente sulla mia esecuzione.
Persino quando facevo i concerti di musica classica (sui piani veri) c'erano questi problemi.
Su alcuni coda mi trovavo benissimo e suonavo benissimo.
Su altri mi trovavo male e suonavo male, vuoi per il tocco troppo duro o troppo leggero, vuoi perchè aveva i tasti in avorio (lo odio, ci scivolo!) anzichè di plastica, fatto sta che la mia mano ne risentiva in bene o in peggio.

Per cui la domanda è sempre la stessa: "qual'è il miglior stage piano su cui la MIA mano si trova meglio".
Ad alcuni amici ho consigliato il CP1.
Qualcuno si è trovato benissimo, qualcuno no, mi ha detto che non gli piace il tasto (chi diceva che era troppo duro, chi troppo molle, etc).
Stessa cosa con i Roland e Kawai (chi dice che è troppo duro, chi è troppo molle, chi ha il tasto con una corsa strana, etc).

E' sempre la mano a decidere.
Oppure le orecchie!
Ed è quì il problema, alle volte orecchie e mano non vanno d'accordo.
Il NS l'ho preso perchè le orecchie mi hanno detto "sì mi piace", ma poi ho dovuto fare i conti con la meccanica in cui le mie mani dicevano "non mi piace".
Dopo mi sono abituato.
Tutti i digitali sono così.
Bisogna abituarsi.
Non per niente tu avevi risposto precedentemente: "nessuno!".
Infatti è proprio così. emo
Edited 10 Ott. 2012 12:27
MarcoC 10-10-12 14.38
D'accordissimo . . . però ci sono anche dei fattori "oggettivi" che dipendono dalla qualità di alcuni strumenti.
Su un Casio o su un Orla è difficile tirare in ballo il discorso della mano . . . sono strumenti di scarsa qualità.
Ho provato il nuovo Kurzweil SP4 . . . hai dei problemi di dinamica evidenti che non si risolvono se ci suona una mano più o meno "pianistica" . . . sono dei limiti dello strumento.
Detto questo applicherei il tuo discorso solo a certe categorie di strumenti che garantiscono un certo livello qualitativo.
Logicamente sempre tenendo presente che si stanno mettendo le mani su uno strumento "finto" del quale ci si deve comunque accontentare.
Ritengo in quest'ottica strumenti validi quelli della serie CP di Yamaha ed il Nord Piano 2 che è stato notevolmente migliorato rispetto alla I versione, anche se non ha una tastiera per i miei gusti soddisfacente (ma in questo post non mi sembra si discuta delle meccaniche in senso assoluto).
Ancora l'RD700 della Roland . . . lo trovo complessivamente valido, anche se soffre dal mio punto di vista dei soliti problemi tipici delle meccaniche di questa Casa, ovvero troppa leggerezza e corsa corta (elementi che mi hanno sempre tenuto alla larga da Roland).
Mi piacerebbe provare la serie MP di Kawai ma qui a Napoli non li ho mai visti . . . se qualcuno sa chi li vende mi farebbe piacere provarli.
Attualmente, restando nel campo degli Stage Piano (che è poi l'argomento del post) non mi è capitato di provare prodotti migliori.
anonimo 10-10-12 15.08
vin_roma ha scritto:
.e col Nord Piano men che meno (sembra che abbia sempre un compressore attaccato, per carità, bel suono e utilissimo se devi accompagnare Ramazzotti ma non ci suoni certo il pianoforte)



allora non sono l'unico emo
vin_roma 10-10-12 15.36
superbaffone ha scritto:
allora non sono l'unico emo


Purtroppo (?) son cresciuto a Steinway e Yamaha a coda (non miei ma in conservatorio e in tutte le sale e teatri in cui suono) e quando trovo un Kawai o un Petrof, sempre a coda, storco il muso!

Il Nord Piano ha un bel suono ma sicuramente hanno voluto togliersi l' impiccio: "diamogli la botta, visto che al 99.99% andrà sui palchi a concorrere con batterie e chitarre elettriche".

Discorso buono solo per questa situazione e per un uso del pianoforte mooolto elementare: battere gli accordi a tempo!
anumj 10-10-12 17.24
la botta la da solo quel mostro con le impostazioni di guadagno selezionabili digitalmente.

quella è roba seria.

indovinate voi quale. emo
vin_roma 10-10-12 17.51
A suonare solo con la "botta" si perdono 3/4 delle potenzialità della musica.
giulio12 11-10-12 17.10
@ anonimo
a parte gli scherzi se cerchi molta dinamica ti consiglio di provare pianoteq4, se pilotato da una buona tastiera ha un'ottima escursione dinamica, il problema per i miei gusti è il timbro.
Ho provato il software demo di pianoteq4.. Pilotandolo da Clavinova la risposta suono-tasto è molto buona, ma il suono non è migliore del Yamaha... Pilotandolo da MP5 ed ascoltandolo su impianto live rende di meno dello stage piano... Il suono è molto effettato e meno presente del Kawai.
Esce di meno anche se è più dolce e musicale. Va bene per pezzi di classica, ma nel mix secondo me potrebbe perdersi un pò...
La risposta del tasto è indubbiamente buona, ma non vale la pena spostare portatile, scheda audio ecc per avere un suono che non fa urlare al miracolo... Non ne vale la pena secondo me emo.. Molto meglio spostare un solo piano stage.. Preferirei avere quindi un CP5 o RD700NX. emo
maxpiano69 11-10-12 19.55
@ vin_roma
superbaffone ha scritto:
allora non sono l'unico emo


Purtroppo (?) son cresciuto a Steinway e Yamaha a coda (non miei ma in conservatorio e in tutte le sale e teatri in cui suono) e quando trovo un Kawai o un Petrof, sempre a coda, storco il muso!

Il Nord Piano ha un bel suono ma sicuramente hanno voluto togliersi l' impiccio: "diamogli la botta, visto che al 99.99% andrà sui palchi a concorrere con batterie e chitarre elettriche".

Discorso buono solo per questa situazione e per un uso del pianoforte mooolto elementare: battere gli accordi a tempo!
Mah, qualcosina di discreto si riesce a fare anche in altri ambiti , anche se sono d'accordo sul fatto che Clavia potrebbe migliorare il rapporto suono/tasto

Sul primo (il suono) introdurne almeno uno nuovo e migliore, possibilmente più aperto e meno medioso; sul secondo (il tasto) ampliando la scelta delle curve di velocity interne della sezione piano (che sono diverse da quelle usate per la trasmissione via MIDI, da test fatti).

Il tasto in se della NS2 a me non dispiace, anche se ho ntato che mi obbliga ad un tocco molto leggero, ma se invece che usare suoni interni ci piloto un VSTi le cose cambiano e per me non è niente male (come master pesata in questo caso)

Ho avuto anche l'FP7 ed anche quello era un tasto che mi piaceva (nonostante la corsa un pò più corta) ma a mio parere anche in quel caso rendeva decisamente meglio con i VSTi che con il suono interno, segno che il suono ovvero la qualità del generatore sonoro, ovvero come "interpreta" i dati che riceve (velocity, pedali) conta molto nel determinare la bontà finale dell'interazione.
Edited 11 Ott. 2012 17:58
MarcoC 11-10-12 23.11
Per quanto riguarda Clavia penso in questo post non vada considerato il Nord Stage ma il Nord Piano.
Il Nord Stage non può avere, secondo me, una tastiera troppo "pianistica" in quanto è pensato per suonare anche altri tipi di strumenti, ovvero organo e synth quindi deve essere un compromesso tra diverse "imitazioni".
maxpiano69 12-10-12 01.22
@ MarcoC
Per quanto riguarda Clavia penso in questo post non vada considerato il Nord Stage ma il Nord Piano.
Il Nord Stage non può avere, secondo me, una tastiera troppo "pianistica" in quanto è pensato per suonare anche altri tipi di strumenti, ovvero organo e synth quindi deve essere un compromesso tra diverse "imitazioni".
Avendoli provati entrambi, in realtà non ho notato differenze particolari e potrei sbagliare ma credo che condividano lo stesso keybed Fatar TP40 (aftertouch strip a parte che puó influire in effetti sul fine corsa) ed un setting dello steso molto simile se nn identico.
Edited 11 Ott. 2012 23:24
MarcoC 12-10-12 13.39
Ah ok . . . mi fido . . . non conosco bene Clavia . . . ho provato sia NP2 che NS2 ma ad una certa distanza di tempo, quindi non riuscirei a fare un raffronto tra i due.