anumj ha scritto:
Suonare shubert o chopin con il piano dell'M1 mi viene un po' in salita.
Anche suonare un hammond con la meccanica del CP1 viene un po' in salita.
Le meccaniche pianistiche vanno bene per suonare il piano, ma siccome molti stage piano hanno anche altri suoni non è sempre un bene avere belle meccaniche pesate.
Che sia un NS2, che sia un MP6, che sia un RD700, che sia un S90EX, alla fine saranno sempre le tue mani a determinare il modo dinamico del tuo suonare.
E' chiaro che se esegui Chopin con un suono di clavinet farà schifo.
Ma ciò non toglie che tu lo stia suonando bene.
Viceversa puoi avere sotto le mani anche un CP1, ma se lo suoni male lo suoni male lo stesso.
Persino con i veri piani acustici ci sono differenze marcate nella meccanica.
In una scuola dalle mie parti hanno degli Yamaha verticali su cui io non riesco proprio a suonare.
Abituato da anni alla meccanica dello Yamaha C3 mezzacoda, quando poso le mani su quei verticali non riesco ad avere dinamica ed espressività, suono "piatto".
E non è che tali verticali non abbiano dinamica o non abbiano interazione tasto suono.
Sono piani acustici veri, figuriamoci se non ce l'hanno.
Il problema è la mia mano, non lo strumento.
Chi si abitua ad una determinata meccanica faticherà sempre ad essere espressivo su un'altra meccanica.
La domanda quindi non è... "qual'è il miglior stage piano con rapporto tasto suono"... bensì deve essere "qual'è il miglior stage piano su cui la MIA mano si trova meglio".
Come tu sai, ho anche un NS88 su cui ci ho fatto l'abitudine.
Fammi suonare su un RD700 o su un Casio Privia e senti che schifo di esecuzione ti faccio rispetto al NS.
E il problema non è il suono: è sempre la mia mano, si trova male su quella meccanica, non la sento "nelle dita", non ci sono abituato, e tutto questo si ripercuote negativamente sulla mia esecuzione.
Persino quando facevo i concerti di musica classica (sui piani veri) c'erano questi problemi.
Su alcuni coda mi trovavo benissimo e suonavo benissimo.
Su altri mi trovavo male e suonavo male, vuoi per il tocco troppo duro o troppo leggero, vuoi perchè aveva i tasti in avorio (lo odio, ci scivolo!) anzichè di plastica, fatto sta che la mia mano ne risentiva in bene o in peggio.
Per cui la domanda è sempre la stessa: "qual'è il miglior stage piano su cui la MIA mano si trova meglio".
Ad alcuni amici ho consigliato il CP1.
Qualcuno si è trovato benissimo, qualcuno no, mi ha detto che non gli piace il tasto (chi diceva che era troppo duro, chi troppo molle, etc).
Stessa cosa con i Roland e Kawai (chi dice che è troppo duro, chi è troppo molle, chi ha il tasto con una corsa strana, etc).
E' sempre la mano a decidere.
Oppure le orecchie!
Ed è quì il problema, alle volte orecchie e mano non vanno d'accordo.
Il NS l'ho preso perchè le orecchie mi hanno detto "sì mi piace", ma poi ho dovuto fare i conti con la meccanica in cui le mie mani dicevano "non mi piace".
Dopo mi sono abituato.
Tutti i digitali sono così.
Bisogna abituarsi.
Non per niente tu avevi risposto precedentemente: "nessuno!".
Infatti è proprio così.
Edited 10 Ott. 2012 12:27