NewDress ha scritto:
Poi se dico che ogni synth ha la sua anima, che si va bene a fare un certo tipo di genere piuttosto che un'altro, penso e spero di aver detto una cosa corretta ;-)
Ma sai alla fine "l'anima del synth" è un concetto un po' troppo astratto. I synth hanno il "carattere", o come la chiamano altri, la "pasta", inteso come timbrica intrinseca dello strumento, che è un insieme di fattori fisici e misurabili quali, se parliamo di digitali, il tipo di convertitori D/A (con la loro risoluzione e risposta in frequenza), il modo in cui sono stati pensati il metodo e la catena di sintesi, il modo in cui sono implementati gli algoritmi dei vari "mattoni" componenti la catena di sintesi (oscillatori e filtri in primis), il modo in cui suona la sezione effetti integrata, ecc...
Lo stesso si può trasporre nel mondo degli analogici, dove un oscillatore od un filtro fatto con integrati CEM suoneranno diversi da quelli fatti con integrati SSM, i quali a loro volta suoneranno diversi da quelli fatti interamente con componenti discreti, ecc... Senza contare che di filtri poi ce ne sono di diversi tipi e sul forum abbiamo gente come Thermidor che ti sa pure dimostrare con schemi, equazioni e grafici alla mano, esattamente quali differenze ci sono tra un'implementazione e l'altra, differenze che inevitabilmente ricadono sul modo in cui questi suonano.
Tutti questi sono fattori che vanno a comporre
il carattere dello strumento. A me piace dire che l'anima piuttosto è quella che ci mettiamo noi suonandoli
Che poi inconsciamente ci lasciamo in un certo senso ingannare dai preset è anche normale, dal momento che la maggior parte delle volte questi ci fanno sentire solo alcune sfaccettature del carattere dello strumento, e dai quali siamo portati a dire che un synth è meglio per la dance e l'altro è meglio per il rock. Anzi i produttori di synth è proprio questo che vogliono, in tendenza con il mercato musicale. Non è un caso se oggi qualsiasi synth di produzione abbastanza recente che troviamo in giro abbia un buon 70% dei preset dedicati alla dance.
Per esempio invece negli anni '80, quando il mercato musicale richiedeva alle tastiere emulazioni il più possibile vicine agli strumenti "reali" (dico reali tra virgolette perché il synth è anche lui uno strumento reale a pieno diritto), gli analogici erano pieni di preset di brass e strings orchestrali, pessime emulazioni di pianoforti acustici ed elettrici, finti Hammond, emulazioni sempre pessime di corni, sax, oboi, trombette e trombettine, clavicembali, violini, e qualche banco dedicato agli effetti (venti e venticelli, esplosioni, roba strana e psichedelica piena di LFO, ecc...). Ma sappiamo bene che in realtà queste macchine erano capaci di ben altro.
Edited 10 Set. 2012 20:49