Synth: analogici, virtuali, va...???

mima85 10-09-12 15.59
Il tutto, ripeto, non è stato fatto per criticarti ma per cercare di stimolare la tua curiosità su questo bellissimo e matto mondo dei sintetizzatori emo
JudoLudo 10-09-12 16.17
@ mima85
Il tutto, ripeto, non è stato fatto per criticarti ma per cercare di stimolare la tua curiosità su questo bellissimo e matto mondo dei sintetizzatori emo
figurati, tranquillo emo

grazie mille, sei molto gentile e disponibile emo
mima85 10-09-12 16.29
emo
NewDress 10-09-12 16.33
@ JudoLudo
continuerò a chiedere per qualsiasi cosa allora ^^

...per quanto riguarda il Radias....? emo
Edited 10 Set. 2012 13:41
Come ti ha detto MIMA cerca di capire se il suono del Radias è quello che stai cercando. Ogni synth ha la propria caratteristica sonora, peculiarità...insomma, ascoltando capisci perché un Radias è diverso da un Blofeld o da un JP-8000, oppure un Andromeda nei confronti del Prophet '08 volendo tirare in ballo due real analogue.

Il radias è eccellente per quanto riguarda l'interfaccia utente e per le svariate funzioni a disposizione. Sappi che è leggermente dance oriented, ma lavorandoci sopra ci fai di tutto.

Ascolta qui KORG Radias

A me piace molto :-)
JudoLudo 10-09-12 17.40
NewDress ha scritto:
Sappi che è leggermente dance oriented, ma lavorandoci sopra ci fai di tutto.


anche l'SH-201 credo sia PARECCHIO "dance oriented" emo

io mi sono innamorato vedendolo usare dal tastierista di questa band, i Trix, quartetto fusion giapponese (la prosecuzione di quello che furono i Casiopea, a mio parere emo )

http://www.youtube.com/watch?v=G2LYoGKUDzc&feature=related (l'assolo di synth si trova a circa 5:57, ma ascoltatelo tutto, è piacevolissimo emo )
JudoLudo 10-09-12 17.49
NewDress ha scritto:
Ascolta qui KORG Radias

quei pulsanti lampeggianti in basso sono l'arpeggiatore???
NewDress 10-09-12 18.02
@ JudoLudo
NewDress ha scritto:
Ascolta qui KORG Radias

quei pulsanti lampeggianti in basso sono l'arpeggiatore???
No, è uno step sequencer STEP SEQUENCER
mima85 10-09-12 18.10
Sfatiamo un mito: gli strumenti non sono orientati verso un genere musicale. Questa è un'illusione che danno i preset che sono stati caricati di fabbrica, e che possono essere benissimo modificati e riadattati a qualsiasi altra realtà musicale.
Edited 10 Set. 2012 16:11
JudoLudo 10-09-12 18.20
@ mima85
Sfatiamo un mito: gli strumenti non sono orientati verso un genere musicale. Questa è un'illusione che danno i preset che sono stati caricati di fabbrica, e che possono essere benissimo modificati e riadattati a qualsiasi altra realtà musicale.
Edited 10 Set. 2012 16:11
più che i preset, i video su youtube, le demo in cui si sentono solo suoni trance per discoteche e roba varia emoemo
mima85 10-09-12 18.48
Che è ancora peggio.

Per questo quando qualcuno mi chiede "ma questo synth è meglio di quello, ma farà al caso mio, ecc..." gli rispondo sempre di provarlo di persona.

L'unica volta che consiglio una macchina in particolare è quando un principiante chiede che synth acquistare per muovere i primi passi nella sintesi. Li la mia risposta è sempre l'SH-201, come ha fatto il tuo amico.
NewDress 10-09-12 21.19
@ mima85
Sfatiamo un mito: gli strumenti non sono orientati verso un genere musicale. Questa è un'illusione che danno i preset che sono stati caricati di fabbrica, e che possono essere benissimo modificati e riadattati a qualsiasi altra realtà musicale.
Edited 10 Set. 2012 16:11
Hai ragione MIMA, pienamente ragione. Intendevo dire che com'è impostato il Radias ti porta in quella direzione, è abbastanza chiaro, ci ho messo le mani sopra e mi è arrivato questo. Poi se dico che ogni synth ha la sua anima, che si va bene a fare un certo tipo di genere piuttosto che un'altro, penso e spero di aver detto una cosa corretta ;-)
mima85 10-09-12 22.45
NewDress ha scritto:
Poi se dico che ogni synth ha la sua anima, che si va bene a fare un certo tipo di genere piuttosto che un'altro, penso e spero di aver detto una cosa corretta ;-)


Ma sai alla fine "l'anima del synth" è un concetto un po' troppo astratto. I synth hanno il "carattere", o come la chiamano altri, la "pasta", inteso come timbrica intrinseca dello strumento, che è un insieme di fattori fisici e misurabili quali, se parliamo di digitali, il tipo di convertitori D/A (con la loro risoluzione e risposta in frequenza), il modo in cui sono stati pensati il metodo e la catena di sintesi, il modo in cui sono implementati gli algoritmi dei vari "mattoni" componenti la catena di sintesi (oscillatori e filtri in primis), il modo in cui suona la sezione effetti integrata, ecc...

Lo stesso si può trasporre nel mondo degli analogici, dove un oscillatore od un filtro fatto con integrati CEM suoneranno diversi da quelli fatti con integrati SSM, i quali a loro volta suoneranno diversi da quelli fatti interamente con componenti discreti, ecc... Senza contare che di filtri poi ce ne sono di diversi tipi e sul forum abbiamo gente come Thermidor che ti sa pure dimostrare con schemi, equazioni e grafici alla mano, esattamente quali differenze ci sono tra un'implementazione e l'altra, differenze che inevitabilmente ricadono sul modo in cui questi suonano.

Tutti questi sono fattori che vanno a comporre il carattere dello strumento. A me piace dire che l'anima piuttosto è quella che ci mettiamo noi suonandoli emo

Che poi inconsciamente ci lasciamo in un certo senso ingannare dai preset è anche normale, dal momento che la maggior parte delle volte questi ci fanno sentire solo alcune sfaccettature del carattere dello strumento, e dai quali siamo portati a dire che un synth è meglio per la dance e l'altro è meglio per il rock. Anzi i produttori di synth è proprio questo che vogliono, in tendenza con il mercato musicale. Non è un caso se oggi qualsiasi synth di produzione abbastanza recente che troviamo in giro abbia un buon 70% dei preset dedicati alla dance.

Per esempio invece negli anni '80, quando il mercato musicale richiedeva alle tastiere emulazioni il più possibile vicine agli strumenti "reali" (dico reali tra virgolette perché il synth è anche lui uno strumento reale a pieno diritto), gli analogici erano pieni di preset di brass e strings orchestrali, pessime emulazioni di pianoforti acustici ed elettrici, finti Hammond, emulazioni sempre pessime di corni, sax, oboi, trombette e trombettine, clavicembali, violini, e qualche banco dedicato agli effetti (venti e venticelli, esplosioni, roba strana e psichedelica piena di LFO, ecc...). Ma sappiamo bene che in realtà queste macchine erano capaci di ben altro.
Edited 10 Set. 2012 20:49
NewDress 11-09-12 00.40
@ mima85
NewDress ha scritto:
Poi se dico che ogni synth ha la sua anima, che si va bene a fare un certo tipo di genere piuttosto che un'altro, penso e spero di aver detto una cosa corretta ;-)


Ma sai alla fine "l'anima del synth" è un concetto un po' troppo astratto. I synth hanno il "carattere", o come la chiamano altri, la "pasta", inteso come timbrica intrinseca dello strumento, che è un insieme di fattori fisici e misurabili quali, se parliamo di digitali, il tipo di convertitori D/A (con la loro risoluzione e risposta in frequenza), il modo in cui sono stati pensati il metodo e la catena di sintesi, il modo in cui sono implementati gli algoritmi dei vari "mattoni" componenti la catena di sintesi (oscillatori e filtri in primis), il modo in cui suona la sezione effetti integrata, ecc...

Lo stesso si può trasporre nel mondo degli analogici, dove un oscillatore od un filtro fatto con integrati CEM suoneranno diversi da quelli fatti con integrati SSM, i quali a loro volta suoneranno diversi da quelli fatti interamente con componenti discreti, ecc... Senza contare che di filtri poi ce ne sono di diversi tipi e sul forum abbiamo gente come Thermidor che ti sa pure dimostrare con schemi, equazioni e grafici alla mano, esattamente quali differenze ci sono tra un'implementazione e l'altra, differenze che inevitabilmente ricadono sul modo in cui questi suonano.

Tutti questi sono fattori che vanno a comporre il carattere dello strumento. A me piace dire che l'anima piuttosto è quella che ci mettiamo noi suonandoli emo

Che poi inconsciamente ci lasciamo in un certo senso ingannare dai preset è anche normale, dal momento che la maggior parte delle volte questi ci fanno sentire solo alcune sfaccettature del carattere dello strumento, e dai quali siamo portati a dire che un synth è meglio per la dance e l'altro è meglio per il rock. Anzi i produttori di synth è proprio questo che vogliono, in tendenza con il mercato musicale. Non è un caso se oggi qualsiasi synth di produzione abbastanza recente che troviamo in giro abbia un buon 70% dei preset dedicati alla dance.

Per esempio invece negli anni '80, quando il mercato musicale richiedeva alle tastiere emulazioni il più possibile vicine agli strumenti "reali" (dico reali tra virgolette perché il synth è anche lui uno strumento reale a pieno diritto), gli analogici erano pieni di preset di brass e strings orchestrali, pessime emulazioni di pianoforti acustici ed elettrici, finti Hammond, emulazioni sempre pessime di corni, sax, oboi, trombette e trombettine, clavicembali, violini, e qualche banco dedicato agli effetti (venti e venticelli, esplosioni, roba strana e psichedelica piena di LFO, ecc...). Ma sappiamo bene che in realtà queste macchine erano capaci di ben altro.
Edited 10 Set. 2012 20:49
Ah ah, io ho semplificato in maniera molto astratta e romantica :-) mentre tu giustamente hai argomentato entrando nel tecnico. Ed hai ragione! L'architettura del synth, i componenti utilizzati, ecc ecc danno il carattere al sound che ne esce. Per non scombinare troppo le carte al nostro JudoLudo volevo dire che ci sono dei synth che fanno molto bene determinate cose e molto male altre. Insomma, la storia ci insegna che il Minimoog è sempre stato utilizzato per fare ottime linee di basso come bellissimi lead, gli Oberheim OB-X e company brass e pad particolarmente efficaci, i PPG e i DX-7 per i suoni digitali-percussivi e così via. Al giorno d'oggi è la stessa cosa, l'architettura dei synth ormai è diventata particolarmente versatile e trasversale, forse fin troppo, sappiamo però che un Voyager non ci farà un pad e un Blofeld non ci esalterà per bassi tellurici, tutto qua :-)
JudoLudo è bene che sappia questo, che poi i preset dei synth non rendano giustizia alle potenzialità del singolo sintetizzatore, ahimè, è verissimo. Io li toglierei proprio...o almeno ne meterei solo un centinaio invece dei 900-1000 del Voyager, Blofeld e company....