A me non piacciono assolutamente i proselitismi, ma da una parte posso anche capire questa donna, tutto quello che dice di aver passato farebbe accapponare la pelle a qualsiasi essere umano, pro o contro aborto che sia. È anche naturale che lei, dopo tutto quello che ha passato e che continua a passare, portando la sua testimonianza la enfatizzi in quel modo, considerando anche il contesto sociale in cui è inserita (sappiamo tutti quanto siano attaccati alla religione gli USA). Poi ovviamente come molte volte accade in questi casi la sua testimonianza viene strumentalizzata dalle organizzazioni religiose.
Inoltre bisogna vedere se il suo tentato aborto è stato svolto secondo norme mediche oppure no, e secondo me non è stato fatto. Probabilmente quella donna, quando era feto, era già troppo sviluppata per poterla abortire, e chi ha tentato di abortirla era meglio se andava a lavorare in macelleria piuttosto che fare il medico. Stendiamo poi un velo pietoso sul comportamento dei suoi genitori biologici.
Io non sono contro l'aborto, ma solo a determinate condizioni:
1) Che il feto non sia sufficientemente sviluppato, e per sufficientemente intendo che non si sia formato ancora il cervello e che sia al massimo poco più che un mucchietto di cellule.
2) Che chi lo mette al mondo non abbia assolutamente nessuna possibilità di mantenere il futuro figlio e che non ci sia nessuno che può farlo al suo posto (secondo me se c'è la possibilità è meglio interrompere sul nascere una vita che se no sarebbe di stenti, fame e sofferenze).
3) Che la gravidanza rappresenti un grave pericolo per la vita della madre, come nel caso dello stupro di una bambina, a cui il feto potrebbe causarle gravi emorragie letali ancora prima di essere messo al mondo. Vedi il caso in America latina di cui si è discusso recentemente.
4) Che in caso di stupri o eventi simili la gravidanza ed il futuro figlio non rappresentino un grave problema psicologico per la madre.
Insomma, va bene l'aborto, ma entro certi limiti, per ragioni gravi e molto ben motivate e se non è assolutamente possibile fare altrimenti. Condanno rigorosamente gli aborti fatti "di comodo", ovvero quando il feto è il risultato della classica scopatina fatta senza rendersi conto che mettere al mondo una vita è un atto che implica grosse responsabilità e sacrifici e che questa va rispettata. Con tutte le protezioni e gli anti concezionali che si possono usare al giorno d'oggi un aborto in una situazione del genere non è giustificabile, a maggior ragione se chi lo fa potrebbe prendersi cura del bambino, eventualmente aiutato da parenti o genitori.
Inoltre a mio parere non dovrebbero esistere cliniche specializzate in aborti, perché c'è il rischio molto concreto che l'aborto diventi un business, così come il rischio di incappare in macellai come quello descritto dalla donna nel video. Gli aborti dovrebbero essere fatti solo ed esclusivamente negli ospedali statali, alle condizioni che ho descritto sopra o simili, da personale medico opportunamente preparato e, nel caso non ci siano gravi implicazioni di salute per la madre, solo dopo aver passato un consistente numero di colloqui con medici, psicologi, assistenti sociali, ecc...
L'aborto e la vita sono delle cose serie, qualsiasi decisione in merito va ponderata al massimo.
Questa è la mia personalissima opinione.
Edited 28 Giu. 2012 9:54