Ops, chiedo scusa ma me ne ero proprio dimenticato
Oggi ho chiesto a
Claudio Guidotti che per queste cose è un talebano, se non è uno strumento antico o una severissima copia, non lo prende neanche in considerazione.
Inquadrato il tipo, vado a spiegare la questione del peso del clavicembalo.
In sostanza mi dice che purtroppo da inizio '900 sono comparsi dei clavicembali prodotti da aziende che costruivano pianoforti e per questo imbastarditi nella sostanza, alcuni hanno addirittura l'anima metallica, che snatura completamente la filosofia e la timbrica dello strumento.
Stessa sorte pare sia toccata ai violini passando dalle corde in budello a quelle in metallo.
Un clavicembalo italiano originale "te lo porti via sotto braccio", pesa 25 o 30Kg, un francese a doppio manuale arriva ai 60Kg.
Uno dei "bastardi" suddetti è capace di pesarti 200Kg come niente. Montano corde in acciaio invece che di ottone o ferro dolce, hanno parecchie parti importanti in metallo invece che in legno.
Si è alterato di brutto ricordando che su uno di questi aveva visto il registro da 16 sul manuale inferiore, che pare sia un'eresia.
La cassa armonica costruita con tavole sottilissime, il tipo di legno usato, la stagionatura, le risonanze che ne derivano, concorrono a restituire il suono finale e..... il prezzo.
Uno strumento costruito come si deve, rispettando i sacri crismi, non lo paghi meno di 10.000€
Quelli "molto" validi sono costruiti in genere su ordinazione e superano i 20.000.
Mi ha spiegato per oltre un'ora e non mi sono arrischiato a chiedere come possa fare uno che voglia avvicinarsi allo strumento senza spendere una fortuna.
Però Claudio è disponibilissimo, se vuoi scrivimi in privato e vediamo come fare.