sk1: strumento difficile da "collocare".
giocattolo da mettere nello zainetto (davvero leggero, forse troppo quando si suona un pò "agitati") o indispensabile strumento "da lavoro" per chi vuole essere leggero per le prove avendo un minimo di suoni (più che dignitosi) pronti all'uso?
invece SK2 pare strumento più "intelligente". il doppio manuale è una "manna" per l'utilizzo live (col singolo manuale, inutile dirlo, tutto è davvero poco comodo).
ho avuto SK2 a disposizione per qualche settimana e l'ho anche usato due volte in concerti (due situazioni opposte, per contesto e impianto).
- in entrambe le occasioni ho avuto grande sddisfazione nell'utilizzarlo (sia in grande locale storico milanese con mega impianto che in localino piccolo - ognuno col suo ampli e basta -).
- in entrambe le occasioni il pubblico e i colleghi musicisti mi hanno fatto i complimenti per il suono (era in entrambe le occasioni in "flat", senza fare nulla a ciò che usciva dallo strumento).
i suoni extra hammond realmente utilizzabili sono poi solo tre o quattro, ma per la stragrande maggioranza di tastieristi rock/blues sono decisamente più che sufficienti (e efficaci), soprattutto accessibili al volo.
- piano CP80
- piano elettrico rhodes
- piano acustico tipo "upright"
- tappeti synth
- archi "solina"
la qualità degli extra-sound non è forse proponibile per una registrazione seria da studio (in quelle occasioni, in sala una settimana o più a lavorare, ci si porta con comodo tutto il necessario), ma per prove e concerti live vi assicuro che tale qualità è ben più che onesta (mi sembra che qui ci si faccia una gran quantità di inutili "seghe mentali".... se pensassimo di più a suonare, invece che ad avere i suoni perfetti..... tanto poi dal vivo c'è sempre il "fattore-fonico" che vanifica anche i campioni più dettagliati di piano acustico
- ovviamente ci sono anche fonici bravi, ma
in generale ogni serata live da 20 anni a questa parte è stata una "lotta" a minimizzare i danni
-).
il clone hammond di SK1/2 è, inutile ribadirlo, di generazione superata (rispetto a KEyBDuo e VB3MKII).
tuttavia quel che esce dallo strumento è di sicuro superiore a XK3, forse per merito del simulatore leslie migliorato?
ho provato recentemente in un negozio di Bergamo XK1, XK3 e SK1 (tutti nelle stesse casse).
con simulazione di leslie disattivata e senza overdrive SK1/2 e XK3c sono
apparentemente la stessa macchina (invece XK1 suona già diverso).
inserendo la simulazione di leslie SK1/2 va decisamente in una nuova direzione.
aggiungendo l'overdrive SK è ancora più credibile. clik e percussione sono più o meno equivalenti (il keyclick è fortemente "finto"!).
peccato l'attacco a quasi metà corsa del tasto (ho verificato e si trattava già delle nuove tastiere "ingiallite", quindi il problema NON è stato risolto!), il che di fatto rende poco suonabili certi passaggi veloci (per chi è abituato alla tastiera di un vero hammond). con un pò di abitudine il problema è irrilevante.
costruzione bella solida, non so quali esemplari avete provato voi....
secondo il mio parere personale, SK2 è un buon compagno di viaggio leggero e sfruttabile.
basta avere la consapevolezza che di hammond ha solo la scritta
.
certamente non si hanno tutti i "dettagli" di suono presenti in KEyBDuo e hamichord (e, forse, nel prossimo Nord C2D, da provare....), ma come detto forse la filosofia è diversa....
Edited 11 Feb. 2012 17:07