La differenza tra un pianista jazz...

Ofelio 09-02-12 03.37
Edmond ha scritto:
è la cutura umana personale della gente che in Italia deve cambiare. Finchè si andrà dietro alla Pausini, D'Alessio, Grande fratello ecc ecc... non ci sarà nessuna speranza

io lo vedo tutti i giorni dove suono:
gli stranieri ascoltano, applaudono, apprezzano, spesso anche con laute mance...
mentre gli itaGliani l'unica cosa che apprezzano è il mettersi in mostra col microfono in mano, stonati, sguaiati, e spesso maleducati a fare il karaokeemo
inutile dire che il loro applauso va sempre al "rovinato" di turno che ulula "io vagabondo"

non sanno ascoltare ma solo atteggiarsi mettendosi in mostra senza vergogna (mentre dovrebbero vergognarsi), non applaudono, non ascoltano e le laute mance manco sanno cosa sono...

... e noi vogliamo parlare di jazz... ma dove qua? emo
steve 09-02-12 09.33
lucabbrasi ha scritto:
"Che ascolti tu, che suoni?"..."Eh beh, sai, fusion..."


eccomi Luca... e me ne vanto...

poi dipende... c è fusion e fusion (come c è classica e classica... rock e rock... new age e new age...)

Chick Corea? lo ammiro anche se ammetto che a volte è cervellotico e un po' sborone sfoderando un tecnicismo fine a se stesso (un po' come Keith Emerson...)

Molto piu godibili i Rippingtons o gli Spyro Gyra... per me la vera fusion è quella... il giusto equilibrio tra tecnica e musica (intesa come trasmissione di emozioni...)
lucabbrasi 09-02-12 10.07
..Steve, anch'io certe cose le ascolto (Pat Metheny per es), ma in generale il mio stigmatizzare era contro quegli ascolti (anche rock, jazz, qualsiasi cosa) che antepongono solo ed esclusivamente l'aspetto tecnico della cosa, scordandosi altro. E la fusion si presta molto più di altri generi a questa critica.
Io ho il bassista della serie "son fissato, e non mi aprirò mai a niente di diverso": ecco, se gli dico che Andy Summers dei Police per me è stato un grande perchè con 2 note mi faceva accapponare la pelle, lui mi guarda strano (eppure son cresciuto anche a Jimmy Page e Fripp...). Per lui il Precision non è un basso, e dirgli che Stuart Zender è stato, nel suo piccolo, un innovatore...beh, scuote la testa. Ovvio che non conosca manco Percy Jones, o che non apprezzi minimamente lo slap grandioso nel giro di "Get on the floor" di Michael Jackson...
steve 09-02-12 10.24
Circa la c.d. fusion anni 70 hai ragione... Return to forever... Weather Report... Stanley Clarke... per non parlare di John McLaughlin... c'era qualche sprazzo interessante... ma in generale non m'è mai entrata nel cuore...

Molto meglio la fusion a cavallo tra gli 80 e i 90...
Hendrix 09-02-12 17.59
weather report... non mi stanchero mai di ascoltarli!
che piacevole ascolto...
steve 10-02-12 09.13
rendevano delle belle atmosfere (merito specialmente degli EP di Joe) ma musicalmente andavano a sprazzi... quando decisero di FARE MUSICA pubblicarono un gran disco: Black Market (1976)
Hendrix 10-02-12 11.56
@ steve
rendevano delle belle atmosfere (merito specialmente degli EP di Joe) ma musicalmente andavano a sprazzi... quando decisero di FARE MUSICA pubblicarono un gran disco: Black Market (1976)
mammmma mia che disco quello!!!emo
anonimo 10-02-12 15.56
Markelly ha scritto:
Ma è molto facile prendere per oro ciò che è solo ottone lucidato.
E' facile per un musicista darla a bere, cioè uno che conosce bene la tecnica e i trucchi musicali, può tirar fuori casualmente quel riff che gli garantisce le royalties per tutta la vita, ma questo non fa di lui un vero artista, ma solo uno che ha avuto un'intuizione. Sotto sotto, potrebbe essere un perfetto idiota.


Non ho capito cosa intendi, potresti farmi un esempio? emo

clouseau57 ha scritto:
S A N R E M O - 2012
Ogni popolo merita i musicisti che ha...
emo


Inutile sputare sempre sulla patria. Anche in Italia abbiamo grandi musicisti, il fatto che ci sia San Remo dovrebbe lasciarci indifferenti.

Ofelio ha scritto:
gli stranieri ascoltano, applaudono, apprezzano, spesso anche con laute mance...
mentre gli itaGliani l'unica cosa che apprezzano è il mettersi in mostra col microfono in mano, stonati, sguaiati, e spesso maleducati a fare il karaokeemo


Beninteso che i maleducati ci sono ovunque, questo in linea di massima è vero. Noi italiani abbiamo una bruttissima tendenza al protagonismo e al buttare tutto in caciara.

lucabbrasi ha scritto:
Per lui il Precision non è un basso


Digli che si dia all'ocarina allora.
afr 10-02-12 17.21
Markelly ha scritto:
cioè uno che conosce bene la tecnica e i trucchi musicali, può tirar fuori casualmente quel riff che gli garantisce le royalties per tutta la vita, ma questo non fa di lui un vero artista, ma solo uno che ha avuto un'intuizione. Sotto sotto, potrebbe essere un perfetto idiota.


La musica è un linguaggio, non serve fare giri e giri di parole esprime concetti interessanti, anzi spesso si sortisce l'effetto opposto, ergo DU PALLE!

Con la musica è la stessa cosa, magari un pò di buon gusto e cose semplici arrivano più facilmente a ricevere la giusta attenzione

Edited 10 Feb. 2012 16:22
Edmond 10-02-12 18.50
@ Ofelio
Edmond ha scritto:
è la cutura umana personale della gente che in Italia deve cambiare. Finchè si andrà dietro alla Pausini, D'Alessio, Grande fratello ecc ecc... non ci sarà nessuna speranza

io lo vedo tutti i giorni dove suono:
gli stranieri ascoltano, applaudono, apprezzano, spesso anche con laute mance...
mentre gli itaGliani l'unica cosa che apprezzano è il mettersi in mostra col microfono in mano, stonati, sguaiati, e spesso maleducati a fare il karaokeemo
inutile dire che il loro applauso va sempre al "rovinato" di turno che ulula "io vagabondo"

non sanno ascoltare ma solo atteggiarsi mettendosi in mostra senza vergogna (mentre dovrebbero vergognarsi), non applaudono, non ascoltano e le laute mance manco sanno cosa sono...

... e noi vogliamo parlare di jazz... ma dove qua? emo
quoto.
Supermario_jazz 10-02-12 19.42
@ afr
Markelly ha scritto:
cioè uno che conosce bene la tecnica e i trucchi musicali, può tirar fuori casualmente quel riff che gli garantisce le royalties per tutta la vita, ma questo non fa di lui un vero artista, ma solo uno che ha avuto un'intuizione. Sotto sotto, potrebbe essere un perfetto idiota.


La musica è un linguaggio, non serve fare giri e giri di parole esprime concetti interessanti, anzi spesso si sortisce l'effetto opposto, ergo DU PALLE!

Con la musica è la stessa cosa, magari un pò di buon gusto e cose semplici arrivano più facilmente a ricevere la giusta attenzione

Edited 10 Feb. 2012 16:22
Non sono daccordo nel definire la musica un linguaggio, per me la definizione più giusta è espressione.Forse oggi è come dici tu e cioè un liguaggio, un mezzo per poter mettere in contatto piu persone con lo stesso obbiettivo che è solitamente l'arrivismo,il successo,il denaro ecc....Ma la vera magia della musica stà nell'espressione, nel riuscire con una accurata tecnica a trasmormare in suoni la propria personalità, i propri stati d'animo,il proprio io!
Uno dei jazzisti piu studiati è forse Coltrane: ci sono saxofonisti che hanno imparato tutti i suoi soli, hanno perso anni a cercare di emulare il suo suono eppure niente , nessuno è mai arrivato neanche lontanamente a trasmettere quello che traspetteva lui.Nessuno c'è mai riuscito per il semplice fatto che puoi copiare tutto ma non la personalità di un jazzista e di conseguenza quello che ha LUI da dire e cioè L'ESPRESSIONE!
E questo succede anche con Jarrett, succedeva con Davis, con Monk ecc... tutti musicisti che si esprimevano alla loro maniera fregandosene del giudizio del pubblico... anzi erano talmente determinati nell'esprimere i loro concetti musicali molto personali che obbligavano il pubblico a seguirli e non viceversa
Edited 10 Feb. 2012 18:44
Markelly 10-02-12 20.34
NeverMind_User ha scritto:
Non ho capito cosa intendi, potresti farmi un esempio?


Se consideriamo arte tutto ciò che una persona sa fare bene, allora il 90% dei musicisti sono artisti.
Ma forse l'arte dovrebbe nascere da qualcosa di più.
Per esempio è utile per ogni aspirante artista farsi un bell'esame di coscienza, studiare la società, osservare vizi e virtù degli uomini, saper discernere un minimo cosa è giusto e sbagliato, e soprattutto capire alla svelta dov'è che sbaglia lui.
Evitare di suonare esclusivamente secondo la propria "sensibilità" per trasmettere "emozioni" e sentirsi a posto così.

Ecco perché vado dicendo che in musica esistono tante bufale difficili da sgamare. Arriva il pischello di turno che una notte tira fuori la "smoke on the water" del momento, e anche ammesso che sia una grande trovata, lo sarebbe da un punto di vista unicamente "tecnico", poco avrebbe a che fare con l'arte. Da quanto studio "umano" può essere nata? Non si capisce.

In letteratura invece, lo scrittore deve dimostrarle per bene certe cose, non bastano certo 3 minuti di accordi e melodie.

Con le dovute eccezioni, naturalmente. Ad esempio riconosco in Roger Waters un grande artista.

Il tutto IMHO.
losfogos 11-02-12 16.58
.
Edited 11 Feb. 2012 15:59
losfogos 11-02-12 16.59
@ JPJ
...e un pianista rock.

Il pianista rock suona 3 accordi di fronte a 1000 persone; il pianista jazz 1000 accordi di fronte a 3 persone... emo

...letta su feisbuc... emo
....dove vengo bombardato ogni giorno dalle cazzate più atroci scritte dai soliti perdigiorno esauriti emo

Questa è proprio una di quelle!