@ anumj
E' imperdonabile che sulla EX5 non abbiano implementato la sintesi FM di seconda o terza generazione.
Ottima la AN, buona la AWM (ma se rapportata ad oggi, abbastanza obsoleta), pessima la VL, pressochè inutile FSDP.
Lo vedo come punto di transizione tra SY77 e Motif, in quanto riprende alcuni concetti del primo e anticipa altri concetti dal secondo. Ma con la colpa grave dei progettisti Yamaha di non aver creato una vera evoluzione del progetto SY e di non aver saputo mantenere con il Motif le promesse fatte con la EX.
Pur restando un synth di ottima fattura, secondo me, non è permeato da quel fascino tipico dei synth Yamaha destinati all'imperitura gloria.
Se parliamo di un sintetizzatore nuovo venduto a 3500 euro, le tue considerazioni ci stanno tutte.
Collocando l'EX5 nel suo giusto contesto storico, si presenta sul mercato laddove praticamente tutti i costruttori si son messi a fare workstation basate sulle wavetable, ed in tale contesto al di la del fatto che la sintesi VL fosse limitata, e la FSDP fosse (come dici tu) pressoche' inutile, EX5 spiccava tra altre workstation che invece stupivano per il display LCD e il touch screen piu' che per i suoni.
La AWM dell'EX5 oggi e' datata, ma rispetto alle concorrenti dell'epoca non lo era : basti pensare alla differenza qualitativa dei pianoforti yamaha, rispetto agli "anoressici" pianoforti trinity o triton, che trascinavano troppo quel sapore di M1 piano oramai insufficiente alle esigenze dei musicisti.
Ora se rapportiamo i synth usati dello stesso periodo, l'EX5 continua ancora a spiccare per quel pizzico di cose in piu' (la AN da sola valeva tutto il synth), ma se ovviamente proiettiamo tutto verso il presente, e' chiaro che le cose stiano in modo diverso.
Non fraintendiamoci : anche io considero l'EX5 come l'occasione mancata per fare il synth perfetto, soprattutto in virtu' del fatto che in quel periodo la FM di seconda generazione era gia' piu' che sviluppata, e si parlava di FS2R.
Ciao !.